Transalpina | 2007 | N. 10

Anno 2007 – N. 10
A cura di Azzurra Aiello

Autore/i articolo: LAURA FOURNIER-FINOCCHIARO
Titolo articolo: Carducci et Pascoli poètes civils

Con l’imposizione della propria egemonia nel panorama culturale italiano del secondo Ottocento, Carducci è conosciuto attraverso la sua opera artistica e didattica come il personaggio più rappresentativo dell’engagement civile che coinvolse la poesia risorgimentale. D’altro canto, Giovanni Pascoli, anch’egli poeta e professore, ma meno longevo del primo e mosso maggiormente da uno spirito umanitario, riflette con la sua opera poetica permeata da un ‘socialismo patriottico’ l’avvento di nuove ideologie e la crisi di fine secolo che rimette in gioco il ruolo dell’intellettuale e che spinge l’autore a riempire un vuoto per assumere una funzione di guida. Mediante l’analisi dei rapporti intercorsi fra Carducci, Pascoli e gli intellettuali dello loro epoca, l’articolo focalizza il contributo ideologico dei due poeti delineando la dimensione politica e culturale predannunziana entro la quale si sviluppò un epos etico e civile che contribuì fortemente alla creazione dell’ ‘italien nouveau’.

Lingua: Francese
Pag. 19-35
Etichette: Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Poesia, Prosa, Ottocento, Novecento, Intertestualità,

Autore/i articolo: ANNA STORTI ABATE
Titolo articolo: Carducci e l’identità nazionale

La critica tradizionale assegna al 1878 l’anno di svolta del pensiero politico carducciano reso, da quel momento, meno aspro e rigido nei confronti del governo italiano, della casa regnante e della Chiesa. Tale orientamento, frutto di una riflessione politica avviatasi già dai primi anni Settanta, si manifesta nell’intento di contribuire soprattutto con la sua opera di saggista e poeta al saldamento dell’unità nazionale appena raggiunta e al superamento di tutte le divisioni culturali presenti all’interno del Paese. A tale scopo, Carducci si propone come una personalità battagliera, un ‘vate’ il cui scopo è fornire una voce super partes che rappresenti non tanto il potere politico al quale apparteneva quanto la collettività. Su queste considerazioni, il presente studio analizza l’apporto carducciano alla costruzione della nuova Italia espresso dall’idea di formare i cittadini mediante una cultura collettiva e condivisa al fine di consolidare in loro la coscienza nazionale.

Lingua: Italiano
Pag. 37-49
Etichette: Giosuè Carducci, Prosa, Critica letteraria, Ottocento,

Autore/i articolo: LUCA BANI
Titolo articolo: Carducci e Roma

Il contributo di Luca Bani esamina la centralità della tematica ‘Roma’, trasversale all’opera carducciana, considerandone particolarmente l’epistolario, da cui si evincono i rapporti con le riviste della città, ed alcune liriche. Lo scenario che ne risulta consente di qualificare l’Urbe come il centro della ‘topografia dell’anima’ del poeta bolognese, luogo dello spirito eroico del passato e della classicità che rappresenta; viceversa, in quanto ‘città delle rovine’, testimone di una grandezza antica, essa è anche specchio rovinoso del clima sociale e culturale contemporaneo dal quale tentare una via di fuga.

Lingua: Italiano
Pag. 51-67
Etichette: Giosuè Carducci, Prosa, Poesia, Ottocento,

Autore/i articolo: STEFANO PAVARINI
Titolo articolo: La scomparsa di Carducci: un evento mediatico (16-24 febbraio 1907)

Il saggio passa in rassegna le testate popolari e borghesi che si occuparono della morte di Giosuè Carducci. L’evento è reso iperbolico da tutta la stampa italiana tramite l’uso di immagini (anche metaforiche) dall’effetto immediato con l’intento di coinvolgere, in un assenso corale, l’intera collettività. In questo orizzonte apologetico, la sola voce di Ugo Ojetti tenta di denunciare l”ipocrisia sottesa alla glorificazione nazionale’ del poeta. Ma è solo nella stampa militante (L’Avanti!, La Parola, L’Asino, La Vita) che si riscontrano, in positivo e in negativo, critiche e giudizi non mitigati dalla retorica nazionale.

Lingua: Italiano
Pag. 69-81
Etichette: Giosuè Carducci, Morte, Stampa, Novecento,

Autore/i articolo: VIVIANA AGOSTINI-OUAFI
Titolo articolo: Langue et idéologie chez Giosuè Carducci. Un défi lancé aux traducteurs

La traduzione delle liriche del Carducci in lingua francese è al centro del saggio che si propone di analizzare il rapporto tra originale e trasposizione. Lo stile del Poeta, esaminato attraverso lo studio di alcune liriche di “Ça ira”, i dodici sonetti dedicati da Carducci alla Rivoluzione francese, e di “Davanti San Guido”, è ricco di termini toscani del XIV secolo e di stilemi petrarcheschi. Le scelte linguistiche di Carducci diventano concezioni storiche e culturali e, infine, morali; il poeta usa il toscano arcaico come difesa di una élite culturale, e in questa direzione si inserisce la sua polemica con il Manzoni. Partendo da tali presupposti l’autrice approfondisce le scelte stilistiche della traduzione di alcuni illustri italianisti ottocenteschi quali Julien Lugol e Adolphine Gosmer, e novecenteschi quali Paul Ballière, André Pézard e Henri Bédarida.

