Le riviste sostenitrici
Versants | 2001 | N. 40
Anno 2001 – N. 40
A cura di Giovanni Nicoli
Titolo articolo: Premessa
Questo numero è dedicato al tema “Letteratura e sport”: oltre ad ampie panoramiche sulla presenza dello sport nelle letterature di lingua romanza vi si trovano contributi su singoli autori.
Lingua: ItalianoPag. 5-7
Etichette: Letteratura sportiva,
Titolo articolo: Quelle littérature sportive
L’autore, insieme a Patrice Delbourg, di “Football & Littérature” (Paris, Stock, 1998) ricorda la passione di un numero considerevole autori per lo sport in senso lato (dunque anche corse automobilistiche, volo ecc.). Praticanti e non, molti scrittori (l’elenco di Heimermann è imponente) hanno trovato nello sport materia di ispirazione, motivo di entusiasmo, sfogo fisico e dunque utilità immediata.
Lingua: ItalianoPag. 9-13
Etichette: Letteratura sportiva, Novecento, Francia, Stati Uniti,
Titolo articolo: Sport e letteratura
Lo sport non ha avuto largo spazio nella letteratura italiana, anche se non mancano notevoli eccezioni: si pensi a Bona, a Marinetti e al futurismo, a d’Annunzio. Secondo l’autore Marinetti e d’Annunzio non rappresentano lo sport nel senso di gara sportiva, ma mettono in scena la sfida personale, l’eroismo del singolo, lo sport come lotta. Il tema sportivo è stato giudicato indegno e dunque non poetabile. Eppure, nelle sue cinque poesie dedicate all’evento calcistico, Saba vi è riuscito, anche se il suo esempio è rimasto quasi senza seguito nel Novecento italiano. Proprio a queste poesie Bárberi Squarotti dedica un’analisi puntuale. Altri casi di poesia calcistica o perlomeno sportiva in cui lo sport è tema centrale del testo, si trovano in Sereni, Montale, Parronchi, Simonotti Manacorda, Cucchi, Caproni, Garboli e Giudici. Casi sporadici se si considera la frequenza del tema nelle letterature straniere.
Lingua: ItalianoPag. 15-50
Etichette: Marinetti Filippo Tommaso, D’Annunzio Gabriele, Futurismo, Letteratura sportiva,
Titolo articolo: Les concours littéraires aux Jeux olympiques de Rome (1960): un renouveau éphémère
Il Comitati Olimpico Nazionale Italiano incoraggiò in occasione delle XVII Olimpiadi svoltesi a Roma nel 1960 la produzione letteraria a tema sportivo, rinnovando la tradizione del concorso artistico d’occasione, tradizione che in questo caso risale al 1912. Dopo aver ricostruito la storia dei concorsi letterari olimpici partendo dalle consultazioni preliminari e dai Giochi di Stoccolma (nel corso degli anni si stabilirono tre categorie: opere liriche, drammatiche ed epiche), l’autore ricorda la vittoria di Raniero Nicolai ad Anversa nel 1920 ed enumera i molti scrittori italiani che parteciparono ai concorsi seguenti (tra cui Alba de Cèspedes, Giorgio Caproni e Giani Stuparich) non senza individuare una ‘vena olimpica’ che li accomuna, ad esempio, per quel che riguarda l’insufficiente critica del fatto sportivo (violenza, morte, sciovinismo ecc.). L’autore s’interroga sulla possibilità di definire di un vero e proprio genere letterario olimpico e propone sei livelli o registri tipologici di un continuum espressivo che va dalla ingenua rappresentazione idealizzante alla dura critica del fatto sportivo. In seguito l’autore verifica questa tipologia su due autori in particolare: Mario Bozzolini (“I canti dell’arena”, 1959) e Giuseppe Fabbri (“Canti Olimpici”, 1960), non senza percorrere, anche se meno estesamente, le poesie di Raniero Nicolai (Elogio della vita, 1920).
Lingua: FrancesePag. 51-99
Etichette: Letteratura sportiva, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: Fútbol y literatura: juego entre lineas
Nella letteratura spagnola si registra una presenza importante del motivo calcistico. L’autore indica i numerosi scrittori spagnoli che a partire dagli ultimissimi anni dell”800 hanno dedicato pagine e pagine a questo sport estremamente popolare, non trascurando la tradizione ispanoamericana. Si passa poi a un ulteriore livello di astrazione: si vuole indagare la struttura narrativa di un incontro calcistico allo scopo di individuare possibili legami con la letteratura da un lato e la vita in genere dall’altro. Le categorie dell’analisi sono: tempo (finito, determinato eppure ciclico); spazio (geometricamente delimitato eppure campo di variazioni infinite); rapporto irripetibile tra tecnica e creatività; dimensione interlocutiva (dibattito); sistemi e relazioni attoriali; narrabilità e metaforizzazione dell’evento sportivo. La partita appare dunque, semiologicamente parlando, come ‘un tipo di testo’ che presenta affinità con il racconto breve, nonostante la sua natura sia gestuale (ma non si dimentichi la cronaca) anziché verbale. Il testo su cui Peñate Rivero sceglie di mettere alla prova la sua ipotesi è “El crack” di Agusto Roa Bastos.
