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Testo | 2014 | N. 68
Anno 2014 – Annata: XXXV – N. 68 Mese: Luglio-Dicembre
A cura di Francesca Farina
Titolo articolo: Dialogo topologico, topica dialogica. Sul ruolo delle imprese ne “Il Conte” di Torquato Tasso
Nell’articolo in incipit al fascicolo numero 68 (luglio-dicembre 2014) intitolato “Dialogo topologico, topica dialogica. Sul ruolo delle ‘Imprese’ ne ‘Il Conte’ di Torquato Tasso” Henning Hufnagel, partendo dalla definizione del genere letterario del dialogo, si sofferma sulla accezione che di tale genere è stata esplicitata nell’opera del Tasso, autore di numerosi dialoghi, ben venticinque, che rappresentano, accanto ai sei dialoghi italiani di Giordano Bruno, la più importante raccolta di testi dialogici del Rinascimento. In particolare lo studioso analizza l’opera tassiana “Il Conte”, in cui appunto il Tasso abbonda del genere dialogico e si fa teorico dell'”impresa”, specificando che cosa si intenda per tale genere letterario, caratterizzato da “una combinazione mediale di scrittura e immagine…caratteristica che condivide con l’emblema”, differenziando quindi il significato di entrambi i generi, egualmente aventi funzione filosofico-morale, pur con diverse sfumature di senso, in quanto la prima ha funzione universale di rispecchiamento, mentre il secondo ha un significato strettamente individuale, di auto-rappresentazione.
Lingua: ItalianoPag. 7-22
Etichette: Tasso Torquato, Emblema, Opera, Letteratura, Poesia, Prosa, Cinquecento,
Titolo articolo: ‘Così va spesso il mondo’. Il realismo manzoniano e il processo a Pietro Bonesana (1816)
Pietro Montorfani e Federica Alziati sottolineano l’interesse del Manzoni nei confronti degli atti giudiziari, come quelli relativi ai fatti accaduti presso Lugano nella notte tra il 26 e il 27 febbraio1816, quando Pietro Bonesana e suo cugino Bernardo Fontana, armati entrambi, tesero un agguato a Giacomo Boschetti, ‘colpevole’ di aver ingravidato Anna, figlia del Bonesana, per costringerlo, senza esito, a sposarla, recandosi davanti al curato Francesco Albrizzi. Pare evidente, secondo gli studiosi, la coincidenza dei fatti con quelli successivamente narrati dal Manzoni nei capitoli I e VIII dei “Promessi sposi”. I due critici hanno individuato “una quindicina di somiglianze significative”: gli unici scarti consistono nel fatto che nella vicenda luganese il matrimonio si deve compiere per forza, mentre nel romanzo il matrimonio “non s’ha da fare”; inoltre, i due giovani della realtà non sono affatto “promessi”, rispetto ai due del romanzo, così come il priore Albrizzi è ben lontano dal curato don Abbondio. Il Manzoni, puntualizzano i due studiosi, conobbe probabilmente per via orale il racconto degli avvenimenti suddetti, tanto più che si ipotizza una certa parentela tra Pietro Bonesana e la famiglia di Giulia Beccaria, madre del Manzoni. Da non trascurare inoltre il fatto che il fanciullo Manzoni fu tra i convittori del Collegio Sant’Antonio di Lugano, retto dai Padri Somaschi, e che intrattenne per vari anni rapporti epistolari con parenti ed amici ex convittori. Lo studio puntuale della “realtà effettuale”, sia quella a lui contemporanea, sia quella lontana del 1600, determinerà poi il commento dal tono tra il rassegnato e l’ironico dello stesso Manzoni, a chiusa del famoso episodio della “notte degli inganni” e riportato nel titolo del presente contributo.
