Testo | 2013 | N. 66

Anno 2013 – Annata: XXXIV – N. 66 Mese: luglio-dicembre
A cura di Francesca Farina

Autore/i articolo: EZIO PUGLIA
Titolo articolo: Il doppio e la statua assassina: un problema di tematologia

i Ezio Puglia affronta, più che il dualismo tra il doppio e la statua assassina, lo spazio tematico in cui si iscrivono diversi concetti appartenenti al campo semantico della duplicità, quali la specularità, le ombre, i gemelli, i ritratti, insomma tutto quanto serva a riprodurre, sia idealmente, sia letteralmente un corpo letterario. Vengono quindi analizzate varie opere in proposito, a partire da un racconto di Achim Von Armin del 1812, in cui si tratta di un manichino assassino, per poi toccare quello di Erckmann-Chatrian del 1857, dove nuovamente compaiono dei manichini che inducono al suicidio, quindi notare anche certi racconti italiani, quali quello di Massimo Bontempelli, del 1926, su una statua di cera che riproduce le sembianze di una nobildonna ipocondriaca, ovvero di Luigi Capuana, che nel 1901 aveva immaginato nella novella “Il busto” una statua in cui era stato introdotto un cranio umano, suscitando nel personaggio ritratto un orrore tale da costringerlo a distruggerla. Si perviene così al dramma di Pirandello “Diana e la Tuda”, con la protagonista che si scaglia contro la statua alla quale è servita da modello, poiché in essa sembra essersi trasferita tutta la sua giovinezza e la sua salute mentale. Esistono tuttavia, accanto a statue e manichini che uccidono, anche doppi-statue che non infieriscono contro i protagonisti dei racconti, come nel caso delle novelle di Von Eichendorff, di Brjusov o, in tempi più recenti, del nostro Giorgio Vigolo, che costituiscono la parte più consistente del presente articolo.

Lingua: Italiano
Pag. 11-20
Etichette: Ritratto, Specchio, Maschera, Ambiguità, Arte, Allegoria, Metafora, Fantasma, Fantasia, Imitazione, Dissimulazione, Romanzo, Racconto, Opera, Autore, Origini-Novecento,

Autore/i articolo: MARGHERITA LECCO
Titolo articolo: Fonti francesi per il cantare di Carduino

Margherita Lecco rintraccia le ascendenze di uno dei più notevoli cantari italiani, attribuito ad Antonio Pucci (metà del secolo XIV) a partire dal manoscritto 472, custodito nel castello di Chantilly e risalente alla seconda metà del XIII secolo, dove sono antologizzati undici testi romanzeschi, apparentemente non legati da un filo comune, né dal punto di vista tematico, né da quello stilistico, ma soltanto dalla costante narrativa, poiché si tratta di racconti brevi e racconti lunghi, di romanzi di esigua estensione e romanzi di più ampia lunghezza, come è stato notato dal filologo statunitense Kei Busby, ma anche dalla uniformità della materia, perlopiù arturiana, come pure dall’età della composizione e dalla rarità testimoniale. Proprio ad uno dei testi ivi contenuti, ossia il “Bel inconnu” del poeta del Beaujolais Renart de Beaujeu, si fanno risalire le ascendenze del “Cantare di Carduino”, come di altri testi di aree geografiche diverse. Il “Cantare di Carduino”, conservato nella Biblioteca Riccardiana di Firenze, fu forse composto intorno al 1330 e racconta, secondo la migliore tradizione cavalleresca, le vicende del figlio di un cavaliere della Tavola Rotonda, mostrando parecchi punti in comune con il “Bel inconnu”, ma anche con il “Perceval” di Chrétien de Troyes, ovvero nel “lai” detto “de Tyolet”, o nel cosiddetto “Roman de Belris”, di localizzazione franco-veneta, come sostiene la studiosa con diversi raffronti, a sostegno della presenza di testi francesi in area italiana, precisamente del Nord Est.

