Le riviste sostenitrici
Studi secenteschi | 2004 | N. 45
Anno 2004 – Annata: XLV – N. 45
A cura di Carmela Reale
Titolo articolo: Giovan Felice Astolfi: un volgarizzatore da ricordare
Astolfi, letterato vissuto fra Cinque e Seicento di cui si avevano scarse notizie, è indagato da Cherchi partendo dalla sua opera “Scelta curiosa e ricca officina di varie antiche & moderne Istorie”, versione in volgare e ‘adattamento’ dell'”Officina” dell’umanista francese Jean Tixier signore di Ravisy (Ravisius Textor). Cherchi esamina poi i “Cento avenimenti miracolosi, stupendi et rari”, che definisce “Decameron” ‘devoto’ (p. 20), cogliendone gli antecedenti in opere volgari e latine di cui Astolfi propone di fatto un volgarizzamento e un’antologia. Viene infine trattato il volgarizzamento astolfiano delle “Vite dei filosofi” di Diogene Laerzio, dove l’autore contamina la già ricordata “Officina” ravisiana e “Della Fabrica del mondo” di Francesco Alunno.
Lingua: ItalianoPag. 3-27
Etichette: Astolfi Giovan Felice, Tixier Jean, Alunno Francesco, Volgarizzamento, Prosa, Cinquecento, Seicento,
Titolo articolo: Il manoscritto originale delle “Rime” inedite di Galeotto Oddi, principe dell’accademia romana degli Umoristi: nuovi elementi biografici e presentazione del manoscritto
Del figlio di Sforza Oddi, Galeotto, viene preso in esame il manoscritto delle “Rime”, conservato nella spagnola Biblioteca Capitolare di Toledo con segnatura Cason 103 Num. 35. ZELADA. Il ms. stesso è utilizzato per aggiungere notizie alla scarna biografia dell’autore, già studiato da Nardone per l’edizione della “Griselda”, curata insieme a J. Malherbe nel 2001. Nelle “Rime” si rilevano l’influenza mariniana – anche attraverso la predominante presenza di ‘Lilla’, omonima della donna del Marino – e i numerosi nomi citati, che costituiscono una sorta di ‘epistolario poetico’ che fa luce sui rapporti fra Oddi e intellettuali suoi contemporanei. In appendice si leggono l'”Indice dei capoversi” e gli “Argomenti dei componimenti”.
Lingua: ItalianoPag. 29-63
Etichette: Oddi Galeotto, Marino Giovan Battista, Rime, Poesia, Cinquecento, Seicento,
Titolo articolo: Il teatro spagnolo sulla scena fiorentina del Seicento
Prima tappa di una più vasta ricognizione sui rapporti fra il teatro spagnolo e Firenze, si tratta di un censimento delle traduzioni – molto spesso non dichiarate dagli autori – e delle rappresentazioni sceniche nella città durante i granducati di Ferdinando II e di Cosimo III de’ Medici (rispettivamente 1628-1670 e 1670-1723). Emergono nel panorama, assai ricco, Giacinto Andrea Cicognini e l’attività degli accademici Immobili, presso il teatro della Pergola, e degli accademici Affinati, fra cui spicca Mattias Maria Bartolommei. I traduttori erano attirati soprattutto dalle commedie di intreccio; tutti i testi, comunque, furono adattati a forme drammaturgiche diverse, condizionando quindi le scelte dei traduttori e spostandole in parte sul versante del rifacimento; tale attività fu peraltro oggetto di discussioni accademiche. Sono elencati gli “Autori spagnoli tradotti o rielaborati”; i “Traduttori o rifacitori italiani”; i “Luoghi di rappresentazione”; 50 schede di opere in ordine cronologico (dal 1633 al 1709), ciascuna articolata in titolo e autore (se noto), luogo di rappresentazione, attori, fonte spagnola, critica; 26 schede di opere di datazione incerta; l’elenco di abbreviazioni di archivi e biblioteche e delle molte opere citate.
