Transalpina | 2005 | N. 8

Anno 2005 – N. 8
A cura di Renzo Iacobucci

Autore/i articolo: FRANK BAUER
Titolo articolo: Ronsard et Pétrarque: deux métamorphoses d’Ovide

I rapporti fra il sonetto n. 16 degli “Amours de Cassandre” di Pierre Ronsard e il componimento n. 23 del “Canzoniere” di Francesco Petrarca esplicano il ‘topos’ ovidiano della metamorfosi.
Lo studio analizza, secondo le teorie di Riffaterre, i riferimenti intertestuali fra i tre autori e cerca di mostrare come Ronsard abbia ‘convertito’ il modello petrarchesco, imitandolo direttamente, per l’elaborazione della propria ‘persona’ di poeta lirico.

Lingua: Francese
Pag. 17-31
Etichette: Francesco Petrarca, Ovidio, Pierre Ronsard, Amours de Cassandre, Canzoniere, Metamorfosi, Poesia, Trecento, Cinquecento, Intertestualità,

Autore/i articolo: DAVIDE LUGLIO
Titolo articolo: La poésie et la prose: Vico de Michelet à Barthes

Tra le opposte reazioni suscitate dalla versione francese della “Scienza nuova” di Vico, realizzata da Michelet sotto il titolo di “Principes de la philosophie de l’histoire traduits de la ‘Scienza Nuova’”, spicca l’accusa di ‘tradimento’ nei confronti dell’originale.
Michelet, giudicando oscuro e difficile il pensiero di Vico, ne propone una “traduzione esegetica” alfine di rendere accessibile l’opera al pubblico francese, avvincinandosi all”esprit’ vichiano attraverso la prospettiva romantica della filosofia delle lingue e la filosofia della storia. Tale accostamento porta Michelet ad attribuire all’Italia il genio arcaico della poesia e alla Francia quello della prosa.
L’A. di questo studio distingue, all’interno della critica apportata al lavoro di Michelet, due posizioni che esplicano coloro che riconoscono il ‘tradimento’ come ‘necessario’ alla comprensione del testo e, d’altra parte, coloro che rimarcano le profonde insufficienze filologiche e filosofiche di questa impresa.

Lingua: Francese
Pag. 33-51
Etichette: Jules Michelet, Giambattista Vico, Principes de la philosophie de l’histoire traduits de la “Scienza Nuova”, Scienza Nuova, Prosa, Settecento/Novecento, Intertestualità,

Autore/i articolo: CHRISTIAN DEL VENTO
Titolo articolo: La première réception d’Alfieri en France: une fortune controversée

La prima diffusione dell’opera di Vittorio Alfieri in Francia, legata fortemente al suo messaggio politico, si basa sulle traduzioni e sulle considerazioni poste nei confronti delle sue opere.
L’A. nota come l’origine della fortuna del “poète penseur” nell’ambito del Risorgimento italiano tragga origine dai circoli francesi neogiacobini post-rivoluzionari e come la critica post-termidoriana, nel preferire lo scrittore al pensatore o rivendicandone “l’intime cohérence” alle proprie ideologie, abbia affrontato l’opera ed orientato, fra aspre polemiche e slanci d’entuasiasmo, a volte eccessivi, la ricezione dello scrittore astigiano.

Lingua: Francese
Pag. 53-68
Etichette: Vittorio Alfieri, Prosa, Teatro, Settecento,

Autore/i articolo: MARIELLA COLIN
Titolo articolo: La littérature enfantine italienne dans la France de la Troisième République: De Amicis, Salgari, Collodi

I dati analizzati nello studio di Mariella Colin sulla fortuna dei maggiori classici italiani della letteratura per i bambini nella Francia della Terza Repubblica mostrano, rispettivamente, il successo trionfale di “Cuore”, trasformato in “Grands coeurs”, la ricezione tardiva di “Pinocchio”, dovuta ad una cattiva traduzione, e la posizione dell’opera salgariana che porta il marchio di differenti strategie editoriali.
Nell’inquadrare i tre prodotti italiani nel contesto ideologico della Terza Repubblica, si possono riscontrare, maggiormente nell”esprit’ nazionale che permea il libro “Cuore”, i punti di contatto salienti che giustificano altresì il trionfo della diffusione di quest’ultimo a cavaliere tra il XIX e il XX secolo.

Lingua: Francese
Pag. 69-88
Etichette: Carlo Collodi, Edmondo De Amicis, Emilio Salgari, Romanzo, Letteratura per ragazzi, Ottocento/Novecento,

Autore/i articolo: LAURA FOURNIER-FINOCCHIARO
Titolo articolo: Giosuè Carducci et la critique française

Sebbene di corta durata, Giosuè Carducci fu il primo poeta italiano, alla fine del XIX secolo, ad accedere ad una riconoscenza internazionale.
Ripercorrendo le tappe fondamentali, l’articolo delinea la cronotassi della ricezione francese dell’opera carducciana ripartita in tre periodi. Dal 1870 al 1905, si assiste alle prime presentezioni del poeta in riviste letterarie, seguite da progressivi riconoscimenti tra cui quello di ‘Vate della Terza Italia’; dal 1906 al 1914, con l’assegnazione del premio Nobel e con la morte del poeta, l’opera di Carducci diviene oggetto di culto; dal 1914 ai giorni nostri, a partire da uno studio di Benjamin Crémieux, che instaura un nuovo orientamento della critica e attraverso le contraddistinte teorie del periodo fascista e quella marxista del dopoguerra, si assiste, negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, quasi all’esclusione di Carducci dagli studi leterari. Oggi, la critica francese comincia ad orientarsi verso una nuova ottica che privilegi, principalmente, un’analisi da svolgere secondo il punto di vista della storia culturale.

