Le riviste sostenitrici
Studi pasoliniani | 2015 | N. 9
Anno 2015 – N. 9
A cura di Paolo Rondinelli
Titolo articolo: Pasolini e il viaggio nel presente di “12 dicembre” (1972). Il progetto e il confronto con Lotta continua
Il saggio parla di “12 dicembre”, film realizzato in collaborazione con alcuni membri di Lotta Continua, concepito all’indomani dei fatti di Piazza Fontana e presentato al Festival di Berlino nel 1972 insieme a “I racconti di Canterbury”. La traumatica strage, che aveva già ispirato poesie come “Patmos” e “La raccolta dei cadaveri”, non doveva essere, secondo Pasolini, solo il nucleo di un documentario di denuncia, ma il punto di partenza per un discorso più ampio sulle mutazioni che in quegli anni stavano segnando il corpo sociale dell’Italia.
Membro del “Comitato dei cineasti contro la repressione”, sorto in seguito al “suicidio” di Pinelli, Pasolini si mosse in direzione autonoma. E decise, per la prima e unica volta, di girare un film con altri autori, militanti di un movimento molto critico nei suoi confronti.
La collaborazione non fu piana e lineare. Benché Pasolini guardasse con attenzione a Lotta Continua, il “rapporto con i figli” fu controverso per la diversità delle idee, per una dialettica complessa non solo con Lotta Continua, ma anche con i gruppi extraparlamentari di estrema sinistra e per le polemiche, non ancora sopite, provocate da “Il PCI ai giovani!!”.
Pag. 11-21
Etichette: Cinema, Comunismo, Documentario, Lotta armata, Novecento,
Titolo articolo: El ruisenor en Palestina. Sopralluoghi
Il presente contributo muove dalla presentazione di “Sopralluoghi in Palestina” e de “La rabbia” al festival di Spoleto, nel 1965, nella stessa occasione in cui Pasolini partecipò anche come poeta. L’articolo analizza la componente sonora del film per dimostrare che, nonostante l’apparente improvvisazione, esso rimanda a tematiche de “L’usignolo della Chiesa Cattolica” nel momento del racconto della Passione. Il poema, evocato all’interno del film, rimanda a sua volta a “La religione del mio tempo” e ricorda allo spettatore che il regista è, prima di tutto, un poeta. Il film fornisce inoltre la possibilità di avvicinarsi a “Poesia in forma di rosa”, che racconta lo stesso viaggio in chiave intima. Si tratta, conclude González García, di una complessa proposta intertestuale e intermedia, forse prematura.
Lingua: SpagnoloPag. 23-37
Etichette: Cinema, Poesia, Novecento,
Titolo articolo: Oedipus has a Complex: Pasolini’s Freudian Tragedy
Il contributo si sofferma sulla reinterpretazione del mito di Edipo in chiave psicanalitica e antropologica attraverso l’opera di Freud e il discorso di Mircea Eliade intorno al tempo mitico. La critica alla modernità viene associata a un generale pessimismo sul ricambio generazionale come indiscutibile fonte di progresso. Il lavoro del regista sull’originale tragedia di Sofocle si manifesta attraverso piccole, ma significative, modifiche che conducono all’inserimento del “complesso di Edipo” nell'”Edipo” pasoliniano. La continuità tra tradizione e modernità viene presentata, nel film, come frutto doloroso, derivante da un conflitto che provoca cicatrici debilitanti e destinate a perdurare nella storia.
