Le riviste sostenitrici
Studi novecenteschi | 2005 | N. 2
Anno 2005 – Annata: XXXII – N. 2 Mese: lug.-dic.
A cura di Valentina Gallo
Titolo articolo: Premessa
Presentando il fascicolo della rivista, che raccoglie gli atti della giornata di studi svoltasi a Padova il 10 e l’11 maggio del 2005 sul tema “Spagio e luogo. Testi e contesti della narrativa italiana tra Otto e Novecento”, Del Tedesco e Garofano sottolineano la fertilità del taglio critico che accomuna i vari contributi, l’intreccio tra il concetto di genere e quello di contesto.
Lingua: ItalianoPag. 11-12
Etichette: Narrativa, Ottocento, Novecento, Luoghi letterari.,
Titolo articolo: Prefazione
De Michelis osserva come nella narrativa otto-novecentesca, lo spazio, ben più di quanto non avvenisse in passato, è diventato uno dei personaggio del racconto, da Stendhal a Zola, fino a Calvino, quasi che il tempo si fosse consumato e che solo la descrizione consentisse di tacitare l’ansia della modernità.
Lingua: ItalianoPag. 13-14
Etichette: Narrativa, Ottocento, Novecento, Luoghi letterari.,
Titolo articolo: Il tempo nello spazio
Attraverso una campionatura di romanzi europei (da Scott a J. Austen, da Turgenev a Pirandello, da Svevo a Fenoglio e Calvino), Bigazzi osserva come il denaro e la politica abbiano definitivamente rotto, nel XX secolo, l’equilibrio la misurazione del tempo e dello spazio e la loro resa narrativa, e addita nella trilogia dei nostri antenati di Calvino uno dei più lucidi tentativi di restaurare un rapporto organico con gli assi crono-topici.
Lingua: ItalianoPag. 17-28
Etichette: Romanzo, Ottocento, Novecento, Luoghi letterari.,
Titolo articolo: Roma 1871. La narrativa per la capitale: romanzi, cronache e passeggiate
Utopica città della decadenza dannunziana, poi luogo in cui si consuma l’esclusione dell’intellettuale dalla vita politica del paese, Roma assume nella narrativa e nella pubblicistica di fine Ottocento il volto della disillusione risorgimentale, della piccolezza della borghesia italiana e della corruzione della Nuova Italia: è questo il quadro che Del Tedesco rintraccia negli scritti della Serao, di Dossi, Chelli e Faldella.
Lingua: ItalianoPag. 29-48
Etichette: Narrativa, Ottocento, Luoghi letterari, Roma nella letteratura.,
Titolo articolo: “Trafficavano i suoi cari nel ghetto”. Rese e penetrabilità dello spazio ebraico nella letteratura italiana tra Otto e Novecento
Attraverso alcune prose di Umberto Saba e la scrittura narrativa di Giorgio Bassani, Tenuta individua la duplicità del valore sentimentale del ghetto per i due scrittori di origine ebraica: segregazione ma anche protezione, luogo identitario ma anche di emarginazione da cui è possibile fuggire.
Lingua: ItalianoPag. 49-68
Etichette: Narrativa, Ottocento, Novecento, Luoghi letterari, Saba Umberto, Bassani Giorgio, Ghetto nella letteratura.,
Titolo articolo: Spazio familiare. La terra in tasca ai ‘veneti per il mondo’.
Il percorso che Chemotti propone attraverso la letteratura veneta del Novecento tende a isolare la specificità di un rapporto scrittore-terra d’origine in cui il legame è persistente e radicato, familiare e affettivo. Non di paese d’origine, osserva la Chemotti, bisogna parlare per questi narratori, accomunati spesso da un gusto spiccato per il nomadismo, ma di terra, nel senso proprio di campo, spazio agricolo.