Lingua: Italiano
Pag. 21-37
Etichette: Pucci Antonio, Manoscritto, Letteratura arturiana, Poema cavalleresco,Leggenda, Eroe, Medioevo, Nobiltà, Opera, Viaggio, Amor cortese, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: LAURA MACCARI
Titolo articolo: I luoghi sublimi nella “Gerusalemme liberata”

Laura Maccari si propone di definire l’area semantica del sublime, del resto assai ardua da individuare, a partire dalla nozione stessa, rintracciabile in Cicerone, Demetrio Falereo e Platone, ma anche in Aristotele e in Orazio, come sottolineato dallo stesso Tasso, che assimila il sublime allo stile grave, secondo i trattatisti del Cinquecento, anche se la studiosa sostiene esservi dei legami tra il sublime della “Gerusalemme liberata” e il sublime di Longino, a detta del quale ‘la tecnica poetica è un mezzo – non un fine – per esprimere la grandezza d’animo naturale del poeta e per generare nel fruitore lo sgomento conseguente alla perdita dei punti di riferimento percettivi e gnoseologici abituali’. Tuttavia, il sublime del Tasso non è identificabile con la semplice meraviglia, in quanto nell’opera del Poeta esso si riconnette sempre alla dimensione sovrumana, fino ad intendersi come una vera e propria folgorazione da parte di una potenza numinosa. La studiosa quindi rintraccia all’interno della “Liberata” le categorie dell’Inferno e del Cielo, come corrispettivi del Male e del Bene, ma anche intesi come spazi virtuali.

Lingua: Italiano
Pag. 38-60
Etichette: Tasso Torquato, Opera, Dio, Poema cavalleresco, Eroe, Avventura, Bello, Sublime, Bene, Male, Bosco, Città, Giardino, Inferno, Paradiso, Cortesia, Cronaca, Fantasia, Ingegno, Leggenda, Islamismo, Cristianesimo, Crociata, Cinquecento-Novecento,

Autore/i articolo: ALESSANDRO METLICA
Titolo articolo: Italianismo e propaganda cesarea alla corte di Vienna. Le “Poesie” dell’imperatore Ferdinando III (1655-1657)

Alessandro Metlica ricerca le ragioni per le quali l’egemonia culturale italiana ha dominato per anni presso la corte asburgica e specialmente nell’epoca compresa tra la pace di Vestfalia (1648) e l’assedio dei Turchi a Vienna (1683), in particolar modo nell’ultimo periodo del regno di Ferdinando III, quando l’imperatore, che giaceva malato, promosse, nel proprio appartamento privato, un’accademia cesarea di lingua italiana, della quale facevano parte dieci gentiluomini italiani, che si sfidavano retoricamente sul piano dell’erudizione, sotto l’egida del monarca stesso, con il contorno di concerti e recite poetiche. Erede non soltanto del trono, ma altresì della detta accademia e della reverenza per la lingua e la cultura italiane fu il figlio, l’imperatore Leopoldo I, regnante dal 1658 al 1705, che favorì viepiù l’italianizzazione della corte austriaca, avente anche funzione antiturca e lo scopo di sancire la fedeltà degli Asburgo alla chiesa di Roma, contro l’eresia protestante. Tali scopi erano stati perseguiti già precedentemente dall’ospitalità e dalla venerazione dedicate alla singolare figura del frate carmelitano Domenico di Gesù e Maria (1559-1630) e dall’imperatrice italiana Eleonora Gonzaga (1628-1686), che Ferdinando aveva sposato in terze nozze, come del resto era accaduto con un’altra Eleonora Gonzaga, sposa nel 1622 di Ferdinando II. La progressiva italianizzazione della corte asburgica emerge anche dalla scoperta dell’imperatore poeta: aveva infatti composto un canzoniere in rime italiane, dimostrando versatilità nelle belle lettere, come del resto l’imperatrice e l’intera sua famiglia.

Lingua: Italiano
Pag. 61-75
Etichette: Ferdinando III d’Asburgo, Poesia, Italianistica, Bellezza, Arte, Letteratura, Rinascimento, Barocco, Accademia, Seicento-Novecento,

Autore/i articolo: ENRICO ZUCCHI
Titolo articolo: Metastasio e Calzabigi all’origine dei cori alfieriani. Note su Alfieri lettore della tradizione corale italiana

Enrico Zucchi indaga sulla tradizione del coro classicistico, già presente in ambito letterario tra Cinquecento e Seicento, e di come l’Alfieri abbia attinto a tale tradizione per elaborare il concetto di coro all’interno delle proprie tragedie, benché si sia staccato da quella, in una certa misura, alla ricerca di soluzioni più consone alla propria idea di teatro, prendendo le mosse dal Trissino e dal Giraldi Cinzio, passando quindi a considerare il ruolo del coro nel Tasso, per pervenire, sul finire del Cinquecento, al Guarini e al suo “Pastor fido”, ai cori che seguono il dettato oraziano, secondo cui quelli debbano avere la funzione di ‘consultare, consolare e pregare’. Né manca il riferimento essenziale ai melodrammi del Metastasio e alla messa in scena, con libretto del Calzabigi e le musiche del Gluck, dell’ “Alceste” nel 1767, che certamente – sostiene la studiosa – favorirono la riflessione alfieriana sull’uso del coro nelle sue tragedie.

