Le riviste sostenitrici
Studi rinascimentali | 2016 | N. 14
Anno 2016 – N. 14
A cura di Cristiana Anna Addesso
Titolo articolo: L’enrichissement et la richesse dans les “Intercenales” et le “De Familia” d’Alberti
L’autore si occupa dei due capolavori dell’Alberti, le “Intercenales” e il “De Familia”, risalenti al decennio fiorentino 1434-1443 a seguito del Papa. A contatto con la classe dirigente locale dei mercanti e dei banchieri, Alberti ha modo di capire le logiche del mondo degli affari e della ricchezza, lasciandone tracce molto diverse in queste due opere.
Lingua: FrancesePag. 11-21
Etichette: Alberti Leon Battista, Intercenales, De Familia, Trattato, Dialogo, Politica, Società, Quattrocento, Umanesimo, Firenze,
Titolo articolo: Alle soglie di un canzoniere umanistico per il cardinale Pietro Riario: l’esordio dei “Poemata et Epigrammata” di Porcelio de’ Pandoni e il suo rapporto con la precettistica retorica classica
Il saggio si sofferma sull’esordio dei “Poemata et Epigrammata” di Porcelio de’ Pandoni, una raccolta di carmi di varia misura e argomento, accomunati dal tema encomiastico per il Cardinale Pietro Riario. L’autrice osserva che i primi tre componimenti del Ms. Urb. Lat. 707 costituiscono un gruppo compatto che Pandoni struttura tenendo conto di precisi schemi retorici classici, ma anche del panegirico umanistico, e riutilizzati dal Pandoni stesso in altre occasioni per diversi dedicatari.
Lingua: ItalianoPag. 23-38
Etichette: Pandoni Porcelio, Riario Pietro, Poemata et Epigrammata, Poesia, Dedica, Encomio, Retorica, Quattrocento, Umanesimo,
Titolo articolo: Benedetto Cotrugli uomo di lettere
L’articolo presente la figura poco conosciuta di Benedetto Cotrugli (di origini croate), mercante e trattatista sia in latino che in volgare. Delle sue tre opere, la prima, sul prender moglie (De uxore ducenda) è andata perduta, ma se ne può ricostruire la struttura e la trama; le altre due sono trattati in volgare sul mercante (Libro de l’arte de la mercatura) e sul marinaio (De navigatione). Dallo studio di queste opere emerge la figura di un ‘uomo di lettere’ dalla personalità non banale, in grado di far convergere cultura teorica e pratica e di operare scelte contro-corrente nella Napoli della metà del Quattrocento.
Lingua: ItalianoPag. 39-62
Etichette: Cotrugli Benedetto, Trattato, Donna, Mercanti, Mare,Quattrocento, Umanesimo, Napoli,
Titolo articolo: Il ‘baron de Muro’, Vlad Dracula e il Galateo
L’autore dimostra che il poeta quattrocentesco noto come ‘Baron di Muro’, menzionato anche dal Galateo nella sua “Esposizione del Pater Noster”, è Matteo Ferrillo, abbastanza noto nel Regno Aragonese per i suoi incarichi amministrativi. Ci si sofferma inoltre anche sul suo leggendario collegamento con il celebre conte Vlad Tepes (Dracula).
Lingua: ItalianoPag. 63-69
Etichette: Ferrillo Matteo, De Ferraris Galateo Antonio, Quattrocento, Napoli,
Titolo articolo: Alcune considerazioni sul “Cicero relegatus et Cicero revocatus” di Ortensio Lando
Il saggio affronta un significativo capitolo della ricezione del “Ciceronianus” di Erasmo da Rotterdam. Tra gli intellettuali che sostennero o rigettarono la posizione erasmiana vi è Ortensio Lando, che dedicò la sua prima opera nota, il “Cicero relegatus et Cicero revocatus. Dialogi festivissimi” (1534) alla questione dell’imitatio ciceroniana e alla polemica anti-erasmiana. L’autrice analizza del testo di Lando il contesto di produzione, la controversa datazione, i contenuti e analizza la controversa posizione dell’autore.
