Le riviste sostenitrici
Studi goldoniani | 2020 | N. 9
Anno 2020 – Annata: XVII – N. 9
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Tre gobbi a zonzo
All’intermezzo goldoniano intitolato La favola de’ tre gobbi arride una fortuna che comincia dalla princeps veneziana del 1749 e prosegue toccando piazze importanti come Londra e Vienna o secondarie fra cui Magdeburgo, Cadice e Parma in occasione di un saggetto studentesco. Per illustrare la diffusione italiana ed europea della pièce, sono stati costruiti due stemmi che alla prova dei fatti risultano diversi ma non troppo: uno tradizionale, ottenuto mediante l’esame dei loci principali; l’altro sperimentale e completamente automatico, prodotto dal software Synopsis, le cui prestazioni sono illustrate ampiamente anche nel sito www.carlogoldoni.it. In particolare la breve Favola, a differenza di quanto accade alle opere per musica di Goldoni, raggiunge Napoli alla fine del secolo con due produzioni, testimoniate dalla stampa di un libretto e dal manoscritto di una partitura.
Pag. 11-26Etichette: Commedia dell’arte, Favola, Libretto d’opera, Manoscritto, Stampa, XVIII secolo, Carlo Goldoni,
Titolo articolo: Da Venezia a Napoli, da Goldoni a Cerlone
Il contributo indaga attraverso fonti inedite la relazione tra il ‘Molière italiano’ (Carlo Goldoni) e il ‘Molière napoletano’ (Francesco Cerlone), decostruendo i termini distorsivi con cui essa è stata plasmata da una secolare tradizione critica, ancora in auge ai giorni nostri. Si evidenzia inoltre come, nella sua fucina drammaturgica, l’autore napoletano accoglie ecumenicamente quelli che erano stati a Venezia i sedicenti nemici per la pelle: accanto a Goldoni, Chiari e Carlo Gozzi. È infatti della civiltà teatrale della Serenissima nel suo insieme che Cerlone, star indiscussa della scena napoletana nel secondo Settecento, fu osservatore attento, solerte emulatore. Nell’Appendice si offre infine una ricognizione di tutte le edizioni del teatro di Cerlone che si susseguirono tra metà Settecento e primo Ottocento, fornendo in particolare una descrizione dettagliata della princeps, i cui corredi paratestuali costituiscono fonte primaria non solo per l’autore, ma più in generale per tutto il teatro di prosa della Napoli di secondo Settecento.
Pag. 27-54Etichette: Teatro, XVIII secolo, Carlo Goldoni, Carlo Gozzi, Francesco Cerlone, Pietro Chiari, Napoli
Titolo articolo: Un’inedita redazione manoscritta di una commedia goldoniana a Dresda
La commedia Il cavaliere e la dama, indicata da Goldoni quale tappa importante della sua riforma teatrale, è attestata in un codice settecentesco della Sächsische Landesbibliothek di Dresda secondo una redazione distinta da quelle sinora note per il tramite delle stampe, e plausibilmente funzionale a una rappresentazione. Il codice, datato alla metà del Settecento, si presenta infatti anche esteriormente con le caratteristiche del copione in uso presso le compagnie attoriali. La presenza delle maschere, soppresse fin dalla prima edizione curata dall’autore, e di alcuni scenari secondo i modi “dell’Arte”, fanno di questa versione la preziosa testimonianza della scrittura goldoniana concretamente destinata alle scene. Il contributo intraprende l’osservazione del manoscritto fornendone la descrizione e una prima restituzione della sua storia.
Pag. 55-66Etichette: Filologia, Filologia dei testi a stampa, Manoscritto, Teatro, XVIII secolo, Carlo Goldoni, Cesare Darbes, Dresda
Titolo articolo: Due baletmejstery italiani alla corte di Anna Ioannovna e di Elisabetta Petrovna: Antonio Rinaldi (Fusano) e Giovanni Antonio Sacco
Nel saggio vengono ricostruite le tournées russe di due danzatori/coreografi italiani, Antonio Rinaldi, detto Fusano, e Giovanni Antonio Sacco. Secondo l’autore i due artisti, ingaggiati dalla corte pietroburghese durante il regno di Anna Ioannovna (1730-1740) ed Elisabetta Petrovna (1741-1761), hanno contribuito in misura finora non adeguatamente riconosciuta alla nascita e allo sviluppo della danza teatrale russa, svolgendo un’intensa attività non solo come creatori ed interpreti delle coreografie con cui al tempo si solevano accompagnare le rappresentazioni sia dell’opera seria che dell’opera buffa, ma anche come responsabili della formazione dei primi danzatori russi autoctoni. La ricostruzione dell’iter artistico di Giovanni Antonio Sacco ha inoltre consentito di confutare in modo definitivo (come ha fatto anche Tatiana Korneeva nel suo saggio pubblicato nel volume 2019 di «Studi goldoniani») la tesi secondo la quale il ballerino/coreografo andrebbe identificato con l’omonimo comico, il celebre Sacco-Truffaldino, che nel 1733-1734, prima di divenire famoso in tutta Europa, fu a sua volta impegnato in un’importante tournée presso la corte russa.
Pag. 67-101Etichette: Attore, Commedia dell’arte, Danza, Teatro, XVIII secolo, Antonio Rinaldi, Giovan Battista Locatelli, Giovanni Antonio Sacco, Russia
Titolo articolo: Carlo Gozzi: dalla Marfisa alla Chiacchiera
Fondata sulla trascrizione delle carte autografe funzionale ai lavori per l’edizione nazionale delle opere di Carlo Gozzi, questa presentazione della Chiacchiera intorno alla lingua italiana mira a descriverla e a tracciarne i rapporti con il poema della Marfisa Bizzarra.
Pag. 103-115Etichette: Letteratura italiana, Lingua italiana, XVIII secolo, Carlo Gozzi, Melchiorre Cesarotti,
Titolo articolo: Francesco Algarotti nei manoscritti 1257 A e 1257 B della Biblioteca Comunale di Treviso. Frammenti, abbozzi e citazioni di argomento teatrale-musicale (seconda parte)
L’articolo fornisce una edizione commentata delle annotazioni di argomento teatrale-musicale contenute in due importanti raccolte di minute di Francesco Algarotti presenti presso la Biblioteca Comunale di Treviso (i mss. 1257 A e 1257 B). Si tratta di appunti, abbozzi e varie stesure dei numerosi saggi del prolifico intellettuale veneto. La loro lettura consente di scoprire molti riferimenti alle fonti del Saggio sopra l’opera in musica che rimasero occulti nelle varie edizioni a stampa oltre a delineare con maggiore chiarezza quali furono i modelli drammaturgico musicali di riferimento (Lully, Vinci, Händel, Leo, Hasse, Alessandro Scarlatti ecc.) del poligrafo veneziano.
Pag. 117-153Etichette: Archivio, Archivio letterario, Biblioteca, Dramma, Filologia, Opera, Teatro, Teatro musicale, XVIII secolo, Alessandro Scarlatti, Francesco Algarotti, Leonardo Leo, Leonardo da Vinci, Treviso
Titolo articolo: Bibliografia goldoniana (2019)
Pag. 157-160
Etichette: Bibliografia,