Lingua: Italiano
Pag. 76-91
Etichette: Alfieri Vittorio, Metastasio Pietro, De’ Calzabigi Ranieri, Opera, Teatro, Coro, Letteratura, Origini/Settecento,

Autore/i articolo: EMANUELA LA ROSA
Titolo articolo: Vie per un Dadaismo italiano: la rivista mantovana “Bleu” tra Astrattismo, Evola e Van Doesburg

Emanuela La Rosa ripercorre le tracce del Dadaismo in Italia, a partire dalle somiglianze e divergenze tra Dada e Futurismo, le prime riassumibili sostanzialmente in cinque punti, quali l’uso del manifesto programmatico e narrativo al tempo stesso, l’utilizzo della sintassi irregolare e dello stile analogico, la necessità del disordine e dello scombussolamento del senso, la posizione antipassatista, ma anche, contrariamente al Futurismo, il rifiuto del futuro e del bello artistico, il superamento della logica comune, con in più, nel Dadaismo, la fondazione di una nuova morale contrapposta a quella borghese, tanto che il maggiore esponente del Dadaismo italiano, Julius Evola, che sarà uno dei principali teorici della razza durante il Fascismo, sosterrà l’amoralità dell’arte d’avanguardia come principio antiborghese, esplicando l’assoluta validità e originalità del Dadaismo italiano nell’ambito della rivista mantovana “Bleu” a partire dal 1920.

Lingua: Italiano
Pag. 93-112
Etichette: Evola Julius, Marinetti Filippo Tommaso, Tzara Tristan, Van Doesburg Theo, Arte, Letteratura, Astrattismo, Avanguardia, Dadaismo, Futurismo, Opera, Critica letteraria, Critica d’arte, Rivista, Novecento,

Autore/i articolo: GIUSEPPE ALONZO
Titolo articolo: Rassegna mariniana (2007-2013)

Lo studioso dà conto sia del convegno basilese del 2007, dedicato a “Marino e il Barocco, da Napoli a Parigi”, sia dell’edizione dell’opera mariniana, attualmente in preparazione, elencando quindi le recenti edizioni delle opere dell’autore, le monografie, le miscellanee, i convegni a lui dedicati, i contributi critici, quelli storico-biografici e filologici, e infine i testi riguardanti la fortuna e l’immagine del poeta comparsi negli ultimi sei anni.

Lingua: Italiano
Pag. 115-131
Etichette: Marino Giovan Battista, Opera, Melodramma, Edizione critica, Bibliografia, Fortuna, Critica letteraria, Seicento, Settecento, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: GABRIELE ANTONINI
Titolo articolo: Rassegna bibliografica sveviana (2005-2012)

Gabriele Antonini ci aggiorna sullo stato attuale degli studi riguardanti lo scrittore triestino, a partire dalla pubblicazione dell’intera opera sveviana, con esclusione dell’epistolario, presso i “Meridiani” della Mondadori, e dall’avvio dei lavori dell’Edizione Nazionale. La critica, negli anni presi in esame, ha prodotto molti, interessanti contributi in merito, non soltanto per ciò che concerne il romanziere, ma anche per quel che riguarda più strettamente l’uomo Svevo.

Lingua: Italiano
Pag. 133-157
Etichette: Svevo Italo, Opera, Letteratura, Bibliografia, Edizione critica, Critica letteraria, Filologia, Fortuna, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: EDOARDO FUMAGALLI
Titolo libro/articolo recensito: Il giusto Enea e il pio Rifeo. Pagine dantesche
Edizioni: Olschki, Firenze – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 161-164
Recensore/i: Monica Bisi
Etichette: Alighieri Dante, Opera, Poema, Eroe, Personaggio, Mito, Letteratura, Critica letteraria, Trecento, Quattrocento, Cinquecento, Seicento, Settecento, Ottocento, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: ISABELLA BECHERUCCI
Titolo libro/articolo recensito: L’alterno canto del Sannazzaro. Primi studi sull’ “Arcadia”
Edizioni: Pensa MultiMedia, Lecce – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 164-167
Recensore/i: Giacomo Vagni
Etichette: Sannazzaro Iacopo, Arcadia, Opera, Letteratura, Critica letteraria, Quattrocento, Cinquecento,,

