Le riviste sostenitrici
Eurialo De Michelis (1904-1990)
Anno: 2008
Luogo: Pisa
Numero pagine: 180
Formati disponibili: Cartaceo
Prezzo formato cartaceo: 34,00 Euro
Abstract:
Il volume di Atti che si presenta, a cura di Beatrice Bartolomeo, raccoglie gli interventi della Giornata di Studi Eurialo De Michelis (1904-1990), tenutasi a Padova il 29 ottobre 2004, in occasione del centenario della nascita dello scrittore. Il volume rappresenta una tappa significativa nell’ambito delle ricerche avviate, già dal 1998, dall’Archivio degli Scrittori Veneti del Novecento. Sesto numero della collana «Biblioteca di Studi Novecenteschi», questa raccolta fa seguito a opere della stessa serie, analoghe per circostanze di ideazione; dedicate a Giuseppe Berto, Cesare Ruffato, Paolo Barbaro, Sergio Maldini, autori tutti, come Eurialo De Michelis, presenti con loro fondi documentati presso l’Archivio padovano che ne ha promosso, con la collaborazione del Dipartimento di Italianistica e con il supporto della Regione Veneto, la rilettura mediante convegni e giornate di studio. L’approfondimento delle ragioni artistiche di ognuno di questi scrittori è naturalmente tra le prime intenzioni dell’Archivio ed è tuttavia da considerarsi funzionale al progetto di ricerca complessivo entro il quale le singole iniziative vanno inquadrate e lette. La prospettiva preferita, infatti, non risiede tanto nell’analisi individualizzata (con il rischio che diventi episodica e disgiunta) di figure e momenti della storia letteraria veneta, quanto, con sguardo più ampio, nell’interpretazione di tale realtà artistica entro il rapporto intrattenuto sempre (e inevitabilmente) con la produzione letteraria nazionale e anche europea. Da questo specifico angolo di visuale, Eurialo De Michelis, nativo di Salerno e vissuto tra Vicenza e Roma, è davvero una personalità di rilievo. Di sé, nella breve Autobiografia che ci ha lasciato, scrive: «Se dunque qualche cosa sono, come cittadino di piccola patria, sono vicentino: benché, fra tante regioni che un po’ mi appartengono, com’è di una certa piccola borghesia dopo l’unità, prima e dopo e più che vicentino io mi sento italiano» («Galleria, xxv, n. 4-6, 1975, p. 203). Né, d’altra parte, ristretto è stato l’orizzonte dei suoi interessi: poeta, narratore, traduttore, critico letterario di autori italiani, ma pure curioso e appassionato lettore e interprete della letteratura d’oltralpe. Una così fluida vena ha sollecitato gli studiosi chiamati alla Giornata di Studio; infatti i saggi si occupano tanto del De Michelis narratore, autore di racconti e soprattutto del romanzo Adamo, quanto del poeta, del teorico e del critico letterario.