Studi e problemi di critica testuale | 2021 | N. 103

Anno 2021 – N. 103
Numero monografico: Emilio Pasquini: una magnifica passione. Nel settimo centenario della morte di Dante
A cura di Clara Cardolini Rizzo

Autore/i articolo: Emilio Pasquini
Titolo articolo: “Inferno” XIV (Cava de’ Tirreni, 10 ottobre 1995)

L’A. commenta il canto XIV dell'”Inferno” dantesco ravvisando nel medesimo, data la collocazione centrale nello sviluppo della prima cantica dantesca, ‘una sorta di crocevia immaginoso del passaggio dal peccato terreno alla punizione ultraterrena, quasi il simulacro del contatto diretto (come voleva il Fauriel) fra la colpa e la sorte eterna degli animi’.

Lingua: Italiano
Pag. 11-19
Etichette: XIII secolo, Dante Alighieri, Canto XIV, Divina Commedia, Inferno,

Autore/i articolo: Gian Mario Anselmi
Titolo articolo: L'”Inferno” degli orrori

Il saggio affronta il crescendo di orrore con cui Dante conduce il lettore attraverso l'”Inferno”. Un orrore che volutamente richiama – secondo l’A. – l’orrore e il sangue che dividono l’Italia e la Firenze del tempo fra guerre e lacerazioni a ogni livello. Solo l’approdo con Beatrice in Paradiso potrà purificare Dante – rileva lo studioso – da questi incubi. Le immagini terribili di questo percorso sono, a detta di Anselmi, tra le più alte della poesia di Dante e della sua potenza evocativa e tragica e, pertanto, hanno influenzato anche la letteratura e il cinema odierni fino a generi popolari nati già col Romanticismo, come, ad esempio, l”horror’.

Lingua: Italiano
Pag. 21-30
Etichette: Pace, Paura, XIII secolo, Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno,

Autore/i articolo: Armando Antonelli
Titolo articolo: Tra le carte e i libri di Emilio Pasquini

L’A. ricorda l’esperienza di Emilio Pasquini con le sue carte e la sua biblioteca nel corso di oltre mezzo secolo in cui si dedicò allo studio di Dante e della “Commedia”.

Lingua: Italiano
Pag. 31-44
Etichette: Archivio, Biblioteca, Metodologia, XIII secolo, XX secolo, Dante Alighieri, Emilio Pasquini, Divina Commedia,

Autore/i articolo: Erminia Ardissino
Titolo articolo: Metafore e perifrasi per la santità nel “Paradiso”

Il saggio discute i traslati impiegati da Dante nel poema per indicare i santi e le anime beate del Paradiso, evidenziando la loro forte connotazione biblica. Metafore e perifrasi matrimoniali, floreali, agricole, oltre a quelle derivate dal campo semantico della luce, mostrano – secondo l’A. – come il poeta introduca nella sua poesia la retorica divina o biblica, anche per suggerire immagini concrete di concetti spirituali, modellandosi sulla parola di Cristo.

Lingua: Italiano
Pag. 45-56
Etichette: Metafora, Retorica, XIII secolo, Dante Alighieri, Bibbia, Divina Commedia, Paradiso,

Autore/i articolo: Zygmunt G. Barański
Titolo articolo: Dante e Alano di Lilla: problemi di metodo storico-critico

L’articolo esamina i modi in cui il rapporto tra Dante e Alano di Lilla è stato presentato e studiato dal Trecento ad oggi. L’A. evidenzia i persistenti limiti critici e metodologici e suggerisce modi alternativi in cui potrebbero essere affrontati i debiti di Dante verso la cultura del XII secolo in generale e Alano in particolare.

Lingua: Italiano
Pag. 57-71
Etichette: Critica letteraria, Metodologia, Relazione, XII secolo, XIII secolo, Alano di Lilla, Dante Alighieri,

Autore/i articolo: Claudia Barra
Titolo articolo: Dante petroso, Petrarca e Bembo ‘aspro’: appunti per una ricerca

L’articolo raccoglie dalla bibliografia precedente e incrementa i riscontri tra le “Rime” di Pietro Bembo e le “Rime petrose” di Dante, considerando anche la mediazione petrarchesca. L’analisi, condotta in diacronia attraverso le diverse forme della raccolta poetica bembiana, mira a definire l’evoluzione dell”asperitas’ del Bembo poeta, dalla petrosità degli esordi all’asprezza ‘grave’ e umanistica della maturità.