Lingua: ItalianoPag. 71-85
Etichette: Lando Ortensio, Erasmo da Rotterdam, Cicero relegatus et Cicero revocatus, Ciceronianus, Trattato, Dialogo, Imitazione, Retorica, Cinquecento,
Titolo articolo: Il ritratto di una donna virile: Clarice de’ Medici nella “Storia fiorentina” di Benedetto Varchi e nelle “Istorie” di Bernardo Segni
Clarice de’ Medici compare in diverse storiografie cinquecentesche, ma solo Benedetto Varchi e Bernando Segni ne trasfigurano il ruolo rendendola un tipo ideale di donna romana. Il saggio indaga sulla concezione della virilità femminile, che gravita intorno al topos della mulier fortis et virilis, individuando un riflesso di Clarice anche in alcune donne tassesche. Emerge il ritratto di una donna virile dalla personalità ‘animosa’, in una dimensione politica stagnante e autoritaria.
Lingua: ItalianoPag. 87-101
Etichette: Varchi Benedetto, Segni Bernando, Medici Clarice, Tasso Torquato, Boccaccio Giovanni, Storiografia, Donna, Femminismo, Politica, Cinquecento, Firenze,
Titolo articolo: “E piangendo diceva”. La ‘mater dolorosa’ del Tasso e la storia dell’umanità
“Le Stanze del Sig. Torquato Tasso per le Lagrime di Maria Vergine Santissima” esortano gli uomini e il creato a unirsi al pianto e alle tribolazioni di Maria ‘mater dolorosa’. La rievocazione dei sette dolori, esperiti dalla Vergine nel corso della sua vita in corrispondenza dei patimenti del Figlio, vuole indurre l’umanità a meditare sul mistero salvifico della sofferenza e sull’incommensurabile amore attraverso cui Cristo l’ha redenta.
Lingua: ItalianoPag. 103-113
Etichette: Tasso Torquato, Stanze per le Lagrime di Maria Vergine, Poesia religiosa, Religione, Religiosità, Controriforma, Cinquecento,
Titolo articolo: Alessandro Sardi e Torquato Tasso. Note sulla ‘bellezza’ nel Cinquecento
Intorno al tema della bellezza si accende nel Cinquecento un denso dibattito (da Agostino Nifo a Torquato Tasso, fino a Michele Monaldi). Il contributo esamina nello specifico le opere di Sardi e Tasso secondo un doppio percorso. Da un lato si punta l’attenzione sull’idea di bellezza che gli autori costruiscono nel corso del loro ragionare attraverso la differenziazione tra bellezza celeste e terrena; dall’altro ci si sofferma sulle peculiari caratteristiche di tale bellezza in relazione ai concetti di grazia, convenevolezza e decoro.
Lingua: ItalianoPag. 115-125
Etichette: Tasso Torquato, Sardi Alessandro, Trattato, Cinquecento,
Titolo articolo: Ezio Raimondi e gli stili della nuova scienza
Il saggio intende analizzare la produzione critica che Ezio Raimondi dedicò alla nuova scienza del Seicento. Essa mostra una pluralità di orientamenti metodologici, dall’interesse per l’erudizione e per la retorica a quello per le arti figurative e le altre aree scientifico-disciplinari. L’attenzione ai paradigmi e alle scritture della nuova scienza rientra in un più generale interesse di Raimondi a un secolo, il Seicento, e a una cultura, quella del Barocco, verso i quali sembra che lo studioso abbia dato il meglio delle sue riconosciute attitudini interpretative, contribuendo ad aprire nuove e stimolanti prospettive.
Lingua: ItalianoPag. 129-142
Etichette: Raimondi Ezio, Critica letteraria, Storia della critica, Barocco, Seicento,