Lingua: ItalianoPag. 67-137
Etichette: Cicognini Giacinto Andrea, Accademia degli Immobili, Accademia degli Affinati, Teatro, Traduzione, Seicento, Settecento,
Titolo articolo: L'”Academia nobilissimae artis pictoriae” (1683) di Joachim von Sandrart: genesi e fortuna in Italia
Il saggio studia le edizioni della “Academia nobilissimae artis pictoriae”, di Joachim von Sandrart, opera tratta dalla sua “Teutsche Academie” con poche aggiunte inedite e tradotta da uno sconosciuto Christianus Rhodius sotto la direzione dell’autore, che la caratterizzò con scelte precise in base ai destinatari: il pubblico europeo erudito. La scelta del latino, che instaurava per i pittori antichi un rapporto con le fonti classiche, contribuì al cambiamento del registro stilistico. E’ da rilevare che, mentre sono scarse e occasionali le aggiunte alle biografie pubblicate nell’edizione tedesca, quelle compilate per l’edizione latina, prevalentemente di artisti francesi e veneti del Seicento, risultano indirizzate al mercato parigino e italiano; rispetto al primo è eloquente negli esemplari ad esso destinati l’aggiunta di una pagina fuori testo. D’altronde la storia bibliologica dell’opera appare complessa e testimonia l’attenzione dell’autore per l’aspetto commerciale; era assai ampia la diffusione dell’opera già nell’ultimo ventennio del XVII secolo e ad inizio Settecento essa costituiva un riferimento bibliografico conosciuto. Il saggio è corredato da sei tavole fuori testo.
Lingua: ItalianoPag. 139-173
Etichette: Sandrart Joachim von, Patin Charles, Volkamer Johann Georg, Pittura, Paratesto, Biografia, Bibliografia testuale, Seicento, Settecento,
Titolo articolo: La religione degli Inglesi e il viaggio del Principe. Note sulla relazione ufficiale del viaggio di Cosimo de’ Medici in Inghilterra (1669)
La tappa inglese del viaggio europeo di Cosimo de’ Medici, non ancora granduca di Toscana, iniziò il I aprile 1669 e si protrasse per due mesi e mezzo. Dell’intero viaggio esistono una preziosa “Relazione ufficiale” anonima, manoscritta, non datata – ma da far risalire a una data intorno al 1689 -, illustrata con una serie di acquerelli, e una sua copia, priva di acquerelli, ma con un testo più completo: entrambe, rispettivamente in due e in quattro volumi, sono conservate a Firenze. Villani, dopo aver ricordato l’interesse suscitato presso gli studiosi dalla parte riguardante l’Inghilterra e l’attribuzione della sua idea ispiratrice a Lorenzo Magalotti da parte di Anna Maria Crinò, attribuzione qui rivisitata, fa riferimento alle altre tre fonti (oltre il ‘giornale’ tenuto da Magalotti), per fermarsi poi ad indagare l’utilizzo – anacronistico – di una fonte a stampa del 1669, il “Propugnaculum Catholicae Veritatis” di Anthony Bruodin, per l’estensione della digressione sulla religione degli Inglesi contenuta alla fine della “Relazione ufficiale”. Esaminate brevemente le relazioni Magalotti, Corsini e Gornia con attenzione particolare per la parte dedicata alla religione, Villani si occupa del già citato “Propugnaculum”, pubblicato a Praga nel 1669, in cui l’autore descriveva la situazione religiosa inglese negli anni Quaranta e Cinquanta del Seicento. Il redattore della “Relazione ufficiale” non fece che tradurre ciò che aveva scritto Bruodin, limitandosi ad operare alcuni tagli; non descrisse quindi lo stato reale della religione in Inghilterra al tempo del viaggio mediceo, ma preferì dare di quel Paese un’immagine stereotipata, ormai anacronistica, di terra in preda a numerosissime sette eretiche.
Lingua: ItalianoPag. 175-194
Etichette: Medici Cosimo III de’, Magalotti Lorenzo, Corsini Filippo, Gornia Giovan Battista, Marchetti Filippo, Bruodin Anthony, Viaggio, Letteratura odeporica, Religione, Prosa, Seicento,
Titolo articolo: Di alcuni imitatori di Tommaso Garzoni
Lo studioso esamina due imitazioni della “Piazza universale di tutte le professioni del mondo” con prelievi anche da altre opere di Tommaso Garzoni: “La monstruosa fucina delle sordidezze degli uomini” di Giuseppe Passi e “La saggia pazzia fonte di allegrezza madre dei vizi” di Antonio Maria Spelta; di entrambe si pongono a confronto brani con i corrispondenti garzoniani, cogliendo il diverso uso della fonte da parte di Passi e Spelta; infine si riportano i ‘prelievi’ operati da quest’ultimo nella “Monstruosa fucina”.
