Le riviste sostenitrici
Studi sul Boccaccio | 2005 | N. 33
Anno 2005 – Annata: XXXV – N. 33
A cura di Daniela Focetola
Titolo articolo: Vittore Branca. Savona 9 luglio 1913 – Venezia 24 maggio 2004
Nel saggio viene riportato il discorso commemorativo tenuto da Stocchi pressol’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti a Venezia per ricordare la scomparsa del suo maestro Vittore Branca. Ripercorrendo la sua straordinaria vita di studioso ne elogia la carriera accademica, le onorificenze, le lauree honoris causa conferitegli sia in Italia che all’estero, nonché tutte le importanti cariche rivestite. Ma Stocchi si sofferma anche su alcuni momenti salienti della sua vita di uomo e non solo di studioso, concentrandosi soprattutto sugli ultimi istanti dolorosi della sua esistenza.
Lingua: ItalianoPag. 1 – 9
Etichette: Branca Vittore, Biografia, Novecento,
Titolo articolo: Ricordo di Nella Giannetto
Bettinzoli ripercorre le tappe fondamentali della sua amicizia e della lunga collaborazione accademica con la scomparsa Nella Giannetto. Entrambi allievi di Vittore Branca, hanno lavorato ad una serie di importanti iniziative e progetti non ultimo l’indice trentennale di ‘Lettere Italiane’. Vengono altresì ricordate alcune pubblicazioni della Giannetto ritenute particolarmente meritevoli e la sua predilizione per il capolavoro narrativo di Giovanni Boccaccio.
Lingua: ItalianoPag. 11 – 15
Etichette: Giannetto Nella, Letteratura, Novecento,
Titolo articolo: Una novella mai scritta e una catarsi cavalleresca
Franco Cardini offre una particolare lettura del Decameron che egli stesso definisce “iniziatico-catartica”. Boccaccio fa nascere l’occasione del suo capolavoro da un evento drammatico: la ferocia peste nera che colp� la Toscana e in particolare Firenze nel 1348. I dieci giovani narratori non fuggono dalla citt� per paura del contagio n� per fare un’amorale scampagnata, bens� “per rifondare l’ordine sconvolto dal contagio e dal polverizzarsi delle istituzioni e dei costumi”. Questi si ritrovano a novellare in giardini verdi e fioriti, che sembrano riecheggiare l’Eden. Il Decameron presenta una struttura ascensionale-catartica che parte dalla I giornata (squallida parata dei vizi e dei peccati che hanno attirato l’ira di Dio) fino a giungere alla X giornata che � quella dei buoni sentimenti, della liberalit� e magnanimit�. Arrivati alla centesima novella il mondo � stato rifondato e la crisi scatenata dalla peste � ormai superata.
Lingua: ItalianoPag. 17 – 54
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Novella, Trecento,
Titolo articolo: Popolarismi, volgarismi, forme eccentriche nel Decameron
Nel saggio vengono enucleati e spiegati alcuni fenomeni linguistici significativi presenti nel Decameron. Questi evidenziano il gusto boccacciano per l’idiomatismo popolare non solo toscano e la sua inclinazione verso trovate linguistiche singolari ed estrose.
Lingua: ItalianoPag. 55 – 58
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Lingua, Trecento,
Titolo articolo: il mio modesto ‘Boccaccismo’
Il saggio è sostanzialmente diviso in due parti: nella prima Pullini ripercorre brevemente alcune tappe della sua vita di studioso accanto al maestro Vittore Branca e nella seconda parte riporta la sua recensione al “Boccaccio medievale” dello stesso Branca. In essa Pullini si sofferma in modo particolare sulla straordinaria capacit� di Branca nell’idenficare all’interno del Decameron due culture, tradizioni letterarie ed et� storiche diverse, una ormai giunta “all’autunno del suo splendore” (il medioevo) e l’altra che annuncia i “i primi sintomi della sua imminenza” (l’et� umanistica).
Lingua: ItalianoPag. 59 – 64
Etichette: Boccaccio Giovanni, Branca Vittore, Decameron, Recensione, Trecento,
Titolo articolo: A margine del Filostrato
Il Filostrato � stato a lungo considerato un’opera minore del Boccaccio e di relativo spessore culturale dal momento che � ricca di esplicite citazioni tratte da opere di altri scrittori. In realt� proprio questi riferimenti a precedenti letterari sono testimonianza del vasto e vario orizzonte culturale dello scrittore certaldese e offrono un’utile testimonianza sulla sua straordinaria capacit� di organizzare letture e spunti precedenti in un disegno originale e consapevole.
