Le riviste sostenitrici
Tenzone | 2010 | N. 11
Anno 2010 – Annata: XI – N. 11
A cura di Massimo Marini
Titolo articolo: Presentazione
Il numero della rivista è interamente dedicato agli atti del convegno “Invidïosi veri”, tenutosi a Barcellona tra il 17 e il 19 maggio 2010, e organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, l’Universitat Autònoma de Barcelona, l’Universitat de Barcelona e la Societat Catalana d’Estudis Dantescos. Il convegno, primo di una serie, si propone di studiare gli aspetti sovversivi o eterodossi dell’opera di Dante.
Lingua: ItalianoPag. 9-11
Etichette: Alighieri Dante, Critica letteraria,
Titolo articolo: ‘… se non fosse cive’. Dante e la politica. Linee per un convegno dantesco
Nell’irrequieto laboratorio di profonde mutazioni politiche che è la Firenze del suo tempo, il ‘cive’ Dante amplia il raggio della sua riflessione politica all’Europa delle (in-)sorgenti monarchie, che mettono in discussione le istituzioni universali della Chiesa e dell’Impero. La critica sferzante del poeta nei confronti della politica del suo tempo si muove soprattutto contro la faziosità e la ricerca di tornaconto personale. La visione “morale” della politica di Dante lo pone come coscienza critica di un potere troppo spesso indifferente al benessere dei popoli.
Lingua: ItalianoPag. 13-19
Etichette: Alighieri Dante, Analisi letteraria, Politica,
Titolo articolo: La doppia eterodossia di Dante Alighieri
L’autore individua nell’opera di Dante due eterodossie, contrapposte ad altrettante ortodossie: la prima riguarda la norma feudale, che si riflette sulla legittimità letteraria. La voce di Dio acquisisce legittimità grazie alla voce dell’individuo-Dante che ne esprime il dettato e non viceversa,come vorrebbe la consuetudine medievale. L’altra eterodossia, complementare alla prima, riguarda invece la nostra norma letteraria, che Dante sovverte facendo del senso letterale il trasmissore di una verità non soggettiva –e quindi relativa– ma oggettiva e dunque universale. Queste due deviazioni rispetto alla norma pongono l’opera di Dante nel suo contesto storico, ossia in un periodo di transizione da un mondo medievale e feudale, non ancora del tutto tramontato, e un mondo moderno, capitalista e borghese, non ancora completamente giunto a maturazione.
Lingua: ItalianoPag. 21-32
Etichette: Alighieri Dante, Critica letteraria, Eterodossia, Sovversione, Norma letteraria,
Titolo articolo: Le tre anella: Dante al crocevia tra cultura cristiana, ebraica ed islamica
Fra il IX e il XIII secolo il Mediterraneo assolve ancora a quella funzione di crocevia tra popoli e culture che gli era stata propria nel periodo dell’antichità classica. L’intreccio è ora tra cultura araba, ebraica e cristiana. Attraverso i continui contatti, l’errare dei sapienti e l’attività delle corti, si favorisce la relazione reciproca, riscontrabile nelle numerose traduzioni di autori classici e dall’arabo all’ebraico e al latino. Tutto questo movimento di scambi si riflette anche nell’opera di Dante, meno estranea alle influenze di filosofi e poeti arabi e della qaballah di quanto non si sia ritenuto finora.
Lingua: ItalianoPag. 33-58
Etichette: Alighieri Dante, Critica letteraria, Aristotele, Avicenna, Averroè, Traduzione, Mediterraneo,
Titolo articolo: Invidia e Sovversione in Dante e Sigieri
Il sentimento dell’invidia viene analizzato in tutta la sua importanza nella società medievale, in rapporto con la sua concezione odierna. L’analisi del verso 138 del canto X del Paradiso fornisce il punto di vista di Dante sulla questione. Proprio a partire dalla concezione medievale del sentimento dell’invidia le figure del poeta e di Sigieri di Brabante assumono caratteri che possono essere considerati sovversivi.
Lingua: ItalianoPag. 59-74
Etichette: Alighieri Dante, Brabante Sigieri di, Critica letteraria, Invidia, Averroismo, Sovversione,
Titolo articolo: Il disdegno di Beatrice e l’averroismo di Francesca
Attraverso l’analisi del disdegno di Beatrice e della presenza di elementi averroisti nel personaggio di Francesca da Rimini vengono ripercorse le tappe dell’influenza cavalcantiana in Dante, nella poetica del disdegno, e del suo superamento in chiave teologiCa e razionale con la poetica dell’umiltà elaborata dall’Alighieri nella sua maturità. La dialettica tra Cavalcanti e Dante si incentra sulla questione del libero arbitrio e sulla possibilità o meno che la passione amorosa possa annullarne la validità dottrinaria. I testi qui presi in esame sono le rime non interpretate in prosa nella “Vita Nuova” e nel “Convivio” e il canto V dell’Inferno.
Lingua: ItalianoPag. 745-104
Etichette: Alighieri Dante, Critica letteraria, Beatrice, Francesca da Rimini, Cavalcanti Guido, averroismo, Disdegno, Umiltà,
Titolo articolo: La leggenda della morta pietrificata e la presenza di Beatrice nelle ‘petrose’: uno scavo di etnofilologia dantesca
Le rime ‘petrose’ di Dante vengono rilette alla luce delle numerose leggende del folklore eurasiatico, che attestano come un eccesso di pianto e di cordoglio per una donna morta ne causi il ritorno in forma di creatura pietrificata. Questa interpretazione individua, anche sulla base di argomentazioni testuali, in Beatrice la donna celata dietro alle ‘petrose’ ed apre nuove prospettive esegetiche non solo sulle ‘Rime’ e sui passi del ‘Purgatorio’ generalmente associati ad esse, ma sull’intero percorso poetico di Dante.
