Le riviste sostenitrici
Studi novecenteschi | 2015 | N. 2
Anno 2015 – Annata: XLIII – N. 2 Mese: luglio-dicembre
A cura di Serena Panaro
Titolo articolo: Premessa
Denis Brotto introduce gli atti del convegno La scena del moderno: la città nel cinema e nel romanzo dell’11-12 novembre 2014, mettendo in luce gli aspetti di maggior interesse degli interventi: l’attenzione per gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento e la rappresentazione della modernità nel cinema italiano. I periodi indagati sono rilevanti sul piano storico, sociale e culturale e le ricadute incidono profondamente sul cinema e sulla letteratura degli stessi anni.
Lingua: ItalianoPag. 255-259
Etichette: Cinema, Città, Convegno di studi, Duemila,
Titolo articolo: Cinema, città, metropoli. Su alcune tendenze. Introduzione
La città è “agente” della rappresentazione, per questo motivo è necessario distinguere i diversi contesti della rappresentazione. Il cinema non solo rappresenta la città, ma “costruisce” un visibile, dando nuovo senso agli spazi. Nasce, di conseguenza, la riflessione sulla rappresentazione e del cinema su sé stesso, sulla propria funzione; la descrizione lascia il posto all’allusione e al simbolo e si apre alla molteplicità di significati. Alla riproduzione dello spazio si aggiunge quella del tempo.
Lingua: ItalianoPag. 261-269
Etichette: Cinema, Città, Simbolo, Tempo, Duemila,
Titolo articolo: La modernità, il cinema, Roma: il pubblico, soprattutto
Il saggio approfondisce il rapporto tra la narrazione cinematografica e la modernità della città. I mutamenti sociali che hanno portato alla crescita e al mutamento della città tuttavia non sempre si riflettono nella narrazione della modernità, a causa di altri elementi condizionanti. Ciacci propone alcuni esempi che mostrano significativi esempi nella narrazione della modernità nel Ventennio fascista: La vita degli affari di Massimo Bontempelli; le differenze nell’interpretazione della propaganda cinematografica dei regimi fascista e nazista, con particolare attenzione al contributo dell’Istituto LUCE; il cinegiornale fascista, che rappresenta in modo significativo il radicale mutamento della narrazione della città.
Lingua: ItalianoPag. 271-285
Etichette: Città, Cinema, Modernità, Società, Fascismo, Roma, Novecento,
Titolo articolo: La scenografia della modernità. La vita metropolitana come rappresentazione dell’Italia degli anni Trenta
L’idea di modernità in Italia si va formando a partire soprattutto dagli anni Trenta. In questo contesto muta anche l’idea di città e nasce quello di metropoli, che, grazie alla rappresentazione cinematografica, diventa mito. Il saggio prende in esame alcune commedie del periodo e ne individua le strutture parateatrali nella rappresentazione della città; inoltre analizza alcuni interventi teorici degli anni Trenta sui meccanismi di scambio tra le forme di rappresentazione teatral-cinematografica e la vita metropolitana.
Lingua: ItalianoPag. 289-300
Etichette: Modernità, Cinema, Scenografia, Fascismo, Commedia, Novecento,
Titolo articolo: Le modernità fasciste. Cinema architettura e miti
Il saggio coniuga la riflessione sull’architettura degli anni Trenta con quella sui Miti (americano, Eur, Cinecittà): la nozione di modernità è molteplice, in particolare le modernità fasciste hanno un forte legame con il mito americano della città, che il cinema diffonde in Italia. L’architettura razionalista e il mito dell’Eur sono rappresentati nei film di Fellini e di Bertolucci e successivamente di Moretti; Cinecittà, rifacendosi all’esempio americano di Hollywood, incarna il mito della modernizzazione fascista. Entrambi, insieme alla Fiera di Milano, imitano la città, ma sono irreali, le cui architetture, fuori dall’ordinario, fanno da sfondo alla descrizione mitica del paesaggio.