Lingua: ItalianoPag. 195-215
Etichette: Garzoni Tommaso, Passi Giuseppe, Spelta Antonio Maria, Dionigi da Fano, Imitazione, Intertestualità, Cinquecento, Seicento,
Titolo articolo: La “Bibliotheca” di Filippo Picinelli: l’ “Ateneo dei letterati milanesi”
Proseguendo nell’indagine sulle bio-bibliografie elaborate nel XVII secolo la Orlandi presenta qui l'”Ateneo dei letterati milanesi”, opera in cui Filippo Picinelli costruisce la propria ‘bibliotheca’ erudita, concedendo ampio spazio alle biografie degli autori selezionati, come l’abitudine e il gusto del secolo richiedevano. Ricondotta alla cultura accademica, matrice comune degli eruditi compilatori di bio-bibliografie del XVII secolo, la figura di Picinelli viene ricostruita lungo l’arco delle sue pubblicazioni, con attenzione ai loro elementi paratestuali, prima di un più specifico esame dell’ “Ateneo”, di cui si riportano i nomi di parte degli autori selezionati e si rintracciano le fonti di alcuni dei profili biografici, secondo una diffusa pratica di riscrittura da compilazioni erudite precedenti. A p. 209 è riprodotto un ritratto dell’autore.
Lingua: ItalianoPag. 217-251
Etichette: Picinelli Filippo, Biografia, Bibliografia, Riscrittura, Paratesto, Cinquecento, Seicento,
Titolo articolo: Un manoscritto veronese del Seicento: “Origine e progressi dell’Accademia Filarmonica”
Viene proposta l’edizione del manoscritto “Origine e progressi dell’Accademia Filarmonica”, anonimo e finora inedito, conservato nella Biblioteca Civica di Verona con segnatura ms. 912. L’arco di tempo abbracciato va dal 1543, anno di fondazione dell’Accademia, al 1639, probabile anno della stesura del ms. La Spera informa sugli interessi prioritari dell’Accademia ai suoi inizi (‘fare’ e ‘studiare’ musica), sull’appartenenza sociale dei suoi membri, sulla sua organizzazione e le sue ‘leggi’, sul suo interesse per la favola pastorale, sulla costruzione della sede definitiva, fermandosi infine a discutere la paternità del manoscritto, di due mani diverse, forse quelle di Ogniben Rigotti e di Francesco Pona. Al lavoro qui riassunto seguono la bibliografia di riferimento, la descrizione e i criteri di trascrizione del ms., la riproduzione dell’impresa dell’Accademia e, alle pp. 279-324, l’edizione del ms. stesso.
Lingua: ItalianoPag. 255-324
Etichette: Rigotti Ognibene, Pona Francesco, Accademia Filarmonica di Verona, Cinquecento, Seicento,
Titolo articolo: Editori e tipografi a Firenze nel Seicento
Lo studioso introduce la schedatura in ordine alfabetico degli editori e tipografi operanti a Firenze nel XVII secolo, considerando brevemente l’andamento cronologico della produzione, il rapporto fra edizioni in lingua italiana e in lingua latina, la presenza economica degli autori (in alcuni casi) nelle spese di stampa e, a volte, di distribuzione. Precedute dall’elenco delle abbreviazioni bibliografiche utilizzate, seguono le schede che documentano l’attività dei singoli editori stampatori fiorentini “il cui nome appaia in sottoscrizioni a stampa” (p. 336), schede di estensione, come è ovvio, assai diverse fra loro.
Lingua: ItalianoPag. 325-419
Etichette: Editoria, Seicento,
Titolo articolo: Un altro incontro fra Marino e Aretino
Con riferimento al canto X dell'”Adone” Sacchi rintraccia una precisa fonte delle ottave 136-138 del poema di Marino nelle ottave 28 (dal verso 5) e 29 dell'”Orlandino” aretiniano.
