Le riviste sostenitrici
Versants | 2005 | N. 49
Anno 2005 – N. 49
A cura di Simona Cives
Titolo articolo: De la forêt au ‘bosco’. Étude sur la transformation d’un lieu dans l’art et la littérature de la Renaissance
Nel saggio si prende in esame la figura del ‘bosco’ durante il Rinascimento. Il bosco è ciò che resta della foresta, una volta eliminata o modificata la sua preminenza nel corso del Medioevo. Normalizzato, il ‘bosco’ si presenta un po’ come l’avamposto emblematico di questo fronte pioniere che incarna in una certa maniera la villa del Rinascimento. Esso segna la fine di un processo antropologico di trasformazione che vede, in questo quadro limitato, la cultura trionfare sulla natura.
Lingua: FrancesePag. 5-31
Etichette: Quattrocento, Cinquecento, Bosco, Rinascimento,
Titolo articolo: La passion et l’amour chez La Rochefoucauld et La Bruyère
Le idee sulla passione dell’amore che si possono leggere nelle “Maximes” di La Rochefoucauld e nei “Caractères” di La Bruyère sono di natura assai dissimile. L’autore dell’articolo si propone di illustrare tale contrasto, che ricorda quello molto più famoso che è abitualmente associato ai nomi di Racine e Corneille.
Lingua: FrancesePag. 33-48
Etichette: La Bruyère Jean de, La Rochefoucald François de, Caractères, Maximes, Settecento,
Titolo articolo: Zum Verhältnis von Wissenschaft, Religion und Moral im Roman ‘Le Disciple’ von Paul Bourget
Accanto agli “Essais” “Le disciple” è sicuramente l’opera più interessante di Paul Bourget sia dal punto di vista letterario sia da quello di storia della cultura. Nell’articolo si prendono in considerazione gli elementi del romanzo che abbiano a che fare con la scienza, la religione e la morale. Nel romanzo di Bourget religione e scienza sono poste in rapporto dialogico e di tensione, e nelle loro differenti pretese di verità. Tale rapporto dialogico si mostra anche nell’uso di un vocabolario religioso per la descrizione del mondo scientifico.
Lingua: TedescoPag. 49-63
Etichette: Bourget Paul, Le Disciple, Narrativa, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Ottave in istile ‘reggenza’. Forteguerri e la tradizione eroicomica
Si dà analisi delle caratteristiche dell’ottava utilizzata da Niccolò Forteguerri nel “Ricciardetto”, collocandola in un periodo storico che fa riferimento al momento in cui in Francia vi fu la Reggenza dell’Orléans (1715-1723). Lo stile di Forteguerri è non solo scaltro e misurato, ma caratterizzato da un sentore sottile che l’autore del saggio definisce ‘Reggenza’.
Lingua: ItalianoPag. 65-74
Etichette: Forteguerri Niccolò, Ricciardetto, Poesia, Ottava, Settecento,
Titolo articolo: Alberto Moravia e la figura dell’intellettuale. Da “Gli indifferenti” a “La ciociara”
La figura dell’intellettuale e il ruolo che ricopre all’interno della società è uno dei punti di riflessione intorno a cui Moravia lavora per tutta la durata della sua vita letteraria. Lo testimoniano sia i numerosi personaggi, di racconti e romanzi, identificabili come intellettuali, sia la stessa biografia dello scrittore. L’autore del saggio traccia una linea ideale dell’evoluzione del personaggio intellettuale moraviano, a partire da “Gli indifferenti” fino a “La ciociara”.
Lingua: ItalianoPag. 75-115
Etichette: Alberto Moravia, Gli indifferenti, La ciociara, Narrativa, Novecento,
Titolo articolo: Der unzeitgemässe Denker und der verlorene Mensch. Joaquín Arderíus im Schatten Nietzsches
L’autore dell’articolo prende in esame l’influsso del filosofo Nietzsche sull’opera giovanile dello spagnolo Joaquín Arderíus, autore di 11 romanzi, 3 storie brevi e 2 biografie. La ricerca di un uomo affrancato da vincoli morali e religiosi e padrone del proprio destino è infatti un tratto caratteristico della prima fase dell’opera dello spagnolo. Numerosi sono i richiami al nietzschiano “Così parlò Zaratustra”.
Lingua: TedescoPag. 117-139
Etichette: Arderíus Joaquín, Nietzsche Friedrich, Biografia, Narrativa, Novecento,
Titolo articolo: Extranjero en su ‘propio’ país: “Cacereño” de Raúl Guerra Garrido
In “Cacereño” (1969) Raúl Guerra Garrido narra l’esperienza di un operaio in terra basca. L’autore pone l’accento sul fatto che gli operai originari di province non basche erano considerati emigranti, ed emarginati come stranieri. “Cacereño” è il primo racconto dell’autore, ma si iscrive pienamente nella tradizione del Neorealismo, come se gli anni Sessanta non avessero apportato interessanti proposte di innovazione nella narrativa spagnola. Numerose sono le analogie che si possono rinvenire tra la presentazione degli emigranti in Spagna e quella presente in altri paesi europei.
Lingua: SpagnoloPag. 141-166
Etichette: Guerra Garrido Raúl, Cacereño, Narrativa, Novecento,