Lingua: ItalianoPag. 105-122
Etichette: Alighieri Dante, Critica letteraria, Etnofilologia, Rime petrose, Morta pietrificata, Sciamanismo europeo,
Titolo articolo: Beatrice e Medusa dalle ‘petrose’ alla Commedia
Le terzine ‘petrose’ dell’Eden e la figura di Beatrice, ivi descritta con i tratti della Medusa e della Pietra, donna gelida e impietosa (“Pgt, XXXII), conducono ad un esame più approfondito del significato delle immagini adottate dal poeta nel canto e della figura stessa della donna amata dal poeta.
Lingua: Olandese/ItalianoPag. 123-156
Etichette: Alighieri Dante, critica letteraria, Rime petrose, Betrice,
Titolo articolo: Le luminose sostanze dell’essere. Sacralità della scrittura dantesca nei canti XXXIII-XIV del Paradiso
Le immagini ‘naturali’ sulle quali si apre il canto XXIII del Paradiso vengono progressivamente proiettate da Dante su un piano di significazione più elevato, doce la luce che irraggia la nuova realtà è quella della Rivelazione e dell’Incarnazione. Ricorrendo perciò al concetto (già di al-Kindi e Plotino, fonti eterodosse) dell’interazione fra luce e materia, Dante segna così potentemente il passaggio dal mondo della pura visione e della luce terrena a quello delle potenze invisibili e della luce che viene solo dalla fede, da ciò che non si può vedere. Fissando un rapporto diretto fra la sua parola poetica e i valori teologici Dante giunge ad elevare la funzione della scrittura del poema alla rivelazione delle verità di fede emanate dal DIo, divenendo egli stesso forma del verbo divino.
Lingua: ItalianoPag. 157-171
Etichette: Alighieri Dante, Critica letteraria, Paradiso, Teoria emanatistica, Visione della materia,
Titolo articolo: “E de fendutz per bustz tro als braiers”: sulla presenza dell”eredità’ di Bertran de Born nella commedia
Si analizza la presenza, ampiamente documentata, di Bertan de Born all’interno della “Commedia”, riflettendo sui rimandi intertestuali che mettono in comunicazione il trovatore col poeta fiorentino all’interno dell’opera di quest’ultimo. Tale ricognizione permette di effettuare considerazioni più generali sui procedimenti intertestuali di Dante.
Lingua: ItalianoPag. 173-187
Etichette: Alighieri Dante, Born, Bertran de, critica letteraria, analisi stilistica, Intertestualità,
Titolo articolo: Lumen Dantis et Lumen Margaretae: el imaginario compartido por Dante Alighieri y Merguerite dicta POrete
Le immagini usate da Dante per esprimere il contatto-visione finale con Dio vengono confrontate con quelle usate dall’eretica e sua contemporanea Marguerite Porete (†1310). L’uso delle immagini della luce, l’ascensione graduale e il “nodo d’amore”, presenti negli autori, vengono a loro volta messe in relazione con le dottrine teologiche coeve sulla visio Dei. Da tale confronto potranno scaturire delle osservazioni in merito all’ortodossia/eterodossia ed alle loro implicazioni sia nella “Commedia” che nel “Mirouer des simples ames”.
Lingua: ItalianoPag. 189-225
Etichette: Alighieri Dante, Porete Marguerite, Critica letteraria, Visione, Eresia,
Titolo articolo: Il testo moltiplicato: interpretazioni esoteriche della Divina Commedia
L’articolo analizza i possibili contatti tra Dante e la mistica ebraica dello “Zohar” e della Kabalah, rintracciandone i segni nella sua opera. Dopo una veloce carrellata sulle interpretazioni esoteriche dell’opera dantesca, che lo hanno voluto di volta in volta legato a sette segrete ispirate ai Templari, ai Massoni o ai Rosacroce, o a movimenti eretici come i “Fedeli d’Amore, ci si sofferma in particolare su due studi, quello di René Guèron, del 1925, dal titolo l'”Esotérisme de Dante”, e quello di Mark Jay Mirsky, autore nel 2003 del volume “Dante, Eros and Kabalah”.
Lingua: ItalianoPag. 227-246
Etichette: Alighieri Dante, Esoterismo, Critica letteraria,,
Titolo articolo: Spazi ‘altri’ per Dante, La “Comedia” nella lettura messicana, la “Commedia” nella lettura scolastica
Il saggio ricostruisce sinteticamente le tappe della fortuna critica ed editoriale della “Commedia” nel Messico degli ultimi due secoli, illustrandone le diverse modalità di ricezione nel contesto culturale centroamericano. Parallelamente individua alcuni momenti centrali della fruizione dantesca nella scuola italiana dall’Ottocento al ventunesimo secolo, mettendo in luce come -in entrambi i casi- si registri una carenza conoscitiva della realtà testuale dell’opera.
Lingua: ItalianoPag. 247-263
Etichette: Alighieri Dante, Italia, Messico, Scuola,