Le riviste sostenitrici
Studi e problemi di critica testuale | 2018 | N. 97
Anno 2018 – N. 97 Mese: ottobre
A cura di Clara Cardolini Rizzo
Titolo articolo: Per l’edizione dell'”Esposizione del Credo” di Domenico Cavalca
Il contributo presenta i risultati della ‘recensio’ dell’ultima opera di Domenico Cavalca OP. Così la tradizione manoscritta del trattato, come illustra l’A., si arricchisce di due ulteriori testimoni, ossia i manoscritti Bergamo, Biblioteca Civica Angelo Mai, MA 596 e Yale, Beinecke Library, 835. Si descrivono inoltre due codici tuttora non reperibili (‘olim’ Palermo, Bibl. privata di Giovanni Cirino Gandolfo e il lotto 35 dell’asta Semenzato-Finarte, Venezia, 5 maggio 2003) nonché il frammentario ms. Torino, BNUT O.IV.20. Stabilita l’esistenza dell’archetipo, lo studioso dimostra che le nuove accessioni e i già noti manoscritti conservati a Padova e a Cava de’ Tirreni risalgono tutti a un antecedente comune, α, a cui si oppone l’incunambolo stampato a venezia nel 1489. α si suddivide in due sottofamiglie che accomunano rispettivamente i codici di Padova e di Yale nonché quelli di Bergamo e Cava. Nonostante la sua posizione stemmaticamente inferiore, il manoscritto patavino, secondo l’A., si contraddistingue per la sua particolare competenza testuale e quindi fungerà, a Suo avviso, da ms. base per la veste grafico-linguistica dell’edizione critica in preparazione.
Lingua: ItalianoPag. 9-65
Etichette: Domenico Cavalca, Credo, Letteratura didattico-pastorale, Filologia, Edizione critica, Giovanni Cirino Gandolfo, Trecento,
Titolo articolo: L'”Entrée d’Espagne” nei “Fatti de Spagna”, nella “Spagna in rima” e “in prosa” e nei “Reali di Francia”
Lo studio dei più antichi rifacimenti dell'”Entrée d’Espagne” giunge alla conclusione che il poema franco-veneto dovette godere di una notevole fortuna nel Trecento. Il confronto tra i “Fatti de Spagna”, la “Spagna in rima” e la “Spagna in prosa” mostra infatti chiaramente, secondo l’A., che circolavano più versioni dell'”Entrée”, tra cui probabilmente anche un’autonoma versione del duello tra Orlando e Ferragù. Anche Andrea da Barberino – argomenta lo studioso – conosceva l'”Entrée” e i suoi più antichi rifacimenti, poiché nel libro sesto dei suoi “Reali di Francia” modella i combattimenti tra il giovane Carlo Magno e Bramante e tra Carlo e Polinoro sui due più celebri duelli dell'”Entrée”: quello tra orlando e Ferragù, e Orlando e Pelias.
Lingua: ItalianoPag. 67-93
Etichette: Entrée d’Espagne, Fatti de Spagna, Spagna in rima, Spagna in prosa, Reali di Francia, Trecento,
Titolo articolo: Giosuè Carducci e la riproduzione degli autografi di Ariosto. Un paradigma ermeneutico per la critica delle varianti pre-continiana?
L’obiettivo dell’articolo, come dichiara l’A., è di mostrare perché uno studioso come Giosuè Carducci, a metà Ottocento, fosse interessato alle varianti d’autore non più nell’accezione droyseniana di monumento, ma di testimonianza storica in grado di fornire dati utili all’interpretazione dei testi letterari. Concentrandosi sul caso della riproduzione degli autografi di Ariosto, lo studioso mostra che Carducci, prima di Santorre Debenedetti, adottò un metodo per la riproduzione che ricalcava quello usato da Federico Ubaldini per Petrarca; ma mostra allo stesso tempo come per Carducci l’intento di riprodurre e studiare le varianti avesse ancora una dimensione pragmatica. Era comunque – rileva Casari – l’inizio di un movimento che, grazie all’attenzione del filosofo Wilhelm Dilthey per le testimonianze d’autore e gli archivi d’autore, cominciò a diffondersi nell’Europa del secondo Ottocento, e fu all’origine del paradigma della scuola italiana, che si fonda sull’identità tra filologia e critica.
Lingua: ItalianoPag. 95-112
Etichette: Giosuè Carducci, Ottocento, Ludovico Ariosto, Cinquecento, Filologia, Ermeneutica,
Titolo articolo: Le risorse della filologia. Osservazioni sull’edizione critica delle “Rime nuove”
Prendendo le mosse dalla recente edizione critica delle “Rime nuove” di Carducci, l’intervento intende sottolineare come le risorse della filologia non si esauriscano nel dominio tecnico. L’edizione curata da Emilio Torchio si fa infatti apprezzare, secondo l’A., per la capacità di mettere il lettore a parte del dubbio filologico e la sensibilità nel ricostruire il contesto storico e autoriale a partire dai dati testuali.
