Le riviste sostenitrici
Versants | 2005 | N. 50
Anno 2005 – N. 50
A cura di Simona Cives
Titolo articolo: Presentazione
Nel fascicolo viene presentato un ventaglio di contributi che renda conto di come la letteratura odeporica possa essere affrontata con approcci critici diversi, nella teoria e nella pratica, e in che misura testi assai lontani fra di loro possano rientrare in questa categoria. Gli articoli del fascicolo risultano così disposti in un ordine che va, dopo un’introduzione teorica, dalle relazioni di viaggio alle rielaborazioni letterarie per finire con documenti di esperienze odeporiche non sfociate in una sistemazione definitiva da parte degli autori-viaggiatori.
Lingua: ItalianoPag. 5-9
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Titolo articolo: Pourquoi les pigeons voyagent. Remarques sur les fonctions du récit de voyage
Nell’articolo viene elaborata, partendo da una nota favola di La Fontaine, una teoria del racconto di viaggio, in cui sono riconoscibili tre funzioni, di tipo testimoniale, epistemico ed estetico. Si prendono in esame diversi tipi di narrazione, con esempi tratti dalla letteratura francese, definendo poi in maniera restrittiva il racconto odeporico: ne andrebbero infatti esclusi testi che, pur offrendo descrizioni di paesi e popoli diversi, non contengono l’esplicita narrazione di uno spostamento spaziale e nei quali un viaggio non costituisce una struttura portante.
Lingua: FrancesePag. 11-36
Etichette: Jean de La Fontaine, Les deux pigeons, Favola, Letteratura di viaggio, Seicento, Francia,
Titolo articolo: Figures d’espace tibétaines : le voyage au Tibet et les sciences de l’homme à la Belle-Époque. De Gabriel Bonvalot à Jacques Bacot
Veri e propri resoconti di viaggi sono le due opere sul Tibet di Gabriel Bonvalot (1892) e di Jacques Bacot (1912), da collocare sullo sfondo di un periodo in cui le ricerche geografiche in Francia si stavano orientando verso la geografia umana. Particolare fascino esercitava il Tibet, paese quasi sconosciuto e quindi suscettibile di nutrire l’immaginazione. L’autore del saggio studia le due opere in questo contesto storico-culturale e ne evidenzia le differenze: Bonvalot, esploratore di mestiere e vicino all’ideologia colonialista, pone l’accento sul paese e sugli abitanti; Bacot rivela invece una maggiore disponibilità a cogliere l’alterità di un mondo così lontano dall’Occidente da mettere in dubbio le stesse certezze positivistiche dell’epoca.
Lingua: FrancesePag. 37-69
Etichette: Gabriel Bonvalot, Jacques Bacot, De Paris au Tonkin à travers le Tibet, Le Tibet révolté, Letteratura di viaggio, Ottocento, Novecento, Tibet,
Titolo articolo: ‘La beauté de l’ordre’ : espace ordonné et espace représenté dans les réductions jésuites du Paraguay d’après les “Lettres édifiantes et curieuses” (1702-1776)
L’articolo ha per argomento lo stato teocratico edificato dai Gesuiti in Paraguay nel secolo XVIII, e in particolare le parti della raccolta “Lettres édifiantes et curieuses” (1702-1776) che ad esso si riferiscono; si tratta di lettere apologetiche scritte dai Gesuiti stessi per render conto delle loro attività di evangelizzazione in varie regioni. Nelle ‘reducciones’ paraguayane messe in piedi dai Gesuiti per organizzare la vita degli indigeni in un ordine gerarchico rigido, vivevano tanto il ricordo della purezza ascetica del Cristianesimo primitivo quanto l’eredità culturale delle grandi utopie storiche: esse tuutavia non proponevano modelli fittizi, bensì un progetto di vita proiettato verso l’avvenire ma realizzabile in un contesto esistente e non immaginario.
Lingua: FrancesePag. 71-94
Etichette: Lettres édifiantes et curieuses, Gesuiti, Settecento, Paraguay,
Titolo articolo: Paradoxe, voyage et expérience de pensée : note sur le Nouveau Monde de Montaigne
Le riflessioni di Montaigne sugli abitanti dell’America non sono l’esperienza diretta di un viaggiatore, ma una riflessione sull’alterità. Nel capitolo degli “Essais” intitolato “Des cannibales” Montaigne va al di là del luogo comune primitivista dei primi viaggiatori europei che vedevano nelle terre appena scoperte un’incarnazione della mitica età dell’oro. Montaigne capovolge la visuale e mette in bocca a tre ‘indiani’ del Brasile una vera e propria critica della società europea.