Lingua: ItalianoPag. 421-424
Etichette: Aretino Pietro, Marino Giovan Battista, Adone, Orlandino, Intertestualità, Cinquecento, Seicento,
Titolo articolo: Un incontro tra Cartesio ed Ariosto?
Si suppone un riuso dei versi 5-8 dell’ottava 82 del canto XXXIV dell'”Orlando furioso” in un passo del “Discours de la méthode” di Cartesio, pur con esiti diversi, ricordando la conoscenza da parte del filosofo francese della poesia di Ariosto.
Lingua: ItalianoPag. 425-427
Etichette: Ariosto Ludovico, Descartes René, Cartesio, Orlando furioso, Discours de la méthode, Cinquecento, Seicento,
Titolo articolo: La prima sconosciuta edizione dell'”Epitalamio V” del Marino
Lo studioso, dopo aver ricordato che finora non era noto alcun epitalamio mariniano pubblicato in forma autonoma contestualmente all’occasione per la quale era stato composto, descrive un opuscolo stampato a Ferrara nel 1607, recentemente rintracciato nella Biblioteca Trivulziana di Milano e ancora senza segnatura, contenente “La Cena”, epitalamio composto per le nozze di Ottavio Tieni e Camilla Sogara, che diverrà con varianti, nel 1616, il quinto epitalamio.
Lingua: ItalianoPag. 427-431
Etichette: Marino Giovan Battista, La Cena, Epitalamio, Poesia, Seicento,
Titolo articolo: Un riferimento alla camoniana “Ilha dos Amores” in una lettera sui buccheri di Lorenzo Magalotti
L’autrice confronta passi della prima delle “Lettere sopra i buccheri”, incentrata sulla loro origine, con l'”Ilha dos Amores” di Luis Vas de Camões, cui Magalotti sottrae la “sua aura mitologica e fantastica” (p. 433) collocandola geograficamente e ipotizzando che vi si trovassero, insieme a ogni sorta di preziosità, i buccheri.
Lingua: ItalianoPag. 431-436
Etichette: Magalotti Lorenzo, Camões Luis de, Lettere sopra i buccheri, Lusiadas, Prosa, Seicento,
Titolo articolo: Ancora sulla “polemica intorno alla prosa barocca”
La studiosa, dopo aver brevemente ricostruito lo ‘status quaestionis’ della polemica intorno alla prosa barocca, pubblica una lettera inedita di Massimiliano Montecuccoli per conto di Maurizio di Savoia a Giovan Battista Manzini, conservata in copia tra le carte Manzini del fondo Fantuzzi-Ceretoli (274) dell’Archivio di Stato di Bologna, e una autografa di Manzini a Virgilio Malvezzi, custodita nel fondo Malvezzi-Lupari del medesimo Archivio con segnatura 369/5, importante documento per riconsiderare i rapporti Manzini-Malvezzi e, sul versante di un violento scontro, Manzini/Mascardi-Achillini, nonché la posizione di Matteo Peregrini, di cui Carminati aveva pubblicato una lettera in merito alla ‘polemica’ in “Studi Secenteschi”, XLI-2000.
Lingua: ItalianoPag. 437-446
Etichette: Manzini Giovan Battista, Mascardi Agostino, Malvezzi Virgilio, Achillini Claudio, Peregrini Matteo, Montecuccoli Massimiliano, Maurizio di Savoia, Prosa, Seicento,
Titolo articolo: La scoperta del cannocchialee l’arguzia di Maurizio di Nassau nel “Cannocchiale aristotelico” di Emanuele Tesauro
Benassi ricorda due relazioni francesi che rappresentano, “molto probabilmente le uniche occorrenze” (p. 448) dell’arguzia di Maurizio di Nassau sulla scoperta del cannocchiale riportata da Tesauro nel III capitolo della sua opera.
Lingua: ItalianoPag. 446-449
Etichette: Tesauro Emanuele, Maurizio di Nassau, Il cannocchiale aristotelico, Prosa, Seicento,
L’indice offre un quadro delle citazioni anche indirette e ‘allusive’ di quanto può essere utile per indirizzare ricerche in campi disparati; a titolo esemplificativo della sua ‘architettura’ si segnala che vengono riportati fra gli altri i nomi mitologici e letterari e quelli dei tipografi fino al 1800.
Lingua: ItalianoPag. 451-480
Etichette: