Le riviste sostenitrici
Studi e problemi di critica testuale | 2017 | N. 95
Anno 2017 – N. 95 Mese: ottobre
A cura di Clara Cardolini Rizzo
Titolo articolo: Sul ripristino della variante ‘gridar’ in “Inf.” XIII 35
Al centro del contributo la disamina del v.35 del canto XIII dell'”Inferno”, quando Dante introduce il lettore nel settimo cerchio, quello del girone dei suicidi. L’A., sulla scorta di riprove testuali e contenutistiche, si esprime a favore della lezione ‘gridar’ in luogo della lectio difficilior ufficiale ‘dir’, accolta da Giuseppe Campi (1888), Giuseppe Vandelli (1937), Giorgio Petrocchi (1966), Anna Maria Chiavacci Leonardi (1991), Giorgio Inglese (2007) e Saverio Bellomo (2013). Di contro, la variante ‘gridar’ è largamente attestata in ‘manoscritti seniori, confermata da tutti i commentatori antichi e moderni quali Witte, Moore, Casini, Casella, Steiner’.
Lingua: ItalianoPag. 9-31
Etichette: Alighieri Dante, Divina commedia, Filologia, Inferno, Trecento,
Titolo articolo: Fra Petrarca e Romanello? Il sonetto ‘disperso’ “Dimme, cor mio, non mio ma di colei”
Nel saggio, si descrive la tradizione – elencandone i codici e le stampe in successione cronologica – del sonetto adespoto “Dimme, cor mio, non mio ma di colei”, pubblicato da Angelo Solerti fra le “Rime disperse di Francesco Petrarca o a lui attribuite” (1909), e si passano in rassegna le possibili ipotesi circa la sua paternità. In merito al primo aspetto, l’A. ritiene che la ‘varietà di relazioni [tra manoscritti] e l’assenza di errori significativi non consentono di formulare uno stemma e quindi di procedere a una restitutio textus su base lachmanniana. Il testo si costituisce pertanto dal confronto fra i testimoni disponibili, prediligendo, nei casi di lezioni equivalenti, quella di H [manoscritto conservato a Berlino], che propone un numero decisamente minore di lezioni singolari e si presenta dunque meno incline a manipolazioni’. Riguardo il secondo aspetto, invece, l’A. nega l’attribuzione a Francesco Petrarca come al rimatore veneto Giovanni Antonio Romanello, all’autore bolognese Gregorio Roverbella e a Francesco del Maestro Agnolo da Pesaro, esprimendosi a favore dell’anonimato.
Lingua: ItalianoPag. 33-51
Etichette: Sonetto, Trecento, Petrarca Francesco, Romanello Giovanni Antonio, Filologia,
Titolo articolo: Due eroidi in forma di serventese tra le rime del Saviozzo
“O specchio di Narciso, o Ganimede” e “O magnanime donne, in cui biltate” sono le due poesie di Simone Serdini analizzate da Marialaura Aghelu e ricondotte per due ragioni – l’identità dell’io lirico coincidente con un personaggio femminile e il racconto da parte della protagonista delle proprie sventure amorose – al genere dell’elegia al femminile. Dopo una riflessione sulle scelte formali e contenutistiche operate da Saviozzo nei componimenti in esame, l’A. individua le relazioni intercorrenti tra i due testi e i modelli di riferimento, le “Eroidi” di Ovidio e l'”Elegia di Madonna Fiammetta” di Boccaccio, evidenziando l’adozione del metro del serventese come ‘cosciente ripresa della tradizione di comporre in questa forma metrica sia lettere in versi che componimenti didattici da parte di Serdini’.
Lingua: ItalianoPag. 53-68
Etichette: Serdini Simone, Saviozzo, Poesia, Elegia, Eroidi, Trecento, Quattrocento,
Titolo articolo: Joyce e la gorgia toscana
Sul tic linguistico di Corley, protagonista di “Two Gallants”, sesto racconto di “Dubliners” (1914) di James Joyce, si sofferma Riccardo Tesi: la pronuncia in pubblico della prima lettera del proprio nome utilizzando un suono fricativo glottidale tipico dei nomi di persona di origine celtica e identico alla gorgia toscana. In tal modo, il personaggio si attribuisce connotati gaelici, per sanare il divario con il suo raffinato e suadente compagno d’avventure, Lenehan, ma, al contempo, crea un effetto comico derivante dalla parziale sovrapposizione omofonica col sostantivo ‘whore’, ‘prostituta’. Tale espediente linguistico, secondo l’A., deriva a Joyce dal contatto con alcuni fiorentini durante i primi anni del soggiorno a Trieste e dietro esso ‘sembra condensarsi l’attrazione/avversione profonda dell’intellettuale raffinatissimo tanto nei riguardi dei piccoli mercanti di lingue vive incontrati alla scuola triestina, quanto nei confronti delle periferie annerite della sua amata/odiata città natale e dei suoi improvvisati dongiovanni, ritratti impietosamente a pronunciare il proprio nome alla maniera dei bardi gaelici’.