Lingua: SpagnoloPag. 101-130
Etichette: Letteratura sportiva, Ottocento, Novecento, Spagna, Sudamerica,
Titolo articolo: Lo spettacolo del calcio: lo schermo, la scena, lo stadio
L’articolo offre una carrellata sul cinema italiano, in particolare sulle pellicole a sfondo calcistico, carrellata che si apre sull’anteguerra, comprende il ventennio fascista e si sposta sul neorealismo per chiudersi sui nostri giorni. In seguito si passa a riassumere alcune pièces di Giuseppe Manfridi, di Giorgio Gallione, di Massimo Billi e, infine, di Umberto Marino. Ciò che importa a Buonaccorsi è la ‘spettacolarità’ della partita di calcio, evento che non può fare a meno di un suo pubblico, proprio come il teatro. Spettacolarità come teatralità, dunque, soprattutto quella propria del teatro di ricerca, dove la gestualità (la cultura del corpo) e la struttura aperta (alla quale il pubblico partecipa al pari degli attori) acquistano maggior rilievo.
Lingua: ItalianoPag. 131-158
Etichette: Letteratura sportiva, Cinema, Teatro, Novecento,
Titolo articolo: Un round de littérature française et la boxe
Sugli scrittori francesi – e non solo su quelli – la boxe ha esercitato grande fascino: paragonata alla lotta per la vita tout court, la sfida sul ring diventa pretesto, o metafora, di una protesta sociale maturata a contatto con un pubblico in gran parte popolare. L’autrice scandaglia quindi alcune pagine di Cravan, Apollinaire e Bernard pagine in cui la ‘Wechselwirkung’ tra scrittura e boxe è più viva e dà luogo a un linguaggio poetico fortemente connotato, e conclude registrando un rarefarsi delle opere che hanno per tema il pugilato.
Lingua: FrancesePag. 159-171
Etichette: Letteratura sportiva, Novecento, Francia,
Titolo articolo: Biciclette e vecchi inchiostri
Agliati parte dalla preferenza mostrata dal padre Carlo (uomo ‘ottocentesco’) per il ciclismo, e dal di lui disprezzo per il calcio, per poi proporre una ricostruzione vivace e personale degli inizi del ciclismo a partire dagli anni ’80 del XIX secolo, tra Svizzera, Francia e Italia, attraverso ricordi, fatti di costume e dati storici. Ad Agliati interessa sapere quali poeti e scrittori in genere sono stati anche ciclisti, e passa dunque a una breve panoramica su vari scrittori italiani che cantarono il ‘ferreo destrier’, da Stecchetti a Panzini a Linati, ma in particolare su alcuni ticinesi tra cui Giuseppe Zoppi, Valerio Abbondio, Piero Bianconi e Giorgio Orelli con l’intento di illuminare il loro rapporto con la bicicletta.
Lingua: ItalianoPag. 173-184
Etichette: Letteratura sportiva, Ciclismo, Ottocento, Novecento, Svizzera,
Titolo articolo: Poesia ciclistica delle origini. Betteloni, Cannizzaro, Gozzano, Pascoli, Stecchetti
Un concorso poetico indetto nel 1910 dalla Domenica del Corriere sul tema del ciclismo turistico, cui Betteloni partecipò senza fortuna, diede occasione al poeta di stilare un’apologia della propria poetica, amareggiato per essere stato battuto da Stecchetti, secondo lui inferiore. A ragione, afferma Pedroni: il componimento dello Stecchetti si presenta solo genericamente turistico, mentre in Betteloni è ben presente l’isotopia ciclistica. L’autore considera comunque un corpus ben più vasto in cui individuare il motivo ciclistico, oscillante tra un erotismo un po’ scontato e il mito: Gozzano, Cannizzaro, Vasella, Pascoli.
Lingua: ItalianoPag. 185-205
Etichette: Betteloni Vittorio, Stecchetti Lorenzo, Guido Gozzano, Cannizzaro Tommaso, Giovanni Domenico Vasella, Pascoli Giovanni, Letteratura sportiva, Ciclismo, Poesia, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Talia, Calliope e Priapo scendono in campo: considerazioni sul capitolo “In lode della Palla al Calcio” di Anton Francesco Grazzini
Quello del calcio era un gioco, certo ben più antico, molto praticato nella Firenze quattrocentesca. Moltissime le burle dedicate al tema, dunque, tra cui appunto “In lode della Palla al Calcio” di Grazzini, detto il Lasca. L’autore esamina accuratamente il capitolo grazziniano, mettendone in rilievo, tra le altre cose, la doppiezza di senso e il carattere carnascialesco.