Lingua: InglesePag. 39-54
Etichette: Cinema, Psicoanalisi, Novecento,
Titolo articolo: Macchine infernali (da far inceppare). Per una lettura de “L’histoire du soldat” di Pier Paolo Pasolini
Lo studio presenta una lettura de “L’histoire du soldat”, sceneggiatura per un film mai realizzato, scritta da Pasolini nei primi anni Settanta con la collaborazione (e per la regia) di Sergio Citti e Giulio Paradisi. L'”histoire” pasoliniana è una riscrittura ‘corsara’, calata nel drammatico presente dell’Italia neocapitalistica e televisiva, della “pièce” di Charles-Ferdinand Ramuz, musicata da Stravinskij. Ed è proprio questo il nucleo tematico del lavoro: la storia del soldato sedotto dal diavolo come metafora della macchina infernale del neocapitalismo italiano, che implacabilmente seduce e corrompe i cittadini con le sue alienanti istituzioni televisive e videocratiche.
L’analisi di Kunz-Vitali si sofferma, in particolare, proprio su “Il capo della televisione”, unico frammento testuale ad oggi edito. Dallo studio filologico delle varianti, condotto sulla base delle diverse stesure conservate presso l’Archivio Contemporaneo del Gabinetto Viesseux di Firenze, emerge il carattere irriducibilmente letterario della sceneggiatura pasoliniana.
Pag. 55-71
Etichette: Sceneggiatura, Favola, Musica, Novecento,
Titolo articolo: Il sopravvissuto dell’apocalisse. Politics, Trauma and Identity in Pasolini and Ascanio Celestini
Il saggio parte dall’analisi di opere come “Empirismo eretico” e “Teorema” per analizzare il nodo del rapporto tra identità, trauma e impegno politico: tre fattori, dal cui intreccio nasce il rapporto tra Pasolini e Ascanio Celestini. Interessante è la storia di tale rapporto, più stretto all’inizio, quando Celestini sembra voler condividere con Pasolini la visione negativa degli effetti di una cultura egemonica sull’individuo; e in seguito più tenue, almeno da quando l’autore teatrale si è scostato dalla prospettiva pasoliniana per giungere a un’interpretazione personale dell’evento traumatico, inteso come mezzo necessario alla ricostruzione dell’identità individuale del soggetto politico.
Lingua: IngleseEtichette: Teatro, Politica, Società, Novecento,
Titolo articolo: Il trattamento per una trasposizione cinematografica de “I promessi sposi” scritto da Pasolini e da Ennio De Concini
Dopo aver pubblicato sul numero 8 del 2014 di “Studi pasoliniani” l’analisi del trattamento dei “Promessi sposi”, scritto nel 1960 da Ennio De Concini e da Pier Paolo Pasolini su commissione di Carlo Ponti, Gian Piero Brunetta pubblica in questa sede, con il consenso degli eredi, il trattamento completo tratto da un dattiloscritto di copisteria non corretto dagli autori. Il testo, esposto in occasione della mostra “Il lavoro culturale”, tenutasi nel 1982 alla Biennale di Venezia, era già stato pubblicato in parte dallo stesso Brunetta nel Catalogo di “Rosa a Gabicce” (1985). Nello stesso anno De Concini, intervenendo a Lecco in un convegno dedicato alle celebrazioni del bicentenario manzoniano, ha auspicato la pubblicazione del trattamento nella sua versione integrale, che troviamo qui edita per la prima volta.
Lingua: ItalianoPag. 91-112
Etichette: Edizione, Cinema, Letteratura, Novecento,
Titolo articolo: L’importanza dell’opera di Pasolini in Spagna (2004-2014)
La rassegna si occupa degli studi critici dedicati a Pasolini, in Spagna, nel decennio che va dal 2004 al 2014. Una sezione particolare è stata riservata alle traduzioni delle opere pasoliniane, che evidenziano un progressivo interesse; ma si trovano anche volumi e saggi in riviste e volumi miscellanei. Emerge un quadro che parla di una graduale crescita dell’attenzione da parte del mondo accademico, dei critici e dei lettori. E questo vale in particolar modo per il Pasolini cineasta, preso in considerazione da esperti della settima arte con numerosi saggi e articoli. Leggermente in calo appare l’interesse nei confronti dell’opera puramente letteraria dell’autore; e lo stesso si può dire per il Pasolini ‘corsaro’, osservatore degli sviluppi dell’Italia del “boom” e accanito oppositore della mentalità piccolo-borghese dilagante. Interessante è sicuramente il dato relativo alle case editrici, che sembrano avere almeno in parte corretto l’idea di un Pasolini esclusivamente (o quasi) regista e provocatore.
