Studi italiani | 2006 | N. 2

La studiosa analizza con cura la struttura narrativa del “Mambriano”, poema cavalleresco del Cieco da Ferrara, dimostrandone persuasivamente l’unitarietà e la circolarità e additandone i ricorrenti procedimenti narrativi, quali l’inchiesta, il nesso causa-effetto e l’entrelacement.

Matarrelli analizza il profilo letterario del personaggio di Rugiero nel poema cavalleresco di Boiardo, dimostrandone attentamente la discendenza da Buovo d’Antona, che compare nei “Reali di Francia” di Andrea da Barberino.

La studiosa ripercorre la recente traduzione del lavoro “Frammento e anatomia. Rivoluzione scientifica e creazione letteraria” di Louis Van Delft sui moralisti francesi per riflettere sulle forme letterarie del ‘caractére’ e della ‘maxime’, non mancando di sottolinearne l’influenza su alcuni autori italiani del Sette-Ottocento.

Martelli ripercorre minuziosamente la struttura metrico-prosodica de “I gemelli”, componimento inserito nella seconda edizione dei pascoliani “Poemi conviviali”, per segnalarne alla comunità letteraria due significativi refusi di stampa da emendare opportunamente.

Bardelli rintraccia, nella produzione narrativa di Landolfi, i numerosi riferimenti alla casa natale dell’autore, luogo dalla struttura labirintica, inconoscibile, in cui spiccano gli ambienti della cucina, del cortile, della soffitta, della ricca biblioteca, caratterizzato dai mille eloquenti rumori e dalla connotazione estivo-primo autunnale.

L’autore parte dal dantismo caratterizzante l’opera poetica di Giorgio Caproni per ripercorrere minuziosamente le tre raccolte poetiche “Il muro della terra” (1975), “Il franco cacciatore” (1982) e “Il Conte di Kevenhuller” (1986) da considerare una trilogia relazionabile alle cantiche dantesche, in quanto a simiglianza di motivi, temi, immagini e stilemi ricorrenti.

In occasione della giornata dedicata all’opera poetica di Mario Luzi (30 giugno 2006), Tellini ripercorre i principali snodi tematici della silloge “Onore del vero” (1957), con cui il poeta si apre al tempo storico, al presente, ad un tono maggiormente discorsivo col quale descrive il paesaggio scarno e brullo del Centro Italia.

Lo scritto è la presentazione al volume, curato da Andrea Cortellessa, “La poesia che si fa”, raccolta dei saggi di Giovanni Raboni (settembre 2005). Maccari si sofferma sul profilo di Raboni critico letterario, sul suo stile e sulle sue componenti proustiane e illuministico-manzoniane al tempo stesso.

Vengono pubblicate 13 lettere di corrispondenti toscani a Ferdinando Galiani, i cui originali sono conservati presso la Società Napoletana di Storia Patria. Si tratta di Filippo Venuti (1706-1778), studioso di antichità classiche ed etruscologo; Lorenzo Corsini, Gran Priore dell’Ordine di Malta; Lorenzo Casimiro degli Albizi (1709-1745), massone fiorentino; Vincenzo Pazzini Carli, noto editore; Clemente del Pace, giurista; Francesco Zacchirolli, poeta, giornalista e poligrafo; Giulio Piombanti, politico toscano.

Domenici ricostruisce, attraverso materiali d’archivio pubblicati anche in Appendice, le vicende connesse alla donazione alla Biblioteca Laurenziana dei manoscritti alfieriani giunti in possesso del pittore francese Fabre dopo la morte della Contessa d’Albany. La studiosa si serve nello specifico di documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Firenza, la Biblioteca Medicea Laurenziana, l’Archivio Storico Gallerie fiorentine, la Mediatheque centrale di Montpellier e la Biblioteca Nazionale di Firenze.

Serafini-Sauli pubblica un piccolo epistolario di 26 lettere scambiate tra Irma Brandeis, la celebre Clizia di Montale, e le autorità del Sarah Lawrence College di New York, ove ebbe modo di essere una docente ‘precaria’, nello specifico con la Presidente Constance Warren. La Brandeis è inserita nella realtà di un piccolo college per ragazze, soffre alcune ingiustizie contrattuali, ma lascia trapelare la sua passione per l’insegnamento e l’ombra del rapporto italiano con Montale.

Romei illustra e commenta l’innovazione informatica e culturale legata all’avvento dell’ormai celebre enciclopedia online Wikipedia.

Biffi naviga nel sito dell’Accademia della Crusca, illustrandone la Biblioteca virtuale e nello specifico le sezioni ‘La fabbrica dell’Italiano’ e ‘Il fondo dei citati’.

Margherini illustra il sito dell’Archivio Digitale del Novecento Letterario Italiano, che riunisce le carte dell’Archivio Palazzeschi, dell’Archivio Gozzano-Pavese e dell’Archivio del Novecento in Liguria.