Lingua: ItalianoPag. 207-227
Etichette: Grazzini Anton Francesco, In lode della Palla al Calcio, Poesia, Quattrocento, Letteratura sportiva,
Titolo articolo: Il Manzoni e la corsa a piedi. Sul canto V dell'”Eneide”
I ludi noveniali celebrati nel V dell'”Eneide” hanno costituito, per giovanissimo Manzoni, materia di traduzione, in particolare la corsa a piedi, in cui Enea mostra una pietas e il poema stesso un afflato religioso che potrebbero aver ispirato Alessandro. Fasani opera un confronto tra la versione cinquecentesca dell'”Eneide” di Annibal Caro, definendola un’imitazione al cospetto della schietta traduzione manzoniana, come mostra l’attenta indagine.
Lingua: ItalianoPag. 229-235
Etichette: Manzoni Alessandro, Virgilio, Eneide, Annibal Caro, Cinquecento, Ottocento, Letteratura sportiva, Traduzione,
Titolo articolo: La femme sportive chez Montherlant: ce grain de sable qui enraie le système
L’autrice esamina la figura della donna sportiva nel romanzo montherlantiano “Le songe”, tenendo d’occhio l’interazione tra mascolinità e femminilità, i trapassi da una sfera all’altra, nonché il tema del cameratismo. La sportiva nella scrittura di Montherlant si rivela essere una minaccia, un motivo di irritazione che lo scrittore cercò di eludere ma senza successo, riuscendo – nonostante – ciò, a fare della grande letteratura.
Lingua: FrancesePag. 237-259
Etichette: Montherland Henry de, Le songe, Il sogno, Letteratura sportiva, Narrativa, Novecento, Francia,
Titolo articolo: Épica y picaresca del fútbol en la narrativa de Osvaldo Soriano
La popolarità che accomuna gli eroi epici a quelli calcistici deriva dall’esibizione pubblica della propria bravura, dall’alto grado di individualizzazione e, generalizzando, dalla scarsa complessità psicologica del soggetto. Il mondo del calcio, però, risulta essere effimero, un monco in cui la singola vittoria non basta mai alla consacrazione definitiva. Partendo da queste premesse, l’autore prende a esaminare l’evento calcistico, pervenendo a delucidarne la doppia natura: quella epica, anelata, e quella picaresca, effettiva. Oggetto delle successive analisi di Kunz è l’opera di Osvaldo Soriano – di cui l’autore offre un repertorio -, costellata di figure calcistiche e dunque adatta alla verifica delle ipotesi avanzate.
Lingua: SpagnoloPag. 261-279
Etichette: Soriano Osvaldo, Parodia, Romanzo picaresco, Letteratura sportiva, Narrativa, Novecento,
Titolo articolo: Sport e immaginario condiviso: testimonianze da usi della lingua
Lo sport fa ormai parte dello stile di vita moderno e ha naturalmente influenazato sensibilmente il linguaggio. Si pensi ai motti (‘gettare la spugna’), alle affinità con il gergo militare (‘retroguardia’), e insomma a tutti i modi espressivi presi dal discorso sportivo che contribuiscono a plasmare l’immaginario collettivo.
Lingua: ItalianoPag. 281-286
Etichette: Lingua italiana, Sport, Ottocento, Novecento, Linguistica,
Titolo articolo: L’epopea pedatoria di Gianni Brera
Papini ricorda le epiche radiocronache di Nicolò Carosio, barocche a volte per lo sforzo della variatio e spesso tendenziose. Come alcune partite andarono effettivamente lo si può leggere nelle cronache di Gianni Brera, maestro in aneddotica, il cui repertorio retorico Papini analizza in questa sede.
Lingua: ItalianoPag. 287-301
Etichette: Brera Gianni, Storia critica del calcio italiano, Letteratura sportiva, Novecento,
Titolo articolo: Deporte. El juego está en el juego
Testo poetico.
Lingua: SpagnoloPag. 305-306
Etichette: Lluvia Isha, Deporte. El juego está en el juego, Letteratura sportiva, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: Ad maiorem Dei Gloriam
Testo poetico.
Lingua: ItalianoPag. 307
Etichette: Fasani Remo, Ad maiorem Dei Gloriam, Letteratura sportiva, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: Mondiale 1970
Testo poetico.
Lingua: ItalianoPag. 309-311
Etichette: Roncaccia Alberto, Mondiale 1970, Letteratura sportiva, Poesia, Novecento,