Autore/i libro/articolo recensito: SFORZA ODDI
Titolo libro/articolo recensito: Commedie. L’Erofilomachia, I morti vivi, Prigione d’amore
A cura di: Anna Rita Rati
Edizioni: Morlacchi, Perugia – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 167-168
Recensore/i: Valentina Marchesi
Etichette: Oddi Sforza, Boccalini Traiano, Campanella Tommaso, Croce Benedetto, Opera, Commedia, Letteratura, Critica letteraria, Edizione critica, Biografia, Accademia, Fortuna, Cinquecento, Seicento,

Autore/i libro/articolo recensito: ANTONIO FOGAZZARO – CARL MUTH
Titolo libro/articolo recensito: Carteggio (1903-1910)
A cura di: Elena Ramponi
Edizioni: Accademia Olimpica, Vicenza – 2010
Lingua: Italiano
Pag. 169-171
Recensore/i: Claudia Crevenna
Etichette: Fogazzaro Antonio, Muth Carlo, Carteggio, Edizione critica, Critica letteraria, Letteratura, Opera, Romanzo, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: DAVIDE SAVIO
Titolo libro/articolo recensito: Il carnevale dei morti. Sconciature e danze macabre nella narrativa di Luigi Pirandello
Edizioni: Interlinea, Novara – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 171-172
Recensore/i: Paola Ponti
Etichette: Pirandello Luigi, Personaggio, Opera, Novella, Commedia, Tragedia, Comico, Grottesco, Fantasia, Fantasma, Maschera, Doppio, Ambiguità, Morte, Letteratura, Critica letteraria, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: GRAZIA DELEDDA
Titolo libro/articolo recensito: L’edera
A cura di: Dino Manca
Edizioni: Centro di Studi Filologici Sardi – CUEC, Cagliari – 2010
Lingua: Italiano
Pag. 173-175
Recensore/i: Maria Antonietta Marogna
Etichette: Deledda Grazia, Opera, Romanzo, Edizione critica, Filologia, Lessico, Lingua, Letteratura, Critica letteraria, Regionalismo, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: GIUSEPPE DESSÌ
Titolo libro/articolo recensito: Le carte di Michele Boschino
A cura di: Dino Manca
Edizioni: Centro di Studi Filologici Sardi – CUEC, Cagliari – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 173-175
Recensore/i: Maria Antonietta Marogna
Etichette: Dessì Giuseppe, Opera, Romanzo, Critica letteraria, Letteratura, Lingua, Lessico, Manoscritto, Edizione critica, Varianti, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: ROBERTO SALSANO
Titolo libro/articolo recensito: Michelstaedter tra D’Annunzio, Pirandello e il mondo della vita
Edizioni: Bulzoni, Roma – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 176-177
Recensore/i: Massimo Migliorati
Etichette: Michelstaedter Carlo, D’Annunzio Gabriele, Pirandello Luigi, Opera, Romanzo, Poesia, Novella, Filosofia, Pessimismo, Letteratura, Critica letteraria, Ottocento, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: LUCIANO PARISI
Titolo libro/articolo recensito: Uno specchio infranto. Adolescenti e abuso sessuale nell’opera di Alberto Moravia
Edizioni: Edizioni dell’Orso, Milano – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 177-179
Recensore/i: Valentina Mascaretti
Etichette: Moravia Alberto, Opera, Romanzo, Letteratura, Critica letteraria, Adolescenza, Psicoanalisi, Novecento,

Autore/i articolo: MONICA BISI
Titolo articolo: I “Cantici” di Manzoni. “Inni sacri”, cori, poesie civili, dopo la conversione, 15-16 maggio 2013, Société de lecture, Ginevra

Cronaca di due intense giornate di studi e letture manzoniane promosse dalla Facoltà di Lettere dell’Università di Ginevra.

Lingua: Italiano
Pag. 181-183
Etichette: Manzoni Alessandro, Opera, Poesia, Letteratura, Critica letteraria, Ottocento, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: FRANCESCO FILIA
Titolo libro/articolo recensito: La neve
Edizioni: Fara, Rimini – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 185
Recensore/i: Giancarlo Pontiggia
Etichette: Filia Francesco, Poesia, Letteratura italiana, Critica letteraria, Novecento,

Autore/i libro/articolo recensito: MAURIZIO CUCCHI
Titolo libro/articolo recensito: Malaspina
Edizioni: Mondadori, Milano – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 185-187
Recensore/i: Giancarlo Pontiggia
Etichette: Cucchi Maurizio, Opera, Poesia, Letteratura italiana, Critica letteraria, Novecento,