Transalpina | 2009 | N. 12

Anno 2009 – Annata: 2009 – N. 12
A cura di Nico Ciampelli

Autore/i articolo: CHRISTIAN DEL VENTO, XAVIER TABET
Titolo articolo: Présentation

La presentazione del volume si riferisce alla pubblicazione della prima parte degli atti della conferenza “Fascisme et critique Littéraire. Les hommes, les idées, les institutions”, organizzata dall’Università di Caen il 14 e 15 maggio 2009, sulle letterature, l’immaginario e le società come parte di un progetto di ricerca dedicato alla cultura e dittatura e alla cooperazione bilaterale, culturale e scientifica tra la Regione della Bassa Normandia e la Regione Toscana. Si esaminano i classici italiani, riletti come précurseurs del fascismo, vicini e lontani nel tempo (Dante, Machiavelli, Foscolo, Marinetti, D’Annunzio) o come antiprécurseurs, in cui era opportuno espellere la tradizione nazionale per ricercare uno stile italiano autentico (Beccaria). Infine, l’analisi di alcune istituzioni è servita come interruttore per la diffusione della cultura durante il Ventennio, sia in termini di quello che in Italia veniva chiamato cultura alta, che in termini di cultura di massa o letteratura giovanile.

Lingua: Francese
Pag. 9-11
Etichette: Critica letteraria, Fascismo, Novecento,

Autore/i articolo: CHRISTIAN DEL VENTO
Titolo articolo: Introduction: Pourquoi “fascisme et critique littéraire”?

Christian Del Vento e Xavier Tabet, curatori del numero monografico di Transalpina, dedicato al Fascismo e alla critica letteraria, analizzano nell’introduzione, gli interventi e i saggi inseriti nel volume. Non si tratta di esporre solo la critica di regime, ma anche tutte quelle correnti e quelle personalità in aperta opposizione al dispotismo totalitario. Lo scopo che si vuole raggiungere è quello di concentrarsi sia sulla storia della letteratura che su quella del fascismo. La particolare attenzione alle istituzioni culturali, alle reti intellettuali e al movimento delle idee aveva generato una sorta di ideologia letteraria del fascismo, anche se come sosterrà Norberto Bobbio, il fascismo italiano non aveva prodotto la propria cultura. In realtà, questo dibattito è collocato in una zona a lungo contesa dei rapporti tra il fascismo, la cultura e gli intellettuali.

Lingua: Francese
Pag. 13-20
Etichette: Critica letteraria, Fascismo, Novecento,

Autore/i articolo: ANGELO D’ORSI
Titolo articolo: Gli intellettuali e la “Nuova Italia”: dal nazionalismo al fascismo

La sconfitta di Adua del 1896, che arrestò per molti anni le ambizioni coloniali degli italiani sul corno d’Africa, fu la scintilla che determinò l’utopia di una Nuova Italia di estrazione risorgimentale proposta da giornalisti, professori e politici. In modo diffuso si manifestò una polemica antiparlamentaristica, che riprendendo il filone dei decenni postunitari, svelò presto i suoi obiettivi contro l’istituzione parlamentare tout court. Il ‘discorso del bivacco’, tenuto da Mussolini alla Camera nel novembre 1922, chiudeva il cerchio dell’illusione. Le concezioni antisocialiste e antidemocratiche, si imponevano attraverso un orientamento filoborghese nazionalistico e imperialistico che troverà il culmine con la Guerra di Libia e la Grande Guerra. Il fascismo, era alle porte e gli intellettuali, capeggiati da Enrico Corradini, prima di farsi artefici del consenso ne preparavano l’avvento.

Lingua: Italiano
Pag. 23-49
Etichette: Critica letteraria, Fascismo, Novecento,

Autore/i articolo: MASSIMO BAIONI
Titolo articolo: Cultura fascista e usi pubblici della storia

Il saggio esamina la natura originaria del fascismo, che aveva attinto la propria legittimità dal passato più recente caratterizzato dal Risorgimento e dalla Grande Guerra. Il modo di trattare il passato si rivelava un prezioso alleato per studiare i fenomeni dell’ideologia e della cultura del fascismo, mediante una manipolazione strumentale della storia. L’eredità della tradizionale nazionale, trovò un terreno fertile per confrontarsi e scontrarsi con la nuova cultura fascista, attuando praticamente una profonda connivenza tra la cosiddetta produzione di elevato spessore e il sistema della cultura diffusa. Lo stesso concetto del fascismo inserito nella storia italiana conduceva alla formulazione diversificata del ruolo da attuare all’interno dell’identità nazionale.