Lingua: ItalianoPag. 113-124
Etichette: Giosué Carducci, Rime nuove, Ottocento, Filologia, Edizione critica,
Titolo articolo: ‘Video meliora proboque’. Da Ovidio a Boiardo, passando per Petrarca
Lo studio discute le modalità dell’influenza ovidiana sull’opera di Boiardo, rilevando procedimenti di combinazione e di diffrazione sul piano testuale e indipendenza dal modello sul piano strutturale. L’analisi si concentra poi sulla doppia allusione – che da Petrarca rimanda a Ovidio – del verso ‘che io vedo il meglio et al pegior m’apiglio’ (“Inamoramento de Orlando” I, I 31, 8), e ne indaga le implicazioni.
Lingua: ItalianoPag. 125-141
Etichette: Francesco Petrarca, Rerum vulgarium fragmenta, Trecento, Matteo Maria Boiardo, Quattrocento, Orlando innamorato, Ovidio Intertestualità,
Titolo articolo: ‘Con genio di critica’. Forme e parole della discussione sui saperi nel “Caffè”
Il termine italiano ‘critica’ si presenta cinque volte nella rivista “Il Caffè” – rileva l’A. -, tra 1764 e 1766: il contesto di queste ricorrenze consente, a Suo avviso, di accertare che nella maggior parte dei casi il significato è quello di ‘censura’. Siamo dunque di fronte – sostiene Gaspari – a una fase di passaggio, precedente la stabilizzazione terminologica che sarà operata verso la fine del secolo, per una parola che definisce uno dei concetti-chiave della cultura moderna. Attraverso l’ampliamento dell’analisi ai contemporanei interventi stranieri sul tema (Pope, Gibbon, d’Alembert, Marmontel, Gottsched), lo studioso conferma la necessità di adattare a questi percorsi di semantica storica una prospettiva europea.
Lingua: ItalianoPag. 143-158
Etichette: Il Caffè, Settecento, Critica, Semantica,
Titolo articolo: Le bambole di Gertrude
Un’illustrazione di Francesco Gonin della quarantana dei “Promessi sposi”, realizzata sotto le precise indicazioni di Manzoni, mostra la piccola Gertrude intenta a giocare con le bambole vestite da monaca. L’articolo analizza – chiarisce l’A. – le aggiunte di senso che l’immagine fornisce al testo verbale, secondo la volontà manzoniana, come in un contemporaneo ‘graphic novel’. Lo studioso indica poi i punti di contatto con alcune possibili suggestioni verbali e figurative di questa scena, che Manzoni poteva conoscere: la trattatistica e i sermoni sull’educazione religiosa, i ritratti dei bambini nobili.
Lingua: ItalianoPag. 159-175
Etichette: Alessandro Manzoni, I promessi sposi, Ottocento, Gertrude, Francesco Gonin,
Titolo articolo: Reclusione e sogno in Pascoli: “Enzio” e “Iugurtha”
Il saggio esplora i temi della reclusione e del sogno all’interno delle “Canzoni di Re Enzio” e del poemetto “Iugurtha” di Giovanni Pascoli. Sebbene distanti tra loro, questi due testi, secondo l’A., presentano elementi che riaffiorano nell’una e nell’altra opera e sono numerosi i luoghi in cui le riprese intertestuali forniscono un parallelo fra i due protagonisti Enzio e Giugurta.
Lingua: ItalianoPag. 177-190
Etichette: Giovanni Pascoli, Ottocento, Re Enzio, Iugurtha, Canzone, Poemetto, Sogno, Reclusione,
Titolo articolo: Giuseppe Ungaretti: per una nuova lettura metrico-ritmica della transizione italo-francese tra “L’Allegria” e “Sentimento del Tempo” (1918-1920)
L’articolo riprende, sintetizza e amplifica dal punto di vista ritmico-metrico le ricerche dello studioso (dal 1980 in poi: numero speciale de “Les Langues Nèo-Latines”) sulla componente bilingue della poesia di Giuseppe Ungaretti e l’importanza della sua scrittura in francese a partire dal 1918 (“La Guerre-Une poesie”) fino agli anni ’30 (“Deux hymnes”) ma soprattutto all’altezza delle «Prime» (fine de “L’Allegria”). Secondo l’A., tale incidenza dell’altra lingua sulla maturazione dell’opera ungarettiana, il suo evolversi e rinnovarsi ne «La fine di Crono», quasi tutta bilingue, e dopo (“Sentimento del Tempo”) non è stata finora percepita appieno dalla critica.
