Le riviste sostenitrici
YIP | 2000 | N. 4
Anno 2000 – N. 4
A cura di Silvia Zanini
Titolo articolo: Elio Grasso: The Abstract Elegy
Sebbene Elio Grasso abbia pubblicato Giacomo Leopardi, di leopardiana memoria emerge solo il senso di un nulla implacabile o una modalità espressiva neoclassica. La poesia di Grasso si caratterizza, infatti, specie nella raccolta “Angelo”, in cui il poeta dimostra una naturale vicinanza con la poesia della neo-avanguardia (Adriano Spatola, ad esempio), nella sintassi martellante e strutturata in modo dettagliato si nota altresì una vena post-ermetica che lo avvicina a Mario Luzi o a Vittorio Sereni, fino a divenire i suo discorso poetico esoterico, simbolista, perfino allegorico e magico alchemico. Comunque, non è questo esoterismo a caratterizzare il nucleo della poesia di Grasso, come anche la costante attenzione per il linguaggio metalinguistica, che lo porta a parlare di poesia allo stesso modo con cui elabora descrizioni poetiche. Gli elementi più originali della sua poesia sono la memoria (della famiglia e soprattutto del padre), la donna (come elemento di contemplazione sensuale) e Genova, la sua città, vista in un’ottica municipale, quasi fosse estranea al resto d’Italia. Questi i temi che ricorrono, oltre che in “Angelo”, nella raccolte “Cenere”, “Conservatori” e “Acqua”. Attraverso l’analisi di queste tematiche, si definisce la poesia di Grasso ‘di tono astrattamente elegiaco’, quasi riuscisse a spingersi nella ‘ostinata ricerca della visione tra le rovine dello spazio e del tempo’.
Lingua: InglesePag. 11-18
Etichette: Grasso Elio, Poesia, Critica stilistica, Novecento,
Titolo articolo: Poems
Si propongono due poesie inedite di Elio Grasso: “Genova fra le carte” e “Cose di ieri nell’oggi” tratte da “L’acqua del tempo”.
Lingua: ItalianoPag. 19-30
Etichette: Grasso Elio, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: Gli spazi della redenzione: note su Davide Rondoni
Davide Rondoni propone un messaggio unico nel panorama poetico italiano contemporaneo, citando (in “Il bar del tempo”, Guanda, 1999) due autori non direttamente legati alla poesia italiana, Vasco Rossi e Don Giussani, attraverso i quali il poeta mette in discussione i punti di riferimento canonici facendo coincidere la sua poesia con una realtà del ‘quotidiano vissuto dall’interno’. Di qui, dunque, l’ambientazione nel bar, come nelle piazze o nei condomini che fanno da sfondo alle poesie di Rondoni. Pur rilevando tangenze con la poesia di Luzi, Testori e Pasolini, la critica riconosce al poeta un’autonomia espressiva e tematiche che lo colloca al di là dei modelli della letteratura contemporanea. Segue un’analisi delle poesie “Dall’interminabile viaggio”, “La casa” ed altre proposte a seguire. Si evidenzia la relazione esistenziale tra spazio esterno e spazio interno, nell’io inteso come spazio vuoto, in cui il ‘fuori’ entra, senza però riuscire a colmare il vuoto doloroso del nulla. Traspare tuttavia una possibilità di ‘redenzione’ nella dimensione familiare, quale spazio interno e profondo di un’infanzia intatta e vitale, di una curiosità conoscitiva che consente di sfuggire all’annullamento ed al silenzio.
Lingua: ItalianoPag. 31-34
Etichette: Rondoni Davide, Poesia, Critica stilistica, Novecento,
Titolo articolo: Poems
Vengono presentate alcune poesie inedite di Davide Rondoni da “L’interminabile viaggio” e “La casa”.
Lingua: ItalianoPag. 35-53
Etichette: Rondoni Davide, Poesia, Duemila,
Titolo articolo: Il segno del trovatore: la poesia di Luciano Troisio
Nella sua condizione di esule, Luciano Troisio ha sentito la necessità di recuperare una prassi linguistica costituita da un lessico ‘alto’ e a volte perfino sperimentale e complesso che risulta opposto alla quotidianità di Rondoni. Per questo, Troisio viene definito ‘trovatore’ contemporaneo, ripercorrendo la tradizione della poesia che parla del suo stesso farsi, attraverso intricati sentieri, ‘nei meandri del linguaggio e del senso’ (“Seguendo i poeti”). Si tratta di un’esperienza condivisa con la poesia sperimentale del secondo Novecento che formula appunto l’immagine del poeta ‘in azione’, nella sua inutilità critica ed antagonistica, nel suo atteggiamento conoscitivo legato al gesto creativo. Ma Troisio si spinge oltre, arricchendo la sua poetica di suggestioni cinesi (“Poetesse cinesi”, “Il salvataggio di Ling” e “La valle di Li Shu”). Il poeta occidentale si è così ritagliato lo spazio visibile/invisibile della poesia.
Lingua: ItalianoPag. 55-57
Etichette: Troisio Luciano, Poesia, Critica stilistica, Novecento,
Titolo articolo: Poems
Vengono proposte alcune poesie inedite di Luciano Troisio tratte da “Seguendo i poesti”, “Le poetesse cinesi”, “Il salvataggio di Ling” e “La valle di Li Shu”.