Lingua: Italiano
Pag. 51-68
Etichette: Critica letteraria, Fascismo, Novecento,

Autore/i articolo: XAVIER TABET
Titolo articolo: Cesare Beccaria ‘antiprécurseur’ du fascisme

L’articolo intende presentare il programma di strategie culturali del fascismo, del precursionismo, attraverso l’analisi della fortuna, o meglio, della sfortuna letteraria di Cesare Beccaria durante il ventennio. Dopo l’affermazione del totalitarismo politico e la reintroduzione della pena capitale, a dispetto dell’opera dei “Dei delitti e delle pene! e della tradizione di abolizionistica italiana, si ricostruisce la modalità di agire sia del fascismo nazionalista di Alfredo Rocco, per cui l’avvento aveva rappresentato una rivoluzione conservatrice ed un ritorno delle forme autoritarie e gerarchiche, di cui si farà promotore con il varo del codice penale, e il fascismo idealista e sognatore di Ugo Spirito, teorico del corporativismo. Entrambi cercarono di aggirare il pensiero del Beccaria illuminista, che troverà nuova linfa solamente con la caduta del fascismo grazie a Pietro Calamandrei.

Lingua: Francese
Pag. 69-91
Etichette: Letteratura, Beccaria Cesare, Ottocento, Fascismo, Novecento,

Autore/i articolo: MAURIZIO CAU
Titolo articolo: Cultura cattolica e critica letteraria all’ombra del regime

La cultura cattolica italiana degli anni Trenta del Novecento, non aveva rappresentato una meteora nel complesso vaglio delle esperienze critico letterarie nel sistema fascista. Si rivelò invece piuttosto attiva ed eterogenea, caratterizzata dalle spinte innovative, dal confronto con la modernità svolto dai circoli giovanili universitari della Fuci, e dalle rappresentazioni panoramiche intellettuali promosse dalla rivista “Civiltà Cattolica”. Contrapposti ai modelli ufficiali della cultura letteraria contemporanea furono i percorsi adottati dalla casa editrice bresciana Morcelliana e dalla rivista fiorentina “Frontespizio”, che riscopriva nella dottrina cattolica la forza trainante le nuove espressioni letterarie. Di controverso, anti idealista per eccellenza era anche la rivista fondata da Giacomo Noventa, nonostante la distanza dal conformismo cattolico.

Lingua: Italiano
Pag. 93-113
Etichette: Cultura cattolica, Fascismo, Novecento,

Autore/i articolo: STÉPHANIE LANFRANCHI
Titolo articolo: De centenaire en centenaire. L’Italie fasciste célèbre ses poètes (Foscolo 1927, Leopardi 1937)

La celebrazione dei centenari della morte di Foscolo (1927) e Leopardi (1937), durante il ventennio fascista, sono lo spunto per una rivisitazione della commemorazione riservata ai due poeti. Fondamento centrale della politica culturale del regime, le celebrazioni avvenute a distanza di un decennio, assumono l’aspetto di uno strumento privilegiato per richiamare la tradizione nazionale e designare i precursori del fascismo. Una strategia orchestrata diligentemente durante tutto l’arco ventennale, che però non deve lesinare dai mutamenti di statuto riservati alle orazioni letterarie tra gli anni Venti e Trenta del Novecento. Un passaggio essenziale, da una dimensione erudita e ristretta ad una più estesa e popolare, utilizzando tutti i mezzi di propaganda per favorire l’accesso culturale alle classi inferiori, rendendo omaggio non solo al poeta ma soprattutto al regime che lo celebrava.

Lingua: Francese
Pag. 115-126
Etichette: Critica letteraria, Fascismo, Novecento,

Autore/i articolo: MARIELLA COLIN
Titolo articolo: La critique littéraire et la littérature enfantine: de idéalisme au fascisme

Un giudizio critico sulla letteratura giovanile inizia con l’avvento del Novecento, quando si solleva un discussione di natura estetica e filosofica all’interno del movimento neo-idealista. Una contrapposizione di comodo fra quanti sostenevano la teoria di Croce sull’aperta incompatibilità tra l’arte e il fanciullo, e coloro che caldeggiavano il suo esatto contrario, enunciato da Gentile. La riforma della scuola italiana, promossa nel 1923, riconoscerà ufficialmente l’esistenza della letteratura per l’infanzia, la necessità della conoscenza da parte degli insegnanti e l’inserimento nelle materie obbligatorie. Dall’idealismo pedagogico di Gentile e dalla teoria del fanciullino di Pascoli degli anni Venti, si passa nel decennio seguente alla fascistizzazione della scuola in forma totalitaria che culminerà con il congresso del PNF del 1938, che imporrrà alla critica un indirizzo autarchico.