Lingua: ItalianoPag. 23-42
Etichette: Manzoni Alessandro, Opera, Romanzo storico, Prosa, Romanticismo, Realismo, Ottocento,
Titolo articolo: L’istanza prefativa come ‘incipit’ nel romanzo italiano della seconda metà dell’Ottocento
L’A. approfondisce uno degli aspetti più singolari della tipologia incipitaria del romanzo, quello ottocentesco in particolare, ovvero la prefazione, in un momento in cui il genere stesso riscuoteva in Italia il consenso che aveva già raggiunto nel resto d’Europa. A partire dal 1860 la narrativa italiana si afferma decisamente, insieme alla riflessione teorica sulla medesima, di cui la prefazione, ovvero il prologo, il preambolo, la premessa esprimevano il travaglio critico dell’autore, trattandosi delle volte di veri e propri manifesti del pensiero dello scrittore e rispecchiando le condizioni dei letterati, come anche della nazione italiana appena unificata. La studiosa ha analizzato in special modo le premesse ai seguenti romanzi: “Fosca” (1869) di Igino Ugo Tarchetti, “Eva” (1873) di Giovanni Verga e “Ermanno Raeli” (1889) di Federico De Roberto; ha tenuto conto inoltre, pur esulando cronologicamente dall’ambito letterario di cui si è occupata, della premessa al “Fu Mattia Pascal” (1904) di Luigi Pirandello.
Lingua: ItalianoPag. 43-53
Etichette: Romanzo, Romanticismo, Incipit, Letteratura, Critica letteraria, Ottocento,
Titolo articolo: Agostino e Bergson negli scritti critici di Ungaretti
Massimo Migliorati sottolinea al tempo stesso la pregnanza che assumono nel poeta ermetico la parola da una parte, con la sua straordinaria ricchezza di significati, e la memoria dall’altra, legata alla tradizione dei testi lasciati dai grandi autori in eredità ai loro successori culturali. Specialmente nel periodo brasiliano, il poeta rielaborò e precisò meglio a se stesso e ai suoi estimatori e lettori il concetto di memoria. A tale proposito, la critica ungarettiana nei vari anni non ha rilevato adeguatamente l’importanza che Agostino ha assunto per Ungaretti, a parte Mario Petrucciani: il filosofo di Tagaste venne già visto come “maestro dell’anima” per il Petrarca, e questi appunto come uno dei “maestri di poesia” per il poeta italiano e quindi come maestro della cultura europea, ovvero come colui il quale ha dato fondamento al sapere universale, tramite lo scavo interiore, la preservazione della memoria, universo della mente umana al quale guardare per attingere tesori di grandezza, creando noi stessi e il nostro stesso spirito, come sostiene Agostino mediato dal Petrarca medesimo. Perfino Dio è frutto di memoria.
Lingua: ItalianoPag. 55-69
Etichette: Ungaretti Giuseppe, Agostino, Bergson Henri, Poesia, Prosa, Filosofia, Religione, Critica letteraria, Novecento,
Titolo articolo: Dal carteggio Ungaretti-De Robertis: le lettere di una vita per la poesia
L’A. interpreta il carteggio intercorso tra i due autori, l’uno poeta sublime e l’altro eccelso critico letterario, lungo un arco di circa trent’anni, ricco di duecentotredici lettere a testimonianza del loro sodalizio profondo in affetto e amicizia, nel nome della cultura. In esse sembra affinarsi e precisarsi, sottolinea la studiosa, quanto Ungaretti veniva componendo nei suoi versi e quanto De Robertis veniva criticamente concettualizzando nei termini della letteratura in generale e della poetica in particolare. Il metodo elaborato da quest’ultimo, soprattutto nelle pagine della rivista “Voce”, contribuì a fare del critico quasi un “creatore di poesia” lui stesso, colui che insomma sfrondava i testi ungarettiani da ogni scoria che ne appesantisse la limpidezza, collaborando a promuoverne la più profonda sostanza, l’inesausta “ricerca di verità” del poeta, nel segno del rinnovamento della poetica del Novecento.