Lingua: FrancesePag. 95-113
Etichette: Michel de Montaigne, Essais, Des Cannibales, Filosofia, Cinquecento, Francia, Brasile,
Titolo articolo: De Joseph Conrad a Javier Reverte : perderse y hallarse en el corazón de las tinieblas. A propósito de “Vagabundo en Africa”
Le opere di Reverte e di Conrad, a un secolo di distanza, vertono su un analogo argomento, la navigazione sul fiume Congo. Il fiume costituisce per Reverte il punto culminante di un viaggio attraverso l’Africa, ‘climax’ dell’esperienza personale. Le due opere seguono però un cammino inverso: se in Conrad l’esperienza personale di viaggiatore ha dato vita a un racconto simbolico, Reverte, partendo dalla lettura di Conrad approda alla propria esperienza reale.
Lingua: SpagnoloPag. 115-148
Etichette: Joseph Conrad, Javier Reverte, Vagabundo en África, Letteratura di viaggio, Novecento, Africa,
Titolo articolo: ‘Todo barco es un irvolver’ : el viaje al exilio en el “Libro de navíos y borrascas” de Daniel Moyano
Un viaggio è alla base dell’esperienza dell’esilio nella novella di Daniel Moyano, che narra il viaggio da Buenos Aires a Barcellona di un gruppo di argentini esiliati sotto la dittatura. Nel saggio si analizza la novella, che verte sul tema della perdita della vecchia identità e della vana ricerca di una nuova. La sola salvezza sarà nella scrittura, che può stabilire continuità tra passato e futuro.
Lingua: SpagnoloPag. 149-178
Etichette: Daniel Moyano, Libro de navíos y borrascas, Letteratura di viaggio, Novella, Novecento, Argentina,
Titolo articolo: Un viaggio verso l’Ade: “Proleterka” di Fleur Jaeggy
Nell’ultimo romanzo della scrittrice italo-svizzera Fleur Jaeggy il viaggio è immaginario e serve da pretesto al racconto. La rievocazione del viaggio come esperienza di vita e di iniziazione corre su due livelli temporali, sottolineati dall’alternanza fra la prima e la terza persona singolare: un’alternanza cronologica e stilistica che dà al racconto un’impressione di sogno, di volo nel fantastico.
Lingua: ItalianoPag. 179-198
Etichette: Fleur Jaeggy, Proleterka, Letteratura di viaggio, Romanzo, Novecento, Svizzera,
Titolo articolo: Note sul “Viaggio poetico per la Svizzera” di Ippolito Pindemonte
Nell’articolo si parla di un progetto, rimasto incompiuto, di rielaborazione letteraria di un viaggio da parte di Ippolito Pindemonte. La causa esterna della decisione di Pindemonte di compiere un giro per l’Europa furono i provvedimenti antimassonici presi dalla Repubblica veneta. Il progetto di pubblicare un libretto intitolato “Viaggio Poetico per la Svizzera” non fu mai portato a termine ma diede vita a nove componimenti poetici, grazie ai quali l’autore del saggio ricostruisce l’ipotetica sequenza dei singoli pezzi del “Viaggio poetico”, proponendo così una possibile struttura della progettata operetta.
Lingua: ItalianoPag. 199-215
Etichette: Ippolito Pindemonte, Viaggio poetico per la Svizzera, Letteratura di viaggio, Ottocento, Italia,
Titolo articolo: Sulle orme di Foscolo. Il viaggio in Svizzera di Giuseppe Bottelli (1825)
Il saggio sottolinea la rottura tra le relazioni di viaggio di fine Settecento permeate dal culto del pittoresco e del sublime e quelle del primo Ottocento, più disincantate e dagli interessi più turistici. Bottelli, amico del Foscolo, di cui tradusse in latino i “Sepolcri”, compì nel 1825 un viaggio in Svizzera. Nel saggio si esamina lo scritto di Bottelli, con precise indicazioni sull’itinerario e frequenti riferimenti all’esperienza svizzera di Foscolo e altre testimonianze coeve.
Lingua: ItalianoPag. 217-239
Etichette: Giuseppe Bottelli, Letteratura di viaggio, Ottocento, Svizzera,