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Studi goldoniani | 2017 | N. 6
Anno 2017 – Annata: XIV – N. 6
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Una delle ultime sere di carnovale: sei coppie, ma il desiderio è solo femminile
Attraverso un’attenta analisi dell’articolazione drammaturgica e della tessitura dialogica che disegna le relazioni interpersonali, il contributo pone in luce come nella “commedia degli addii”, Una delle ultime sere di Carnovale, Goldoni abbia saputo rappresentare con particolare sapienza teatrale un compatto microcosmo sociale (un gruppo di mercanti e fabbricanti di stoffe), in cui è tuttavia possibile distinguere significative sfumature gerarchiche, come in un disegno accurato che non trascura particolari e penombre. Inoltre, e soprattutto, l’indagine individua come tema centrale della commedia l’inedita polarità amore / lavoro: essa infatti inscena il conflitto fra le ragioni del cuore e quelle dell’ambizione professionale, un conflitto che vede l’uomo come il portatore del valore del lavoro e dell’ascesa sociale, mentre la donna è vista come l’incarnazione delle pulsioni del desiderio (un desiderio che non conosce limiti anagrafici, e che riguarda l’eros non meno che il cibo e il gioco).
Pag. 11-27Etichette: Carnevale, Commedia dell’arte, XVIII secolo,
Titolo articolo: Carlo Goldoni. Collazione e colazione
Il sito www.variantiallopera.it, a buon punto ma ancora in progress, contiene le diverse redazioni di sei titoli goldoniani modificati per la messinscena. Fra i supporti informatici, elaborati da Luigi Tessarolo, qui si prendono in considerazione il programma per la scansione metrica e gli strumenti per la collazione automatica dei testi verbali. Mediante il primo si misurano l’assetto delle strofe e la correttezza dei versi sciolti o rimati. Grazie al secondo si può ricostruire lo stemma, per esempio nel caso dell’Arcadia in Brenta, in cui la colazione mattutina della prima buffa rappresenta un locus privilegiato.
Pag. 29-40Etichette: Commedia dell’arte, Filologia, Metrica, XVIII secolo, Carlo Goldoni,
Titolo articolo: «Materia buffa intrecciata colla seria»: riflessioni sul mezzo carattere nei libretti goldoniani
Questo studio vuole gettar luce su uno dei contributi di Carlo Goldoni allo sviluppo del teatro d’opera: il mezzo carattere. Figura innovativa sospesa tra buffo e serio, il mezzo carattere apre nuove possibilità drammatiche sulla via del realismo e dell’approfondimento psicologico del personaggio, in piena sintonia con le novità delle “commedie di carattere” e con il nascente gusto europeo per il moderato sentimentale. Si esamina la sua evoluzione nel teatro goldoniano con cenno allo sviluppo del teatro di prosa, ed il suo consolidamento nella prassi creativa delle successive generazioni.
Pag. 41-53Etichette: Commedia dell’arte, Prosa, Realismo, Teatro, XVIII secolo, Carlo Goldoni,
Titolo articolo: Un libello dimenticato: le Lettere sopra la nuova commedia
L’articolo illustra le Lettere sopra la nuova commedia, un libretto quasi sconosciuto scritto da un autore anonimo e pubblicato nel 1755 da Pietro Valvasense. Concepito come un prontuario di regole per giudicare la commedia, il testo trae la sua esemplificazione dalle opere di Goldoni e Chiari (La serva amorosa, Moliere, Pamela, Il cavaliere e la dama del primo, Marianna ossia l’orfana
riconosciuta del secondo), fornendo notizie interessanti sulla loro precoce ricezione e offrendo un punto di vista inconsueto nel panorama delle gare teatrali.
Etichette: Commedia dell’arte, XVIII secolo, Carlo Goldoni, Pietro Valvasense,
Titolo articolo: «Il desiderio di riformare i mondani costumi»: Li poeti comici di Giulio Cesare Becelli
Giulio Cesare Becelli compone le proprie opere teatrali nei primi anni di attività di Goldoni, con il quale condivide l’aspirazione di riformare la commedia. In questa sede viene presa in esame in particolare la commedia Li poeti comici, testo meta-teatrale che – come accade per alcune commedie goldoniane – supplisce alla mancanza di un trattato di teoria drammaturgica ed espone i punti nodali della riforma a cui Becelli intende sottoporre il teatro comico.
Pag. 77-90Etichette: Commedia, Commedia dell’arte, Teatro, XVIII secolo, Carlo Goldoni, Giulio Cesare Becelli,
Titolo articolo: Storia di un esperimento fallito: Le nozze di Paride di Pietro Chiari / Baldassarre Galuppi (Venezia, teatro di S. Giovanni Grisostomo, autunno 1756)
Nell’autunno del 1756 Le nozze di Paride, spettacolo su versi di Pietro Chiari e note di Baldassarre Galuppi andò in scena a Venezia al San Giovanni Grisostomo. Si tratta di un testo sperimentale in cui venne accostato il teatro di parola a quello cantato. La messinscena fu splendida e ricca di effetti sorprendenti, con balli posti anche all’interno degli atti, secondo Chiari «sul gusto de’ balli francesi». L’esito dello spettacolo fu disastroso. Lo studio cerca di dar conto dei motivi alla base della creazione di questo strano testo e delle ragioni che ne determinarono l’insuccesso, inserendo quest’esperimento nel panorama storico culturale veneziano coevo.
Pag. 91-106Etichette: Teatro, XVIII secolo, Baldassarre Galuppi, Pietro Chiari, Venezia
Titolo articolo: Per Sergio Romagnoli. Vent’anni dopo
Pag. 109-112
Etichette: Sergio Romagnoli,
Titolo articolo: Bibliografia goldoniana (2015)
Pag. 113-117
Etichette: Bibliografia,