Tenzone | 2010 | N. 10

Anno 2010 – Annata: X – N. 10
A cura di Massimo Marini

Autore/i articolo: GIULIANA NUVOLI
Titolo articolo: La Costruzione del personaggio Dante: dal “Convivio” alla “Commedia”

La costruzione del Dante personaggio-protagonista della “Commedia” comincia già nel “Convivio” e, segnatamente, nel IV trattato. Le analisi sulle atà dell’uomo contenute nel commentario all’ultima strofa della canzone “Le dolci rime d’amor ch’io solìa” dotano il personaggio delle qualità e dei comportamenti che mostrerà nel corso del viaggio verso Dio intrapreso nella “Commedia”. Il “Convivio” viene in tal modo ad assumere un valore significativo più alto di quello generalmente attribuitogli dalla critica tradizionale.

Lingua: Italiano
Pag. 11-40
Etichette: Alighieri Dante, Critica letteraria, Personaggio, Narratore,

Autore/i articolo: RAFFAELE PINTO
Titolo articolo: La poetica dell’esilio e la tenzone con Cino

Lo scambio di sonetti tra Dante e Cino durante l’esilio di entrambi, viene interpretato come il documento di una polemica scatenatasi tra i due amici quando Dante abbandonò la poetica dell’Eros (il cui simbolo era il personaggio di Beatrice) per dedicarsi allo studio della filosofia (il cui simbolo era la ‘donna gentile’). Le questioni sentimentali di Cino sono speculari al conflitto mentale tra le due tipologie di donna descritto da Dante nel “Convivio”, e rappresentano il rimprovero per aver abbandonato gli antichi valori.

Lingua: Italiano
Pag. 41-73
Etichette: Alighieri Dante, Pistoia Cino da, Poetica, Critica letteraria, Analisi stilistica,

Autore/i articolo: GIUSEPPE ANTONIO CAMERINO
Titolo articolo: ‘Se fior la penna aborra’. Inferno XXV e le invenzioni del mutare e trasmutare

Dante narra in questo canto straordinarie e terribili trasformazioni, producendo un numero di metafore uniche -fumo, nebbia, ceneri, schiuma ed altre- che suppliscono all’impossibilità di descrivere direttamente le metamorfosi. Nei versi 74-75 del XVII canto dell’Inferno il poeta delinea i tratti principali della bolgia appena visitata, per mezzo di suoni che non può distinguere ed intendere e di immagini confuse che non può descrivere. L’analisi si concentra sulle metafore inventate per descrivere l’indescrivibile, ma anche sull’esame delle correlazioni semantiche e stilistiche attraverso le quali Dante riesce a dipingere la precarietà della condizione umana, la mancanza di una autentica identità.

Lingua: Italiano
Pag. 75-98
Etichette: Alighieri Dante, Criitca letteraria, Analisi stilistica, Analisi retorica,

Autore/i articolo: PIER ANGELO PEROTTI
Titolo articolo: Maestro Adamo e Sinone (“Inferno” XXX, 49-129)

La lite tra Maestro Adamo e Sinone, falsificatori il primo di monete e il secondo di parole, offre lo spunto per ricercare le ragioni che hanno indotto il poeta a collocare il greco spergiuro tra i condannati di Malebolge anziche tra quelli della Giudecca. In questo modo si proporrebbe un contrasto tra Sinone ed il più famoso dei “consiglieri fraudolenti”, Ulisse, personaggio trattato da Dante in maniera assai differente (Inf. XXXVI, 49) da come lo aveva presentato Virgilio. Si suggerisce infine un parallelismo tra Giuda e Sinone, entrambi indispensabili per l’attuazione di un progetto superiore, rispettivamente di Dio e del Fato.

Lingua: Italiano
Pag. 99-117
Etichette: Alighieri Dante, Maestro Adamo, Sinone, Virgilio, Ulisse, Giuda, Critica lettararia,

Autore/i articolo: GIUSEPPE CIAVORELLA
Titolo articolo: “Purgatorio” IV: l’ascesa al primo balzo e Belacqua

Il canto viene diviso in cinque parti ed analizzato. La quinta ed ultima parte vede l’entrata di un personaggio, Belacqua, che interrompe il dialogo tra Dante ed il suo maestro Virgilio. Belacqua, amico di Dante, fu pigro in vita e continua ad esserlo anche in morte: appoggiato ad una gran pietra, ride della smania del poeta di raggiungere il prima possibile la vetta. L’episodio sembrerebbe scivolare verso il comico, ma in realtà Belacqua non è una caricatura; è un penitente che vorrebbe salire al monte dell’espiazione ma che la legge del Purgatorio obbliga ad aspettare con cristiana pazienza, che passi il tempo prescritto nell’Antipurgatorio. Solo le preghiere dei vivi in stato di grazia, potranno accorciare la sua attesa, come Belacqua stesso afferma.