Lingua: ItalianoPag. 71-89
Etichette: Ungaretti Giuseppe, De Robertis Giuseppe, Carteggio, Poesia, Prosa, Letteratura, Critica letteraria, Novecento,
Titolo articolo: Anabasi, speculazione e caduta: i volti della poesia ‘incerta’ di Primo Levi
Nella rubrica “Note” troviamo il saggio di Tommaso Pepe, che titola “Anabasi, speculazione e caduta: i volti della poesia ‘incerta’ di Primo Levi”, in cui l’autore dello sconvolgente “Se questo è un uomo” è visto alla luce della sua raccolta poetica “A ora incerta”, apparsa nel 1984, dopo quarant’anni di pratica letteraria, raccolta poetica nata da impulsi quasi innaturali, che hanno sfilacciato il tessuto naturale della prosa, anche se prosa e poesia si sono vicendevolmente nutrite nell’ambito dell’intera sua opera, soprattutto degli stessi autori e degli stessi testi, la Bibbia, Dante, Leopardi e molti altri. Lo scrittore Levi tutto razionale si ritrova dunque, agli inizi degli anni Ottanta, ad aderire a una nuova filosofia epistemologica, assai complessa, dilaniante le sue più estreme certezze. Nel trascolorare tra la notte e il giorno, appunto nell’ ‘ora incerta’ tra dormiveglia e risveglio, si percepisce quanto di sommerso vi è nella psiche, che vorrebbe venire alla luce, in un mondo vieppiù inconoscibile e spaventoso. Speculazione filosofica e introspezione memoriale si mescolano alle soglie della coscienza turbata, tanto che dall’orrore indicibile del lager lo scrittore perviene alla tremenda constatazione dell’inconoscibilità dell’universo. Il momento “trascolorante” è quindi quello in cui si presenta alla consapevolezza il dato memoriale, la cesura tra passato e presente: l’universo concentrazionario, la storia piccola della famiglia e la storia millenaria degli Ebrei riemergono e si fondono insieme, in un tutto inscindibile e ineludibile, pur nell’affanno della ricostruzione del ricordo da parte del sopravvissuto, travaglio ricostruito anche dal carteggio con l’editore Scheiwiller.
Lingua: ItalianoPag. 93-111
Etichette: Levi Primo, Poesia, Prosa, Letteratura, Critica letteraria, Novecento,
Titolo articolo: “Rock”, un romanzo inedito di Mario Spinella
Manuela Magurno ricostruisce le vicende composite di questo testo manoscritto, custodito con numerosi altri lasciti dell’intellettuale nella biblioteca di Suzzara (MN) e che ha costituito oggetto della sua tesi di laurea magistrale. Dopo la breve ma densa nota biografica di Spinella, la studiosa attua una lettura sintetica ma puntuale del manoscritto e del dattiloscritto del romanzo, i due testimoni dell’opera autoriale. Il titolo si riferisce alla metropoli di New York, dove è ambientata in gran parte la vicenda e costituisce ” ‘la colonna sonora’ dei principali accadimenti dell’opera”, come nota la Magurno. Riproducendo lo schema binario del genere musicale citato, lo scrittore scandisce il romanzo in due tempi, ciascuno dei quali si articola in sei sezioni a chiasmo, in modo speculare, con ogni sezione costituita da quattro capitoli. La vicenda, ambientata nel 1987, racconta di Giacomo, giornalista italiano di 38 anni, che nella metropoli americana vive varie avventure che si intrecciano con quelle di vari personaggi, in vari tempi e luoghi del pianeta, vari piani narrativi che fanno del romanzo un unicum.
Lingua: ItalianoPag. 113-123
Etichette: Spinella Mario, Romanzo, Prosa, Letteratura, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Confine quasi orizzonte. Saggi su Dante
Edizioni: Edizioni di Storia e Letteratura, Roma – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 127-130
Recensore/i: Erminia Ardissino
Etichette: Alighieri Dante, Poesia, Prosa, Letteratura, Critica letteraria, Trecento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Reading Dante
Edizioni: Yale University Press, New Haven – 2014
Lingua: Inglese
Pag. 127-130
Recensore/i: Erminia Ardissino
Etichette: Alighieri Dante, Poesia, Prosa, Opera, Critica letteraria, Trecento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Dante, la sua biblioteca e lo Studio di Bologna
Edizioni: Antenore, Roma-Padova – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 130-133
Recensore/i: Emiliano Bertin
Etichette: Alighieri Dante, Opera, Prosa, Poesia, Letteratura, Critica letteraria, Trecento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: ‘Amor che move’. Linguaggio del corpo e forma del desiderio in Dante, Pasolini e Morante
Edizioni: Il Saggiatore, Milano – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 133-135
Recensore/i: Carla Bino
Etichette: Alighieri Dante, Opera, Prosa, Poesia, Letteratura, Critica letteraria, Trecento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Divora il tuo cuore, Milano. Carlo Porta e l’eredità ambrosiana