Lingua: ItalianoPag. 65 – 82
Etichette: Boccaccio Giovanni, Filostrato, Trecento,
Titolo articolo: Chiose minime all’edizione Branca delle Rime
Vittore Branca ha iniziato ad interessarsi alle opere di Giovanni Boccaccio partendo dalla sua attivit� di rimatore che era la meno nota ma anche considerata la pi� modesta e meno brillante. I suoi studi sulla produzione lirica dello scrittore certaldese hanno evidenziato che il Boccaccio, molto pi� del Petrarca, rappresenta ed incarna “le eclettiche tendenze della poesia trecentesca”.
Lingua: ItalianoPag. 83 – 96
Etichette: Boccaccio Giovanni, Rime, Lirica, Trecento,
Titolo articolo: Il libro,
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Titolo articolo: Perch? si vest? come Venere? Adiona nella Comedia delle ninfe fiorentine
La “Comedia delle ninfe fiorentine” � un romanzo allegorico-didattico in cui ogni cosa ha un significato simbolico. In particolare Aki Ito si occupa della connessione ninfe-virt� e i colori dei loro abiti e quindi del relativo simbolismo cromatico. Il punto centrale del saggio � costituito dalla figura di Adiona, simbolo della Temperanza, e da due particolari con i quali ella � presentata: la ghirlanda di mirto e l’abito purpureo, tradizionalmente attributi di Venere.
Lingua: ItalianoPag. 117 – 126
Etichette: Boccaccio Giovanni, Comedia delle ninfe fiorentine, Trecento, Romanzo, Simbolismo,
Giovanni Boccaccio ha sempre dimostrato, soprattutto nelle pagine del Decameron, un forte interesse per la storia e i costumi dei popoli asiatici. Particolarmente interessante � la sua attenzione verso il popolo dei Tartari, come dimostra il suo commento al celebre enigma del veltro dantesco, l’uomo che con le sue qualit� liberer� il mondo dall’avarizia. Celandosi dietro ‘misteriosi interpreti’ Boccaccio avanza l’ipotesi che il veltro, inteso in senso lato come rinnovamento dei costumi e conversione dall’avarizia verr� dalla Tartaria.
Lingua: ItalianoPag. 127 – 141
Etichette: Alighieri Dante, Boccaccio Giovanni, Trecento, Prosa,
Titolo articolo: Ancora qualche riflessione sulle edizioni delle tre opere latine maggiori del Boccaccio
L’autore ripercorre la storia filologica ed editoriale delle tre opere latine maggiori del Boccaccio, pubblicate tra il 1967 e il 1998 per l’editore Mondadori a cura di Vittore Branca: il “De mulieribus claris”, il “De casibus virorum illustrium” e le “Genealogie deorum gentilium”, sottolineandone il valore letterario. Della prima opera viene affrontato il problema delle ‘riprese’ e dell’uso di Tacito; nel “De casibus” le fonti individuate sono il Seneca tragico, l’inferno dantesco e Giustino; infine nelle “Genealogie” vi � un esplicito ricorso a “due autori difficili come Marziale e Columella”.
Lingua: ItalianoPag. 143 – 163
Etichette: Boccaccio Giovanni, De mulieribus claris, De casibus virorum illustrium, Genealogie deorum gentilium, Prosa, Latino, Trecento,
Titolo articolo: Boccaccio, Quasimodo, Branca: un paralipomeno
Il saggio presenta un chiarimento agli studiosi di letteratura italiana da parte di Giorgio Bernardi Perini per essere incorso in un ‘errore letterario’. Si tratta della versione che Salvatore Quasimodo esegu�, tre anni prima della morte, dei vv. 40-63 di “Olympia”, la XIV ecloga della silloge boccacciana. Vittore Branca il 20 agosto 1995 pubblic� un articolo sul “Sole 24 Ore” in cui, basandosi sull’opinione dell’ultimo editore dell’ecloga (lo stesso Perini), affermava che tale traduzione era inedita. In realt� era stata completamente ignorata, e di ci� si sente responsabile Perini, la precedente pubblicazione della traduzione quasimodiana.
Lingua: ItalianoPag. 165 – 175
Etichette: Boccaccio Giovanni, Branca Vittore, Quasimodo Salvatore, Letteratura, Traduzione, Trecento, Novecento,
Titolo articolo: Vittore Branca e l’edizione dei Carmina del Boccaccio
Giuseppe Velli ha collaborato con Vittore Branca curando per questi l’edizione dei “Carmina” del Boccaccio. L’opera si presenta come un mosaico letterario, ricco di riferimenti ad altri autori ma sempre sapientemente manipolati dallo scrittore certaldese in relazione ai suoi gusti personali e ai suoi intenti letterari. All’interno dell’avventura culturale del Boccaccio dei “Carmina” un posto di rilievo � occupato da derivazioni e topos di provenienza petrarchesca.
