Le riviste sostenitrici
Studi rinascimentali | 2010 | N. 8
Anno 2010 – N. 8
A cura di Cristiana Anna Addesso
Titolo articolo: Saluto
Il numero 8 di Studi Rinascimentali raccoglie gli Atti del Convegno “Medioevo e Rinascimento nella storiografia letteraria italiana tra Otto e Novecento” (Cassino, 27-28 aprile 2010), a cura di Pasquale Sabbatino e Toni Iermano.
In queste pagine il Saluto del prof. Crisci, Direttore del Dipartimento di Filologia e Storia dell’Università di Cassino.
Pag. 11-12
Etichette:
Titolo articolo: Francesco De Sanctis, “La Storia della letteratura italiana” e il Rinascimento
Il denso saggio di Iermano affronta uno dei nodi centrali della “Storia della letteratura italiana” di Francesco De Sanctis, ovvero l’interpretazione del panorama artistico-letterario e soprattutto socio-politico dei secoli rinascimentali. Il saggio segue dunque il critico irpino nella disamina critica dei secoli medievali e umanistico-rinascimentali (in cui spiccano in positivo e in negativo Machiavelli, Guicciardini, Aretino), focalizzandone la stretta correlazione con la necessità della riforma morale e intellettuale degli Italiani che De Sanctis avverte e professa all’indomani dell’Unità.
Lingua: ItalianoPag. 15-35
Etichette: De Sanctis Francesco, “Storia della Letteratura Italiana”, Storiografia, Critica letteraria, Ottocento, Rinascimento, Risorgimento,
Titolo articolo: Rinascimento, Risorgimento e Alto Evo Moderno nella storiografia letteratia tra Otto e Novecento
L’articolato saggio di Sabbatino ricostruisce la storia della parola ‘rinascimento’ utilizzata tra ‘800 e ‘900 per rappresentare diversi concetti storiografici come voce parallela e aggiuntiva a ‘risorgimento’. Procedendo in margine alle indicazioni dionisottiane e papiniane, l’autore passa in rassegna ed analizza le sfumature di significato e le implicazioni storico-politiche e sociali emergenti dagli studi di Villari su Savonarola e Machiavelli, le periodizzazioni di Corniani, Invernizzi, Fiorentino, Voigt, Michelet e naturalmente Burckhardt; infine focalizza la nascita del significato politico del ‘risorgimento’ e il suo legame col ‘rinascimento’ nelle riflessioni teoriche di Pirandello, Gramsci e Croce.
Lingua: ItalianoPag. 37-55
Etichette: Croce Benedetto, Dionisotti Carlo, Gramsci Antonio, Papini Giovanni, Pirandello Luigi, Villari Pasquale, Storiografia letteraria, Lessico, Rinascimento, Risorgimento,
Titolo articolo: Dante in veste post-risorgimentale (1870-1900)
L’autrice propone un percorso attraverso il mito dantesco di fine ‘800, tra esaltazione patriottica (avviatasi con Alfieri, Foscolo e Mazzini), veste estetizzante e rigore filologico. A partire dal De Sanctis e dal Carducci, il saggio affronta dunque sia la stagione più propriamente filologica degli studi danteschi, sia il culto estetizzante di Dante che emerge da riviste prestigiose come “Il Marzocco” e “Convito”, con attenzione anche al marcato dantismo dannunziano e all’intreccio fondamentale tra Dante e il movimento pre-raffaellita.
Lingua: ItalianoPag. 57-65
Etichette: Alighieri Dante, D’Annunzio Gabriele, “Il Marzocco”, “Convito”, Filologia, Estetismo, Rivista, Ottocento, Risorgimento,
Titolo articolo: L’uomo del Guicciardini nella storiografia risorgimentale
Palumbo illustra diffusamente l’interpretazione desanctisiana del pensiero del Guicciardini, racchiuso nella celebre formula che dà titolo al saggio, intesa quale prototipo del cattivo cittadino dell’Italia moderna emergente dai “Ricordi”. Il saggio fa luce sull’individuazione da parte del De Sanctis di quest’opera quale emblema della ‘corruttela italiana’, della ‘debolezza di tempra’ dell’uomo guicciardiniano, della sua mancanza di volontà e del suo egotismo (il ‘particulare’). Il profilo ideologico di Guicciardini si contrappone per De Sanctis a quello di Machiavelli, una dialettica che sarà ereditata da Settembrini e da Gramsci. Palumbo sottolinea che l’uomo del Guicciardini non è per De Sanctis relitto di un’archeologia letteraria, ma presenza ancora attuale all’indomani dell’Unità, quando il critico irpino attende speranzoso il realizzarsi della lezione di attivismo del Machiavelli.
