Versants | 2001 | N. 39

Anno 2001 – N. 39
A cura di Giovanni Nicoli

Autore/i articolo: OLIVIER POT
Titolo articolo: Variations sur une lyre. De Ronsard à Poussin

Partendo dal componimento ronsardiano, incentrato sulla tecnica di costruzione dello strumento caro ad Apollo, l’autore s’interroga sulla concezione, nell’estetica rinascimentale, delle relazioni tra musica e corpo, tra fisica dei suoni e fisiologia degli umori. Così, ad esempio, le oscillazioni maniaco-depressive, dovute all’alterazione qualitativa della bile nera, nella resa poetica spiegano gli alti e i bassi dell’ispirazione. Analogamente, alla lira vengono attribuite due proprietà opposte e complementari: un registro alto, nobile, apollineo, e uno basso, umorale (e umoristico), bacchico e mercuriale. Questa dunque la chiave di lettura scelta da Pot, il quale integra nella sua ricca analisi elementi della pittura e concetti dell’iconografia in genere, nonché della musicologia (e si vedano le pagine dedicate al concetto di ‘preludio’). Nel Seicento la figura della lira verrà ripresa dai poeti burleschi (Pot accenna a Scarron): ciò che preme all’autore è di arrivare a Nicolas Poussin: fra le sue opere, un ciclo di tele ‘dionisiache’ s’alternerebbe a un ciclo ‘apollineo’, tra abbandono e negazione dello stesso, verso una sublimazione della fisicità dello strumento.

Lingua: Francese
Pag. 5-30
Etichette: Ronsard Pierre de, Sixième livre des poèmes, La lyre, Lira, Scarron Paul, Le Roman comique, Poussin Nicolas, Aristotele, Platone, Estetica, Allegoria, Pittura, Musica, Umorismo, Rinascimento, Poesia, Cinquecento, Seicento, Francia,

Autore/i articolo: PETER FRÖHLICHER
Titolo articolo: Poétique et rhétorique de la fable chez La Fontaine

Oggetto dell’analisi di Fröhlicher è la poetica della favola ‘in actu’, fondata su strategie retoriche e dunque sul far credere, sulla persuasione. Come ogni testo letterario, anche la favola ambisce a mettere in pratica la poetica che la regge: non è detto, però, che all’atto la poetica sottesa (più o meno esplicitamente) non venga contraddetta dal dispositivo enunciativo. Tra le favole di La Fontaine, l’autore ne sceglie e analizza una particolarmente complessa: “Le pouvoir des fables”, dove si opera una riflessione esplicita sull’apologo sotto l’insegna del piacere. L’altra favola in questione, “Le fou qui vend la sagesse”, sembra non contenere una riflessione metapoetica, ma una lettura più attenta permette di individuarvi un modello pragmatico della produzione e della ricezione d’una favola.

Lingua: Francese
Pag. 31-44
Etichette: La Fontaine Jean de, Fables, Le pouvior des fables, Le fou qui vend la sagesse, Favola, Seicento,

Autore/i articolo: ZEINA HAKIM
Titolo articolo: Le langage en révolution

Con la Rivoluzione Francese si sentì l’esigenza di una lingua anch’essa ‘rivoluzionaria’, ossia uniformata, arricchita, rettificata e rigenerata secondo la volontà centralizzatrice della classe dominante, a contrastare la minaccia centrifuga e la natura ‘sovversiva’ dei molti idiomi. In un periodo talmente ricco di avvenimenti, non potevano mancare le ripercussioni sulla lingua: con Hakim andiamo a rileggere (e si veda l’utile bibliografia conclusiva) le vere e proprie dichiarazioni di guerra di fine ‘700 contro i ‘patois’ regionali: si fa luce sui retroscena politici e ideologici, ma anche sulle dichiarazioni sfavorevoli ai neologismi, eventuali fonti di equivoci all’interno di un corpo sociale e di una lingua che si voleva omogenei e immuni da qualsiasi rinnovamento del senso (si pretendeva, infatti, che le parole dovessero rispecchiare fedelmente le idee). Di qui il ricorso a dizionari controrivoluzionari definitivi e inappellabili e il tentativo dei moderati di ostacolare l’evoluzione della lingua. Parallelamente a queste dispute sulla lingua scritta, poi, va considerato il ‘boom’ dell’eloquenza rivoluzionaria, salutata come necessario mezzo di persuasione e al contempo detestata perché possibile veicolo di sofismi.