Lingua: ItalianoPag. 177 – 185
Etichette: Boccaccio Giovanni, Petrarca Francesco, Carmina, Trecento, Poesia,
Titolo articolo: Una congettura filologica del Boccaccio
L’autore pone in rilievo la povert� di notizie circa le abitudini di lettura di Giovanni Boccaccio. Al contrario delle postille petrarchesche (che riflettono il rapporto attivo che Petrarca ebbe con i testi, dal momento che attraverso le annotazioni ai margini dei libri egli dialogava con gli autori) dello scrittore certaldese non abbiamo notizie sui libri che egli ha letto e postillato. L’unica opera che fa eccezione � il “De montibus” nel quale si delineano pittosto chiaramente gli autori che il Boccaccio leggeva, come li affrontava e come li capiva.
Lingua: ItalianoPag. 187 – 197
Etichette: Boccaccio Giovanni, Filologia, Lettura, Trecento,
Titolo articolo: Sulla traduzione catalana del Decameron del 1429 e la sua possibile dipendenza da P
� presentato lo studio e l’indagine filologica della versione catalana del 1429 relativa alla novella V,4 del Decameron. Obiettivi principali di questo lavoro sono in prima istanza offrire il testo critico di questa versione, dimostrare la derivazione dalla traduzione francese trascritta da Agnolo Capponi a Firenze e trasmessa dal codice italiano 482 conservato alla Nazionale di Parigi, comprendere la metodologia dell’anonimo traduttore ed, infine, fare un confronto fra le versioni catalana e castigliana per enucleare eventuali affinit� tra i due testi.
Lingua: ItalianoPag. 199 – 235
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Filologia, Traduzione, Trecento,
Titolo articolo: Preliminari per una edizione degli scritti danteschi di Vincenzio Borghini
Vincenzio Borghini, erudito e filologo tra i maggiori del Cinquecento, ha curato un’edizione purgata del “Decameron” seguita dalle “Annotazioni e discorsi sopra alcuni luoghi del Decameron” utili per la storia e l’interpretazione del testo boccacciano. Nelle “Annotazioni” Borghini dichiar� e dimostr� l’influenza del poema dantesco nell’opera dello scrittore certaldese tanto dal punto di vista linguistico che da quello contenutistico. Il ‘reticolo intertestuale’ fra la “Commedia” e il “Decameron” pone in risalto il “riconoscimento da parte del Boccaccio, della paternit� letteraria di Dante”.
Lingua: ItalianoPag. 237 – 267
Etichette: Boccaccio Giovanni, Alighieri Dante, Annotazioni e discorsi sopra alcuni luoghi del Decameron, Decameron, Divina Commedia, Trecento,
Titolo articolo: How Petrarca became Boccaccio: a bronze portrait bust from the Morgan Library
Pierpoint Morgan � stato uno dei maggiori collezionisti d’arte americani che si � dedicato alla collezione di manoscritti e libri rari prima di interessarsi alle arti figurative. Egli mostr� particolare attenzione alla letteratura italiana trecentesca, passione che lo spinse ad acquistare sia copie a stampa che esemplari manoscritti dei suoi scrittori prediletti: Petrarca e Boccaccio. Questa passione lo spinse ad acquistare il busto – ora presente nella biblioteca di New York che oggi porta il suo nome – identificato erroneamente con l’autore del “Canzoniere” e attribuito a Gian Marco Cavalli e che in realt� � quello di Giovanni Boccaccio eseguito da Giovanni Francesco Rustici.
Lingua: InglesePag. 269 – 298
Etichette: Boccaccio Giovanni, Petrarca Francesco, Arte, Letterarura, Trecento,
Titolo articolo: Fortuna spicciolata del Decameron fra tre e cinquecento. Tendenze e caratteristiche delle rielaborazioni
Tra le novelle del Decameron che hanno goduto di maggiore fortuna tra il trecento e il cinquecento ci sono quella di Tancredi e Ghismonda (IV,1) e quella di Griselda e Gualtieri (X, 10)che contano rispettivamente dodici e nove rielaborazioni, tra versioni latine e adattamenti volgari.
Lingua: ItalianoPag. 299 – 364
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Edizione, Trecento, Cinquecento, Prosa,