Lingua: ItalianoPag. 69-73
Etichette: De Sanctis Francesco, Guicciardini Francesco, Machiavelli Niccolò, “Storia della letteratura italiana”, “Ricordi”, Storiografia letteraria, Memorialistica, Critica letteraria, Rinascimento, Risorgimento,
Titolo articolo: Leonardo e leonardismo nella cultura decadente italiana
Oliva affronta il tema del culto di Leonardo e del ‘leonardismo’ nella cultura decadente sia europea che specificamente italiana. Dopo i richiami a W. Pater, G. Seailles e P. Valery, il contesto italiano offre all’autore materia di riflessione in ragione dell’attenzione al genio vinciano riservata sulle colonne della rivista “Marzocco” e soprattutto dell’esperienza di Papini e del gruppo dei giovani letterati contestatori riuniti attorno alla rivista “Leonardo” (1903).
Lingua: ItalianoPag. 75-82
Etichette: Leonardo da Vinci, Papini Giovanni, “Marzocco”, “Leonardo”, Rivista, Novecento, Decadentismo,
Titolo articolo: Il dibattito critico sulla novella rinascimentale tra Otto e Novecento
Il saggio ricostruisce agilmente il percorso critico attorno alla novella rinascimentale a partire dal primo Ottocento con Foscolo e le rassegne bibliografiche di B. Gamba (1833), G. Passano (1864) e G. Papanti (1871-78), per giungere al Novecento di Benedetto Croce. Assegnando centralità al duro biasimo desanctisiano in merito alla novellistica cinquecentesca, Mauriello ne rintraccia l’importante superamento con Letterio Di Francia (1924) e la sua rivalutazione dell’originalità del novelliere bandelliano, per giungere poi all’impostazione critica del Toffanin, al nuovo biasimo del Croce, e quindi alla rivalutazione operata dal C.I.R.R.I e dal Mazzacurati.
Lingua: ItalianoPag. 83-89
Etichette: Novella, Critica letteraria, Rinascimento, Ottocento,
Titolo articolo: L’obliquo cammino della “Cortigiana” di Pietro Aretino tra secondo Ottocento e primo Novecento
Il saggio focalizza la ricezione critica otto-novecentesca della scrittura teatrale dell’Aretino, con particolare attenzione a “La Cortigiana” (1534). L’autrice, partendo dall’impostazione desanctisiana, passa in rassegna, interpreta e commenta le posizioni di Ireneo Sanesi, Tommaso Parodi, Toffanin, Croce e Apollonio, ponendo particolare attenzione ad Alberto Savinio. Dai “Palchetti romani” l’autrice seleziona infatti la recensione di Savinio alla messa in scena de “La Cortigiana” per la regia di Bragaglia del 1939, in cui venne colto a pieno il senso di disfacimento sociale, morale e politico della stagione rinascimentale, di cui il testo aretiniano è a suo modo metafora.
Lingua: ItalianoPag. 91-97
Etichette: Aretino Pietro, Savinio Alberto, “La Cortigiana”, “Palchetti romani”, Teatro, Critica letteraria, Rinascimento,
Titolo articolo: La ‘nichilità’ di Iacopone da Todi nelle lezioni brasiliane di Giuseppe Ungaretti
Durante la stagione brasiliana (1937-42) Ungaretti sviluppa la propria riflessione sulla letteratura italiana delle origini alla ricerca di ulteriori ‘antenati’ e nell’ambito del progetto di una ‘classicità del moderno’ che si arricchisce della componente religiosa. Saccone focalizza l’importanza che Ungaretti assegna alla ‘memoria’ quale strumento di espiazione di una colpa e la centralità per questo riservata alla figura di Iacopone da Todi, di cui coglie la sapienza metrica, l’iconografia funebre, preludio del Barocco, e l’incrocio con le tematiche petrarchesche del ricordo e dell’assenza.
Lingua: ItalianoPag. 99-107
Etichette: Iacopone da Todi, Ungaretti Giuseppe, Poesia, Memoria, Medioevo, Duecento, Novecento,
Titolo articolo: Il capitolo iniziale della “Storia della letteratura italiana” del De Sanctis
D’Orto presenta un’analitica rilettura del primo capitolo della desanctisiana “Storia della letteratura italiana”, in cui l’intera letteratura due-trecentesca viene intepretata in visione della sintesi dantesca. Ne emerge, nello specifico, il “Contrasto” di Cielo d’Alcamo, il testo campione che De Sanctis utilizza per dedurre indicazioni riguardanti la formazione del volgare e la penetrazione della cultura provenzale. D’Orto pone attenzione alla critica storico-linguistica del critico irpino per rilevarne che “l’interesse del De Sanctis, più che al connaturato aspetto glotto-filologico si volge al significato storico e politico-ideologico, non si appunta cioè sul suo farsi, bensì sul processo di costruzione di una lingua nazionale”.