Lingua: Italiano
Pag. 119-153
Etichette: Alighieri Dante, Belacqua, Critica letteraria, Dottrina religiosa,

Autore/i articolo: CHIARA CAPPUCCIO
Titolo articolo: La funzione della percezione musicale nella costruzione di Dante personaggio della “Commedia”

Nell’articolo si studiano la funzione delle percezioni melodiche e la loro trasformazione in rappresentazione musicale, come espediente per la costruzione del Dante-personaggio della “Commedia”, intenso non solo come protagonista del poema ma anche come colui che racconta i fatti rappresentati nel poema. Prendendo come punto di partenza le questioni relative al rapporto tra io empirico e io poetico presenti nell’opera, viene proposta l’analisi di alcuni specifici passaggi del “Purgatorio” e del “Paradiso” per dimostrare come la funzione delle percezioni musicali, e la loro descrizione attraverso un lessico appropriato, fanno parte del processo di costruzione sia del Dante personaggio che del Dante narratore.

Lingua: Italiano
Pag. 155-183
Etichette: Alighieri Dante, Critica letteraria, Analisi stilistica, Musica,

Autore/i articolo: CORRADO CALENDA
Titolo articolo: ‘Segnare a li occhi miei nostra favella’: l’immaginazione visiva al servizio della parola nel canto XVIII del Paradiso

Il canto XVIII del “Paradiso”, incredibile prova di efficacia espressiva e rappresentativa e senz’altro una delle vette dell’invenzione verbale dantesca, illustra al lettore la tensione etica contenuta in una proverbiale citazione biblica dal “Liber Sapientiae” e sviluppata in toni laceranti da una chiusa memorabile che torna sui uno dei temi favoriti della Commedia: l’ispirazione etica contro i cattivi capi politici e religiosi del suo tempo.

Lingua: Italiano
Pag. 185-214
Etichette: Alighieri Dante, Critica letteraria, Analisi stilistica, Retorica,

Autore/i articolo: FRANCESC J. GÓMEZ
Titolo articolo: ‘Ut poetam… vel quasi ut profeta’: apologia dantesca i exegesi del ‘Veltro’ en Pietro Alighieri

Il “Comentum” di Pietro Alighieri è la fonte principale del “Tractat de les penes particulars d’infern” del frate minore catalano Joan Pasqual (s. XV). La critica moderna ritiene che Pietro preferisca il paradigma della fictio poetica a quello della visio profetica, allo scopo di difendere l’ortodossia di Dante e anche a costo di tradirne il messaggio: così si spiegherebbe la possibilità di questa transcodicazione, non solo linguistica,dall’italiano al catalano. Vengono quindi studiate le intenzioni apologetiche di Pietro e, per quanto riguarda la profezia del Veltro, il rifuto della dicotomia tra i paradigmi profetici e poetici, evidenziando come Pietro collochi la Commedia tra le tre coordinate poetiche rappresentate dal Salmista, Virgilio e Alano de Lilla, in base alla tradizione esegetica medievale e alla precisa conoscenza del corpus dantesco.

Lingua: Catalano
Pag. 215-247
Etichette: Alighieri Dante, Alighieri Pietro, Pasqual Joan, Critica letteraria, Commento dantesco, Ermeneutica,

Autore/i articolo: LUIS MARTÍNEZ-FALERO
Titolo articolo: Concepto y representación de la muerte en Dante Alighieri y los poetas del Trecento italiano

Il concetto della morte e la sua rappresentazione vengono studiati rispetto all’opera di Dante e di altri autori successivi del Trecento italiano. La prospettiva è quella della teoria dell’Immaginario, che permette di elaborare collegamenti tra i testi e le rappresentazioni iconografiche, con i relativi antecedenti letterari, prodotto di un Immaginario antropologico e di proiezioni psicologiche ben precise. Si tenta anche un confronto tra alcuni testi del Trecento italiano ed altre opere medievali di ambito europeo, per completare il quadro dell’Immaginario comune degli autori presi in considerazione.

Lingua: Spagnolo
Pag. 249-275
Etichette: Alighieri Dante, Critica letteraria, Immaginario, Morte, Letteratura Comparata,

Autore/i articolo: CARLOS LÓPEZ CORTEZO
Titolo articolo: Questione n° 18

I versi 94-95 del III canto dell’Inferno ed i versi 23-24 del V canto della medesima cantica vengono spiegati alla luce della definizione di beato contenuta nel “De Trinitate Dei” agostiniano, ma anche come riferimento alla figura della Madonna, la prima ad interessarsi a Dante e alla quale San Bernardo attribuisce la stessa espressione di Virgilio.

Lingua: Italiano
Pag. 279-280
Etichette: Alighieri Dante, Critica letteraria, Analisi stilistica, Esegesi,

Autore/i articolo: JUAN MIGUEL VALERO MORENO
Titolo articolo: Las empresas editoriales de Massimo Seriacopi: Dante Alighieri y textos italianos medievales de poesía

L’A. recensisce le opere del dantista Massimo Seriacopi.

Lingua: Spagnolo
Pag. 283-290
Etichette: Medioevo, Poesia medievale, Commento dantesco, Critica letteraria,