Le riviste sostenitrici
Zibaldone | 2018 | N. 1
Anno 2018 – N. 1 Mese: Enero
A cura di Paolino Nappi
Titolo articolo: Por una historia de las representaciones del territorio: el mapa de Italia durante el siglo XIX
L’articolo intende indagare in quale modo l’elaborazione di una mappa dell’Italia abbia contribuito a “fare gli italiani”. L’obiettivo è quello di mostrare che la storia della cartografia e degli usi delle mappe permettono di concepire meglio i vincoli tra la cultura scientifica e tecnica (dei cartografi e dei topografi) in un contesto di educazione di massa in cui il contenuto scientifico ed esatto del messaggio conta meno della sua efficacia diretta nei circuiti della propaganda.
Lingua: SpagnoloPag. 4-13
Etichette: Geografia, Storia, Cartografia, Ottocento,
Titolo articolo: Irredentismo Italiano (1880 – 1915). Irredenti, irredentisti e irredenti irredentisti
Dopo una breve spiegazione del termine e del fenomeno storico “irredentismo italiano” l’articolo verte sul concetto della “redenzione” nel senso politico e (pseudo) religioso. Sacerdote e cantore più efficace di questa fascinosa ambiguità risulta Gabriele D’Annunzio, che saldò il mito nazionale con quello soteriologico. Uno sguardo sulle città simbolo dell’irredentismo, Trento e Trieste, si arresta su due figure di spicco o, se si vuole, due martiri: Guglielmo Oberdan, attentatore senza attentato a Francesco Giuseppe, e Cesare Battisti, protagonista di una vera tragedia tra socialismo internazionale e interventismo guerriero del 1915. Voci di intellettuali e scrittori italiani e austriaci accompagnano le varie vicende del movimento irredentista italiano anche oltre il 1918, fino all’irredentismo inverso dei sudtirolesi degli anni 1960/70. Infine si commemora una politica che ha il coraggio di non credere in “redenzioni” e di contentarsi del “parecchio” che si ottiene senza spargimento di sangue.
Lingua: ItalianoPag. 14-25
Etichette: D’Annunzio Gabriele, Storia, Letteratura, Novecento, Trieste, Trento,
Titolo articolo: “Si va avanti, ma Trieste non si prende mai!”. L’irredentismo al battesimo del fuoco
Tra i molti concetti seminati dalla propaganda prebellica per indirizzare la volontà popolare poi sconfessati dalla realtà di guerra, l’irredentismo costituisce sicuramente un singolare caso di studio: radicatosi profondamente nel tessuto retorico della letteratura e del giornalismo, fu, alla prova del fronte, rinnegato dalla prima e praticato dal secondo. Autori come Lussu, Frescura, Puccini e Soffici danno conto con lucidità, perché forestieri rispetto alle zone irredente, della decadenza dell’ideale post-risorgimentale, denunciando un netto strabismo tra l’ideologia popolare-demagogica praticata dai giornali e dai quadri di comando e le mitologie private messe in atto nella costruzione del ‘libro di guerra’.
Lingua: ItalianoPag. 26-37
Etichette: Lussu Emilio, Puccini Mario, Prima guerra mondiale, Novecento, Trieste,
Titolo articolo: Un soldato-poeta tra poeti-soldati: Giulio Camber Barni scrive in trincea le poesie di La Buffa
Giulio Camber Barni fu autore di sole due raccolte poetiche, di cui la prima, La Buffa (soprannome della Fanteria), è la più importante. Le sue poesie costituiscono un documento esemplare e una testimonianza di altissimo valore di come un ufficiale italiano irredentista, nato a Trieste (1891), militare nell’esercito italiano, ha condiviso coi suoi soldati la terribile esperienza della vita in trincea, coi suoi dolori, le paure, le speranze, le prove di coraggio, il rischio di morire, le brevi pause di serenità e comunanza affettuosa.
Lingua: ItalianoPag. 38-50
Etichette: Camber Barni Giulio, La Buffa, Prima Guerra Mondiale, Novecento,
Titolo articolo: Las primeras interpretaciones de Michelstaedter (1910-1916)
Il testo traccia un percorso intorno ad alcune delle riflessioni più precoci e significative sollecitate dall’opera di Michelstaedter negli anni seguenti alla sua pubblicazione, in particolare sulle implicazioni filosofiche della sua teoria del suicidio, specialmente quando lo scandalo provocato dalla morte dell’autore nel 1910 diede luogo a una lettura più profonda dei suoi scritti. Dall’iniziale ‘suicidio metafisico’ prospettato da Giovanni Papini alle riflessioni successive di Scipio Slataper, Silvio Benco, Emilio Cecchi, Giuseppe Antonio Borgese, Giovanni Amendola e Giannotto Bastianelli, il testo svela come l’opera di Michalstaedter sia stato motivo di una continuo, progressivo e sempre più attento approfondimento critico dal 1910 al 1916.
Lingua: SpagnoloPag. 51-62
Etichette: Michelstaedter Carlo, Weiniger Otto, Filosofia, Novecento,
Titolo articolo: Trieste no tiene tradición de cultura (11 de febrero de 1909)
Traduzione in spagnolo, a cura di Juan Pérez Andrés, dell’articolo “Trieste non ha tradizioni di cultura”, pubblicato l’11 de febrero del 1909. In questo testo Slataper attacca in maniera diretta quello che considera il tallone d’Achille dell’irredentismo triestino, la mancanza di una tradizione culturale propria del capoluogo giuliano.
