Tenzone | 2007 | N. 8

Anno 2007 – Annata: VIII – N. 8
A cura di Massimo Marini

Autore/i articolo: VITTORIO BARTOLI
Titolo articolo: L’idropisia di maestro Adamo in “Inferno” XXX. Importanza della dottrina umorale di Galeno nel medioevo

Partendo dai versi 49-129 del XXX canto dell'”Inferno”, che descrivono l’idropisia di maestro Adamo, il contributo prende in esame i contatti tra le conoscenze di Dante sulla medicina e la scienza medica medievale, con particolare riferimento alla teoria galenica degli umori. In base a tale teoria nel Medioevo l’iconografia cristiana ha definito i dettagli della Passione di Cristo, localizzando ad esempio nell’ipocondrio destro il punto in cui Longino trafisse il costato di Gesù poiché lì ha sede il fegato, il solo organo dal quale potevano sgorgare prodigiosamente sangue e acqua, simboli della nuova Chiesa.

Lingua: Italiano
Pag. 11-30
Etichette: Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, Dantismo, Malattia, Medicina, Medioevo, Trattatistica, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: CHIARA CAPPUCCIO
Titolo articolo: ‘Quando a cantar con organi si stea’ (Purg. IX, 144). Riflessi danteschi della polemica contro la polifonia?

Il contributo analizza le ultime terzine del canto IX del “Purgatorio”, che hanno dato luogo a diverse interpretazioni da parte della critica a causa dei molti riferimenti alla sfera musicale in esso presenti. Dante e il suo “Purgatorio” verrebbero in tal modo a inserirsi nel dibattito trecentesco sull'”Ars Nova”, l’evoluzione in senso polifonico della musica fino ad allora essenzialmente monodica, con tutte le conseguenze che ciò comportava sia sul piano della teoria ritmica che della composizione musicale e testuale. In questo momento-chiave della storia musicale Dante rifugge qualsiasi intento polemico, inserendo nelle ultime due cantiche riferimenti sia all’una che all’altra modalità.

Lingua: Italiano
Pag. 31-64
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Purgatorio, Dantismo, Musica, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: MARÍA CLARA IGLESIAS
Titolo articolo: La relación ‘Amistà-Amore-Mente’ en el tratado tercero del “Convivio”

Il contributo analizza il “Trattato Terzo” del”Convivio”, col commento dantesco alla canzone “Amor che ne la mente mi ragiona”. L’amore viene messo in relazione con la mente, e Dante espone la sua concezione dell’infusione del divino nell’intelletto umano, che trova eco nei commentari di Avveroè, Avicenna e San Tommaso d’Aquino al “De Anima” aristotelico. Tale visione dell’intelletto si mostra strettamente legata alla speculazione filosofica compiuta nel ragionamento d’amore, e l’intervento divino ha luogo laddove l’intelletto umano, neccessariamente limitato, non arriva a comprendere determinati aspetti. Ragione e amore si trovano dunque intimamente fusi, senza entrare in conflitto.

Lingua: Spagnolo
Pag. 65-90
Etichette: Alighieri Dante, Convivio, Dantismo, Medioevo, Amore, Filosofia, Aristotelismo, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: CARLOS LÓPEZ CORTEZO
Titolo articolo: La estructura filosófica de la “Vita Nova” (I)

La struttura narrativa della “Vita Nova” scandisce delle tappe nell’evoluzione del sentimento di Dante per Beatrice che trovano corrispondenza a livello filosofico: da una prima fase, considerata dal poeta stesso a posteriori epicurea, si passa con la morte di Beatrice ad una tappa stoica, segnata da un amore perfetto e virtuoso, non utilitaristico e perciò duraturo. La virtù dell’intelletto si separa dalla corporeità materiale (la morte di Beatrice fornisce lo spunto per questa trasformazione), e la vita attiva, razionale, della prima parte si converte nella vita contemplativa, intellettuale, della seconda.

Lingua: Spagnolo
Pag. 91-114
Etichette: Alighieri Dante, Vita Nova, Duecento, Trecento, Medioevo, Filosofia,

Autore/i articolo: LUIGI PEIRONE
Titolo articolo: ‘Pape Satàn’ e quel che segue

Le parole di Pluto nel VI canto dell'”Inferno” sono state oggetto di molteplici interpretazioni da parte della critica, non tutte condotte col rigore filologico necessario. Esaminando parola per parola, il contributo propone un’interpretazione letterale della frase, mettendo oltretutto in rilievo come il discorso del demone Pluto venga troncato da Virgilio sul nascere. Sembrerebbe dunque l’incipit sconnesso di un discorso mai finito, dove il termine “aleppe”, più controverso, starebbe ad indicare il principio di una enumerazione, secondo la consuetudine biblicadi numerare i versetti con lettere dell’alfabeto ebraico qui parodiata dal mostro infernale, venendo così ad assumere un significato analogo a “per prima cosa”.