Lingua: Italiano
Pag. 45-64
Etichette: Lingua francese, Linguaggio, Sociolinguistica, Rivoluzione francese, Settecento, Francia,

Autore/i articolo: PHILIPPE SUDAN
Titolo articolo: Contribution à une histoire et à une rhétorique des cycles poétiques au XIXe siècle de Hugo à Mallarmé

L’autore intende far luce sulla questione dell”architettura’ – questione, dunque, macrotestuale, ovvero di serie o ciclo, a seconda della terminologia preferita – delle raccolte poetiche di Hugo e Mallarmé, investigando in prospettiva storica le strutture e dunque i legami che accomunano i poemi in forme ‘cicliche’ raffrontabili a quelle epiche. Nell”800, la riflessione dei letterati francesi sul genere epico doveva servire a stabilire quali elementi potessero essere ripresi a distanza di secoli, quando il concetto classico di eroe sembra ormai essere obsoleto.

Lingua: Francese
Pag. 65-110
Etichette: Hugo Victor, La Légende des siècles, Mallarmé Stéphane, Baudelaire Charles, Les Fleurs du MalPoesia epica, Ottocento, Francia,

Autore/i articolo: GILLES BANDERIER
Titolo articolo: Baudelaire et Sarbiewski? A Propos d'”Elévation” et de “Lyrica”, II, 5

Di reminiscenze latine, nei testi di Baudelaire, se ne trovano molte: la sua ‘latinità’ è ormai ben documentata da molti studi intertestuali. Anche Sarbiewski andrebbe a fa parte del novero: l’autore riprende infatti un suggerimento di A. Thill, il quale aveva indicato in “E rebus humanis excessus” una possibile fonte, avvalorandone la tesi.

Lingua: Francese
Pag. 111-121
Etichette: Baudelaire Charles, Élévation, Sarbiewski Maciej Kazimierz, E rebus humanis excessus, Lyrica, Intertestualità, Seicento, Ottocento, Francia,

Autore/i articolo: EDWIGE FUSARO
Titolo articolo: Intuizioni pre-freudiane nelle prime opere di Luigi Capuana (1879-1890)

Gli studi di psicologia e psicopatologia, sempre più fitti nel corso dell’800 europeo, influenzarono sensibilmente molti scrittori. In particolare Capuana fece della figura del malato di nervi (molto spesso donna) una costante della sua opera, offrendo soluzioni anticipatrici della teoria freudiana. Tra le ‘scoperte’ di Capuana, rinvenibili in “Giacinta” e “Profumo”, troviamo l’importanza della reminiscenza, l’esistenza della sessualità infantile, il complesso d’Edipo, la scissione prodotta dalla censura superegotica.

Lingua: Italiano
Pag. 123-134
Etichette: Capuana Luigi, Giacinta, Profumo, Sigmund Freud, Romanzo, Psicologia, Ottocento,

Autore/i articolo: WOLFGANG SAHLFELD
Titolo articolo: Gli ambienti letterari nel romanzo italiano del primo Novecento. Riflessioni intorno ad un filone della narrativa meridionale

La forte presenza pubblica (riviste, salotti, giornali, caffè, circoli) di intellettuali siciliani e meridionali in genere, a cavallo tra tra Ottocento e Novecento, è un dato di fatto. Non è forse un caso che il ‘milieu’ letterario diventi un motivo, derivato dal modello francese, che accomuna molti autori meridionali: si pensi al romanzo parlamentare, ai romanzi di Pirandello, ma anche a Brancati, Patti, ad Alvaro. Sahfeld elabora una tipologia provvisoria senz’altro utile a meglio definire un genere, ma indica anche gli elementi rilevanti nella prospettiva di un’analisi puntuale dei testi scelti, non trascurando scrittori a noi più vicini e non solo meridionali, registrando un calo di frequenza e una modificazione sostanziale del motivo.