Lingua: ItalianoPag. 301-313
Etichette: Architettura, Cinema, Fascismo, Città, Mito, Americanismo, Roma, Fellini Federico, Bertolucci Bernardo, Moretti Nanni, Milano, Novecento,
Titolo articolo: Milano città moderna nei cinegiornali dell’Istituto Luce
Il saggio è volto ad approfondire la rappresentazione di Milano e della sua modernità in epoca fascista, grazie allo studio dei cinegiornali dell’Istituto Luce dedicati alla città tra il 1928 e il 1944. I cinegiornali mezzo sono visti come strumenti di persuasione dell’autolegittimazione da parte del fascismo come protagonista della costituzione della Nazione. La rappresentazione della modernità di Milano è quindi condizionata da motivi ideologici, che producono una sostanziale falsificazione dell’immagine della città, soprattutto se confrontata con l’immagine coeva di Roma.
Lingua: ItalianoPag. 315-325
Etichette: Città, Cinema, Fascismo, Modernità, Propaganda, Ideologia, Milano, Istituto Luce, Novecento,
Titolo articolo: Apologia della piazza. Vittorini e il mito della città
Conversazione in Sicilia e soprattutto Le donne a Messina rappresentano un ambiente urbano utopico, a causa della differenza tra centro e periferia, di cui Vittorini è consapevole. Il saggio chiarisce come la rappresentazione della città nei romanzi politici di Vittorini risenta del mito di Milano, che a sua volta è filtrato attraverso il mito di New York. Le città del mondo, mai terminato, è il romanzo di Vittorini che ha più legami con l’urbanistica: qui il mito della città è rappresentato a partire dal ricordo di civiltà scomparse, fino a trovare compimento in New York.
Lingua: ItalianoPag. 327-333
Etichette: Vittorini Elio, Cinema, Città, Mito, Utopia, Urbanistica, Americanismo, Milano, New York, Novecento,
Titolo articolo: Forme al limite. Cinema e città alla prova della ricostruzione
Il saggio focalizza il ruolo che ha avuto il cinema documentario nella costituzione dell’idea della città nel dopoguerra, non solo rappresentando l’Italia, ma contribuendo a costruirla. Esemplari sono i casi di Bambini in città (1946), Matera (1951). Mentre la descrizione delle campagne spesso è censurata, come in People of Venafro (1950), Tiriamo le somme (1953) è volto ad educare la popolazione cittadina, secondo una ricercata ri-costruzione del reale. L’immaginario urbano, dunque, non è determinato soltanto dalla città, ma anche dalla sua rappresentazione e muta secondo l’esigenza di cambiamento.
Lingua: ItalianoPag. 335-345
Etichette: Cinema, Città, Documentario, Novecento,
Titolo articolo: La modernità come attesa. Disincanti urbani nel cinema italiano degli anni Cinquanta
Nel cinema degli anni Cinquanta il progresso è percepito come un ritorno alla normalità e la città è vista come il luogo della rinascita. Il cinema registra i grandi mutamenti sociali, economici e urbanistici degli anni 1950-1955, grazie alla commedia popolare, accolta con favore dal pubblico, ma non dalla critica. Il binomio classi medie-ricerca di modernità si afferma soprattutto nelle città, che fanno da sfondo in modi molteplici alla registrazione in tempo reale del cinema, e spinge la società verso il futuro boom economico. La città diviene luogo di speranza e di disincanto, è luogo di illusione, ma non permette la realizzazione delle attese. Il saggio fornisce un’ampia esemplificazione del ruolo ambiguo della città nel cinema degli anni Cinquanta.
