Le riviste sostenitrici
Gianfranco Crupi
Gianfranco Crupi è professore associato di Archivistica e Biblioteconomia (M-STO/08) presso l’Università di Roma “La Sapienza”.
L’attività di ricerca del sottoscritto si è prevalentemente orientata, nel corso dell’ultimo decennio, alla storia del libro e allo studio storico-critico delle discipline bibliografiche e biblioteconomiche, concentrandosi in modo particolare sui seguenti ambiti di scienza del libro.
1. La bibliografia repertoriale.
Questi interessi sono documentati da una monografia dedicata a uno dei più eclettici e fecondi rappresentanti della scuola storica, Guido Mazzoni (L’avviamento di Guido Mazzoni. Nascita, evoluzione e fortuna di un genere bibliografico, Roma, Vecchiarelli, 2010), integrata da uno studio d’impianto critico-bibliografico relativo alla copiosa attività di dantista dello studioso fiorentino (Luces e cruces del metodo critico: Guido Mazzoni dantista, in Studi di letteratura italiana in memoria di Achille Tartaro, Roma, Bulzoni, 2009).
Nell’ambito di ricerca relativa alla bibliografia repertoriale si collocano, inoltre, alcuni studi sulle metodologie della ricerca bibliografica e sull’organizzazione tassonomica dell’universo documentario nella bibliografia repertoriale, anche in relazione a specifici contesti applicativi:
– 010.72 Strumenti e strategie di ricerca bibliografica, in M. Guerrini – G. Crupi, Biblioteconomia. Guida classificata, Milano, Editrice Bibliografica, 2007, pp. 101-123;
– Fonti bibliografiche della letteratura italiana, in Tra libri, lettere e biblioteche. Saggi in memoria di Benedetto Aschero, a cura di Piero Scapecchi e Giancarlo Volpato, Milano, Editrice Bibliografica, 2007, pp. 173-195;
– Nuove forme dell’informazione bibliografica, in M. Santoro – G. Crupi, Lezioni di bibliografia, Milano, Editrice Bibliografica, 2012, pp. 241-287.
2. La storia delle biblioteche.
La storia della fondazione novecentesca della «Federazione italiana delle biblioteche circolanti cattoliche» e dei canoni bibliografici cattolici rappresenta un capitolo di storia delle biblioteche a cui il sottoscritto ha dedicato alcuni saggi e ricerche, focalizzando l’attenzione, in particolare, sulle campagne promozionali relative ai temi della moralità e delle “buone letture”, che la Federazione condusse attraverso i suoi organi di stampa e per opera, soprattutto, dell’intellettuale cattolico Giovanni Casati (1881-1957):
– Le «buone letture». 1. La «Federazione italiana delle biblioteche circolanti cattoliche» (1904-1912), «Nuovi Annali della Scuola speciale per Archivisti e Bibliotecari», XXVII (2013), pp. 137-163.
– Le «buone letture». 2.Giovanni Casati e la «Rivista di Letture, «Nuovi Annali della Scuola speciale per Archivisti e Bibliotecari», XXVIII (2014), pp. 51-68.
– Le «buone letture». 3.La biblioteca ritrovata, «Nuovi Annali della Scuola speciale per Archivisti e Bibliotecari», XXXIII (2019), pp. 363-374.
– Prescrizioni e consigli di lettura di primo Novecento. In: Percorsi e luoghi della conoscenza. Dialogando con Giovanni Solimine su biblioteche, lettura e società, a cura di Giovanni Di Domenico, Giovanni Paoloni e Alberto Petrucciani. Milano: Editrice Bibliografica, 2016, pp. 153-167.
3. La storia del libro.
Il contributo di maggior impegno in questo settore di studi è senz’altro quello riguardante la storia dei cosiddetti “libri animati”, di quei libri cioè, antichi e moderni, manoscritti e a stampa, che presentino al loro interno dispositivi meccanici e mobili, incorporati nel supporto cartaceo o membranaceo: “Mirabili visioni”: from movable books to movable texts. «JLIS.IT» (Fascia A ANVUR), vol. 7, 2016, p. 25-87;Apianus e le volvelle del cielo, in “Paratesto”, 15 (2018), pp. 29-45;Pop-App. Scienza, arte e gioco nella storia dei libri animati dalla carta alle app, a cura di Gianfranco Crupi e Pompeo Vagliani, Torino, Fondazione Tancredi di Barolo, 2019; Metodi e applicazioni disciplinari degli strumenti di carta dal XIII al XVII secolo, in Pop-App. Scienza, arte e gioco nella storia dei libri animati dalla carta alle app, a cura di Gianfranco Crupi e Pompeo Vagliani, Torino, Fondazione Tancredi di Barolo, 2019, pp. 13-47; Volvelles of knowledge. Origin and development of an instrument of scientific imagination (13th-17th centuries), in “JLIS.IT”, 10: 2 (2019), pp. 1-27.