Lingua: Francese
Pag. 89-107
Etichette: Giosuè Carducci, Poesia, Romanticismo, Ottocento/Novecento,

Autore/i articolo: YANNICK GOUCHAN
Titolo articolo: Pascoli en France: un grand poète oublié?

Se la critica italiana ha superato, progressivamente, lo stereotipo del ‘pascolismo’, in Francia, ancora si stenta ad inquadrare l’opera di Giovanni Pascoli all’interno del movimento simbolista europeo.
Yannick Gouchan, tracciando le particolarità su cui si è soffermata la critica francese, sottolinea le principali lacune esegetiche, riscontrabili nell’assimilazione ad una poesia dei ‘buoni sentimenti’, nell’incomprensione delle ultime raccolte poetiche e nell’invadenza di una biografia troppo condizionante. ‘A latere’, si configurano traduzioni non integrali dell’opera pascoliana che accentuano, di volta in volta, aspetti che, invece, dovrebbero essere analizzati tenendo conto del suo “plurilinguisme anticlassique” e della funzione ‘autonoma’ dei sintagmi, allineandosi, in questo modo, alle notazioni formulate da Pasolini, Contini e Debenedetti.

Lingua: Francese
Pag. 109-125
Etichette: Giovanni Pascoli, Poesia, Decadentismo, Ottocento/Novecento,

Autore/i articolo: VIVIANA AGOSTINI-OUAFI
Titolo articolo: La poésie de D’Annunzio en France et l’étrange destin d”Alcyone’

Divenuto presto celebre in Francia come oratore e romanziere, D’Annunzio fu vivacemente criticato come drammaturgo e, fondamentalmente, sottostimato per le sue qualità di poeta. La traduzione di “Maia”, uscita in grande ritardo perché reputata difettosa dal poeta stesso, quella della “Laus Vitae”, mai data alle stampe, e dei frammenti di “Alcyone” costituiscono il dato principale della ricezione di D’Annunzio in Francia.
Il crescente disinteresse della critica italiana e francese del secondo dopoguerra stigmatizzò il poeta come ‘plagiaro’ e ‘privo d’ispirazione’, sotto il dettame di un rigetto ideologico, demandando, involontariamente, ai poeti stessi (Montale e Saba) e a storici della lingua (Migliorini, Mengaldo e Coletti) la valorizzazione del suo ‘status’ poetico. In riferimento all’area transalpina, in questo panorama, solo la traduzione di dodici poesie di “Alcyone”, operata da H. Bédarida nei primi anni Quaranta del Novecento, è riuscita a inscrivere il poeta italiano nell’eredità simbolista francese, illustrando perfettamente la tecnica e lo stile di Gabriele D’Annunzio.

Lingua: Francese
Pag. 127-143
Etichette: Gabriele D’Annunzio, Poesia, Decadentismo, Novecento,

Autore/i articolo: ROSSANA JEMMA
Titolo articolo: La réception immédiate du “Manifeste de fondation du Futurisme'”de Marinetti en France

La doppia appartenenza linguistica, italiana e francese, caratterizzante la produzione di Marinetti, si esplica nella rivista “Poesia”, da lui fondata nel 1905, la quale diventerà, quattro anni dopo, con la pubblicazione del “Manifesto di Fondazione del Futurismo”, l’organo ufficiale del nascente movimento.
Lo studio di Rossana Jemma analizza la strategia promozionale del “Manifesto” in Francia e le conseguenze critiche suscitate da tale novità nei poeti e nella stampa d’oltralpe. Tra adesioni o rifiuti parziali o totali del movimento, il modello futurista sembrò, in realtà, “inaccettabile”, anche se alcuni autori continueranno a difenderlo, nel momento in cui Marinetti sarà divenuto ormai uno dei poeti ufficiali del regime fascista, in ricordo del suo passato di autore simbolista e francofilo.

Lingua: Francese
Pag. 145-161
Etichette: Filippo Tommaso Marinetti, Manifesto di fondazione del Futurismo, Prosa, Futurismo, Novecento,

Autore/i articolo: MARIA PIA DE PAULIS-DALEMBERT
Titolo articolo: Giovanni Papini en France: une réception contrastée

In questo articolo si tenta di verificare l’esistenza di una ricezione di Papini in Francia sul piano sincronico e diacronico.
Perseguendo una suddivisione delle ‘identità’ dell’autore italiano, piuttosto che una rigida scansione cronologica, si rileva una personalità complessa che va dal poeta al filosofo, dal narratore fantastico all’affabulatore e al saggista. Si distingue, dunque, una ‘ricezione della contingenza’, ovvero un’accoglienza mentre l’autore è in vita, e una rilettura ‘post mortem’ che, invece, testimonia una presa di distanza e una ricomposizione dell’opera in forma di mosaico: esegesi che si è rivelata più istruttiva e illuminante.