Lingua: ItalianoPag. 191-210
Etichette: Giuseppe Ungaretti, Novecento, Poesia, Metrica,
Titolo articolo: Giuseppe Raimondi e il «Rinascimento» del ’45
L’articolo propone qualche considerazione sul “Giuseppe in Italia” di Giuseppe Raimondi alla luce della scoperta di un capitolo inedito del romanzo, attualmente conservato presso l’Archivio “Giuseppe Raimondi” della Biblioteca “Ezio Raimondi” del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna.
Lingua: ItalianoPag. 211-236
Etichette: Giuseppe Raimondi, Novecento, Giuseppe in Italia, Romanzo,
Titolo articolo: Giulio Bedeschi: scrivere di guerra aspirando alla pace
Al centro del contributo è l’opera di Giulio Bedeschi (1915-1990), ‘Alpino, medico e scrittore’, autore del best seller “Centomila gavette di ghiaccio”, un romanzo-memoriale di guerra fra i più apprezzati e diffusi a livello internazionale. Ferioli, basandosi sull’intera opera di Bedeschi e sulla documentazione conservata presso la Biblioteca Bertoliana di Vicenza, compie una rilettura critica delle pagine e delle riflessioni dell’autore sulla guerra (e, specialmente, sulla Campagna di Russia), andando oltre le polemiche ideologiche per individuare i caratteri di una testimonianza e di una riflessione che muove dalla guerra ma riguarda l’uomo. Bedeschi, infatti, secondo l’A., anche per la sua posizione di medico giunge ad affrontare il problema del ‘bene’ e del ‘male’ e a immaginare l’abolizione della guerra nel mondo. Con i propri romanzi e con le antologie da lui curate, contenenti le narrazioni di veterani di tutti i fronti, Bedeschi ha, inoltre, composto – rileva lo studioso – un grande affresco del sacrificio dei militari e dei civili nella Seconda guerra mondiale, per consegnarlo alle giovani generazioni come un patrimonio di sacrificio e di onore.
Lingua: ItalianoPag. 237-269
Etichette: Giulio Bedeschi, Guerra, Novecento, Alpini,
Titolo articolo: I nodi del “Linguaggio autoritario” di Pontiggia
Nel saggio è proposto uno studio su un problema centrale nell’intera attività culturale di Giuseppe Pontiggia: il linguaggio, affrontato sia dal punto di vista teorico-tematico che stilistico-espressivo. In effetti, secondo l’A., già dagli anni Sessanta Pontiggia aveva una posizione chiara sulla cosiddetta ‘nuova questione della lingua’, prendendo le distanze dal Gruppo 63 e manifestando con convinzione la propria fiducia nelle potenzialità comunicative ed espressive di un linguaggio ‘autorevole’, ovvero un linguaggio la cui autorità non si impone all’ascoltatore e al lettore, ma viene accettata e riconosciuta come tale. La ricerca dell’A. sull’argomento è il contenuto di due testi di Pontiggia: l’inedito saggio “Il linguaggio autoritario”; l’unica riflessione edita sul tema intitolata “Il linguaggio autoritario” nell’uso quotidiano della parola – testo di una conferenza del 1985. Secondo la studiosa, mentre decostruisce l’autoritarismo linguistico, Pontiggia propone una scrittura metalinguistica e metacomunicativa opposta, volta cioè al recupero dell’autorevolezza: quella pontiggiana è una scrittura metalinguistica che tende all’aforisma.
Lingua: ItalianoPag. 271-289
Etichette: Giuseppe Pontiggia, Linguaggio autoritario, Novecento, Neoavanguardia,
Titolo articolo: Note a margine della “Bibliografia degli scritti di Dante Isella”
Nell’articolo si esamina la “Bibliografia degli scritti di Dante Isella”, curata da Pietro De Marchi e Guido Pedrojetta e pubblicata nel decennale della morte del grande studioso (1922-2007), che fu filologo, critico, storico della letteratura italiana e in particolare di quella letteratura lombarda (in lingua e in dialetto) di cui ha pubblicato e commentato le opere dei principali esponenti, da Carlo Maria Maggi a Carlo Porta a Vittorio Sereni. Nella prima parte del saggio, partendo dalla presentazione di questa “Bibliografia” generale (e di quelle, parziali, che l’hanno preceduta) si ricordano a grandi linee i principali interessi scientifici e metodi di lavoro di Isella; nella seconda, si offrono numerose proposte di aggiunte, integrazioni e correzioni alla “Bibliografia” citata, tutte adeguatamente illustrate.