Le risultanze scientifiche di questo filone di indagine hanno trovato spazio nella mostra Antes del Pop Up. Libros móviles antiguos en la BNE, organizzata dal Museo della Biblioteca Nacional de España (Madrid, 10 giugno-11 settembre 2016), e sono state oggetto di una mostra storico-bibliografica (Pop-App. Scienza, arte e gioco nella storia dei libri animati dalla carta alle app, Roma, Istituto centrale per la grafica; Torino, Fondazione Tancredi di Barolo, 8 maggio-30 giugno 2019).
Nella stessa sfera d’interesse vertono anche uno studio sulla storia del primo libro scolastico illustrato: Dare la parola all’immagine: l’Orbis sensualium pictus di Jan Amos Comenius, «Nuovi Annali della Scuola speciale per Archivisti e Bibliotecari», XXXI (2017), pp. 117-140; e le riflessioni teorico-critiche sulla paratestualità dei testi digitali: Il “multiforme ingegno” del testo elettronico in Atti del Convegno Luminar 6. Internet e Umanesimo, Mercurio e Filologia. La critica del testo a nozze con il web (Venezia, Fondazione Querini Stampalia 1-2 febbraio 2007), a cura di Antonella Sbrilli, «Engramma», n. 57 (2007). .
4. La biblioteconomia.
L’interesse per la biblioteconomia, teorica e applicata, è documentato dalla condirezione di un’opera miscellanea d’impianto enciclopedico (Biblioteconomia. Guida classificata, diretta da Mauro Guerrini e Gianfranco Crupi, Milano, Editrice Bibliografica, 2007) e dalla condirezione del periodico internazionale «JLIS. Italian Journal of Library, Archives, and Information Science. Rivista italiana di biblioteconomia, archivistica e scienza dell’informazione» (www.jlis.it).Inoltre, in questo ambito di ricerca sono maturati gli interessi di studio relativi alla progettazione e gestione di collezioni e biblioteche digitali, con particolare riferimento alle problematiche relative alla codifica digitale dei testi letterari e alla sintassi e alla semantica che regolano i processi di rappresentazione formale del testo. Questa specifica attività di ricerca si è espressa:
– attraverso la redazione di un contributo monografico: Biblioteca digitale. In: Biblioteche e biblioteconomia. Principi e questioni, a cura di Giovanni Solimine e Paul Gabriele Weston. Roma: Carocci, 2015, pp. 373-417;
– nell’organizzazione di convegni nazionali e internazionali, di cui ha anche curato gli atti (vedi infra);
– nella direzione dell’unità di ricerca FIRB della Sapienza relativa al progetto: Piattaforma di servizi integrati per l’accesso semantico e plurilingue ai contenuti culturali italiani nel web;
– nella direzione della biblioteca digitale “Biblioteca Italiana (BibIt)” (http://www.bibliotecaitaliana.it), una collezione di testi della tradizione culturale e letteraria italiana, frutto del Centro interuniversitario di ricerca CI-BIT (Biblioteca Italiana Telematica). L’attività si è prevalentemente orientata nella definizione di protocolli di acquisizione e codifica dei testi digitali secondo le procedure TEI (Text Encoding Iniziative), e di visualizzazione e fruizione anche con specifici strumenti di linguistica computazionale. Nel corso della medesima attività ha curato la direzione editoriale di un percorso ipertestuale dedicato all’opera di Francesco Petrarca e l’edizione digitale della collana “Scrittori d’Italia” dell’editore Laterza.
Inoltre, sulla base dell’attività svolta in “Biblioteca Italiana” (2002-2011), il sottoscritto ha raccolto in un volume, Gli incunaboli italiani in lingua volgare: preliminari di una ricerca (Sapienza Università Editrice, 2012), i risultati dell’attività di digitalizzazione degli incunaboli italiani svoltasi nel contesto di un progetto nazionale del Ministero per i beni e le attività culturali.