Lingua: Italiano
Pag. 73-82
Etichette: Bibliografia, XIII secolo, XIV secolo, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Pietro Bembo, Rime, Rime petrose,

Autore/i articolo: Paolo Briganti
Titolo articolo: Caproni: sentori infernali d’un’alba tragica

Considerato già acquisito il ‘dantismo’ di Caproni, l’intervento va in cerca di una più sottile atmosfera dantesca in “Alba”, sonetto del 1945, collocato in antiporta alla raccolta “Il passaggio d’Enea” (1956). Verificata la struttura di tale sonetto, a detta dell’A. ‘sui generis’ (variato nel metro, nelle rime, nella struttura strofica), ricordata la situazione reale che ne fu occasione, cioè – fra i disagi del dopoguerra – l’attesa della moglie da parte del poeta in uno squallido bar-latteria di Roma, appurate le funzioni sensoriali dominanti in quel bar e lo sconforto e lo sgomento del poeta, si fa strada il sospetto che l’alba sia per Caproni un inquietante presagio di ‘amore e morte’ e che, pur senza specifica nominazione, il testo nasconda un temuto, e perciò tabuato, ‘inferno’.

Lingua: Italiano
Pag. 83-92
Etichette: Dantismo, Sonetto, XX secolo, Dante Alighieri, Giorgio Caproni, Alba, Il passaggio d'Enea, Inferno,

Autore/i articolo: Giuseppina Brunetti
Titolo articolo: ‘Con Amiclate’ (“Par.” XI, 68). Dante, Lucano e un accento difficile

Nel saggio si studia l’episodio di san Francesco del canto XI del “Paradiso” di Dante, in particolare l’esempio del marinaio Amiclate, prototipo della povertà sicura di fronte al potere di Cesare, tratto dalla “Farsalia” di Lucano (V, 515 e sgg.). La forma dantesca è eccentrica – secondo l’A. – per l’accento impiegato rispetto all’uso latino del nome. Si spiega l’origine della particolarità attraverso la probabile lettura di altre fonti, accanto a quella lucanea, segnatamente il romanzo francese dei “Faits des Romains”. Si segue poi l’uso trecentesco della parola nei commenti alla “Commedia” e si spiega il significato del”’exemplum’ nel canto del “Paradiso”.

Lingua: Italiano
Pag. 93-104
Etichette: Commento, XIII secolo, Amiclate, Dante Alighieri, Lucano, San Francesco, Divina Commedia, Faits des Romains, Farsalia, Paradiso,

Autore/i articolo: Andrea Campana
Titolo articolo: Un’inedita ‘lectura Dantis’ di Raffaele Spongano

Raffaele Spongano scrisse nel 1954 una ‘lectura Dantis’ dedicata al canto XIII dell'”Inferno”. Il testo, rimasto fino ad oggi inedito, è stato ritrovato da Andrea Campana nell’Archivio dell’autore conservato a Casa Carducci, a Bologna, ed è in tale contesto pubblicato per la prima volta.

Lingua: Italiano
Pag. 105-120
Etichette: Archivio, XIII secolo, XX secolo, Dante Alighieri, Raffaele Spongano, Divina Commedia, Inferno, Bologna, Casa Carducci

Autore/i articolo: Stefano Carrai
Titolo articolo: Concezione e costruzione figurale del personaggio di Beatrice

La costruzione del personaggio di Beatrice da parte del narratore avviene quando ella ritorna in scena all’altezza degli ultimi canti del “Purgatorio”. Il carattere di accusatrice prima e poi di premurosa accompagnatrice nell’ultimo tratto del Paradiso terrestre e attraverso i cieli del Paradiso rispecchia – secondo Carrai – una concezione figurale, per cui la sua anima costituisce l’adempimento ultraterreno di quella funzione di guida verso il bene cui aveva assolto già nella vicenda terrena della “Vita nova”.

Lingua: Italiano
Pag. 121-132
Etichette: Figura letteraria, XIII secolo, Beatrice, Dante Alighieri, Divina Commedia,

Autore/i articolo: Alberto Casadei
Titolo articolo: Tempo del racconto e tempo storico nella “Vita nova”

Nel contributo, sulla scorta di indicazioni ricavabili da studi di Emilio Pasquini, si sostiene la probabilità di una pubblicazione della “Vita nova” nel 1296. Viene poi analizzato il ‘frame’ narrativo del ‘libello’, che – rileva l’A. – trova un fulcro nella precisa data di morte di Beatrice. Anche per questo risulta molto plausibile – secondo Casadei – che gli eventi successivi siano racchiusi in un periodo inferiore ai due anni.

