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Studi sul Settecento e l’Ottocento | 2024 | N. 19
Anno 2024 – 19 – N. 19
A cura di Clara Cardolini Rizzo
Titolo articolo: Tra archeologia, scienze naturali e racconti di viaggio: Viterbo nei resoconti archeologici ibridi di Francesco Orioli
Francesco Orioli (1783-1856) è stato un intellettuale eclettico che si è dedicato ai più disparati campi del sapere. Nell’articolo si esaminano i suoi scritti archeologici, che trattano per lo più dei ritrovamenti delle necropoli etrusche a Viterbo, città natale dell’autore. Sono, secondo l’A., testi che rientrano nella categoria di ‘memorie archeologiche’, un tipo di scrittura ibrida che fonde letteratura di viaggio, autobiografia, resoconti archeologici e scienze naturali. La scoperta e la ricostruzione delle origini di una civiltà antica e semi-sconosciuta come quella etrusca e le esplorazioni di territori ignoti e misteriosi del nord del Lazio, pur veicolando importanti conoscenze e notizie archeologiche, diedero spazio – rileva lo studioso – a una narrativa d’avventura che riscosse un notevole successo.
Lingua: ItalianoPag. 11-20
Etichette: Autobiografia, Memoria, Narrativa, Scienza, Viaggio, XVIII secolo, Francesco Orioli, Viterbo
Titolo articolo: Quando “a fischiare l”Ugo Foscolo’ c’era il rischio di andare in prigione” (Foscolo personaggio nel dramma di Riccardo Castelvecchio)
Il saggio avvia una riflessione su un aspetto non indagato – a detta dell’A. – della ricezione ottocentesca di Ugo Foscolo: la produzione teatrale dove il poeta agisce come personaggio. È preso in esame l'”Ugo Foscolo” di Riccardo Castelvecchio, rappresentato a Milano il 17 novembre 1858 e pubblicato nel 1869. Si tratta di una commedia storica ambientata negli anni 1808-1811 centrata sulla contrapposizione tra il poeta e i letterati vicini a Eugenio Beauharnais. Il dramma suscitò una violenta reazione da parte dei patrioti del movimento anti-austriaco. Attraverso fonti edite e inedite, l’A. fa luce sulle ragioni della polemica, i luoghi del dibattito e i suoi animatori.
Lingua: ItalianoPag. 21-34
Etichette: Commedia, Dramma, Teatro, XIX secolo, Eugenio Beauharnais, Riccardo Castelvecchio, Ugo Foscolo, Ugo Foscolo, Austria, Milano
Titolo articolo: Lo spazio del letterario nell’offerta libraria nella biblioteca circolante di Giovan Pietro Vieusseux
Il contributo considera la storia della Biblioteca circolante del Gabinetto scientifico e letterario Vieusseux, istituita nel 1822 e destinata a diffondere tra i lettori toscani e non solo, libri letterari e saggistica storica e scientifica. Secondo l’A., la presenza e l’assenza di titoli italiani e stranieri sono indicative delle scelte di letture che Vieusseux intendeva proporre; un riscontro incrociato tra i cataloghi e gli elenchi disponibili permette di ricostruire la consistenza dell’offerta della Biblioteca, che doveva confrontarsi anche con le restrizioni imposte dalla censura, spesso aggirate attraverso strategie editoriali. Negli anni di gestione del suo ideatore, il Gabinetto Vieusseux appare quindi agli occhi dell’A. una sorta di zona franca dove ai ceti privilegiati rappresentati dagli iscritti – intellettuali, aristocratici, stranieri – era permesso leggere e prendere in prestito ciò che al resto della popolazione era proibito.
Lingua: ItalianoPag. 35-43
Etichette: Biblioteca, Censura, Letteratura, Libro, Saggistica, Scienza, Storia, Traduzione, XIX secolo, Giovan Pietro Vieusseux, Toscana
Titolo articolo: Traduzioni italiane in Francia all’inizio dell’Ottocento: due casi di studio (Stefano Egidio Petronj, Carlo Denina)
Il contributo evidenzia il significato politico e culturale che assumono le traduzioni nel periodo post rivoluzionario e napoleonico. Nei due casi di studio considerati, i progetti editoriali e la natura delle figure di letterati coinvolti a vario titolo (autori, traduttori, prefatori, editori) mostrano, secondo l’A., che la scelta di tradurre un libro corrisponde alla volontà di intervenire nel dibattito contemporaneo. Le opere e traduzioni in francese di Petronj – rileva la Tatti – intendono rafforzare il consenso dell’autore e del suo entourage nei confronti di Napoleone; la traduzione della Russiade di Denina avviene in un momento di rinnovata collaborazione tra Francia e Russia. Paratesti, carteggi, articoli e interventi – conclude la studiosa – permettono di collocare le traduzioni nel contesto all’interno del quale sono progettate.
