Le riviste sostenitrici
Zibaldone | 2020 | N. 1-2
Anno 2020 – N. 1-2 Mese: noviembre
Numero monografico: Sicilia!
A cura di Paolino Nappi
Titolo articolo: Sicilia! (Introduzione al dossier monografico)
Presentazione del numero doppio monografico dedicato a scrittori, opere e personaggi della Sicilia.
Lingua: ItalianoPag. 3-5
Etichette: Cinema, Identità, Letteratura, Storia, Sicilia
Titolo articolo: Sicilia en la Antigüedad. El surgimiento de un mito
La posizione geografica al centro del Mediterraneo ha fatto della Sicilia un punto di passaggio e di incontro fin dall’antichità. La presenza di numerosi popoli appartenenti a diversi gruppi etnici e linguistici risale a tempi molto antichi. Tutti questi abitanti hanno contribuito a forgiare il carattere dell’isola e ognuno di essi ha contribuito alla sua immagine mitica.
Lingua: SpagnoloPag. 6-17
Etichette: Latinità, Letteratura, Mito, Storia, I secolo a.C., II secolo a.C., III secolo a.C., IV secolo a.C., V secolo a.C., VI secolo a.C., VII secolo a.C., VIII secolo a.C., Sicilia
Titolo articolo: Un andaluz escribiendo sobre la historia de Sicilia: el ‘De Syracusanorum stratagemmatis’ de Cristóbal Escobar
Cristóbal Escobar, un umanista andaluso che trascorse la maggior parte della sua vita in Sicilia, pubblicò un volume contenente opuscoli dedicati principalmente alla storia locale di Siracusa. Si presentano lo studio e la traduzione di uno di essi, il De Syracusanorum stratagemmatis, una raccolta di stratagemmi in cui Siracusa è testimone di una serie di illustri personaggi della storia greca e romana. Include anche lo studio e la traduzione dell’epistola dedicatoria del volume, fondamentale per comprendere il significato dell’opera di Escobar.
Lingua: SpagnoloPag. 18-37
Etichette: Storia, Umanesimo, XVI secolo, Cristóbal Escobar, De Syracusanorum stratagemmatis, Sicilia
Titolo articolo: La Sicilia y los sicilianos en la obra Epistolae et Orationes quedam Cataldi Siculi de Cataldo Parisio Sículo
Questo articolo si propone di analizzare e commentare una selezione di 16 lettere che fanno parte dell’opera dell’umanista siciliano Cataldo Parisio Siculi, il cui titolo è Epistolae et Orationes quedam Cataldi Siculi. Queste epistole si trovano nella prima parte dell’opera, che fu completata il 21 febbraio 1500 a Lisbona. Il criterio di selezione dei testi è stato il loro rapporto con la Sicilia, sia dal punto di vista tematico sia dal punto di vista dell’origine dei destinatari.
Lingua: SpagnoloPag. 38-57
Etichette: Epistolografia, Umanesimo, XVI secolo, Cataldo Parisio Siculo, Epistolae et Orationes quedam Cataldi Siculi, Portogallo, Sicilia
Titolo articolo: Escritores sicilianos y cine. Algunas notas, especialmente sobre ‘El Gatopardo’
Dopo una prima parte dedicata al rapporto tra quattro scrittori siciliani e il cinema, questo articolo si concentra su alcune caratteristiche della rappresentazione cinematografica della Sicilia ne Il Gattopardo, film diretto da Luchino Visconti nel 1963, trasposizione del romanzo storico di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Lingua: SpagnoloPag. 58-68
Etichette: Cinema, Letteratura, XX secolo, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Luchino Visconti, Il Gattopardo, Sicilia
Titolo articolo: L’imperitura giovinezza in Vitaliano Brancati
Il saggio ripercorre l’opera narrativa di Vitaliano Brancati, superando una lettura di tipo ideologico o regionalistico, alla luce del dualismo tra giovinezza e immaturità che caratterizza le vicende di numerosi personaggi. Tra nostalgia del passato e incapacità di affrontare il presente, i personaggi di Brancati vivono in una dimensione di immobilismo esistenziale, inconsapevoli dell’età adulta, della sua serietà e dei suoi doveri, visti come intollerabili o privi di significati, nella crisi del mondo moderno in cui si trascinano. Don Giovanni si attarda sull’amore solo parlato; Antonio, al cospetto di padri troppo ‘forti’, sperimenta l’inetta incapacità di affermare un nuovo se stesso; Paolo, ormai adulto, coltiva imperterrito la sensualità dei suoi anni perduti, sprofondando compulsivamente nel gorgo della lussuria. Le loro ossessioni di gioventù, esibite, celate, ricercate sono indizi inequivocabili di una profonda, irrisolta, inquietudine esistenziale. Quasi a loro insaputa, la luce piena della giovinezza è da un pezzo svanita.
Lingua: ItalianoPag. 69-92
Etichette: Giovinezza, Letteratura, XX secolo, Vitaliano Brancati, Don Giovanni in Sicilia, Il bell'Antonio, Paolo il caldo, Catania, Sicilia
Titolo articolo: La Sicilia spagnola di Leonardo Sciascia
Dallo scoppio della Guerra civile, la cultura spagnola si è imposta nella formazione intellettuale di Leonardo Sciascia fino a diventare per l’autore unospecchio attraverso cui poter rileggere le proprie origini siciliane. Nelle svariate indagini storiche, culturali e letterarie dedicate da Sciascia alla sua isola, perciò, sono costanti i richiami alla dimensione iberica, secondo un prolifico processo assimilativo di cui questo studio vuole illustrare i momenti più significativi tra quelli meno visitati dalla critica. Infine, seguendo le tesi di Eugenio d’Ors, si proporrà una sintesi a questo “dialogo mediterraneo” attraverso una categoria storico-artistica estremamente coerente con l’idea sin qui delineata di una “Spagna come metafora”: il barocco.
Lingua: ItalianoPag. 93-112
Etichette: Barocco, Letteratura di viaggio, XX secolo, Eugenio d'Ors, Leonardo Sciascia, Ore di Spagna, Sicilia, Spagna
Titolo articolo: Bonaviri e la poetica della riscrittura
L’articolo propone l’analisi di alcuni testi narrativi dello scrittore siciliano Giuseppe Bonaviri, alla ricerca dei modi in cui egli riscrive topoi, archetipi, mitologemi, favole, secondo uno stile e uno spirito postmoderni.
Lingua: ItalianoPag. 113-128
Etichette: Favola, Mito, Postmodernismo, XX secolo, Giuseppe Bonaviri, Sicilia
Titolo articolo: Elisabetta Sanfratello da Vallelunga: la fulminante simplicitas di una narratrice
Si analizzano il repertorio, lo stile e la poetica di Elisabetta Sanfratello, una narratrice orale siciliana analfabeta che fu capace di enunciare una teoria del racconto orale di straordinaria lucidità.
Lingua: ItalianoPag. 129-145
Etichette: Fiaba, Racconto popolare, XIX secolo, Elisabetta Sanfratello da Vallelunga, Giuseppe Pitrè, Sicilia
Titolo articolo: Lucio Piccolo e la polifonia
L’articolo presenta un’introduzione alla ricerca appartata e polifonica di un grande poeta del Novecento italiano ingiustamente dimenticato. Apprezzato da Yeats, Pound e Montale, cugino di Tomasi di Lampedusa, Lucio Piccolo ha scritto poco e intensamente, come dimostrano i testi che proponiamo in questa agile antologia.
Lingua: ItalianoPag. 146-153
Etichette: Poesia, XX secolo, Eugenio Montale, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Lucio Piccolo, Sicilia
Titolo articolo: La lingua del corpo. Il teatro di Davide Enia
Davide Enia è uno degli autori-attori più significativi del cosiddetto “teatro di narrazione”: il presente articolo ne ripercorre la carriera e la produzione, a cominciare dagli esordi nei primi Duemila fino al recente L’abisso (2018), derivato da una riduzione del romanzo dello stesso Enia intitolato Appunti per un naufragio. Infine, si analizza la “lingua del corpo” che l’autore-attore elabora per le sue affabulazioni monologiche: si tratta di un’espressione ambivalente, dal momento che si riferisce a quell’impasto di dialetto e lingua nazionale di cui Enia si serve sulla scena (ma anche nella pagina a stampa), ma al contempo indica il peculiare “parlare con le mani” dello stesso performer, che accompagna l’esposizione orale del testo con una gestualità iperrealistica, iperbolica, fumettistica.
Pag. 154-171Etichette: Attore, Dialetto, Teatro, XXI secolo, Davide Enia, Lampedusa, Sicilia
Titolo articolo: L’infinito mare della traduzione: analisi comparativa di due traduzioni in spagnolo dell’idillio L’infinito di Giacomo Leopardi
Partendo da un breve riassunto della storia delle traduzioni in spagnolo dell’idillio L’infinito si intende mostrare, attraverso l’analisi di due traduzioni – quella del poeta Antonio Colinas e della filologa Mª de las Nieves Muñiz -, come incida nell’esito e nelle decisioni del traduttore l’interpretazione filosofica del testo a livello profondo e la propria concezione teorica della traduzione.
Lingua: ItalianoPag. 172-183
Etichette: Poesia, Traduzione, XIX secolo, Antonio Colinas, Giacomo Leopardi, María de las Nieves Muñiz, L'infinito,
Titolo articolo: Neurosis y resguardo de la palabra en “Storia di una malattia” de Amelia Rosselli
“Storia di una malattia” di Amelia Rosselli è un breve testo in cui la narratrice racconta la tormentata sorveglianza a cui sarebbe sottoposta dalla CIA. Fin dall’inizio, tuttavia, il lettore viene messo al corrente della mania di persecuzione che corrode la mente della narratrice. L’illusione, incorporata nel suo discorso, articola un rapporto problematico tra il reale e il vero. In questo senso, il paranoico viene frainteso perché le sue argomentazioni politiche sono interpretate come sintomi medici, e la risposta permanente del sistema è l’ospedalizzazione e la somministrazione di farmaci. La tortura della CIA consiste in un furto di voce, in un effetto di logoramento delle parole della narratrice, che si sente ripetere all’infinito ciò che pensa. Il testo può quindi essere letto non solo come una confessione allucinatoria, ma anche come una difesa della parola, una salvaguardia imposta dalla narratrice al proprio discorso.
Lingua: SpagnoloPag. 184-195
Etichette: Malattia, Parola, Poesia, Politica, XX secolo, Amelia Rosselli, Storia di una malattia,
Titolo articolo: La reactivación del duelo migratorio en tres hitos de la trayectoria literaria de Antonio Dal Masetto
Nella narrazione di Antonio Dal Masetto è palpabile l’esperienza di sradicamento vissuta nell’infanzia. Per dimostrare la trasversalità del tema della migrazione nella sua opera, analizzeremo scene simboliche tratte da Siete de oro (1969), il suo primo romanzo, da La tierra incomparable (1994), scritto dopo il ritorno in patria dell’autore, e da Imitación de la fábula (2014), il suo ultimo romanzo pubblicato in vita. Sulla base del concetto di “lutto migratorio” (Achotegui, 2009), la nostra ipotesi è che, nelle opere citate, lo scrittore proietti sentimenti legati alla riattivazione del proprio lutto, dopo aver configurato protagonisti disegnati a propria immagine e somiglianza. Questi personaggi che, come lui, sono stranieri e viaggiano, nel “ri-trovarsi” nella loro terra d’origine, sperimentano una riattivazione del lutto migratorio che li porta a evocare e ripristinare il passato, base indiscutibile della loro identità.
Lingua: SpagnoloPag. 196-209
Etichette: Identità, Infanzia, Memoria, Migrazione, XX secolo, XXI secolo, Antonio Dal Masetto, Argentina, Italia