Lingua: ItalianoPag. 115-127
Etichette: Fortuna, Studi critici, Traduzione, Novecento,
Titolo articolo: Pasolini visto dagli svedesi
L’articolo affronta il tema della valutazione dell’opera di Pier Paolo Pasolini in Svezia. Partendo dall’analisi di alcuni fili conduttori – Pasolini poeta, saggista e regista, Pasolini radicale, polemico e dissacrante, Pasolini omosessuale, cattolico e marxista, la tematica del sesso e della violenza – Giuseppe Nencioni giunge alla conclusione che il Pasolini più apprezzato dagli svedesi sia quello ‘ribelle’ e ‘alternativo’. Intorno alla figura di Pasolini vi è sempre stata stima, benché il pensiero e l’arte dello scrittore friulano non siano sempre stati consoni alle istanze e alle esigenze della società svedese. Alcune difficoltà sono emerse a proposito della contestualizzazione degli scritti pasoliniani nell’ambiente letterario del suo tempo e della definizione, del resto tutt’altro che semplice, di Pasolini come simbolista, impressionista, manierista, post-neorealista, meta-neorealista e altro. Diverso il caso della saggistica, dove alcuni temi, che possono sembrare strani a un italiano, ben si spiegano se inquadrati nella cultura e nella mentalità svedesi.
Lingua: ItalianoPag. 129-140
Etichette: Fortuna, Studi critici, Traduzione, Novecento,
Titolo articolo: Pasolini nel mondo arabo
La rassegna prende in esame la ricezione dell’opera pasoliniana nel mondo arabo considerato nelle sue aree principali: il Golfo, il Levante, l’Egitto, il Maghreb; e lo fa soffermandosi in particolare sugli articoli (scientifici e non), sulle traduzioni, sulle conferenze e sul materiale documentaristico dell’ultimo decennio. Non mancano riferimenti agli anni Settanta, quando, poco dopo la sua morte, Pasolini veniva identificato dalla sinistra araba come un ‘caso politico’. Ma dall’analisi degli ultimi dieci anni è emersa un’attenzione crescente nei confronti degli aspetti estetici, contenutistici e artistici dell’opera pasoliniana.
Lingua: ItalianoPag. 141-148
Etichette: Fortuna, Studi critici, Traduzione, Novecento,
A cura di: Stephen Sartarelli
Traduttore: Stephen Sartarelli
Edizioni: Chicago University Press, Chicago and London – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 151-153
Recensore/i: Fadil Moslemani
Etichette: Traduzione, Poesia, Lingua inglese, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Pasolini e il cinema “inconsumabile”. Una prospettiva critica della modernità
Edizioni: Mimesis, Milano-Udine – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 154-156
Recensore/i: Roberto Chiesi
Etichette: Cinema, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Pasolini filosofo della libertà. Il cedimento dell’essere e l’apologia dell’apparire
Edizioni: Mimesis, Milano-Udine – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 157
Recensore/i: Lapo Gresleri
Etichette: Filosofia, Educazione, Pedagogia, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Pasolini, Sade e la pittura
Edizioni: Falsopiano, Alessandria – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 158-159
Recensore/i: Roberto Chiesi
Etichette: Cinema, Letteratura francese, Pittura, Novecento,
A cura di: Hervé Aubron e Anne-Violaine Houcke
Rivista: Le Magazine littéraire, fascicolo n. 551
Lingua: Italiano
Pag. 160-161
Recensore/i: Daria Bardellotto
Etichette: Cinema, Scrittura, Mitologia, Novecento,