Lingua: Francese
Pag. 83-111
Etichette: Giosuè Carducci, Alessandro Manzoni, Poesia, Traduzione, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: FRANÇOIS LIVI
Titolo articolo: Carducci et Pascoli dans “Vers et Prose” de Paul Fort. F.T. Marinetti traducteur et médiateur

La poetica di Carducci e Pascoli fu ospitata sulle pagine della rivista francese “Vers et Prose” di Paul Fort. Programma della rivista, pubblicata nel 1905, era quello di difendere l’alta letteratura in prosa e in poesia e di essere il manifesto del simbolismo, del quale pubblicava gli autori più prestigiosi della prima e della seconda generazione: tra gli italiani occuparono un posto di rilievo Carducci, Pascoli e D’Annunzio tradotti da Filippo Tommaso Marinetti attraverso l’uso del verso libero. L’autore del saggio dimostra, attraverso l’analisi delle traduzioni di Marinetti di alcune liriche di Carducci quali “Sul monte Mario” e “Sogno d’estate”, e della poesia di Pascoli “La madre”, messe in appendice al contributo, come il padre del futurismo riesca a effettuare una riscrittura delle liriche attraverso un’operazione di traduzione-adattamento, mostrando la capacità di dar vita a vere e proprie ‘traduzioni d’autore’.

Lingua: Francese
Pag. 113-133
Etichette: Giosuè Carducci, Filippo Tommaso Marinetti, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Simbolismo, Futurismo, Traduzione, Poesia, Intertestualità, Novecento,

Autore/i articolo: LORENZO CANTATORE
Titolo articolo: La vocazione pedagogica di Giosue Carducci

All’interno del movimento per la ricostruzione dell’identità culturale italiana, nato all’indomani dell’unità, emerge la figura del Carducci e il suo rapporto con la scuola. Le cariche ricoperte dal Poeta all’interno del Ministero della pubblica istruzione, l’insegnamento ginnasiale e universitario esercitato in circa quarant’anni di attività, evidenziano il suo amore per la riflessione sul ruolo dell’istruzione e sull’organizzazione scolastica italiana. Il saggio ripercorre il rapporto tra Carducci e la scuola attraverso la lettura di brani tratti da lettere e relazioni, sottolineando l’importanza che il Poeta attribuisce agli studi storico-letterari per la formazione della nuova classe dirigente italiana, e partecipando attivamente a questa avventura anche attraverso la redazione di opere quali l’antologia per i ginnasi “Letture italiane” e l’edizione del “Canzoniere” petrarchesco.

Lingua: Italiano
Pag. 137-147
Etichette: Giosuè Carducci, Scuola, Insegnamento, Carteggio, Antologia, Pedagogia, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: MARCO VEGLIA
Titolo articolo: Aspetti del magistero carducciano

La formazione culturale e la figura paterna influirono molto sul Carducci studioso ed insegnante. Il suo rapporto con la scuola e l’insegnamento emerge da molti scritti e interventi dai quali affiora l’ideale di una scuola primaria gratuita e obbligatoria, al di sopra della politica, dell’ideologia e della religione. Il magistero carducciano fu segnato dal suo amore per la letteratura: alla base della concezione carducciana di critica e analisi letteraria c’è il riconoscimento dell’importanza della biografia e dell’analisi del tempo in cui uno scrittore è vissuto.

Lingua: Italiano
Pag. 149-159
Etichette: Giosuè Carducci, Scuola, Critica letteraria, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: ALBERTO BRAMBILLA
Titolo articolo: Luci e ombre nella “scuola carducciana”

La definizione di ‘scuola carducciana’ è analizzata attraverso gli scritti di Renato Serra. Il critico affrontò spesso, nelle sue pagine, il tema del rapporto quasi ‘filiale’ tra il Maestro Carducci e i suoi più o meno illustri discepoli quali Giovanni Pascoli, Alfredo Panzini, Severino Ferrari, analizzando, per ciascuno di loro, i tratti in comune con il Maestro e gli elementi di originalità e di dissenso, e individuando, all’interno della ‘scuola carducciana’, vere e proprie correnti di pensiero.

