Zibaldone | 2021 | N. 1-2

Anno 2021 – N. 1-2 Mese: noviembre
Numero monografico: Luz y sombra. Un acercamiento a la Scapigliatura
A cura di Paolino Nappi

Autore/i articolo: Roberto Carnero
Titolo articolo: Los caracteres de la narrativa breve scapigliata: modelos, protagonistas, ejemplos

L’articolo offre una breve ed essenziale panoramica degli autori più importanti e di alcune delle opere più rappresentative della narrativa breve della scapigliatura italiana. Da Camillo ad Arrigo Boito, da Igino Ugo Tarchetti a Luigi Gualdo, da Carlo Dossi a Giovanni Faldella, vengono evidenziati modelli, temi e caratteristiche stilistiche e ideologiche.

Lingua: Spagnolo
Pag. 3-14
Etichette: Narrativa, Novella, Racconto, Scapigliatura, XIX secolo, Arrigo Boito, Camillo Boito, Carlo Dossi, Giovanni Faldella, Igino Ugo Tarchetti, Luigi Gualdo,

Autore/i articolo: Tommaso Ottonieri
Titolo articolo: La trayectoria de una mancha. En torno al narrar humorístico

Un motivo letterario comune nella produzione degli autori scapigliati, come esemplificato dal caso di Carlo Dossi, è la comparsa involontaria di una macchia sulla pagina in corso di scrittura. Sebbene a volte la macchia svolga una funzione meramente umoristica, la sua comparsa implica sempre un’assimilazione problematica e multiforme: la macchia può essere un semplice tema letterario, ma anche un invito a una maggiore partecipazione da parte del lettore – che è obbligato a completare l’opera – o, infine, un ostacolo o un impedimento al processo creativo stesso. A ciò si aggiunge, in una prospettiva storica, il suo evidente rapporto con certi gusti estetici (presenti soprattutto nei pittori macchiaioli contemporanei) per l’opera incompiuta e per la riflessione che si genera intorno ai processi soggettivi di creazione e ricezione delle opere d’arte.

Lingua: Spagnolo
Pag. 15-24
Etichette: Creatività, Narrativa, Scapigliatura, Umorismo, XIX secolo, Carlo Dossi,

Autore/i articolo: Alessandra Ruffino
Titolo articolo: Giovanni Faldella flâneur d’Europa

Per illuminare lo stile e la figura di Giovanni Faldella (1846-1928), protagonista della Scapigliatura piemontese diviso tra attualità e culto del passato, tra collezionismo di parole desuete e invenzioni originalissime, il saggio esamina con particolare attenzione gli scritti di viaggio dell’autore. Posti in una dialettica comparativa con gli studi di sociologia, estetica e filosofia della storia di pensatori come Benjamin, Simmel, Kracauer, Spengler, i testi, il gusto e la poetica di questo outsider di provincia vengono qui letti sotto un’angolazione inedita e in un’ampia prospettiva europea.

Lingua: Italiano
Pag. 25-43
Etichette: Letteratura di viaggio, Scapigliatura, XIX secolo, Giovanni Faldella,

Autore/i articolo: Juan Pérez Andrés
Titolo articolo: Abecedario scapigliato. Una generación poética en veinte poemas

La poesia sembra occupare, agli occhi della critica e del pubblico, un posto secondario nell’intensa produzione degli Scapigliati, ricordati soprattutto per le numerose e variegate opere in prosa, che spaziano dai racconti e dai romanzi alla critica letteraria e ai libretti d’opera, tutte frequentemente ristampate. Tuttavia, nelle raccolte di poesie di alcuni degli autori più rappresentativi del movimento, si possono trovare, in una forma chiara e concisa, alcune delle chiavi tematiche ed estetiche che lo definiscono.

Lingua: Spagnolo
Pag. 44-65
Etichette: Poesia, Scapigliatura, XIX secolo, Antonio Ghislanzoni, Arrigo Boito, Emilio Praga, Giovanni Camerana, Igino Ugo Tarchetti, Luigi Gualdo, Olindo Guerrini, Remigio Zena,

Autore/i articolo: Arrigo Boito
Titolo articolo: El alfil negro; El puño cerrado (relatos)

Traduzione in spagnolo, a cura di María Antonia Blat Mir, dei racconti L’alfier nero (1867) e Il pugno chiuso (1870) di Arrigo Boito.

Lingua: Spagnolo
Pag. 66-89
Etichette: Racconto, Scapigliatura, Traduzione, XIX secolo, Arrigo Boito, Il pugno chiuso, L'alfier nero,

Autore/i articolo: Camillo Boito
Titolo articolo: El demonio mudo; Cuatro horas en el Lido (relatos)

Traduzione in spagnolo, a cura di Berta González Saavedra, dei racconti Il demonio muto e Quattr’ore al Lido, inclusi nella raccolta Senso e altre storielle vane (1883).

Lingua: Spagnolo
Pag. 90-109
Etichette: Racconto, Scapigliatura, Traduzione, XIX secolo, Camillo Boito, Il demonio muto, Quattr'ore al Lido,

Autore/i articolo: Iginio Ugo Tarchetti
Titolo articolo: Rey por un día; En busca de la muerte (relatos)

Traduzione in spagnolo, a cura di Juan Pérez Andrés, dei racconti di Tarchetti In cerca di morte e Re per ventiquattr’ore, pubblicati nel 1869.

Lingua: Spagnolo
Pag. 110-168
Etichette: Racconto, Scapigliatura, Traduzione, XIX secolo, Igino Ugo Tarchetti, In cerca di morte, Re per ventiquattr'ore,

Autore/i articolo: Carlo Dossi
Titolo articolo: La maestra de inglés; Odio amoroso; Una visita al papa (relatos)

Traduzione in spagnolo, a cura di Paolino Nappi, dei racconti Odio amoroso, La maestrina d’inglese (1870) e Una visita al papa (1879) di Carlo Dossi.

Lingua: Spagnolo
Pag. 169-188
Etichette: Racconto, Scapigliatura, Traduzione, XIX secolo, Carlo Dossi, La maestrina d'inglese, Odio amoroso, Una visita al Papa,

Autore/i articolo: Luigi Gualdo
Titolo articolo: La canción de Weber; Una apuesta (relatos)

Traduzione in spagnolo, a cura di Juan Francisco Reyes Montero, dei racconti di Luigi Gualdo La canzone di Weber e Una scommessa, pubblicati nella raccolta Novelle (1868).

Lingua: Spagnolo
Pag. 189-216
Etichette: Racconto, Scapigliatura, Traduzione, XIX secolo, Luigi Gualdo, La canzone di Weber, Una scommessa,

Autore/i articolo: Giovanni Faldella
Titolo articolo: Gentilina; Lord Spleen (relatos)

Traduzione in spagnolo, a cura di Carlotta Bonsegna, dei racconti Gentilina. Fantasima di un vecchio celibe e Lord Spleen di Giovanni Faldella, inclusi nella raccolta Figurine (1875).

Lingua: Spagnolo
Pag. 217-229
Etichette: Racconto, Scapigliatura, Traduzione, XIX secolo, Giovanni Faldella, Gentilina. Fantasima di un vecchio celibe, Lord Spleen,

Autore/i articolo: Simone Soriani
Titolo articolo: Engagement, comunicazione e consolazione nel teatro dei narratori

Nel contesto del teatro italiano del secondo Novecento, perlopiù dominato da orientamenti estetizzanti e formalistici, le produzioni dei narratori – secondo la lezione di Dario Fo, nelle cui “giullarate” è possibile individuare l’archetipo di un teatro affabulativo, dominato da un forte impegno politico – si sono spesso caricate di una valenza etica e civile, dal momento che i narratori hanno investigato soprattutto le grandi tragedie della Storia pubblica italiana e le aporie della contemporaneità. Tuttavia, il rischio di molti spettacoli di narrazione è che l’intento antagonista o contro-informativo sfumi in una dimensione “consolatoria”, dal momento che spesso il pubblico dei narratori è preventivamente allineato sulle posizioni politico-ideologiche trasmesse dal palco, per cui finisce per cercare nelle parole del narratore la conferma della bontà e della giustizia delle proprie idee. Senza dimenticare che il successo dei narratori ha indotto una grande quantità di teatranti e addirittura di personalità non professioniste della scena (giornalisti, scienziati, scrittori, ecc.) ad allestire spettacoli di affabulazione con un’inevitabile logoramento del modello preso ad esempio.