Lingua: Italiano
Pag. 133-143
Etichette: Tempo, XIII secolo, Dante Alighieri, Vita Nova,

Autore/i articolo: Loredana Chines
Titolo articolo: Un filo nella trama del dialogo fra Dante e Petrarca: la rima in -ice e dintorni

Il contributo prende le mosse dalla presenza di una ‘iunctura’ in un verso dell’ultima lirica del “Canzoniere” petrarchesco e ne segue la matrice dantesca delle rime dei “Fragmenta”, mostrandone il percorso evolutivo all’interno del libro.

Lingua: Italiano
Pag. 145-153
Etichette: Rima, XIII secolo, XIV secolo, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Canzoniere, Divina Commedia,

Autore/i articolo: Alfredo Cottignoli
Titolo articolo: Col 2021 all’orizzonte. Il «Bollettino dantesco. Per il settimo centenario» (in ricordo di Emilio Pasquini)

L’A. si sofferma sugli esordi di una rivista dantesca, nata per celebrare il settimo centenario della morte di Dante.

Lingua: Italiano
Pag. 155-165
Etichette: Morte, Rivista, Dante Alighieri, Bollettino dantesco,

Autore/i articolo: Paolo De Ventura
Titolo articolo: Da Dante a Dante Gabriel Rossetti: un esercizio di lettura prosodica

I primi lettori delle traduzioni dantesche e dei componimenti originali di Rossetti erano colpiti dal suo ‘strano accento’ non propriamente inglese. Il saggio propone una lettura prosodica di un sonetto della “New life” per constatare come il pentametro giambico si modulasse nell’esecuzione di Dante Gabriel nell’accento dell’endecasillabo dantesco.

Lingua: Italiano
Pag. 167-180
Etichette: Sonetto, Traduzione, Dante Alighieri, Dante Gabriel Rossetti, Gentil pensiero,

Autore/i articolo: Carlo Delcorno
Titolo articolo: ‘Dilectum meo et hominibus tenerrime diligebat’. Folco e Domenico

Tra i personaggi incontrati da Dante nel cielo di Venere (“Paradiso” VIII-IX), Folchetto di Marsiglia, il trovatore che diventa monaco cistercense e poi vescovo di Tolosa, è – secondo l’A. – il più eloquente esempio di trasformazione dell’amore cortese in carità, intesa come amore di Dio e azione politica per la salvezza del prossimo. Il saggio focalizza l’attenzione su alcune fonti domenicane che insistono sull’affetto (‘dilectio’) che lega san Domenico al trovatore / vescovo, validissimo sostegno nella fondazione dell’Ordine domenicano e nella lotta contro i Catari albigesi. Folco pronuncia un’invettiva contro l’avarizia dei prelati e l’abbandono della Terra Santa, un tema fondamentale della “Commedia” implicito nel profilo di san Domenico (“Paradiso” XII) e pienamente dichiarato nell’invettiva di san Pietro contro la corruzione della Chiesa (“Paradiso” XXVII).

Lingua: Italiano
Pag. 181-190
Etichette: Agiografia, XIII secolo, Dante Alighieri, Folchetto di Marsiglia, san Domenico, Divina Commedia, Paradiso,

Autore/i articolo: Michele Feo
Titolo articolo: Francesca, per sempre

Sulla base del testo dantesco del canto V dell'”Inferno” e della letteratura intorno ad esso cresciuta, l’autore costruisce una lettera immaginaria di Francesca da Rimini dall'”Inferno”, nella quale – secondo Feo – a imitazione delle ‘eroidi’ ovidiane la donna condannata alla pena eterna per scontare un peccato di lussuria, difende se stessa, difendendo l’etica eroica dell’amore e della sua militanza.