Lingua: ItalianoPag. 111-139
Etichette: Cielo d’Alcamo, De Sanctis Francesco, “Storia della letteratura italiana”, Storiografia, Critica letteraria, Storia della lingua, Duecento, Medioevo,
Titolo articolo: Pirandello lettore di Cecco Angiolieri: un falso umorista, un po’ pirandelliano
Fino rilegge i due saggi dedicati a Cecco Angiolieri nell’ottica ‘umoristica’ pirandelliana: “Un preteso umorista del secolo XIII” (1896) e più nello specifico “I sonetti di Cecco Angiolieri” (1908). Fino segue Pirandello nelle considerazioni scritte in margine al D’Ancona sul preteso umorismo di Cecco, i cui pregi artistici e poetici risiedono per lui altrove. Fino mette in luce la negazione pirandelliana della ‘letterarietà’ di Cecco, sottolineandone sia la sua adesione piena alla linea giocosa e comico-realistica sia il suo assimilarsi proprio ai pirandelliani personaggi di folli-savi.
Lingua: ItalianoPag. 141-146
Etichette: Cacco Angiolieri, Pirandello Luigi, Poesia, Saggistica, Umorismo, Duecento, Novecento,
Titolo articolo: Il Rinascimento ‘pieno’ e ‘tardo’ di Benedetto Croce
Attraverso l’analisi del volume “Poeti e scrittori del pieno e tardo Rinascimento” (Bari, Laterza, 1945-1952, voll. 3), Caputo intende evidenziare l’interesse che Benedetto Croce ebbe per la letteratura cinquecentesca. Per Croce, infatti, è nel corso del Rinascimento che si sono impresse tracce, latenti e patenti, del progresso della ragione. L’A. riflette, inoltre, sul titolo vagamente periodizzante della raccolta, il quale in realtà finisce per mettere in evidenza soltanto una parte dei saggi che la compongono (quelli dedicati ai decenni conclusivi del XVI secolo).
Lingua: ItalianoPag. 147-152
Etichette: Croce Benedetto, Critica letteraria, Rinascimento,
Titolo articolo: Il Rinascimento di Gramsci: un problema di metodo
L’autore seleziona nei gramsciani “Quaderni del carcere” passaggi di riflessione sul profilo di Machiavelli e sulla politica rinascimentale.
Lingua: Olandese/ItalianoPag. 153-162
Etichette: Gramsci Antonio, Machiavelli Niccolò, “Quaderni del carcere”, Politica, Comunismo, Rinascimento,
Titolo articolo: Francesco Flora e Tommaso Campanella: ‘concordia discorde’ e ‘armonia poetica’
Striano, recuperando la centralità della ‘parola’ nell’impianto critico ed ideologico di Francesco Flora, ripercorre la sua interpretazione di Campanella all’interno della “Storia della letteratura italiana” (1941, poi 1956) e la priorità ivi assegnata alle sue “Poesie” più che alla “Città del Sole”.
Lingua: ItalianoPag. 163-167
Etichette: Campanella Tommaso, Flora Francesco, “Storia della letteratura italiana”, “Poesie”, “Città del Sole”, Critica letteraria, Poesia, Utopia, Novecento,
Titolo articolo: Carlo Dionisotti tra letteratura e arte del Rinascimento
L’autrice rilegge gli “Appunti su arti e lettere” (Milano, 1995) per indagare le peculiari incursioni critiche di Carlo Dionisotti nel fitto dialogo novecentesco tra letteratura e arti figurative. Ne emerge, accanto alla necessità di delimitare i campi di indagine (storico-artistico e filologico-letterario), la prioritaria importanza del dialogo arte-letteratura sul piano della metodologia di ricerca e dell’approccio storico-geografico.
Lingua: ItalianoPag. 169-175
Etichette: Dionisotti Carlo, Critica letteraria, Arte, Filologia, Rinascimento,
Titolo articolo: Le scritture dell’inverosimile: “Correggio” di Alberto Arbasino
Varone si immerge nella funambolica scrittura di Alberto Arbasino per analizzarne la monografia dedicata al Correggio (2008), personale viaggio di illustrazione ed interpretazione del pittore emiliano e della crisi della modernità di cui è a suo modo rappresentante.
Lingua: ItalianoPag. 177-185
Etichette: Arbasino Alberto, “Correggio”, Saggistica, Pittura, Duemila,