Edizioni: Il Saggiatore, Milano – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 135-137
Recensore/i: Massimo Migliorati
Etichette: Porta Carlo, Poesia, Prosa, Letteratura, Critica letteraria, Ottocento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: I miti del Risorgimento e gli scrittori dialettali. Studi e testi
A cura di: Massimiliano Mancini
Edizioni: Il cubo, Roma – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 137-138
Recensore/i: Massimo Migliorati
Etichette: Risorgimento, Romanzo, Prosa, Opera, Letteratura, Lingua, Dialetto, Critica letteraria, Ottocento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Tra le “Barbare” e i “Conviviali”: evocazione del passato e sprezzo del presente
Edizioni: Mucchi, Modena – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 138-140
Recensore/i: Matteo Pedroni
Etichette: Carducci Giosue, Pascoli Giovanni, Poesia, Letteratura, Critica Letteraria, Classicismo, Romanticismo, Risorgimento, Ottocento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Interprétations de la pensée du soupçon au tornant du XIXe siècle. Lectures italiennes de Nietzsche, Freud, Marx
A cura di: Elena Bovo, Antonella Braida, Alberto Brambilla
Edizioni: Presses Universitaires de Franche-Comté, Besançon – 2013
Lingua: Francese
Pag. 140-142
Recensore/i: Gabriele Antonini
Etichette: Nietzsche Friedrich Wilhelm, Freud Sigmund, Marx Karl, Filosofia, Letteratura, Poesia, Prosa, Romanzo, Letteratura, Critica letteraria, Ottocento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Montale dietro le quinte. Fonti e poesie dagli “Ossi” alla “Bufera”
Edizioni: Interlinea, Novara – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 142-144
Recensore/i: Paolo Senna
Etichette: Montale Eugenio, Opera, Poesia, Prosa, Carteggio, Letteratura, Critica letteraria, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: “Le occasioni” di Eugenio Montale 1928-1939
A cura di: Roberto Leporati con la collaborazione di Giorgia Fioroni
Edizioni: Pensa Multimedia, Lecce – Rovato – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 144-147
Recensore/i: Paolo Senna
Etichette: Montale Eugenio, Opera, Poesia, Prosa, Letteratura, Critica letteraria, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Lingua letteraria e lingua dell’uso. Un dibattito tra critici, linguisti e scrittori (“La Ruota”, 1941-1942)
A cura di: Giuseppe Polimeni
Edizioni: Accademia della Crusca, Firenze – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 147-151
Recensore/i: Sergio Rubello
Etichette: Lingua, Dialetto, Filologia, Letteratura, Critica letteraria, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Gianni Celati e la teoria letteraria del vento volatore
Edizioni: EUM, Macerata – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 151-152
Recensore/i: Sara Bonfili
Etichette: Celati Gianni, Opera, Poesia, Prosa, Letteratura, Filosofia, Lingua, Cinema, Critica letteraria, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Dante. Storia della “Commedia” di Mario Apollonio
Edizioni: Accademia di Agricoltura Scienze Lettere di Verona, Verona – 17 marzo 2014
Lingua: Italiano
Pag. 153-154
Recensore/i: Gisel-la Canizares Auges
Etichette: Alighieri Dante, Apollonio Mario, Opera, Poesia, Letteratura, Critica letteraria, Trecento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Studiare Dante nel mondo. Nuove prospettive nella ricerca e nella didattica
Edizioni: Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, Università di Bologna, Bologna – 3 novembre 2014
Lingua: Italiano
Pag. 155-158
Recensore/i: Anna Gabriella Chisena
Etichette: Alighieri Dante, Opera, Poesia, Prosa, Letteratura, Critica letteraria, Trecento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Marino 2014
Edizioni: Université de Fribourg, Fribourg – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 159-163
Recensore/i: Giacomo Vagni
Etichette: Marino Giovan Battista, Poesia, Prosa, Letteratura, Critica letteraria, Seicento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Sangue amaro
Edizioni: Einaudi, Torino – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 165-166
Recensore/i: Massimo Migliorati
Etichette: Magrelli Valerio, Poesia, Letteratura, Critica letteraria, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Congiunzione amorosa
Edizioni: Moretti e Vitali, Bergano – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 166-167
Recensore/i: Massimo Migliorati
Etichette: Marangoni Marco, Poesia, Letteratura, Critica letteraria, Novecento,