Lingua: ItalianoPag. 347-362
Etichette: Città, Cinema, Modernità, Convegno di studi, Società, Economia, Urbanistica, Novecento,
Titolo articolo: Città immaginarie e città visibili. Il mutamento urbano in Pavese e nel primo Calvino
Il saggio affronta il mutamento del paesaggio urbano nei testi di Cesare Pavese e di Italo Calvino, con particolare attenzione alla funzione assolta dalle città di Genova e Torino. In una prima fase Pavese ricava un’idea ambivalente della città dal cinema e dalle letteratura: luogo dell’azione e del lavoro quella americana, della decadenza quella europea. La città reale risulta però inadeguata rispetto all’immaginaria, motivo per cui la descrizione della città in Pavese non è realistica e le periferie diventano le ambientazioni privilegiate dei suoi romanzi. Non è secondaria, in tale scelta, la sovrastruttura ideologica che vede nella modernità della città l’espressione del fascismo, a cui le periferie si contrappongono. Anche il primo Calvino risente delle rappresentazioni cinematografiche nella rappresentazione della città, successivamente, però, sono il mutamento urbano dovuto alla speculazione edilizia e gli effetti della modernità a divenire centrali.
Lingua: ItalianoPag. 363-384
Etichette: Città, Letteratura, Convegno di studi, Pavese Cesare, Calvino Italo, Genova, Torino, Società, Americanismo, Fascismo, Ideologia, Novecento,
Titolo articolo: Milano negli anni Sessanta: la nostalgia da Bianciardi a Lizzani
Bianciardi, chiamato a Milano da Grosseto da Gian Giacomo Feltrinelli, propone un confronto tra la città, in cui è più difficile individuare “linee strutturali”, e la Maremma. Nella Vita agra Milano è dominata dal neocapitalismo ed è divisa tra la metropoli, disumanizzata, e Brera, dove lo spazio è ancora a misura d’uomo. La rappresentazione della città data dall’autore testimonia i mutamenti che hanno investito Milano negli anni Sessanta, ma il giudizio che ne merge è negativo. Milano, agli albori del miracolo economico, è rappresentata anche da Carlo Lizzani: la sua metropoli del boom economico condivide molti tratti con quella di Bianciardi e proprio dal romanzo trae ispirazione. In Lizzani, però, è rappresentato il dinamismo della città, assente in Vita agra.
Lingua: ItalianoPag. 385-399
Etichette: Mialno, Lizzani Carlo, Città, Cinema, Convegno di studi, Nostalgia, Letteratura, Novecento,
Titolo articolo: Paesaggi della disfatta: letteratura e trauma negli anni di Caporetto
Le esperienze traumatiche della Grande Guerra emergono, in letteratura, soprattutto in prosa, nella rappresentazione del paesaggio. In particolare dopo la disfatta di Caporetto il trauma per la sconfitta fu raccontato, da parte di molti intellettuali, attraverso la rappresentazione della disorganizzazione e della confusione dell’esercito italiano, della desolazione degli spazi, coperti di oggetti abbandonati e carcasse di animali. Inoltre si verifica l’identificazione tra corpo e paesaggio, che rende la perdita del possesso territoriale più dolorosa; la rappresentazione dei luoghi, quindi, è molto distante da quella voluta dal patriottismo.
Lingua: ItalianoPag. 403-419
Etichette: Guerra, Letteratura, Paesaggio, Prosa, Corpo, Patriottismo, Novecento,
Titolo articolo: Itinerarium mantis in nihilum. Sul nichilismo di Vittorio Sereni
Partendo dall’assunto che il presente è determinato da un processo di “svanimento” (secondo la definizione di Jünger) e che ha un rapporto doloroso con la storia, il saggio indaga il rapporto poesia-storia nell’opera di Vittorio Sereni. A partire dal Diario d’Algeria il confronto con la storia universale e particolare è continuo e mai superato; d’altra parte il rapporto con la scuola banfiana e la formazione fenomenologica sono determinati per il poeta e gli permettono di maturare l’idea della mutevolezza e di “continua approssimazione” al reale e, di conseguenza, alla poesia. Da queste due matrici muove il nichilismo sereniano, ampiamente documentato nei testi poetici, che è connotato da insicurezze e finali aperti sul vuoto, in una perpetua attesa, che non trova mai compimento.
