Versants | 2004 | N. 48

Anno 2004 – N. 48
A cura di Simona Cives

Autore/i articolo: OLIVIER POT
Titolo articolo: Préambule

Il rapporto della letteratura con il mondo dei valori in generale e l’etica in particolare può essere interrogato a più livelli. Innanzitutto c’è la questione della censura, soprattutto in epoca moderna. Nel XVII secolo, quando gli scrittori conquistano la loro autonomia, la letteratura esaspera le proprie capacità di finzione in modo da inventare strategie sempre più complesse così da eludere la perspicacia sempre più acuta della critica. Ma la censura è solo un aspetto: lo statuto della letteratura ingloba la questione dell’origine di ogni ‘autorità’. Si affronta qui il tema di un’etica della forma quale è presente in Proust e in Baudelaire. Nella loro poetica è infatti presente una responsabilità formale che equivale a una responsabilità etica.

Lingua: Francese
Pag. 5-22
Etichette: Etica, Seicento,

Autore/i articolo: OLIVIER MILLET
Titolo articolo: Joachim Du Bellay: création poétique, valeurs morale et choix de vie

Joachim Du Bellay, destinato per i suoi studi giuridici e i suoi gusti letterari a far carriera al servizio della monarchia, fu parimenti spinto a privilegiare una vocazione da letterato umanista, di un tipo nuovo per un membro del suo ordine sociale. Nel presente saggio viene esaminato il modo in cui le prime pubblicazioni di Du Bellay riflettono un’esitazione tra questi due distinti poli. Scopo dello studio è insistere sul modo in cui i due quesiti caratterizzino i testi delle sue prime pubblicazioni e sulla maniera in cui la meditazione morale del poeta rifletta ugualmente i sogni o le angosce della sua fantasia.

Lingua: Francese
Pag. 23-47
Etichette: Du Bellay Joachim, Etica, Cinquecento,

Autore/i articolo: LORIS PETRIS
Titolo articolo: Entre unité et variété : éthique et esthétique dans “Les Quatrains ” de Pibrac

“Les Quatrains” di Guy Du Faur, signore di Pibrac (1529-1584), costituiscono il grande manuale di morale della fine del XVI secolo e del XVII. Il testo sarà imparato a memoria da generazioni di bambini di tutte le estrazioni sociali. Nel saggio ci si propone di mostrare come le “Quatrains” traspongano nell’ordine estetico l’attività giuridica del magistrato che tenta di ridurre il reale alla regola unica senza tuttavia perdere di vista il carattere irriducibile della varietà del mondo. Questa tensione e questa complementarità tra unicità e diversità, tra ordine e varietà, partecipa di una visione del mondo propria non solo dei magistrati gallicani, ma anche del Rinascimento.

Lingua: Francese
Pag. 49-69
Etichette: Pibrac Guy de Faur, Les Quatrains, Etica, Cinquecento,

Autore/i articolo: BRENNO BOCCADORO
Titolo articolo: Il vino dei Salmi : Giovanni Calvino e l’etica musicale

A proposito del rapporto tra musica ed etica, il terreno più fertile per uno studio su questo argomento è il dibattito teologico sulla musica che ‘piace a Dio’ aperto negli ambienti riformati calvinisti, in cui la problematica agostiniana sull’etica dell’ascolto rinasce con rinnovata urgenza. Un punto di partenza per un’indagine in questo campo è uno studio dei dispositivi legali contro la licenza musicale e della loro applicazione nelle procedure giudiziarie conservate dai verbali del “Consistoire”, che costituiscono l’espressione più concreta delle idee dei magistrati e dei ministri della fede sul potere morale della musica.

Lingua: Italiano
Pag. 71-110
Etichette: Calvino Giovanni, Etica, Musica, Cinquecento,

Autore/i articolo: JOHN E.JACKSON
Titolo articolo: À propos de deux figures du Mal: ‘Macbeth’ et ‘Rodogune’

Tra le motivazioni che è possibile avanzare per spiegare l’emergere del genere tragico in Inghilterra e in Francia negli anni dal 1580 al 1680, vi è quella della necessità rinnovata di render conto di una realtà politica del male ha potuto giocare il suo ruolo, tanto più perché nei due paesi le questioni di successione dinastica legate alle controversie religiose erano oggetto di un dibattito considerevole sul piano morale. Nel presente studio sono descritte e analizzate due figure del male: Macbeth e Rodogune. La profondità della rappresentazione che Shakespeare perviene a dare del male fa riferimento alla naturale coesistenza con il bene. La tragedia shakespeariana non deve porre la scelta ma rappresentare. Non solo Shakespeare non giudica, ma il suo sguardo sembra indifferente alla morale. In Corneille, al contrario, c’è un giudizio morale, ma esso è sovvertito da una forza che si pone al di là del bene e del male. Di qui la struttura contraddittoria, per cui alla necessità di condannare la figura malefica si lega la fascinazione provata per la sua grandezza.