Lingua: ItalianoPag. 291-306
Etichette: Dante Isella, Bibliografia, Filologia, Novecento,
Titolo articolo: Memorie di libri, luoghi e sapori: per ritrovar se stessi (su un recente libro di Angelo Floramo)
Inventiva tematica, esuberanza stilistica e autenticità di ideali civili caratterizzano – secondo l’A. – la più recente opera di Angelo Floramo, “L’osteria dei passi perduti. Storie zingare di strade e sapori” (Udine, Bottega Errante, 2017). L’esperienza della marginalità geografica, la cui originalità si esprime soprattutto nel patrimonio enogastronomico; ma soprattutto l’eclettica conoscenza di arti e letterature, sia moderne sia contemporanee, compongono – rileva Venier – un testo multiforme, da cui continuativamente affiorano memorie di autori più e meno celebri: da Garcia Marquez a Eugenio Montale; da Ippolito Nievo ad Amedeo Giacomini.
Lingua: ItalianoPag. 307-313
Etichette: Angelo Floramo, Narrativa, Letteratura regionale, Friuli, Cultura, Cibo, Vino,
Titolo libro/articolo recensito: La consolazione della letteratura. Un itinerario fra Dante e Boccaccio
Edizioni: Longo, Ravenna – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 315-318
Recensore/i: Alfredo Cottignoli
Etichette: Sebastiana Nobili, Alfredo Cottignoli, Dante, Boccaccio, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Leggere il “Canzoniere”
Edizioni: il Mulino, Bologna – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 319-323
Recensore/i: Francesca Florimbii
Etichette: Natascia Tonelli, Francesca Florimbii, Petrarca, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: L”autodidascalo’ scrittore. La lingua della “Scienza Nuova” di Giambattista Vico
Edizioni: Edizioni di Storia e Letteratura, Roma – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 323-331
Recensore/i: Francesco Bruni
Etichette: Vico Giambattista, Seicento, Settecento,
Titolo libro/articolo recensito: Satire
A cura di: Gabriella Fenocchio
Edizioni: Mimesis, Milano-Udine – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 331-336
Recensore/i: Barbara Tanzi Imbri
Etichette: Gabriella Fenocchio, Barbara Tanzi Imbri, Vittorio Alfieri, Settecento, Ottocento, Novecento,
A cura di: Stefano Verdino
Edizioni: Aragno, Torino – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 336-340
Recensore/i: Franco Arato
Etichette: Stefano Verdino, Franco Arato, Rivoluzione, Reazionario,
Titolo libro/articolo recensito: Carteggio (novembre 1864 – agosto 1893)
A cura di: Federica Marinoni
Edizioni: Mucchi, Modena – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 340-344
Recensore/i: Alfredo Cottignoli
Etichette: Giosuè Carducci, Adolfo Borgognoni, Federica Marinoni, Alfredo Cottignoli,
A cura di: Elisa Curti
Edizioni: Odoya, Bologna – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 344-348
Recensore/i: Matteo M. Pedroni
Etichette: Elisa Curti, Olindo Guerrini, Matteo M. Pedroni,
Titolo libro/articolo recensito: “Epos” di Giovanni Pascoli. Un laboratorio del pensiero e della poesia
Edizioni: Pàtron, Bologna – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 349-353
Recensore/i: Edoardo Ripari
Etichette: Giovanni Pascoli, Edoardo Ripari, Epos, Ottocento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Sentieri nascosti. Studi sulla letteratura italiana dell’Otto-Novecento
Edizioni: Milella, Lecce – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 354-358
Recensore/i: Vincenzo Bianco
Etichette: Antonio Lucio Giannone, Vincenzo Bianco, Sentieri,
Titolo libro/articolo recensito: Filippo Beroaldo il Vecchio un maestro per l’Europa. Da commentatore di classici a classico moderno (1481-1550)
Edizioni: il Mulino, Bologna – 2015
Lingua: Italiano
Pag. 359-361
Recensore/i: Giacomo Ventura
Etichette: Andrea Severi, Giacomo Ventura, Filippo Beroaldo il Vecchio,
Titolo libro/articolo recensito: Leopardi bibliografo dell’antico. Un’inedita lista giovanile degli autografi napoletani
Edizioni: Aracne, Canterano – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 362-364
Recensore/i: Pantaleo Palmieri
Etichette: Marcello Andria, Paola Zito, Pantaleo Palmieri, Giacomo Leopardi, Settecento, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: Un tempo migliore. Saggio sul Carducci giovane
Edizioni: Maria Pacini Fazzi, Lucca – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 364-367
Recensore/i: Alessandro Merci
Etichette: Chiara Tognarelli, Alessandro Merci, Giosuè Carducci, Ottocento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: La poetica dei “Dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese
Edizioni: Mimesis, Milano-Udine – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 367-370
Recensore/i: Salvatore Renna
Etichette: Alberto Comparini, Salvatore Renna, Cesare Pavese, Novecento,