Lingua: Italiano
Pag. 161-175
Etichette: Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Renato Serra, Scuola, Critica letteraria, Novecento,

Autore/i articolo: MATILDE DILLON WANKE
Titolo articolo: Carducci e Pascoli professori

Il saggio ripercorre il rapporto che Carducci e Pascoli ebbero con l’insegnamento. Dallo studio delle loro biografie, dagli epistolari e dalle testimonianze dei discepoli, affiora la storia delle loro carriere: lineare e in rapida ascesa quella carducciana, tormentata quella di Pascoli. Dall’epistolario carducciano si evince che l’insegnamento del Poeta, spesso segnato da noiose incombenze burocratiche, andò di pari passo con la sua produzione poetica e storico-filologica; spesso gli argomenti dei suoi corsi erano in rapporto diretto con la sua produzione critica e letteraria. Per Pascoli, invece, il rapporto con la scuola è più travagliato: con lui assistiamo ad una separazione, quasi assoluta, tra l’attività poetica, la didattica – improntata ad una visione moderna del magistero – e il suo lavoro critico.

Lingua: Italiano
Pag. 177-196
Etichette: Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Insegnamento, Scuola, Epistolario, Intertestualità, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: MARIELLA COLIN
Titolo articolo: Pascoli entre “alunni” et “fanciullini”. Pédagogie et poétique dans ses anthologies pour les écoles

Giovanni Pascoli, oltre ad essere stato un indiscusso protagonista delle antologie italiane novecentesche, è stato anche autore di manuali e di antologie scolastiche, dapprima dedicate ad autori latini – “Lyra romana” (1895) e “Epos” (1897) – in seguito ad autori italiani e stranieri – “Sul limitare” (1900) e “Fior da fiore” (1901). Il saggio si propone di ripercorrere il legame tra la didattica e la teoria poetica del Pascoli, evidenziando come la ‘poetica del fanciullino’ si esprima anche nelle sue scelte di brani per la scuola: la visione pedagogica del Poeta traccia la strada di un nuovo modello antologico, sia per la scelta degli autori che per la selezione dei testi.

Lingua: Francese
Pag. 197-214
Etichette: Giovanni Pascoli, Antologia, Poesia, Pedagogia, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: SARAH AMRANI
Titolo articolo: L’héroïsme selon Pascoli

La tematica dell’eroismo attraversa tutta l’opera poetica pascoliana. Pascoli non canta l’eroismo dei cavalieri che combattono per la difesa della Patria o per conquistare il proprio oggetto d’amore, ma quello di figure femminili che si sacrificano in nome di un ordine naturale (la Rosa dei “Primi poemetti” e “Nuovi poemetti”) o di poveri italiani di umili natali rappresentativi della vita agreste (Nando e Dore, fratelli di Rosa). Il Poeta dà origine ad un nuovo genere eroico, l’epico domestico, attraverso il quale comunica un messaggio sociale destinato ad un pubblico piccolo borghese e nel quale i protagonisti, veri e proprie eroi, non sono nobili in virtù della nascita ma per le proprie qualità personali.

Lingua: Francese
Pag. 217-233
Etichette: Giovanni Pascoli, Eroismo, Poesia epica, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: YANNICK GOUCHAN
Titolo articolo: La figure poétique d’Ida dans l’oeuvre de Pascoli

Il saggio descrive la poetica del Pascoli influenzata dai legami parentali. Il rapporto tra Pascoli e le sue sorelle, Maria e Ida, si ritrova sia nell’epistolario che negli scritti a carattere privato. In particolare il legame tra Giovanni e Ida, la cui figura fu centrale nella vita del Poeta, emerge nelle “Poesie famigliari” pubblicate postume dalla sorella Maria nella raccolta “Poesie varie”, e “Nelle nozze di Ida”, scritto in occasione del matrimonio di quest’ultima. Da questi scritti affiora il sentimento forte ed ambiguo del Poeta verso Ida e il trauma che egli subì in seguito al matrimonio di lei: colei che prima era chiamata ‘reginella della casa’, poi sarà accusata di vero e proprio tradimento.

Lingua: Francese
Pag. 235-252
Etichette: Giovanni Pascoli, Famiglia, Ida Pascoli, Maria Pascoli, Matrimonio,

Autore/i articolo: FRANCESCA SENSINI
Titolo articolo: Pascoli et la poétique du rêve: entre hyper-réalité et illusion

Dall’esame del ruolo del sogno e della memoria del passato nella produzione in prosa di Pascoli emerge che entrambi rappresentano i presupposti psicologici che danno accesso alla conoscenza intuitiva del reale. Per Pascoli il sogno è uno strumento assoluto di conoscenza e può essere sia la strada per accedere ad un’iper-realtà molto più ricca di quella vera, sia un’evasione nel mondo interiore. Il valore semantico del sogno nella produzione di Pascoli può essere analizzato come ‘malattia dell’astrazione’, tipica della sua condizione esistenziale e come elemento essenziale del processo creativo e di apprendimento.

Lingua: Francese
Pag. 253-265
Etichette: Giovanni Pascoli, Prosa, Sogno, Ricordo, Ottocento, Novecento,