Lingua: Francese
Pag. 163-182
Etichette: Giovanni Papini, Romanzo, Saggistica, Critica letteraria, Novecento,

Autore/i articolo: ANNE-RACHEL HERMETET
Titolo articolo: Littérature italienne et revues européennes: l’exemple de “La Nouvelle Revue française” et de “The Criterion” au début des années 1920

Lo studio si propone di esaminare il posto che occupa la letteratura italiana nei periodici “La Nouvelle Revue Fran”aise” (per gli anni 1919-1925) e “The Criterion” (per gli anni 1922-1924), l’identità dei mediatori, le opere scelte e i giudizi apportati, nonché di stabilire la conoscenza che potesse averne il lettore delle due riviste.
I critici de “La Nouvelle Revue Fran”aise” sottolineano, nel contesto storico della fine della prima Guerra Mondiale, il periodo di transizione che attraversano le lettere italiane; in “The Criterion”, invece, la presenza italiana interviene in un discorso orientato verso l’affermazione delle radici ‘classiche’ dell’Europa, per cui si tiene maggiormente conto di una rappresentazione mitica, pastorale, rispetto alla realtà contemporanea del paese.

Lingua: Francese
Pag. 183-194
Etichette: La Nouvelle Revue Française, The Criterion, Rivista, Critica letteraria, Novecento,

Autore/i articolo: ALAIN SARRABAYROUSE
Titolo articolo: La fortune éditoriale et critique de l’oeuvre de Vitaliano Brancati en France (série d’observations)

L’opera romanzesca di Vitaliano Brancati è pubblicata in Francia secondo un percorso cronologico a ritroso rispetto all’ordine di uscita in Italia.
In questo contributo, l’A. ripercorre, attraverso la critica giornalistica, le ragioni di tale evoluzione editoriale, spesso sottoposta a lunghi periodi di silenzio, constatando la particolare fortuna de “Il bell’Antonio”, dovuta anche all’interpretazione cinematografica di Mastroianni.
Si esaminano, dunque, le ragioni di questo successo e la fortuna altalenante delle altre opere; al contempo, si mette in evidenza che solo un approfondimento critico qualitativo e quantitativo potrà rendere conto di quelle sfumature che costituiscono una parte importante del messaggio brancatiano.

Lingua: Francese
Pag. 195-208
Etichette: Vitaliano Brancati, Romanzo, Saggistica, Novecento,

Autore/i articolo: MARYVONNE BRIAND
Titolo articolo: La mémoire et le lyrisme: Giuseppe Bonaviri vu par la critique française

La ricezione critica francese affronta le opere di Giuseppe Bonaviri essenzialmente sotto tre aspetti: il ruolo della memoria come fonte d’ispirazione la quale, nel suo legame con il luogo originario dell’autore, contribuisce a creare un’atmosfera di “roman familial” ancora coabitante con certi canoni neorealistici; la percezione dell’universo, da cui nasce una cosmologia scandita da un tempo illimitato e descritta tramite parametri scientifici; l’originale lirismo che si rivela ‘monodico’ e, allo stesso tempo, ‘corale’.
L’articolo discute i contributi critici, i tempi e le modalità di diffusione che hanno portato gli studiosi francesi a esprimere numerosi elogi all’opera singolare di Giuseppe Bonaviri.

Lingua: Francese
Pag. 209-229
Etichette: Giuseppe Bonaviri, Poesia, Romanzo, Novecento,

Autore/i articolo: CHIARA NANNICINI
Titolo articolo: Les “Fiabe italiane” de Calvino au-delà des Alpes: la réception en France et en Allemagne

Se l’Europa ha assistito alla grande diffusione e al successo immediato della trilogia di Calvino (“Il barone rampante”, “Il cavaliere inesistente”, “Il visconte dimezzato”), non si può parimenti affermare per la raccolta “Fiabe italiane” datata 1956. Si tratta della prima raccolta nazionale di racconti popolari italiani sottoposta ad un rigido lavoro filologico e di rielaborazione narrativa.
Chiara Nannicini, presentando criticamente il percorso editoriale delle “Fiabe”, mostra, attraverso le edizioni scientifiche e quelle parziali, come l’opera, spesso ignorata dalle riviste letterarie e all’interno del mondo accademico, sia stata considerata ‘marginale’ o una lettura divertente da impiegare come strumento pedagogico. La non considerazione dello spirito scientifico e filologico, che è alla base del lovoro di Calvino, testimonia, di conseguenza, l’assenza di prospettive critiche sulla questione.

Lingua: Francese
Pag. 231-247
Etichette: Italo Calvino, Fiabe italiane, Prosa, Novecento,