Lingua: Francese
Pag. 127-149
Etichette: Critica letteraria, Fascismo, Novecento,

Autore/i articolo: FRANCESCA CHIAROTTO
Titolo articolo: ‘Gruppo di scolaretti scappati da un collegio gesuitico’. Il futurismo e i movimenti culturali d’inizio secolo nell’analisi di Gramsci

Antonio Gramsci non può essere identificato esclusivamente per la sua azione politica. Già nei primi anni torinesi, caratterizzati dagli scioperi e dalle occupazioni di fabbrica, aveva mostrato un vivo interesse per i movimenti culturali di ogni genere, in particolare quelli letterari. “La Voce”, rivista fondata da Prezzolini, che aveva riservato agli uomini di cultura un forte ruolo educativo e di intervento nella società, e le altre riviste fiorentine furono un’importante punto di riferimento. Lo stimolo del dinamismo della vita moderna, avanzato dalla cultura futurista, inizialmente in aperto contrasto con quella borghese, si rivelò invece una mera illusione, per le connivenze successive con il nazionalismo e il fascismo e la sintonia tra i due aulici conduttori, Mussolini e Marinetti. Il giudizio che Gramsci riporterà nei suoi quaderni “Quaderni del carcere” sarà lapidario e senza sconti.

Lingua: Italiano
Pag. 153-167
Etichette: Cultura, Futurismo, Gramsci Antonio, Novecento,

Autore/i articolo: ANTONIO BECHELLONI
Titolo articolo: Pietro Gobetti et Vittorio Alfieri: Les malentendus d’une lecture et de sa réception

Il saggio di Bechelloni analizza il testo di Vittorio Alfieri “La filosofia politica”, che Pietro Gobetti aveva fatto pubblicare nella primavera del 1922 in un piccolo opuscolo, per diffonderlo nella sua rivista politico-culturale, “Rivoluzione Liberale”. Non c’era alcun dubbio sul legame emblematico e proficuo tra la figura libertaria di tipo politico e tragediografa dell’Alfieri e quella del giovane intellettuale torinese, pioniere dell’antifascismo, manifestato attraverso la ripresa del motto greco utilizzato dalla casa editrice Baretti per decorare le pubblicazioni, desunto da una lettera spedita nel 1801 proprio dall’Alfieri. L’articolo rimette in discussione il carattere un po’ troppo ovvio di questa associazione, contestualizzando il rapporto che gli interpreti successivi, fra tutti Fubini e Debenedetti, avevano avuto in congiunture storico-culturali.

Lingua: Francese
Pag. 169-184
Etichette: Critica letteraria, Alfieri Vittorio, Gobetti Piero, Fascismo, Novecento,

Autore/i articolo: EMANUELE CUTINELLI, RENDINA
Titolo articolo: Fra Croce e Gentile: il caso di Luigi Russo

Nel periodo che va dagli anni Trenta agli anni Sessanta del Novecento, Luigi Russo, fu uno dei maggiori esponenti della critica storicistica italiana, tanto in ambienti accademici che scolastici. Amava definirsi il personaggio più rappresentativo dei metodi ispirati dall’estetica di Croce. Il carteggio recentemente pubblicato tra Russo e Croce, è la testimonianza di un’identità crociana non ortodossa, che superasse le contrapposizioni tra poesia-non poesia per valorizzare la ricostruzione delle poetiche degli autori e i rapporti letteratura-società. Questo non escluse anche un legame discreto e meno enfatizzato anche con l’altro grande filosofo italiano del periodo, Gentile, a cui Russo si rivolse nei momenti decisivi della sua carriera accademica, ricevendone protezione e incoraggiamento e la giusta ispirazione per superare alcune insoddisfazioni nei confronti dell’estetica crociana.

Lingua: Italiano
Pag. 183-204
Etichette: Critica letteraria, Russo Luigi, Fascismo, Novecento,