Lingua: SpagnoloPag. 63-67
Etichette: Slataper Scipio, Prima guerra mondiale, Trieste, Novecento,
Titolo articolo: Irredentismo adriático. Aportación a la discusión sobre las relaciones austro-italianas (fragmento, 1912)
Traduzione in spagnolo, a cura di Juan Pérez Andrés, di alcune pagine tratte dall’opera di Angelo Vivante (Trieste, 1869-1915) “Irredentismo adriatico. Contributo alla discussione sui rapporti austro-italiano”, pubblicata a Firenze nel 1912 dalla Libreria della Voce di Giuseppe Prezzolini. Rappresentante di spicco del socialismo giuliano, Vivante in questo saggio di taglio storico-politico offre una visione della propria città molto lontana dalle posizioni dell’irredentismo ufficiale.
Lingua: SpagnoloPag. 68-76
Etichette: Vivante Angelo, Politica, Novecento, Trieste,
Titolo articolo: Trieste. Italianos y eslavos. El gobierno austriaco. El irredentismo (fragmento, 1914)
Traduzione in spagnolo, a cura di Juan Pérez Andrés, del primo capitolo del saggio “Trieste. Italiani e slavi. Il governo austriaco. L’irredentismo” (1914) di Ruggero Fauro Timeus (Trieste, 1892 – Monte Pal Piccolo, 1915), importante esponente del nazionalismo giuliano.
Lingua: SpagnoloPag. 77-81
Etichette: Fauro Timeus Ruggero, Prima guerra mondiale, Novecento, Trieste,
Titolo articolo: El Trentino italiano (1915)
Traduzione in spagnolo, a cura di Juan Francisco Reyes Montero, del testo di Cesare Battisti “Il Trentino italiano”, pubblicato a Milano nel 1915 presso la casa editrice Ravà.
Lingua: SpagnoloPag. 82-94
Etichette: Battisti Cesare, Prima guerra mondiale, Novecento, Trentino,
Titolo articolo: Momentos de la guerra del ’14-’18 en Trieste (fragmento)
Traduzione in spagnolo, a cura di Juan Pérez Andrés, di testi estratti dai capitoli iniziali di “Momenti della guerra del ‘14-’18 a Trieste” dello scrittore e giornalista Silvio Benco (Trieste, 22 novembre 1874 – Turriaco, 9 marzo 1949).
Lingua: SpagnoloPag. 95-100
Etichette: Benco Silvio, Prima guerra mondiale, Novecento, Trieste,
Titolo articolo: Leopardi, Eminescu e gli sguardi affini
La critica si è occupata del confronto tra Leopardi ed Eminescu a partire dagli inizi del ‘900 con alterne prospettive. Il presente intervento dimostra, sulla scorta di comparazioni testuali, che è possibile rivalutare le affinità a partire dal raffronto con la filosofia di Schopenhauer e il concetto di pessimismo per giungere ad aspetti, finora poco studiati o insondati, come il tema della dolcezza della morte, il rapporto tra la “quiete” e la “tempesta”, le figure femminili, la malinconia, la cultura pastorale e, per concludere, il pensiero sulla civiltà e sull’identità nazionale.
Lingua: ItalianoPag. 101-118
Etichette: Leopardi Giacomo, Eminescu Mihai, Filosofia, Identità, Ottocento,
Titolo articolo: Scritture al femminile. Natalia Ginzburg
Natalia Ginzburg è stata tra le più sensibili narratrici del Novecento letterario italiano. Per la profonda umanità e spiccata moralità, non può non essere ricordata a poco più di cento anni dalla sua nascita. Vicina agli ambienti colti degli intellettuali antifascisti, la sua produzione fu varia e spaziò dalla narrativa, alla saggistica, al teatro. Ma il suo romanzo più noto resta senz’altro “Lessico famigliare” in cui rievoca la vita quotidiana della propria famiglia attraverso lo ‘speciale’ codice linguistico dei suoi componenti. Lacerazioni affettive e distacchi dolorosi percorrono anche il suo ultimo libro-inchiesta, “Serena Cruz o la vera giustizia”, pubblicato nel 1990, un anno prima della sua scomparsa.
Lingua: ItalianoPag. 119-128
Etichette: Ginzburg Natalia, Lessico, Famiglia, Memoria, Guerra,
Titolo articolo: Miguel Ángel Buonarroti: el homoerotismo distinguido
In questo articolo si propone un approccio critico alla produzione lirica di Michelangelo Buonarroti a partire da un dispositivo concettuale che gli autori chiamano ‘omoerotismo distinto’. Durante la prima metà del Cinquecento, l’opera poetica di Buonarroti permette di percorrere i principali motivi culturali ed estetici dell’Umanesimo, tra la Firenze dei Medici e la Roma dei papi. In questo lavoro si presenta una lettura critica di alcuni testi delle “Rime” che mostrano con maggiore evidenza la poetica personale del grande autore, basata sull’idealismo platonico e su forme espressive non del tutto canoniche.
Lingua: SpagnoloPag. 129-142
Etichette: Buonarroti Michelangelo, Poesia, Omosessualità, Cinquecento,
Titolo articolo: Asomos de voz popular. A través (y a pesar) de Giuseppe Gioachino Belli y Agustín García Calvo
L’autore introduce un’antologia dei sonetti di Giuseppe Gioachino Belli tradotti in spagnolo da Agustín García Calvo, tratti dal volume del 2006 pubblicato dalla Editorial Lucina di Zamora.
Lingua: SpagnoloPag. 143-161
Etichette: Belli Giuseppe Gioachino García Calvo Agustín, Sonetti, Poesia, Traduzione, Ottocento, Novecento,