Lingua: ItalianoPag. 45-56
Etichette: Politica, Traduzione, XIX secolo, Carlo Denina, Stefano Egidio Petronj, Francia, Italia, Russia
Titolo articolo: Riviste femminili milanesi dell’Ottocento: fra taffetà e impegno civile. I “Costumi del giorno”
Secondo l’A., i “Costumi del giorno” sono forse la rivista meno considerata fra quelle frequentate da Nievo giornalista. Pubblicata a Milano e dedicata a un pubblico prevalentemente femminile, essa non ha – argomenta la Bianco – le stesse pretese dei periodici guidati dalla famiglia Lampugnani, ma tuttavia, a un’indagine più approfondita, emerge anche qui, pur con un intento di minore portata, l’impegno educativo nei confronti delle lettrici. Attraverso l’analisi delle diverse componenti della rivista – dagli editori ai profili dei collaboratori (quasi tutti a vario titolo impegnati sia pubblicamente che letterariamente nell’obiettivo unitario) – e leggendo fra le righe di alcuni articoli più briosi, il breve studio intende far emergere sotto una nuova luce un’esperienza editoriale che fra crinoline e mussole si propone con un messaggio ulteriore.
Lingua: ItalianoPag. 59-65
Etichette: Giornalismo, Impegno politico, Risorgimento, Rivista, XIX secolo, Costumi del giorno, Milano
Titolo articolo: Giuseppe Pecchio fuori d’Italia. Nuove acquisizioni
Grazie alla nuova acquisizione di una lettera, l’A. fa luce sulle ragioni intorno alla cattiva fama di Giuseppe Pecchio negli ambienti liberali milanesi. Nel 1821, Pecchio fu invitato da Carlo Alberto come negoziatore, alla vigilia dei moti nel Lombardo-Veneto. In seguito al fallimento della rivoluzione, poiché ricercato dalla polizia austriaca, Pecchio scrisse al letterato greco Andrea Mustoxidi, addetto all’ambasciata di Russia, allo scopo di ottenere un passaporto per fuggire in Francia. Il saggio ricostruisce le singole tappe di quella fuga attraverso l’Europa fino all’Inghilterra, dove il patriota muore in esilio. L’opinione negativa su Pecchio – secondo l’A. – sembra essere condizionata dalle numerose contraddizioni del movimento liberale, soprattutto dall’influenza di Federico Confalonieri, leader dell’ala moderata.
Lingua: ItalianoPag. 67-77
Etichette: Epistola, Risorgimento, XIX secolo, Andrea Mustoxidi, Federico Confalonieri, Giuseppe Pecchio, Europa, Inghilterra, Milano, Russia
Titolo articolo: Sigismondo Chigi e la diplomazia delle lettere tra principi e popolo
Il contributo esamina i meccanismi della diplomazia delle lettere che si celano dietro l’operato del principe Sigismondo Chigi, vissuto a Roma nella seconda metà del Settecento. Egli – riferisce l’A. – si distingue per il suo ruolo di mecenate e letterato, ma anche per un profilo anticonformista che entra in conflitto con la curia. Autore del dibattuto dramma “Il Conclave del 1774” e del poema fisiocratico “Dell’economia naturale, e politica”, Chigi – rileva la studiosa – agisce motivato da un’esigenza di rinnovamento che lo spinge ad adottare una prospettiva europea in un complesso intreccio tra politiche di patronato, legami privati con la casa austriaca e contatti con la parigina Loge des Neuf Soeurs.
Lingua: ItalianoPag. 79-89
Etichette: Dialetto, Epistolografia, XVIII secolo, Sigismondo Chigi, Roma
Titolo articolo: Altri inediti dall’Archivio Mosconi: le lettere odeporiche di Giacomo Mosconi
L’Archivio Mosconi, conservato nella Villa Saletto di Sandrà, a Castelnuovo del Garda (VR), custodisce oltre a documenti di grande valore storico-letterario, come due lettere autografe di Giacomo Leopardi indirizzate al conte Giacomo Mosconi, quattro testi odeporico-epistolari relativi ai viaggi di quest’ultimo. Particolare curiosità destano le lettere dei due viaggi in Italia, dense di testimonianze interessanti per gli studiosi di ogni settore disciplinare, soprattutto per gli storici dell’arte. Inconsapevoli testimoni oculari, i viaggiatori come Giacomo Mosconi – secondo l’A. – hanno lasciato indizi utili a riavvolgere il filo di un’opera d’arte, di un artista e della loro storia critica, e a contribuire in alcuni casi a ritrovare la via d’uscita dall’intricato labirinto delle “ubicazioni ignote” di dipinti, sculture, reperti.
