Le riviste sostenitrici
The Italianist | 2010 | N. 1
Anno 2010 – Annata: XXX – N. 1
A cura di Claudia Bussolino
Titolo articolo: Guinizzelli ‘praised and explained’ (da “[O] caro padre meo” al XXVI del Purgatorio)
L’autore analizza il sonetto “[O] caro padre meo” di Guido Guinizzelli sottolineando la matrice provenzale delle parole in rima, che rimanda direttamente a Arnaut Daniel, modello invece non accolto da Guittone d’Arezzo, a cui lo stesso poeta si rivolge. Questa analisi permette di rileggere la figura di Guinizzelli nel Purgatorio dantesco come presenza funzionale, senza forzature, alla definizione di un canone poetico, che vede proprio nel poeta bolognese il maggior esponente della lirica amorosa di matrice laica.
Lingua: ItalianoPag. 1-17
Etichette: Alighieri Dante, Guinizzelli Guido, Guittone d’Arezzo, Arnaut Daniel, Trecento, Commedia,
Titolo articolo: Per una nuova edizione del Commento di Francesco da Buti all’ “Inferno”: note sulla lezione del MS Napoletano XIII C 1 e su alcune interpretazioni di passi danteschi nella tradizione manoscritta
Il saggio intende presentare i propositi della nuova edizione del commento all’ “Inferno” di Francesco da Buti, soffermandosi in particolare sulla lezione tramandata dal manoscritto conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli (inizio XV sec.), scelta come base per l’edizione. Vengono inoltre presentati brani inediti del commento riportati dal manoscritto napoletano (presenti unicamente in altri due testimoni di una tradizione ne conta 14). Particolare attenzione è poi dedicata ai rapporti tra il Buti e la tradizione esegetica anteriore e, più in generale, all’instabilità testuale tipica del commento, genere appunto inteso non come creazione individuale ma patrimonio della collettività.
Lingua: ItalianoPag. 18-37
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Commedia, Francesco da Buti, Commento, Inferno, Edizione critica,
Titolo articolo: The illicit poetry of Domenico Venier: a British Library codex
Nel saggio viene analizzato il codice 12.127 della British Library, contenente testi del veneziano Domenico Venier, che si alternano dialogicamente con quelli del concittadino Benedetto Corner. Questo esemplare mostra come grazie alla figura di Venier e alla sua accademia si formi a Venezia una cultura sotterranea che attraverso i suoi testi di matrice licenziosa mira a sfidare a più livelli la cultura ufficiale.
Lingua: InglesePag. 38-62
Etichette: Venier Domenico, Correr Benedetto, Cinquecento, Poesia, Venezia, Poesia erotica,
Titolo articolo: ‘Supergiallo’: how Mondadori turned crime into a brand
Il saggio analizza le modalità di diffusione del romanzo poliziesco in Italia, a partire dal lancio sul mercato nel 1929 della serie intitolata ‘I Libri gialli’ della Mondadori, con particolare attenzione alle successive strategie promozionali della casa editrice, dalle scelte grafiche e alla creazione degli slogan. Il successo del giallo Mondadori fu legato, secondo l’autore, alla buona qualità grafica dei volumi, alla varietà di autori offerti, alle buone traduzioni dei testi.
Lingua: InglesePag. 63-80
Etichette: Novecento, Romanzo, Romanzo giallo, Editoria,
Titolo articolo: The ship and the sea in the writing of Anna Maria Ortese: autobiographical experience and literary metaphor
La metafora della vita come navigazione, radicatissima nell’immaginario letterario, dai poemi virgiliani ai ‘Rerum vulgarium fragmenta’ di Petrarca, ha un particolare peso anche nella narrativa di Anna Maria Ortese. Vengono analizzati esempi tratti dai primi testi della scrittrice (in particolare da “Pellerossa”) e da uno dei suoi romanzi più noti, “Il porto di Toledo”, in cui si configura come un’immagine che simboleggia compiutamente non tanto l’avventura e l’ignoto, ma la solitudine del percorso umano.
Lingua: InglesePag. 81-98
Etichette: Ortese Anna Maria, Novecento, Romanzo, Simbolo, Metafora, Navigazione, Mare,
Titolo articolo: Re-locating the past: photographs, family and migration stories in Anna Maria Riccardi’s “Cronache dalla collina” e Elena Gianini Belotti’s “Pane amaro”
Il saggio individua analizza in alcuni testi appartenenti al genere della letteratura migratoria il ruolo della fotografia come espediente narrativo, focalizzando l’attenzione sull’interazione tra codice verbale e codice visivo. “Cronache della collina” di Anna Maria Riccardi e “Pane amaro” di Elena Gianini Belotti rappresentano modi diversi di impiegare questo elemento nella narrazione. La fotografia può essere un modo di appropriarsi di presenze distanti nello spazio o nel tempo, ma può anche essere per falsificare il passato o di ridefinire l’identità di un personaggio.
Lingua: InglesePag. 99-118
Etichette: Novecento, Duemila, Belotti Gianini Elena, Riccardi Anna Maria, Romanzo, Narrativa, Fotografia, Emigrazione,
Titolo articolo: La guerra del racconto: “Canti del caos” di Antonio Moresco
In queste pagine Raffaele Donnarumma tenta di sottrarre “Canti del caos” di Antonio Moresco alla retorica dell’irriducibilità e dell’estraneità che ne ha caratterizzato la ricezione. Si tratta di un’irregolarità interna alla tradizione, di un rapporto polemico ma viscerale con la letteratura. Identifica nelle pagine dell’opera un ‘entusiasmo pluralizzante’ che può essere letto ossimoricamente come ‘angoscia di spossessamento’. La vastità dell’impianto narrativo, la polifonia dissonante, la messa in scena di conflitti totali, l’apertura su una dimensione ‘cosmica’ pongono questo testo entro una dimensione epica rara in altri testi narrativi contemporanei. Ripercorrendo la complessità della trama di questo testo, Donnarumma ne fa emergere pienamente le istanze metaletterarie e identifica il potenziale ‘agonistico’ di una scrittura che ‘programma e insegue la propria esplosione’.
Lingua: ItalianoPag. 119-150
Etichette: Moresco Antonio, Novecento, Duemila, Romanzo,
Titolo articolo: Between commitment and disenchantment: an interwiev with Andrea G. Pinketts
In questa intervista, Pinketts tratteggia le caratteristiche del suo più famoso personaggio, Lazzaro Santandrea, ascrivendo pienamente le sue avventure entro il genere ‘noir’, inteso come ‘unico vero romanzo sociale possibile’. Conferma pienamente la centralità della città di Milano nella sua scrittura, sottolineando la propria necessità di vivificarla raccontandone le strade e i locali, città amata per la sua generosità, odiata per la sua incapacità di essere davvero cosmopolita.
Lingua: Inglese/ItalianoPag. 151-162
Etichette: Pinketts Andrea G., Novecento, Duemila, Personaggio, Romanzo poliziesco, Romanzo, Città,