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Studi goldoniani | 2022 | N. 11
Anno 2022 – Annata: XIX – N. 11
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Due anonimi libelli sulla Pamela di Goldoni
L’intervento propone il recupero di due opuscoli settecenteschi relativi alla Pamela di Goldoni: la Lettera ad un amico sulla Pamela, conservata manoscritta e pubblicata in un lavoro di Carmelo Alberti, e la Seconda lettera ad un amico sulla Pamela (1754), apparsa invece a stampa ma finora del tutto ignota alla critica. Attraverso l’analisi di questi libelli, si ricostruisce un tassello della fortuna goldoniana, particolarmente significativo in rapporto alla piazza torinese, e si interviene, più in generale, nel dibattito che si sviluppa nell’Europa del Settecento intorno al romanzo di Richardson.
Pag. 11-31Etichette: Commedia dell’arte, XVIII secolo, Carlo Goldoni, Samuel Richardson,
Titolo articolo: Luigi Riccoboni e la gestione della Comédie-Italienne di Parigi (1728-1736): memorie e documenti inediti
Secondo la tradizione storiografica, dopo 13 anni di direzione della ComédieItalienne di Parigi (1716-1729) e dopo circa 20 anni di esperienza attoriale e capocomicale in Italia, Luigi Riccoboni, abbandonate le scene, sarebbe ormai dedito esclusivamente agli scritti storici e teorici. Se dal punto di vista attoriale, ciò sembra pienamente confermato, e se è vero che lo sforzo maggiore di Riccoboni dal 1729 all’anno della sua morte (1753) fu quello di costruire un’immagine di sé come intellettuale, storico e teorico, tre documenti inediti, presentati e commentati nel presente articolo, permettono in realtà di mitigare questo dato e, al contrario, di aprire la questione di un successivo intervent(ism)o di Luigi Riccoboni nella gestione della Comédie-Italienne di Parigi tra il 1728 e il 1737.
Pag. 33-48Etichette: Commedia dell’arte, XVIII secolo, Luigi Riccoboni, Francia, Parigi
Titolo articolo: Giacinto Andrea Cicognini e il teatro russo del primo Settecento
Dopo aver ricostruito la storia del teatro pubblico istituito a Mosca per ordine di Pietro il Grande nel 1702, l’A. concentra la sua attenzione su Čestnyj izmennik (L’onesto traditore), una delle pièces del repertorio proposto al pubblico moscovita dalla compagnia tedesca preposta alla gestione del teatro. Il copione – la traduzione russa di un adattamento tedesco (andato perduto) del Tradimento per l’onore, un dramma fino a non molti anni fa attribuito a Giacinto Andrea Cicognini – viene confrontato con l’originale italiano e, sulla base dei dati emersi dal parallelo fra i due testi nonché dall’esame dei repertori di alcune compagnie itineranti attive nei paesi germanofoni fra il XVII e il XVIII secolo, vengono avanzate alcune ipotesi circa le vie seguite dal Tradimento per l’onore fra Italia, Germania e Russia.
Pag. 49-72Etichette: Lingua tedesca, Teatro, XVIII secolo, Giacinto Andrea Cicognini, Johann Christian Kunst, Germania, Italia, Mosca, Russia
Titolo articolo: Goldoni tra Vico e De Sanctis
Questo saggio rivaluta il rapporto che Francesco De Sanctis intrattenne con uno dei letterati a lui più cari, il riformatore Carlo Goldoni. Caratterizzando la Storia della letteratura italiana, nel suo insieme, come una storia dello stile e soprattutto dell’atteggiamento comico (o non-serio) dell’arte e dello spirito italiano dal tardo Medioevo in poi, si notano richiami ed affinità che renderebbero la Storia una rielaborazione, a livello collettivo nazionale, dei Mémoires goldoniani. Questa cooperazione è adiuvata da un altro riformatore, Giambattista Vico, il quale più di ogni altro praticò l’integrazione di storiografia e autobiografia. Il ‘goldonismo’ di De Sanctis viene interpretato quindi come un esperimento vichiano volto a rievocare nell’età moderna il rigore di un solo integerrimo commediografo: Niccolò Machiavelli.
Pag. 73-92Etichette: Comparatistica, Critica letteraria, Carlo Goldoni, Francesco De Sanctis, Giambattista Vico,
Titolo articolo: Partite goldoniane
Attraverso le categorie di Roger Caillois, il breve intervento propone una tipologia di massima del ‘gioco’ nelle commedie goldoniane, soprattutto nella prospettiva di mettere in rapporto le regole del gioco di società alla costruzione come ‘partite’ delle stesse strutture e trame. Sullo sfondo – evocato soprattutto attraverso La bottega del caffè – l’orizzonte del ‘gioco d’azzardo’.
Pag. 93-101Etichette: Commedia dell’arte, Gioco,
Titolo articolo: Scandella è sottile interprete delle ambientazioni goldoniane …
Lo scenografo veneziano Mischa Scandella, nella sua lunga carriera, dal 1946 al 1982, ha realizzato molti allestimenti di titoli goldoniani, contribuendo alla rinascita del repertorio del drammaturgo veneziano nel secondo Novecento. In dettaglio, questo testo analizza soltanto le quattro messe in scena appositamente realizzate per il Teatro Verde sull’isola di San Giorgio a Venezia da pochissimo inaugurato nell’estate del 1954. Le quattro commedie prese in considerazione, Le baruffe chiozzotte nel 1954, Le donne gelose nel 1956, Il campiello nel 1957 e Chi la fa l’aspetta nel 1958, sono accumunate da elementi che permettono di identificarle come una sorta di sequenza caratterizzata da una indubbia coerenza stilistica e organizzativa. In primo luogo, sono stati tutti rappresentati durante i Festival internazionali del teatro di prosa de La Biennale di Venezia e tutti contano sulla direzione del regista Carlo Lodovici, allievo di Renato Simoni, e sulla presenza dello stesso scenografo e costumista Scandella e di molti interpreti, tra cui Cesco Baseggio, Alberto Lionello, Elsa Vazzoler. Attraverso la lettura delle recensioni sui giornali dell’epoca, si può intuire quanto questi allestimenti abbiano affascinato il pubblico, la stampa e stimolato discussioni in relazione all’utilizzo di uno spazio molto ampio e all’aperto per spettacoli goldoniani.
Pag. 103-127Etichette: Scenografia, Carlo Goldoni, Mischa Scandella,
Titolo articolo: Bibliografia goldoniana (2021)
Pag. 131-132
Etichette: Bibliografia,