Lingua: Francese
Pag. 111-128
Etichette: Corneille Pierre, Shakespeare William, Macbeth, Rodogune, Etica, Tragedia, Seicento, Francia, Inghilterra,

Autore/i articolo: JEAN-PIERRE VAN ELSLANDE
Titolo articolo: Beau Monde et Belles-Lettres : Pétrone, Brantôme et La Fontaine

Nel XVI e XVII secolo l’insieme dei discorsi veicolati dalla tradizione viene utilizzato per la riflessione morale, mediante riscritture che rendano questi discorsi accessibili e piacevoli. La letteratura d’immaginazione risponde a tale intenzione. Le situazioni che sviluppa, i personaggi che mette in scena permettono di illustrare i principi e di sottometterli alla prova dei fatti. A tal proposito si analizza il rapporto con la morale da parte di Brantôme e La Fontaine riguardo al trattamento del racconto della ‘Matrona di Efeso’, tratto dal “Satyricon” di Petronio.

Lingua: Francese
Pag. 129-153
Etichette: Brantôme Pierre de Bordeille, La Fontaine Jean de, Petronio Arbitro, Matrona di Efeso, Etica, Cinquecento, Seicento,

Autore/i articolo: CHRISTIAN BELIN
Titolo articolo: L’argument du sommeil dans les ‘Pensées’

Il concetto di veglia /sonno è un doppio luogo comune, filosofico e mistico che Pascal recupera nei “Pensieri”, in momenti differenti del suo discorso e della sua argomentazione. Si dà commento dei frammenti in cui Pascal affronta questo tema. La meditazione pascaliana ama far risuonare tutte le armoniche di una parola e di una nozione. In un primo momento Pascal impiega la nozione di sonno in un quadro fortemente critico che effettua una denuncia senza compiacenza dell’inerzia o dell’apatia mondane, in uno spirito dunque antiumanista. Per superare l’opposizione sonno / veglia, Pascal incappa nell’ossimoro mistico, che pone congiuntamente due affermazioni contraddittorie. Sembra vano sperare in una vigilanza intellettuale o spirituale che affranchi definitivamente l’uomo dalla letargia che porta in sé. La veglia perfetta è solo quella divina, mai quella dell’uomo, che può al massimo sperare in una ‘tenebra luminosa’.

Lingua: Francese
Pag. 155-172
Etichette: Pascal Blaise, Pensieri, Seicento,

Autore/i articolo: OLIVIER POT
Titolo articolo: L’éthique du sadisme selon Proust

Non è temerario affermare che l’opera di Proust si presenta anche come una riflessione sull’articolazione dell’arte e della morale. La “Recherche” si configura come un romanzo estremamente impudico, non tanto per l’audacia del soggetto, quanto per la relazione instaurata tra la letteratura e il male in un contesto in cui l’estetica appare come la sola chiave euristica suscettibile di render conto della questione etica. Si analizza qui il concetto di sadismo, dalla scena di Montjouvain all’inizio dell’opera fino alla giustificazione artistica che sarà proposta successivamente nella “Prigioniera”.

Lingua: Francese
Pag. 173-225
Etichette: Proust Marcel, À la recherche du temps perdu, Etica, Ottocento,

Autore/i articolo: GIOVANNI BARDAZZI
Titolo articolo: La morale del racconto. Italo Calvino e “L’avventura di uno sciatore”

Nel presente studio si segue il percorso biografico di Italo Calvino e il suo diverso intendere la morale, per poi rivolgere l’attenzione ad alcune tra le sue principali opere. “L’avventura di uno sciatore”, compresa nella raccolta “Gli amori difficili”, è edita per la prima volta nel 1959. Si nota la predilezione per la forma breve del racconto e si dà descrizione delle principali caratteristiche dell’opera.

Lingua: Italiano
Pag. 227-279
Etichette: Calvino Italo, Gli amori difficili, L’avventura di uno sciatore, Narrativa, Novecento,

Autore/i articolo: LAURENT ADERT
Titolo articolo: La mesure de l’homme (l’éthique du dire selon Francis Ponge)

Ben definita fin dai suoi primi passi, la poetica di F.Ponge viene formulata con tutta precisione nel titolo della sua prima raccolta, “Le parti pris des choses”: se la parola ha qualche valore è quello di misurarsi a ciò che essa non è, a ciò che la provoca, la sollecita e traccia i limiti del suo potere. Contrariamente alla celebre tesi dei Sofisti, il testo di Ponge rivela che ogni cosa è la misura dell’uomo. L’uomo non è la misura di se stesso, a maggior ragione non lo è di tutte le cose. Ciò che prende alla fine il nome di uomo è così decentrato a doppio titolo: in rapporto al mondo muto delle cose, di cui deve accettare di non essere che un elemento tra gli altri, e in rapporto alla parola, da cui gli deriva l’identità mediante una definizione che lo pone innanzitutto come altro.

Lingua: Francese
Pag. 281-299
Etichette: Ponge Francis, Le parti pris de choses, Etica, Ottocento,

Autore/i articolo: JENARO TALENS
Titolo articolo: Contrapolíticas del realismo (De ética, estética y poética)

Molti sono i pregiudizi critici che sono stati prodotti in relazione alla poesia spagnola in castigliano degli ultimi trenta anni e che impediscono di rinvenire la specificità presente in questa proposta letteraria. Riguardo a tale tema si pone anche il problema del mancato inserimento di alcuni autori all’interno del blocco ‘ufficiale’ di questa generazione. Nell’articolo si pone un ripensamento della nozione di realismo come anche quello di avanguardia.

Lingua: Spagnolo
Pag. 301-328
Etichette: Poesia, Novecento, Avanguardia, Realismo, Spagna,