Il carteggio di Parnaso

Il modello ovidiano e le epistole eroiche nel Seicento. Prefazione di Giorgio Bárberi Squarotti
Di: Moreno Savoretti
Editore: Edizioni Sinestesie
Anno: 2012
Luogo: Avellino
Numero pagine: 128
Formati disponibili: Digitale
Prezzo formato digitale: 4,99 Euro

Abstract:

«Nell’ambito barocco diventa di gran moda un sottogenere di origine classica, ma, pur se lodato e ammirato e ampiamente usato, tuttavia bisognoso dell’autorizzazione della sperimentazione e della curiosità del seicento per poter esplodere come moda: le epistole eroiche e amorose e morali, sul modello delle Heroides di Ovidio» (Giorgio Bárberi Squarotti).

Caratterizzate dalla tendenza all’enciclopedismo, alla dismisura e alla ridondanza retorica, le riscritture secentesche del capolavoro ovidiano da parte di Antonio Bruni, Lorenzo Crasso, Francesco Della Valle e Pietro Michiele si sviluppano lungo una linea che dalla quasi esclusiva ripresa di personaggi ariosteschi e tassiani approda a scelte vieppiù bizzarre e fantasiose, che prevedono la presenza di personaggi storici, mitologici, biblici e letterari tratti da opere contemporanee. L’analisi condotta sulle figure femminili e maschili delle epistole – in rapporto alla presenza di temi e motivi tipicamente barocchi, come la precarietà della condizione umana o la contrapposizione tra l’amore e gli impegni della guerra (“la ragion di stato”) – consente non solo di mettere in luce una fitta trama di rapporti intertestuali, ma anche di tracciare un quadro complessivo e approfondito di un genere di indubbio rilievo nella letteratura secentesca.

(15 Luglio 2012)