Lingua: Italiano
Pag. 191-196
Etichette: Amore, Eroismo, XIII secolo, Dante Alighieri, Francesca da Rimini, Ovidio, Divina Commedia, Eroidi, Inferno,

Autore/i articolo: Francesca Florimbii
Titolo articolo: Per le lezioni dantesche di Giovanni Pascoli. Nuovi sondaggi

L’interesse di Pascoli per Dante e la “Commedia” ha la sua ultima testimonianza – rileva l’A. – nelle lezioni tenute all’Università di Bologna tra il 1905 e il 1911. Attraverso i documenti conservati nell’Archivio di Casa Pascoli a Castelvecchio e nell’Archivio Storico dell’Università di Bologna, il saggio rivolge la sua attenzione alle lezioni dedicate a Dante per il corso di Letteratura italiana, ricostruendone, fin dove possibile, gli argomenti e testimoniandone l’autenticità.

Lingua: Italiano
Pag. 197-208
Etichette: Archivio, Letteratura italiana, Università, XX secolo, Dante Alighieri, Giovanni Pascoli, Divina Commedia, Bologna

Autore/i articolo: Luciano Formisano
Titolo articolo: Gerardo da Borgo San Donnino e il “Roman de la Rose”: un nuovo ‘argomento’ per la paternità dantesca del “Fiore”?

La condanna di Gerardo da Borgo San Donnino che si legge nella seconda parte del “Roman de la Rose” non trova un corrispondente – riferisce l’A. – nel “Fiore” e nella “Commedia”; in compenso, la “Commedia” sembra rispondere – a Suo avviso – a quella condanna con la beatificazione del maestro spirituale di Gerardo, Gioacchino da Fiore. Lo studioso si chiede se la riabilitazione dello spiritualismo francescano, sia pure limitatamente all’abate calabrese, non possa essere letta come un nuovo argomento a favore della paternità dantesca del “Fiore”.

Lingua: Italiano
Pag. 209-215
Etichette: Filologia, XIII secolo, Dante Alighieri, Gerardo da Borgo San Donnino, Gioacchino da Fiore, Divina Commedia, Il Fiore, Roman de la Rose,

Autore/i articolo: Giorgio Inglese
Titolo articolo: Per “Inferno” II 22-23

L’A. raffronta la ‘varia lectio’ di “Inf.” II 22-24 e “Conv.” IV v 6.

Lingua: Italiano
Pag. 217-220
Etichette: Critica letteraria, Testo, Variante, XIII secolo, Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno,

Autore/i articolo: Giuseppe Ledda
Titolo articolo: Come finisce la “Commedia”? Per una diversa interpretazione del verso ‘ma già volgeva il mio disio e ‘l ‘velle” (“Par.” XXXIII, 143)

Il contributo propone un’interpretazione della conclusione della “Commedia” diversa da quella solitamente indicata, tramite una nuova lettura del verso ‘ma già volgeva il mio disio e ‘l velle” (“Par.” XXXIII, 143). Gli studiosi – argomenta Ledda – solitamente considerano gli ultimi versi del poema come riferiti ancora all’unione beatifica del protagonista con Dio. Il presente articolo mostra invece che il verbo ‘volgere’ implica un cambiamento di direzione. Per una nota legge teologica – secondo l’A. – Dante è impossibilitato a distogliersi autonomamente dalla visione di Dio per indirizzare altrove il proprio desiderio e la propria volontà. Ma egli è un uomo vivente, non un beato del Paradiso, perciò è lo stesso Dio – prosegue lo studioso – ad allontanarlo dalla contemplazione di Lui, perché egli possa tornare alla vita terrena.

Lingua: Italiano
Pag. 221-232
Etichette: Visione, XIII secolo, Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso,

Autore/i articolo: Nicolò Maldina
Titolo articolo: L’immagine di un traviamento. Nota a “Purg.” XXXI 58-60

Il saggio si concentra sull’immagine adottata da Dante per dar conto del proprio traviamento in “Purg.” XXXI, 58-60, ambendo a discutere quest’immagine alla luce di alcuni suoi possibili antecedenti nell’ambito della letteratura religiosa tardomedievale.

Lingua: Italiano
Pag. 233-241
Etichette: Bestiario, Bibbia, Letteratura religiosa, Similitudine, XIII secolo, Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio,

Autore/i articolo: Angelo M. Mangini
Titolo articolo: Catone (e Virgilio) alla prova del figuralismo

Leggere il dialogo fra Virgilio e Catone nel primo canto del “Purgatorio” in una prospettiva ‘metafigurale’ consente – secondo l’A. – di comprendere come in esso si confrontino due paradigmi ermeneutici e due modelli di lettura alternativi: Virgilio elabora (anche nel controverso riferimento all’amore di Marzia) una lettura figurale della biografia di Catone che ne fa la prefigurazione del viaggio ultraterreno di Dante e del cammino di conversione di ogni essere umano; Catone, aggrappandosi a una interpretazione letterale del testo e della legge, accetta la presenza di Dante nel Purgatorio – prosegue Mangini – solo come eccezione circoscritta e individuale alla norma e, così facendo, ne disconosce il valore allegorico universale.