Lingua: ItalianoPag. 93-101
Etichette: Archivio, Arte, Critica d’arte, Epistolografia, Storia, Viaggio, XVIII secolo, Giacomo Mosconi,
Titolo articolo: Tre lettere inedite di Ippolito Nievo nell’Archivio Scrittori Veneti “Cesare De Michelis” di Padova
L’articolo fornisce il testo e il commento di tre lettere inedite di Ippolito Nievo, acquisite tra il 2013 e il 2015 dal compianto professore Cesare De Michelis per l’Archivio degli Scrittori Veneti da lui fondato presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Ateneo di Padova (e che oggi porta il suo nome), e riemerse grazie all’inventariazione e alla digitalizzazione in corso. Si tratta di due missive all’amico veronese e compagno di studi di legge Cesare Calabi, del 23 luglio e del 7 ottobre 1854 (da Chioggia e da Udine), e di un biglietto al fratello Carlo, del 20 gennaio 1856 (da Colloredo), che – secondo l’A. – forniscono ulteriori tasselli della ricostruzione della vicenda biografica dell’autore delle “Confessioni d’un Italiano” e arricchiscono di nuove pagine il suo bellissimo epistolario.
Lingua: ItalianoPag. 103-110
Etichette: Archivio, Epistolografia, XIX secolo, Carlo Nievo, Cesare Calabi, Cesare De Michelis, Ippolito Nievo, Padova
Titolo articolo: Notizie sulla corrispondenza di Antonietta Ferroni Tommasini
Il contributo presenta le caratteristiche generali, i principali interlocutori e i temi ricorrenti della corrispondenza della letterata parmense Antonietta Ferroni (1780-1839), autrice di opere pedagogiche e biografiche, legata da vincoli di amicizia a Leopardi e a Giordani. Conservate presso la Biblioteca Palatina di Parma, le lettere contribuiscono – secondo l’A. – a ricostruire le relazioni personali (soprattutto, ma non solo, di ambito parmense e bolognese, e allargate ad autrici di testi pedagogici), le letture, gli interessi culturali e l’attività editoriale della destinataria, moglie del medico Giacomo Tommasini e con lui a lungo in corrispondenza epistolare.
Lingua: ItalianoPag. 111-120
Etichette: Epistolografia, XIX secolo, Antonietta Ferroni Tommasini, Giacomo Tommasini, Parma
Titolo articolo: Lettere a Vincenzo Torelli
Fondatore e direttore del giornale politico-letterario “L’Omnibus”, di durata cinquantennale, tra prima e dopo l’Unità, Vincenzo Torelli (1807-1884) dedicò tutta la sua vita alla carta stampata, rendendosi protagonista del dibattito critico sulla progressiva definizione del ruolo dei giornali e dei giornalisti. Critico musicale, librettista, intenditore di belle arti, scrittore di romanzi, Torelli partecipò attivamente anche alla gestione dei Teatri reali nella Napoli borbonica, divenendo un punto di riferimento nel panorama culturale del suo tempo. Una prova tangibile della fitta trama di relazioni che gravitava intorno a questo potente giornalista è data – secondo l’A. – da un nutrito corpus di lettere a lui indirizzate, solo in parte edite, in cui si trovano nomi illustri della cultura del tempo.
Lingua: ItalianoPag. 121-130
Etichette: Epistolografia, Giornalismo, Teatro, XIX secolo, Vincenzo Torelli, Napoli
Titolo articolo: L'”istoria […] ricca di generose azioni”. Riflessioni fra storia, arte e letteratura nelle epistole di Giovanni Battista Niccolini
Autore di alcuni fra i drammi più acclamati del Risorgimento, Giovanni Battista Niccolini è – secondo l’A. – una delle figure più rappresentative ma anche meno studiate dell’Ottocento. L’interesse, piuttosto discontinuo nel tempo, verso l’autore e la sua opera – rileva la studiosa – ha tutt’altro che esaurito il processo di ricostruzione della sua parabola, umana e intellettuale. In questo contesto, le recenti ricognizioni del fondo Gargiolli-Niccolini degli eredi Parodi, ancora inesplorato e in attesa di catalogazione, aprono – argomenta la Pecchiari – nuove prospettive per un’indagine approfondita. Il contributo delinea alcuni possibili percorsi di ricerca sull’autore a partire dai documenti finora non studiati e dalle recenti ‘scoperte’ archivistiche, con un’attenzione particolare verso le epistole conservate nel fondo, ad oggi escluse dalla bibliografia.