Lingua: ItalianoPag. 421-443
Etichette: Sereni Vittorio, Nichilismo, Guerra, Letteratura, Poesia, Novecento, Modernità, Filosofia,
Titolo articolo: “Storia di un romanzo”: in margine alla vicenda editoriale di Rosso veneziano di Pier Maria Pasinetti
I documenti dell’archivio di Pier Maria Pasinetti permettono di ricostruire la storia editoriale di Rosso veneziano, i rapporti con le case editrici (in particolare con i loro lettori) e la divulgazione delle opere letterarie non sempre semplice o pacifica. La vicenda del romanzo è antitetica rispetto alle Città invisibili di Italo Calvino, la città può essere narrata realmente solo in absentia, attraverso la coscienza di chi vi ha vissuto.
Lingua: ItalianoPag. 445-479
Etichette: Carteggio, Critica letteraria, Filologia, Edizione, Editoria, Letteratura, Romanzo, Pasinetti Pier Maria, Novecento,
Titolo articolo: Sguardi terreni e celesti. Parabole lodoliane nell’infanzia futura
Lo studio della trilogia di Lodoli (Crampi, Grande Circo Invalido, I fannulloni) permette di inserire le strategie narrative dell’autore nell’ambito del surreale e del meraviglioso. I personaggi dei romanzi riesco a prevedere o a presentire altre realtà in cui ad essere sovvertito è soprattutto il rapporto con la morte, che non è più condizione definitiva, ma transitoria. Dalla narrazione di Lodoli tuttavia non nascono scenari di inquietudine, ma la tensione è piuttosto verso il surreale: la trasgressione dell’ordine abituale non si presenta come una rottura insanabile, ma si integra nella vita di ogni giorno e per questo acquisisce la propria legittimità.
Lingua: ItalianoPag. 481-506
Etichette: Lodoli Marco, Letteratura, Prosa, Romanzo, Narrativa, Morte, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Un altro veneto. Poeti in dialetto fra Novecento e Duemila
Edizioni: Confine, Roma – 2015
Lingua: Italiano
Pag. 509-510
Recensore/i: Fabio Pagliccia
Etichette: Dialetto, Letteratura, Poesia dialettale, Poesia, Novecento, Duemila,
Titolo libro/articolo recensito: Dino Buzzati and Anglo-American Culture. The Re-use of Visual and Narrative Texts in his Fantastic Fiction
Edizioni: Cambridge Scholar Publishing, Newcastle upon Tyne (United Kingdom) – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 511-514
Recensore/i: Stefano Lazzarin
Etichette: Buzzati Dino, Critica letteraria, Letteratura, Prosa, Cultura, Novecento,
A cura di: Ricciarda Ricorda
Edizioni: Olschki, Firenze – 2015
Lingua: Italiano
Pag. 514-517
Recensore/i: Andrea Verri
Etichette: Sciascia Leonardo, Jugoslavia, Cultura, Traduzione, Novecento,
A cura di: Davide Colussi, Paolo Zublena
Edizioni: Quodlibet, Macerata – 2015
Lingua: Italiano
Pag. 518-519
Recensore/i: Fabrizio Miliucci
Etichette: Caproni Giorgio, Convegno di studi, Critica letteraria, Letteratura, Novecento, Poesia, Lingua, Stile,
Titolo libro/articolo recensito: Il libro di Johnny
A cura di: Gabriele Pedullà
Edizioni: Einaudi, Torino – 2015
Lingua: Italiano
Pag. 520-528
Recensore/i: Alberto Comparini
Etichette: Antifascismo, Autore, Critica letteraria, Editoria, Edizione, Filologia, Fortuna editoriale, Guerra, Italianistica, Letteratura, Libro, Narrativa, Resistenza, Novecento,