Lingua: Italiano
Pag. 243-252
Etichette: XIII secolo, Catone, Dante Alighieri, Virgilio, Divina Commedia, Purgatorio,

Autore/i articolo: Fabio Marri
Titolo articolo: Tracce dantesche in un libretto inedito di Giovanni Sabadino degli Arienti

Dei tre trattati morali in onore delle donne, che l’umanista bolognese Giovanni Sabadino degli Arienti scrisse negli anni intorno al 1490, si esamina il panegirico inedito di Isabella regina di Castiglia, compiuto nei primi mesi del 1493, e posseduto in esemplare unico dalla biblioteca, già reale, di Dresda. L’attenzione è posta principalmente su due capitoli, dedicati a san Domenico e a Paolo e Francesca, nei quali si ravvisano echi della “Commedia” dantesca.

Lingua: Italiano
Pag. 253-263
Etichette: Cortigiano, Donne, Panegirico, Rinascimento, XV secolo, Dante Alighieri, Giovanni Sabadino degli Arienti, Isabella di Castiglia, Divina Commedia,

Autore/i articolo: Alessandro Merci
Titolo articolo: “La sua luce mi fu vestimento”. A proposito degli “Allighieri” di Marino Moretti e Francesco Cazzamini-Mussi

Il saggio presenta il poema drammatico “Gli Allighieri” di Marino Moretti e Francesco Cazzamini-Mussi (1910), evidenziando la dialettica luce-ombra che lo caratterizza e gli elementi di novità che lo distinguono dal teatro di soggetto dantesco caro all’Ottocento romantico e post-romantico italiano; attraverso l’analisi di questa opera poco nota e il confronto con altri esponenti delle avanguardie storiche si può infatti cogliere, secondo l’A., il contributo dello scrittore romagnolo al recupero novecentesco di Dante.

Lingua: Italiano
Pag. 265-273
Etichette: Avanguardia, Crepuscolarismo, Teatro, XX secolo, Dante Alighieri, Francesco Cazzamini-Mussi, Marino Moretti, Gli Allighieri,

Autore/i articolo: Sebastiana Nobili
Titolo articolo: Il velo di Piccarda

Il terzo canto del “Paradiso” si apre e si chiude con metafore e similitudini legate all’acqua, allo specchio e in generale al tema dell’immagine riflessa. Gli spiriti del cielo della Luna sono caratterizzati da queste immagini e collocati qui perché non hanno rispettato i loro voti. Incostanti come l’astro che li ospita, i beati del terzo canto sono rappresentati da Piccarda Donati, che rivela di essere stata costretta a lasciare il convento per contrarre un matrimonio politico. Autori come Ambrogio e Agostino offrono a Dante le riflessioni più profonde – secondo l’A. – sulla verginità delle monache; gli illustratori moderni e contemporanei, invece, a Suo dire, puntano l’attenzione sulla violenza patita da Piccarda.

Lingua: Italiano
Pag. 275-289
Etichette: Luna, XIII secolo, Ambrogio, Dante Alighieri, Piccarda Donati, Sant'Agostino, Divina Commedia, Paradiso,

Autore/i articolo: Pantaleo Palmieri
Titolo articolo: La questione del ‘fiumicello’ (“Inferno” IV 108 e XIV 77, “Purgatorio” XIV 17 e XXVIII 35)

Lo studio prende in esame le quattro occorrenze del termine ‘fiumicello’, con l’intento di smentire le incertezze strutturali e narrative dell’idrografia dantesca dell'”Inferno”, ravvisate da molti commentatori. L’A. giunge alla conclusione che tutti i fiumi sono alimentati dalle lacrime del ‘Veglio’, che attraversano la Terra, ma non costituiscono un unico fiume carsico, che prende nomi diversi al suo apparire, ma hanno ciascuno una propria sorgente.