Lingua: ItalianoPag. 58-73
Etichette: Troisio Luciano, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: ‘Il ritmo del mio fantasticare’: Pavese’s meter in translation
Per tradurre la poesia di Cesare Pavese degli anni ’30 e ’40 è necessario tenere in considerazione che essa è caratterizzata da un ‘ritmo aperto’ (come Pavese stesso la definisce ne “Il mestiere di vivere”). Le cosiddette ‘leggi intrinseche’ della sua personale prosodia non dovrebbero essere spiegate perché già di per se’ evidenti: si tratta del tetrametro anapestico che rappresenta il nucleo della poesia di Pavese. Vengono riportate le analisi critiche di Aine O’Healy, Massimo Mila, Dong Thompson e Donatella Riposio che cercando di ricondurre la scelta metrica del poeta in una ‘astrusa conversazione con la metrica classica’. Si ribadisce che Pavese ha prediletto una sua personale invenzione metrica, basata più su un ritmo istintivo o quasi infantile. E’ tuttavia ammissibile ritrovare le stesse suggestioni di poeti contemporanei come Thovez, Baccelli o i versi liberi di Whitman (come sostengono Alfredo Giuliani e Pier Vincenzo Mengaldo). Inoltre, la poesia di Pavese presenta affinità con la cosiddetta ‘poesia barbara’, sperimentale metrica pseudoclassica, per quanto tenue. Nella traduzione inglese, pertanto, si cerca di rendere il tetrametro anapestico, nello sforzo di restituire non già una costruzione metrica di tipo classicistico, bensì quell’aperta libertà metrica che rende unico il ritmo poetico pavesiano.
Lingua: InglesePag. 77-82
Etichette: Pavese Cesare, Poesia, Critica stilistica, Traduzione, Novecento,
Titolo articolo: Da “Lavorare stanca” (translated by Geoffrey Brock)
Si propongono alcune poesie di Cesare Pavese da “Lavorare stanca”, per la traduzione inglese di Geoffrey Brock, quali “The house”, “Betrayal”, “Street song”, “Idleness”, “Landholders”, “Sad wine (I)”.
Lingua: InglesePag. 83-92
Etichette: Pavese Cesare, Poesia, Traduzione, Novecento,
Titolo articolo: Five Poems from “Carte segrete”
“Carte segrete” è una raccolta di dieci poesie, scritte presumibilmente tra il 1928 ed il 1930, e rappresenta l’unica opera poetica di Gino Bonichi, in arte Scipione (1904-1933). Capofila della Scuola Romana, Scipione ha impresso alle sue poesie la stessa forza drammatica della sua pittura, in cui l’acceso colore espressionista sembra corrodere e far evaporare le forme. Viene presentata la prima edizione critica delle poesie sulla base dei testi manoscritti.
Lingua: InglesePag. 93
Etichette: Scipione, Bonichi Gino, Poesia, Critica stilistica, Traduzione, Novecento,
Titolo articolo: Da “Carte segrete” (translated by Brunella Antomarini and Susan Stewart)
Si propongono cinque poesie tratte da “Carte segrete” di Scipione (Gino Bonichi, 1904-1933), per la traduzione inglese di Brunella Antomarini e Susan Stewart, quali: “Summer”, “I hear the shrieks of the seraphim”, “Nobody waits for you”, “Summer chous”, “At sunset a sheep”.
Lingua: InglesePag. 94-99
Etichette: Scipione, Bonichi Gino, Poesia, Traduzione, Novecento,
Titolo articolo: Gli anni di Mulino
Viene raccontato, con viva partecipazione emotiva, il periodo degli anni ’70 in cui Adriano Spatola (morto a 47 anni nel 1988) ha convissuto con Giulia Niccolai a Mulino di Bazzano, nella casa di campagna del poeta Corrado Costa. Ne emerge un quadro allo stesso tempo pieno di vita e di entusiasmo per le ricerche e le sperimentazioni poetiche che vengono compiute in quegli anni, già contaminati, però, da germi di crisi che porteranno il poeta alla corrosione interiore (fino all’infarto) e la poetessa all’afasia provocata da un ictus cerebrale che la colpì nel 1983 e da cui lentamente si sarebbe ripresa. Questa risalita della Niccolai viene spiegata proprio alla luce degli anni di Mulino, dal superamento di posizioni concettuali prima condivise con Spatola, ora definito ‘Titano’, per il quale la poesia rappresentava l’unico ruolo possibile. Attraverso la poesia era possibile manifestare la dolorosa consapevolezza di un incomprensibile destino comune, dell’assenza di felicità nella vita, della condizione disperata dell’uomo. E’ l’esperienza tibetana (1991) che condurrà la Niccolai verso un nuovo senso della vita, abbracciando il credo buddista.
Lingua: ItalianoPag. 103-135
Etichette: Spatola Adriano, Poesia, Critica Stilistica, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Inferno
A cura di: Robert Hollander
Traduttore: Robert Hollander, Jean Hollander
Edizioni: Doubleday, New York – 2000
Lingua: Inglese
Pag. 139-144
Recensore/i: Leonard Nalencz
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Inferno, Traduzione, Trecento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Purgatorio
Traduttore: W. S. Merwin
Edizioni: Alfred A. Knopf, New York – 2000
Lingua: Inglese
Pag. 139-144
Recensore/i: Leonard Nalencz
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Purgatorio, Poesia, Traduzione, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Profilo del rosa
Edizioni: Mondadori, Milano – 2000
Lingua: Italiano
Pag. 145-151
Recensore/i: Michelangelo Zizzi
Etichette: Buffoni Franco, Poesia, Critica stilistica, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: I sentieri della notte
Edizioni: Crocetti, Milano – 1997
Lingua: Italiano
Pag. 152-155
Recensore/i: Pino Corbo
Etichette: De Santi Gualtiero, Poesia, Critica stilistica, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Piazza delle preghiere massacrate
A cura di: Maurizio Cucchi
Edizioni: Edizioni del Laboratorio, Modena – 1999
Lingua: Italiano
Pag. 156-160
Recensore/i: Nicola De Blasi
Etichette: Valesio Paolo, Poesia, Critica stilistica, Novecento,