Lingua: ItalianoPag. 131-140
Etichette: Arte, Epistolografia, Letteratura, Risorgimento, Storia, XIX secolo, Giovanni Battista Niccolini,
Titolo articolo: Monaldini e Angelo Maria Bandini: profilo di una libreria nella Roma sette-ottocentesca
L’offerta libraria e l’attività editoriale nella Roma del Settecento sono state a lungo considerate – secondo l’A. – irrilevanti e incagliate in un sistema statico. Una raccolta di lettere inedite spedite dai librai-editori Monaldini al bibliotecario ed erudito fiorentino Angelo Maria Bandini (conservate presso la Biblioteca Marucelliana a Firenze), sembra delineare – evidenzia lo studioso – una prospettiva diversa. Le epistole offrono – a Suo dire – nuove suggestioni intorno ai meccanismi che regolavano la circolazione del libro tra la Roma papale e il Granducato di Toscana; allo stesso tempo, le missive contribuiscono a illuminare l’attività della ditta libraria Monaldini.
Lingua: ItalianoPag. 141-149
Etichette: Biblioteca, Editoria, Epistolografia, Libro, XIX secolo, XVIII secolo, Angelo Maria Bandini, Monaldini, Firenze, Roma
Titolo articolo: Un poeta romano “dimenticato”? Il fondo arcadico di Giovan Battista Marsuzi (1791-1849)
Giovan Battista Marsuzi, erudito e tragediografo romano, era già definito – riferisce l’A. – nel 1904 un poeta “dimenticato” ed è, ad oggi, effettivamente poco noto. Fondatore e membro di accademie, collaboratore di diversi periodici, frequentatore dei più noti salotti romani e sodale di diversi poeti, professori e improvvisatori del tempo, Marsuzi è dunque – secondo la studiosa – una figura da riscoprire. Il suo vasto lascito manoscritto è conservato a Roma presso l’archivio dell’Arcadia. In gran parte ancora inedito, questo materiale invita – evidenzia la Saverna – a una riscoperta e a un approfondimento della figura del letterato romano. L’articolo si propone dunque di analizzare i contenuti del fondo e di inserire l’attività di Marsuzi nel contesto della coeva cultura romana ottocentesca.
Lingua: ItalianoPag. 151-160
Etichette: Arcadia, Archivio, Poesia, XIX secolo, Giovan Battista Marsuzi, Roma
Titolo articolo: Italia risorgimentale e “Kulturtransfer”. Carte e opere di Alessandro Bazzani (1807-1889)
Il saggio richiama l’attenzione sulla figura dell’abate secolare veronese Alessandro Bazzani (1807-1889), docente di letteratura italiana a Vienna e poi di letteratura tedesca a Padova. Sorvegliato dalla polizia austriaca per le sue poesie politiche, circolanti in forma clandestina in tutto il Lombardo-Veneto, evita l’arresto trasferendosi a Mirandola e poi a Modena. Qui scrive la “Lettera a Pio IX” (1863), lucido atto d’accusa – rileva l’A. – contro il temporalismo pontificio. Bazzani è anche noto per la produzione drammaturgica e per la pionieristica attività di traduttore dalla letteratura contemporanea tedesca e scandinava. La sua precoce familiarità con le lingue e le letterature nordiche contemporanee gli consentono di pubblicare, già a partire dai primi anni Quaranta, una cospicua serie di traduzioni dal tedesco (Schiller, Hamerling, Lingg, Wilbrandt), dall’inglese (Longfellow) e soprattutto dallo svedese: sua la prima versione italiana della saga “Frithiof” di Esaias Tegnérs (1852), corredata da un importante studio introduttivo sulle belle arti scandinave e da un parallelo tra la mitologia greca e la norrena.
Lingua: ItalianoPag. 161-169
Etichette: Carteggio, Opera, Risorgimento, XIX secolo, Alessandro Bazzani, Kulturtransfer, Italia