Lingua: Italiano
Pag. 115-122
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Inferno, Duecento, Trecento, Filologia, Bibbia,

Autore/i articolo: RAFFAELE PINTO
Titolo articolo: Dante (Inf. V) e Buster Keaton: la mediazione comica del desiderio

La libera citazione dell’ultimo verso del canto V dell'”Inferno” nella scena finale del film “Sherlock Holmes junior” di Buster Keaton, dà luogo a una serie di riflessioni sull’utilizzo dello spunto dantesco nell’opera cinematografica del comico americano, messa in relazione con alcuni studi critici. Tale operazione si rivela una sensibilità tipicamente postmoderna e Dante viene stdiato in rapporto alle attuali forme di produzione di “fictio”, il cinema e la televisione.

Lingua: Italiano
Pag. 123-1446
Etichette: Alighieri Dante, Keaton Buster, Divina Commedia, Sherlock Holmes Junior, Critica cinematografica, Dantismo, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: MASSIMO SERIACOPI
Titolo articolo: Il sesto canto dell'”Inferno” all’interno di un volgarizzamento inedito trecentesco del “Comentum” di Pietro Alighieri

Continuando lo studio di commenti trecenteschi alla “Divina Commedia”, Massimo Seriacopi analizza una trasposizione in volgare inedita del “COmentum” di Pietro Alighieri al poema paterno, soffermandosi sul VI canto dell'”Inferno”, denso di riflessioni politiche e sociali. Come altri commentari coevi, anche questo si caratterizza per una accentuata allegorizzazione del testo; tuttavia questi precoci esempi di esegesi dantesca sono sempre utili a rievocare l’ambiente culturale, la sensibilità comune entro cui Dante stesso ha concepito il suo poema.

Lingua: Italiano
Pag. 147-158
Etichette: Alighieri Dante, Alighieri Pietro, Divina Commedia, Inferno, Comentum, Storia della critica, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: ILARIA TUFANO
Titolo articolo: Note intorno al canto XXIX del “Purgatorio”

Il contributo analizza alcuni microepisodi all’interno del complessa ed articolato canto XXIX del “Purgatorio”, nel quale Dante incontra Matelda. Quest’ultimo enigmatico personaggio, viene analizzato nella sua valenza erotica, esercitata materialmente sul Dante viaggiatore, resa ancor più complessa dall’inquietante rievocazione del fantasma di Guido Cavalcanti nel ritratto del personaggio femminile. Vero e proprio momento di passaggio all’interno del poema, l’incontro con Matelda assume valore iniziatico: presto Virgilio sparirà, e Matelda lo sostituisce nell’Eden; il riflesso della propria immagine che Dante vede nelle acque del fiume rappresenta la presa di coscienza dell’alta missione che lo attende da quel punto in poi.

Lingua: Italiano
Pag. 159-180
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Purgatorio, Dantismo, Matelda, Erotismo, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: JUAN VARELA-PORTAS DE ORDUÑA
Titolo articolo: Un símil estructural del “Paradiso”: el símil-resumen del pájaro que espera (Par.XXIII, 1-12)

L’esegesi della similitudine contenuta ai versi 1-12 del canto XXIII del “Purgatorio” viene condotta secondo i principi metodologici sviluppati durante i lavori del “Seminario de la Asociación Complutense de Dantología”, mettendo in luce nuovi livelli di significato sia sul piano della struttura che del senso allegorico in essa contenuto. In particolare viene stabilitio un parallelismo tra la figura dell’uccello, citata nei versi, quella della guida Beatrice e il processo di conoscenza contemplativa descritto da Riccardo di San Vittore.

Lingua: Spagnolo
Pag. 181-202
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Paradiso, Dantismo, Retorica, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: LUIGI PEIRONE
Titolo articolo: Questione n° 14

Si studia il significato del termine “ramogna” in “Purgatorio”, 25. Si propone la soluzione di “preghiera” avallata anche dal contesto in cui compare la parola, Etimologicamente esistono sia forme congetturate che materialmente attestate da cui può farsi derivare.

Lingua: Italiano
Pag. 205-206
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Dantismo, Critica del testo, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: CARLOS LÓPEZ CORTEZO
Titolo articolo: Questione n° 15

La questione è rappresentata dal verso 49 del canto III dell’Inferno, del quale si propone di rintracciare la fonte diretta in un brano del “De amore” di Andrea Cappellano.

Lingua: Italiano
Pag. 207-208
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Cappellano Andrea, De amore, Dantismo, Critica del testo, Duecento, Trecento,

Autore/i libro/articolo recensito: GRUPO TENZONE
Titolo libro/articolo recensito: Tre donne intorno al cor mi son venute
A cura di: JUAN VARELA-PORTAS DE ORDUÑA
Edizioni: Departamento de Filología Italiana, Universidad Complutense de Madrid – Asociación Complutense de Dantología, Madrid – 2007
Lingua: Italiano
Pag. 211-224
Recensore/i: CHIARA CAPPUCCIO
Etichette: Dantismo, Alighieri Dante, Duecento, Trecento,