Lingua: Italiano
Pag. 135-160
Etichette: Pirandello Luigi, Suo marito, Giustino Roncella nato Boggiolo, Brancati Vitaliano, Paolo il caldo, Patti Ercole, Quartieri alti, Alvaro Corrado, Tutto è accaduto, Letteratura regionale, Romanzo parlamentare, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: MATTEO PEDRONI
Titolo articolo: Il giullare lirico. Rileggendo Ernesto Ragazzoni

L’autore presenta un ritratto del poeta ortese, tra biografia e opera letteraria. Interessa soprattutto la vena ludica, privilegiata forse a seguito del complesso d’inferiorità operante in uno scrittore non sicuro di poter raggiungere le vette della lirica ‘seria’, da cui proviene l’occultamento dell’io lirico sotto la maschera del ‘giullare’. Risalta la marcata presenza della natura contemplata (sia in poesia che in prosa), ma anche una profonda vena lirica che emerge nonostante tutto non senza che Ragazzoni non ne sia cosciente, soprattutto quando scrive in prosa e nei componimenti metapoetici.

Lingua: Italiano
Pag. 161-180
Etichette: Ragazzoni Ernesto, Letteratura umoristica, Poesia, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: AURÉLIE GENDRAT
Titolo articolo: La scrittura del ‘nostos’ nelle prime raccolte poetiche di Salvatore Quasimodo

L’autrice indaga i rapporti esistenti tra l’opera di Quasimodo e la cultura classica. “Ed è subito sera” offre materia a un’analisi che intende ricostruire il viaggio della scrittura poetica quasimodiana verso le origini della letteratura, viaggio che vale come ripresa della tradizione ma che permette l’elaborazione di una propria originalità, dei propri miti, insomma. La figura d’Ulisse, le figure femminili, Orfeo, Proteo e Narciso, la nostalgia dell’infanzia sono gli elementi che emergono dalla lettura orientata e selettiva compiuta da Gendrat.

Lingua: Italiano
Pag. 181-220
Etichette: Quasimodo Salvatore, Ed è subito sera, Nostos, Viaggio, Ulisse, Intertestualità, Letteratura classica, Poesia, Novecento,

Autore/i articolo: FABIO DAL BUSCO
Titolo articolo: Tra realtà e metafora, tra giovinezza e maturità: i luoghi di Pavese ne “I mari del Sud”

L’importanza dei luoghi frequentati durante tutta una vita, nella poetica e nella poesia di Pavese, è ormai pacifica acquisizione della critica. Dal Busco, che ripercorre alcuni luoghi memoriali pavesiani attraverso l’opera in versi, dalle origini a “Lavorare stanca”, si concentra sugli spazi marini, poco amati da Pavese, passa poi allo spazio cittadino, prosegue per le Langhe approdando alle colline ormai famose.

Lingua: Italiano
Pag. 221-230
Etichette: Pavese Cesare, I mari del Sud, Lavorare stanca, Mito, Spazio, Mare, Poesia, Novecento,

Autore/i articolo: JEAN-CHRISTOPHE REBEJKOW
Titolo articolo: “Candido”, ou quand Sciascia réécrit Voltaire

La ‘riscrittura’ sciasciana del celebre romanzo di Voltaire è l’oggetto dell’analisi di Rebejkow, che la considera precisamente una variazione sul tema voltairiano (non senza segnalare la presenza in essa di echi hugoliani). La lettura parallela mette a confronto alcuni motivi comuni ai due testi: tra gli altri, la famiglia e i valori cristiani, e poi la politica.

Lingua: Francese
Pag. 231-249
Etichette: Sciascia Leonardo, Candido, Voltaire, Candide, Hugo Victor, Intertestualità, Romanzo, Settecento, Novecento, Italia, Francia,

Autore/i articolo: RENATO MARTINONI
Titolo articolo: Ricordo di Pio Fontana

Martinoni riassume i dati più importanti dell’attività scientifica di Pio Fontana, professore di Letteratura italiana all’Università di San Gallo dal 1963 al 1992, deceduto l’8 marzo 2001.

Lingua: Italiano
Pag. 231-249
Etichette: Fontana Pio,