Lingua: Italiano
Pag. 291-301
Etichette: XIII secolo, Dante Alighieri, Mario Marti, Veglio di Creta, Divina Commedia, Inferno, Purgatorio,

Autore/i articolo: Laura Pasquini
Titolo articolo: Virgilio, padre, nella tradizione figurata della “Commedia”

Il contributo analizza l’iconografia di Virgilio nella sua funzione paterna-genitoriale, a partire dalla tradizione manoscritta del secolo XIV. Secondo l’A., mentre le immagini più antiche trattengono la complessità del personaggio dantesco, sottolineando attraverso una ‘gestualità affettiva’ atteggiamenti tipicamente paterni, tali peculiarità si perdono nella semplificazione del personaggio a partire dal secolo XV, sino alle rappresentazioni idealizzate del poeta, caratteristiche dei secoli XIX e XX.

Lingua: Italiano
Pag. 303-322
Etichette: Iconografia, Illustrazione, Padre, XIII secolo, Dante Alighieri, Virgilio, Divina Commedia,

Autore/i articolo: Lino Pertile
Titolo articolo: Dante e Forese: traviati o no?

L’articolo esamina “Purg.” XXIII 115-119 e, sulla base di forti considerazioni linguistiche e strutturali, sostiene che l’interpretazione tradizionale, secondo la quale essi sono la palinodia di un’esperienza biografica di traviamento avvenuta nel decennio 1290-1300, è ancora, nonostante recenti, autorevoli proposte alternative, la più convincente e contestualmente coerente.

Lingua: Italiano
Pag. 323-334
Etichette: Biografia, Tenzone, XIII secolo, Dante Alighieri, Forese Donati, Divina Commedia, Purgatorio,

Autore/i articolo: Raffaele Pinto
Titolo articolo: La giustizia (‘drittura, rectitudo’) nella ideazione della “Commedia”

L’articolo ricostruisce l’evoluzione del campo semantico della giustizia (‘drittura, rectitudo’) dalla canzone “Tre donne intorno al cor mi son venute” alla “Commedia” e la sua funzione nell’ideazione del “Poema”.

Lingua: Italiano
Pag. 335-345
Etichette: Giustizia, Semantica, XIII secolo, Dante Alighieri, Convivio, De vulgari eloquentia, Divina Commedia, Tre donne intorno al cor mi son venute,

Autore/i articolo: Andrea Severi
Titolo articolo: “Viri illustres ad memoriam Dantis Aleghieri celebrandam”: Bologna nel VI centenario della morte di Dante (1921)

Pur non essendo tra le città finanziate dal Ministero per l’occasione, nel 1921 – riferisce l’A. – Bologna onorò ugualmente il secentenario della morte di Dante; lo fece attraverso un comitato civico presieduto ufficialmente dal Commissario prefettizio Ferrero, ma operativamente dal professor Alfredo Galletti. Il comitato promosse lezioni – ricorda Severi – ‘popolari’ e ‘solenni’, che raggiunsero il proprio acme il 6 novembre, quando, alla presenza della regina Margherita, venne inaugurata la biblioteca di casa Carducci, e in Archiginnasio Galletti chiuse con una solenne lezione le celebrazioni dantesche, al contempo inaugurando nel nome del Sommo Poeta l’anno accademico 1921-1922.

Lingua: Italiano
Pag. 347-358
Etichette: XX secolo, Alfredo Galletti, Dante Alighieri, Bologna

Autore/i articolo: Francesco Spera
Titolo articolo: Le cornici degli iracondi e degli accidiosi

Nel saggio si analizzano la terza e la quarta cornice della montagna del “Purgatorio”, dove si incontrano le anime degli iracondi e degli accidiosi. Il discorso non si concentra sulle problematiche dottrinali, che – secondo l’A. – sono state già a lungo studiate, ma mira a indagare gli aspetti strutturali della costruzione dei canti XV-XVIII, che rivelano – prosegue Spera – diverse modalità narrative rispetto allo stile dell’usuale racconto utilizzato nella parte precedente del poema. Si attua qui una svolta – conclude lo studioso – che introduce nella “Commedia” una maggiore varietà dell’operazione letteraria, con i primi ampi inserti di cultura filosofica e politica che confermano la concezione dantesca del poema totale, ben diverso dal modello epico tradizionale.

