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Tenzone | 2013 | N. 14
Anno 2013 – N. 14
A cura di Massimo Marini
Titolo articolo: Presentación
Si presenta il quattordicesimo numero di Tenzone con un ricordo di Umberto Carpi (“Paci”), deceduto nel 2013, autore del primo contributo raccolto nel numero, tratto dall’ultima lectura Dantis del critico, effettuata a Bologna il 13 maggio 2013 ed incentrata sul XXXII canto dell’Inferno. Si passa alla presentazione degli altri lavori presenti nel numero.
Lingua: SpagnoloPag. 7-10
Etichette: Dantismo, Critica letteraria,
Titolo articolo: Inferno XXXII
L’articolo si concentra sull’analisi delle connotazioni politiche assunte dai personaggi del canto, particolarmente evidenti ai lettori coevi a Dante, meno per il lettore odierno. In quest’ottica viene spiegata la presenza nel canto di Gianciotto, Alberti di Mangona, Camicione dei Pazzi, Bocca degli Abati, Ugolino. Si mettono altresì in evidenza i precedenti accenni alla Caina nel corso della cantica, proponendo riflessioni sulla struttura dell’Inferno dantesco. Infine, la struttura chiasmica del canto viene messa in evidenza grazie alle scene che poste da Dante in apertura e chiusura dello stesso, con le teste degli Alberti e quelle del conte Ugolino e dell’arcivescovo Ruggieri.
Lingua: ItalianoPag. 11-36
Etichette: Critica letteraria, Dantismo, Intertestualità, Politica, Lettura,
Titolo articolo: La metamorfosis de Dante como nuevo Orfeo (“Convivio”, II i 3)
Nel brano del “Convivio” (II i 3) Dante spiega come vanno interpretate le sue canzoni filosofiche, presentando un allegoria che rappresenta Orfeo come colui il quale, grazie al potere delle parole, dona agli uomini la possibilità di condurre una vita fondata sull’ordine politico e sulla pratica delle scienze e delle arti. Partendo dalla proposta di identificazione tra Orfeo e Dante, il contributo spiega il significato del “Convivio” alla luce di questa allegoria. Moderno Orfeo, Dante rende possibile a tutti gli uomini, anche agli illetterati, di coltivare il sapere, grazie alla trattazione filosofica in volgare compiuta dall’autore nella sua opera. Dante coadiuva gli uomini a compiere il loro fine naturale, quello della conoscenza, secondo la concezione aristotelica della teleologia della natura.
Lingua: SpagnoloPag. 37-70
Etichette: Critica letteraria, Dantismo, Filosofia Politica, Mitologia,
Titolo articolo: Dal “Convivio” alla “Monarchia” per il tramite del “De officiis” di Cicerone: l’imprescindibile paradigma ciceroniano
Nell’articolo si mette in risalto la profonda influenza ciceroniana nella concezione politica e filosofica di Dante, effettuando una carrellata dei principali elementi cicerioniani affiorati nell’opera del poeta. Tracce del “De officiis” vengono riscontrate nel “Convivio”, nel “De monarchia” e nella “Commedia”.
Lingua: ItalianoPag. 71-122
Etichette: Critica letteraria, Dantismo, Classicità romana, Latinità, Letteratura latina, Politica,
Titolo articolo: Sul valore simbolico di Virgilio nella “Divina Commedia”
Il viaggio dantesco nell’aldilà narrato attraverso il poema della “Commedia” serve ad esaltare i “due soli” della concezione politica e filosofica dantesca: la Chiesa, rappresentata da Beatrice, e l’impero, rappresentato da Virgilio. Contrariamente a quanto affermato da una parte della critica, Virgilio non rappresenterebbe dunque la ragione, bensì il potere imperiale. Grazie a tale identificazione, vengono chiariti passaggi oscuri del poema come per esempio il disdegno di Guido Cavalcanti o nell’episodio di Medusa nel IX canto dell'”Inferno”. La figura di Virgilio, così come tutto il viaggio ultraterreno di Dante, assume così il carattere di rielaborazione in chiave allegorica delle teorie politiche già esposte nel “De monarchia”.
Lingua: ItalianoPag. 123-146
Etichette: Critica letteraria, Dantismo, Allegoria, Politica,
Titolo articolo: Dal Limbo teologico al Limbo figurale di Dante
Partendo dalle più recenti revisioni delle posizioni ufficiali della Chiesa cattolica rispetto al Limbo, l’articolo affronta la tematica del Limbo in relazione alla concezione che Dante ha di questo luogo e dell’uso che il luogo riveste all’interno del poema. Il personaggio di Virgilio assume così un valore non più solamente teologico, ma anche figurale, come anticipazione dell’insufficienza della sola ragione per la comprensione dell’assoluto.
Lingua: ItalianoPag. 147-158
Etichette: Critica letteraria, Dantismo, Figura letteraria, Teologia,
Titolo articolo: “Purgatorio” XXXIII: profezia, missione e purificazione
Il contributo spiega il valore fondante ai fini della giustificazione del poema del XXXII canto del “Purgatorio” dopo la visione dell’albero della giustizia divina schiantato e del carro della Chiesa semidistrutto e trascinato lontano, Beatrice ordina a Dante di scrivere, una volta tornato nel mondo terreno, ciò che ha visto, attribuendo così all’autore il ruolo di profeta e missionario tra i vivi. Dopo aver bevuto ai fiumi Letè ed Eunoè Dante, purificato, è pronto per proseguire il suo viaggio e legittimare la propria narrazione, ponendosi quale poeta-profeta di una nuova era cristiana.
Lingua: ItalianoPag. 159-204
Etichette: Critica letteraria, Dantismo, Profezia, Religione, Teologia, Viaggio,
Titolo articolo: Tra ‘ferite’, ‘rotture’ e ‘piaghe’: percorsi e convergenze nella “Commedia”
L’analisi dei campi semantici individuati dai lessemi comev ‘ferite’, ‘rotture’ e ‘piaghe’ porta l’autrice a individuare una complessa rete di relazioni intertestuali che lega personaggi ed episodi della cantica dell'”Inferno” e del “Purgatorio”. Viene messa in evidenza la straordinaria “memoria poetica” dantesca, capace di costruire rapporti intratestuali anche a distanza, che ampliano enormemente le possibilità di lettura e sfidano costantemente le capacità associative della critica.
Lingua: ItalianoPag. 205-232
Etichette: Critica letteraria, Dantismo, Ermeneutica, Semantica,
Titolo articolo: Questione n. 20
Viene analizzato un brano del “Convivio” (III xii 13), nel quale la tradizione ha voluto vedere un passo dei “Soliloqui” di Sant’Agostino quale fonte di Dante. Di essi viene presa in esame in particolare la figura della donna-Sapienza, presente in Sant’Agostino e riproposta da Dante con la donna-Filosofia del “Convivio” e con la ‘donna gentile’ della “Vita nova”.
Lingua: ItalianoPag. 233-238
Etichette: Critica letteraria, Dantismo, Esegesi, Intertestualità, Allegoria, Filosofia,