Lingua: ItalianoPag. 69-91
Etichette: Narrativa, Novecento, Luoghi letterari, Veneto nella letteratura.,
Titolo articolo: L”Armonia perduta’: la Napoli del secondo dopoguerra
Nelle pagine di Garofano emerge la Napoli devastata materialmente del secondo dopoguerra, per come è descritta dalle pagine della Ortese, di Malaparte, dal teatro di De Filippo, da La Capria: su quelle macerie nel corso degli anni 50 si tenta timidamente da parte di scrittori e intellettuali di avviare una ricostruzione morale e ideologica, destinata miseramente a fallire.
Lingua: ItalianoPag. 93-112
Etichette: Narrativa, Novecento, Luoghi letterari, Napoli nella letteratura.,
Titolo articolo: Tecniche di ‘divagazione’ e di ‘erranza’ nella narrativa contemporanea
Lorenzini mette a confronto le modalità con cui il paesaggio viene descritto-raccontato dall’Arbasino degli anni Novanta e da Gianni Celati: la differente declinazione del genere ‘letteratura di viaggio’ dei due scrittori porta il primo ad affastellare singole e frammentarie istantanee, quasi citazioni d’autore di luoghi percorsi e riconosciuti; il secondo a praticare nello spazio della descrizione l’arte della perplessità, la sospensione del tempo in un luogo che vale non tanto nella sua specificità, ma in quanto stasi, battuta d’arresto.
Lingua: ItalianoPag. 115-23
Etichette: Narrativa, Letteratura di viaggio, Novecento, Luoghi letterari, Arbasino Alberto, Celati Gianni.,
Titolo articolo: Luoghi della scrittura pirandelliana: “Tra tanto verde e tanto azzurro”
Del Monte parte dalla constatazione della scarsa attenzione agli spazi urbani ed aperti nel Pirandello narratore; disinteresse descrittivo che trova il suo complementare nella ossessiva presenza del luogo simbolo della creazione poetica: lo studio. Scenografia ricorrente delle metanovelle che preludono ai “Sei personaggi”, lo studio è lo spazio, accennato o descritto, in cui solo può manifestarsi l’epifania del personaggio.
Lingua: ItalianoPag. 125-42
Etichette: Narrativa, Novecento, Pirandello Luigi, Luoghi letterari.,
Titolo articolo: Dal portacenere di Pirandello alla pattumiera di Calvino. Immagini spaziali del concavo nella narrativa italiana del Novecento
L’attraversamento della narrativa di Luigi Pirandello, di Federigo Tozzi e Italo Calvino è condotto da I. Crotti seguendo le metamorfosi del concavo, inteso come forma simbolica del rapporto io-totalità. La studiosa ne osserva la progressiva riduzione a forma destinata ad accogliere le scorie, i residui della civiltà moderna, scorgendo nell’oggetto allegorico del portacenere pirandelliano un lontano antecedente della pattumiera che dà il titolo al racconto calviniano “La pubelle agrée”.
Lingua: ItalianoPag. 143-80
Etichette: Narrativa, Novecento, Luoghi letterari.,
Titolo articolo: Sulle necessità spaziali del narrare calviniano
Partendo dalla constatazione che lo spazio detiene nella narrativa calviniana un ruolo di organizzazione interna del racconto, nonché di fondante modalità di rapporto io-mondo, Tonin rileva come nei racconti incentrati su Marcovaldo questa centralità diventa asse portante, tema pressocché unico e ossessivo.
Lingua: ItalianoPag. 181-96
Etichette: Narrativa, Novecento, Luoghi letterari, Spazio nella letteratura, Calvino Italo.,
Titolo articolo: Il dove perduto. Spazio materiale e spazio culturale nella memorialistica di fine ‘900
Rileggendo un ampio corpus di scritture memorialistiche del secondo Novecento, Motta osserva come lo spazio tenda a connotarsi quasi esclusivamente come luogo della memoria, oppure in negativo, come assenza di luoghi di aggregazione e produzione culturale: questo spazio assenze è emblema dell’isolamento e del disagio della figura dell’intellettuale nella modernità.
Lingua: ItalianoPag. 197-225
Etichette: Autobiografia, Novecento, Luoghi letterari.,