Lingua: Italiano
Pag. 359-369
Etichette: XIII secolo, Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio,

Autore/i articolo: Natascia Tonelli
Titolo articolo: Com’era il volto di Dante? Fisiognomica e psicologia nel “Trattatello in laude di Dante” di Boccaccio: nota per una possibile fonte

Nel “Trattatello in laude di Dante”, Boccaccio descrive alcuni tratti somatici che sono fra l’altro – secondo l’A. – totalmente assenti dalla ritrattistica canonica. Il Dante di Boccaccio è definito pensoso e malinconico, e il quadro umorale e il tipo psicologico che Boccaccio individua per lui corrispondono e sono coerenti con la trattatistica filosofica e psicologica che, a partire dal problema XXX, 1 pseudoaristotelico, indica la complessione malinconica come caratteristica degli uomini di genio. Nel Canone di Avicenna, nella descrizione fisica degli uomini peculiarmente inclini alla malinconia, l’A. identifica i tratti così caratteristici che Boccaccio attribuisce al volto di Dante (barba e capelli neri, labbra prominenti) in un ritratto che crede intenda essere volutamente fisiognomico.

Lingua: Italiano
Pag. 371-380
Etichette: Fisiognomica, Malinconia, Psicologia, Ritratto, XIV secolo, Avicenna, Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio, Trattatello in laude di Dante,

Autore/i articolo: Daniela Shalom Vagata
Titolo articolo: Su Dante e gli “Inni alle Grazie” di Ugo Foscolo

Il saggio affronta i rapporti tra “Le Grazie” e il “Discorso sul testo e sulle opinioni diverse prevalenti intorno alla storia e alla emendazione critica della Commedia di Dante”, che Ugo Foscolo scrisse durante l’esilio londinese. Dato l’assunto della centralità delle “Grazie” nell’opera foscoliana, si intende dimostrare come la riflessione letteraria ed estetica relativa al secondo carme torni in tutto il suo rilievo nelle pagine critiche su Dante, e come queste pagine, a loro volta, consentano una comprensione più approfondita di alcuni snodi della poesia delle “Grazie”.

Lingua: Italiano
Pag. 381-390
Etichette: Mito, XIII secolo, XIX secolo, Dante Alighieri, Ugo Foscolo, Discorso sul testo e sulle opinioni diverse prevalenti intorno alla storia e alla emendazione critica della Commedia di Dante, Divina Commedia, Le Grazie,

Autore/i articolo: Paola Vecchi Galli
Titolo articolo: Il ‘frutto di una lunga fatica’. Ricordi danteschi

Il saggio passa in rassegna alcuni aspetti del commento alla “Commedia” di Emilio Pasquini e Antonio Enzo Quaglio (1982-1986), collegandoli in particolare ai ricordi degli allievi e agli appunti autografi con cui Pasquini ha testimoniato gli aspetti più salienti – secondo l’A. – e innovativi della propria lettura di Dante.

Lingua: Italiano
Pag. 391-402
Etichette: Commento, Esegesi, XX secolo, Antonio Enzo Quaglio, Dante Alighieri, Emilio Pasquini, Divina Commedia,

Autore/i articolo: Marco Veglia
Titolo articolo: Dante, Brunetto Latini ‘e chi, spregiando Dio col cor, favella’

Il saggio cerca di chiarire il carattere del canto, della schiera di peccatori coi quali si trova Brunetto Latini e della risposta di Dante al suo maestro, e lo identifica nel rapporto tra parola e verità: questa relazione, rispettata dal poeta della “Commedia”, è, invece, secondo l’A., tradita da ‘chi, spregiando Dio col cor, favella’. Veglia si chiede: ‘Che sia questa primariamente la colpa di Brunetto e dei letterati sotto la pioggia di fuoco?’.

Lingua: Italiano
Pag. 403-416
Etichette: Parola, XIII secolo, Brunetto Latini, Dante Alighieri, Divina Commedia,

Autore/i articolo: Sabine Verhulst
Titolo articolo: Dentro l’alba. Dalla “Commedia” a “Deux aubes” di Philippe Jaccottet

Il contributo propone una riflessione sul tema dell’alba nell’opera poetica di Philippe Jaccottet, mettendo a fuoco il rapporto fra “Libretto” e la “Commedia” di Dante.

Lingua: Italiano
Pag. 417-427
Etichette: XIII secolo, XX secolo, Dante Alighieri, Giorgio Morandi, Philippe Jaccottet, Piero della Francesca, Divina Commedia, Libretto,