Lingua: Italiano
Pag. 230-252
Etichette: Teatro, XX secolo, XXI secolo, Ascanio Celestini, Dario Fo, Marco Baliani, Marco Paolini,

Autore/i articolo: Chiara Cappuccio
Titolo articolo: «In sul verde e ’n su’ fiori». Il canto dei principi nella «Valletta fiorita» della Commedia

In questo contributo si analizza la singolarità compositiva di uno dei luoghi del viaggio dantesco meno condizionati dal pensiero teologico medievale: l’Antipurgatorio. In esso si manifesta una libertà di invenzione e scrittura che convertono i primi nove canti del Purgatorio in un terreno di sperimentazine critica tra i più fruttiferi della critica dantesca contemporanea. All’interno del vestibolo purgatoriale analizzeremo l’ultimo dei luoghi visitati dal personaggio prima di arrivare alle soglie della porta di san Pietro: la Valletta fiorita. Di questo luogo pre-edenico – quasi a se stante all’interno della geografía antipurgatoriale – analizzeremo la confuenza di messaggi sonori e musicali che conducono alla costruzione di uno spazio liturgico molto più elaborato di quelli finora attraversati dal protagonista del poema.

Lingua: Italiano
Pag. 253-263
Etichette: Dantismo, Liturgia, Medioevo, XIV secolo, Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio,

Autore/i articolo: Salvatore Presti
Titolo articolo: L’ordine delle somiglianze in Leonardo Sciascia

“Nella comunità alla quale apparteniamo, nel paese dove nasciamo, risiede la nostra nozione del colore; e la nostra misura d’uomo è regolata su un ordine bioetnico delle somiglianze. Sono l’assoluto fisiognomico e l’assoluto cromatico, calati nel crogiuolo della terra natìa, a modulare il nostro consistere”. Il brano di Antonio Castelli, scrittore castelbuonese amico di Sciascia, viene riportato in Cruciverba, a proposito di Antonello da Messina il cui ritratto dell’ignoto marinaio è al museo Mandralisca di Cefalù e lo ritroviamo nella voce Antificu, Identico, presente in Occhio di capra. Questo ordine bioetnico delle somiglianze è una sorta di fil rouge dell’opera sciasciana, vuoi in quanto riferito alla sicilitudine (al modo di essere siciliani), vuoi perché arma analogica che comporta lo scavo anche psicologico (in alcuni polizieschi o nelle ricostruzioni saggistiche e inquisitoriali), vuoi come modo di comprensione del contesto e della vita che nel contesto accade, vale a dire del potere, della giustizia, della libertà che al potere e alla giustizia è connaturata. E la misura umana in quell’osservatorio che sono i nostri luoghi di origine è già capacità di giudizio, crea già un dato valoriale e assiologico che orienta la nostra comprensione del mondo.

Lingua: Italiano
Pag. 264-274
Etichette: Letteratura, XX secolo, Leonardo Sciascia, Sicilia

Autore/i articolo: Silvia Cattoni
Titolo articolo: La definición de una voz. La escritura del dolor en Antonia Pozzi y Daria Menicanti

Il presente lavoro si inserisce nel quadro degli studi critici comparativi volti a mettere in luce e ad analizzare la produzione poetica di Antonia Pozzi (1912-1938) e Daria Menicanti (1914-1995), scrittrici del Novecento. All’interno del sistema letterario italiano, la loro poesia, non senza difficoltà e in stretta relazione con la conquista da parte delle donne di altri ambiti della vita pubblica, ha guadagnato negli ultimi decenni maggiore spazio e visibilità. Il presente lavoro intende mostrare come questi poeti, modulando alcuni sentimenti legati al dolore e alla sofferenza psichica, trasformino l’esperienza in materia poetica e diano voce a un particolare orizzonte di interiorità che conferisce alla lirica italiana moderna una forma di conoscenza di sé.

Lingua: Spagnolo
Pag. 275-286
Etichette: Autocoscienza, Poesia, Antonia Pozzi, Daria Menicanti,

Autore/i articolo: Miguel López Verdejo
Titolo articolo: La llegada del Cid a la ópera italiana: una irrupción soterrada

La presenza del giovane Rodrigo nei teatri d’opera italiani del XVIII secolo offre diverse e interessanti possibilità di studio. Questo articolo si concentra però sulla prima apparizione dei materiali di Castro negli Stati italiani, in un libretto del poeta veneziano Matteo Noris che non tratta dell’eroe ispanico, presentato in prima assoluta nel 1681 o 1682.

Lingua: Spagnolo
Pag. 287-298
Etichette: Libretto d’opera, Opera, XVII secolo, Matteo Noris, Las mocedades del Cid, Venezia