Lingua: ItalianoPag. 69-79
Etichette: Joyce James, Novecento, Racconto, Two Gallants, Dubliners, Lingua, Gorgia toscana,
Titolo articolo: Dante per tutti
Il saggio descrive il volume “Il viaggio di Dante. Storia illustrata della “Commedia”” (2015) dello studioso Emilio Pasquini presentato a Bologna il sei maggio 2016 presso la Biblioteca dell’Archiginnasio. Nel libro è rinvenibile una sintesi di circa due-tre pagine e corredata da un’immagine a colori di ciascuno dei cento canti dell’opera trecentesca, offrendo al lettore, sulla scia di Gianfranco Contini, l’immagine di un Dante popolare e, quindi, accessibile a tutti. ‘Il risultato – a detta dell’A. – è un libro semplice e allo stesso tempo insolito; un libro di facile lettura ma chiaramente di ardua scrittura. Sono veri e propri riassunti, vergati con grande chiarezza ed economia verbale, ma capaci sia di veicolare il senso complessivo del racconto dantesco, sia di mettere in rilievo la grande vivacità dei singoli momenti e episodi, sia di fornire in maniera molto discreta le indispensabili informazioni che il lettore della “Commedia” normalmente trova nelle note a piè di pagina – note che qui non ci sono’.
Lingua: ItalianoPag. 81-90
Etichette: Alighieri Dante, Pasquini Emilio, Divina commedia, Sintesi, Trecento,
Titolo articolo: Retorica proemiale e autorappresentazione del poeta nel “Morgante” di Luigi Pulci
L’A. si sofferma sulla dimensione metaletteraria e metatestuale dei proemi, degli epiloghi e dei cantari del “Morgante” di Luigi Pulci, individuando degli elementi di novità rispetto alla tradizione canterina. Secondo lo studioso Giuseppe Ledda, gli interventi del poeta sono finalizzati alla sua autorappresentazione al punto tale che, nei cinque nuovi cantari – per un totale di ventotto di contro ai ventitré della prima edizione – aggiunti alla seconda edizione del 1483, assume le vesti di vero e proprio protagonista. Il fine del contributo è, quindi, studiare i proemi ‘in modo più analitico per cogliervi eventuali elementi di novità e per rilevare eventuali trasformazioni nel corso del poema, verificare se la preghiera iniziale si configuri come una preghiera alla divinità perché aiuti il poeta nella sua opera letteraria, studiare la presenza di allusioni all’ineffabilità che vadano oltre la ‘professione di modestia’ frequente pure nei cantari, verificare le tracce della retorica proemiale e di altri elementi funzionali all’autorappresentazione del narratore-poeta anche all’interno dei cantari’.
Lingua: ItalianoPag. 91-126
Etichette: Pulci Luigi, Morgante, Retorica, Autorappresentazione, Proemio, Epilogo, Cantari, Quattrocento,
Titolo articolo: La “Pittura” di Giovan Battista Marino. Note sull’adorazione della Sacra Sindone tra Cinque e Seicento
Con la predica sulla “Pittura” – incentrata sulla Sacra Sindone e dedicata al duca Carlo Emanuele I – delle “Dicerie sacre”, Gian Battista Marino si inserisce nel genere omiletico e nella questione dottrinale cinque-seicentesca relativa all’adorazione delle immagini, in clima protestante e controriformista, in seguito all’emanazione del decreto “De invocatione, veneratione et reliquiis sanctorum, et de sacris imaginibus” (1563) del Concilio di Trento. Partendo dalla distinzione tra le immagini prodotte dalla pittura degli uomini, adorate dagli angeli e dai santi, e quelle della pittura divina, adorate da Dio stesso, egli trasforma la produzione letteraria relativa alla Sacra Sindone in un genere da utilizzare quale strumento per accreditare la Torino dei Savoia di quegli anni quale nuovo centro della civiltà cattolica legato al culto della reliquia per via del possesso della stessa da parte della casata dal 1452 e del successivo trasferimento nella città piemontese nel 1578.
Lingua: ItalianoPag. 127-148
Etichette: Marino Giovan Battista, Pittura, Dicerie Sacre, Sacra Sindone, Savoia, Torino, Cinquecento, Seicento,
Titolo articolo: Il suono e il senso: il Lucrezio italiano di Marchetti e Rapisardi
Alessandro Marchetti (1633-1714) e Mario Rapisardi (1844-1912) traducono il “De rerum natura” di Lucrezio rispettivamente nella seconda metà del Seicento – sebbene il volume sia stato pubblicato dopo, nel 1717 – e nell’Ottocento con lo scopo di attualizzare il poema latino che ‘resta un’opera capace di parlare allo scienziato moderno’. Secondo l’A., il primo volgarizzamento ‘nella sua infedeltà letterale riesce spesso a salvare la musica dell’originale’. La traduzione di Rapisardi, invece, ‘è decisamente più fedele, soprattutto dal punto di vista lessicale’. La differenza tra i due testi emerge con evidenza dal confronto tra la diversa resa dei due elogi di Epicuro.
Lingua: ItalianoPag. 149-179
Etichette: Lucrezio, De rerum natura, Traduzione, Seicento, Ottocento, Marchetti Alessandro, Rapisardi Mario,
Titolo articolo: Normalizzare la nazione: “I Mattòidi” di Carlo Dossi nel secolo della monumentomania
Al centro del contributo la disamina di un ‘caso letterario’, l’opera “I Mattòidi. Al Primo Concorso pel Monumento in Roma a Vittorio Emanuele II” (1883) di Carlo Dossi che si inserisce pienamente nel clima della monumentomania di fine secolo connessa al processo di unificazione nazionale ‘orientando il discorso nazionalista verso una prospettiva antropologica’ secondo gli insegnamenti della scuola positivista di Cesare Lombroso. Il mattòide si configura come ‘il collegamento fra l’uomo di genio e il criminale e il folle, ovvero un individuo passibile della qualifica di socialmente pericoloso’. L’opera fu redatta negli anni del soggiorno dossiano a Roma, periodo di collaborazione dell’autore con Francesco Crispi, divenendo così un mezzo di diffusione dei valori umbertini e manifestando intenti di normalizzazione politica e sociale della popolazione italiana.
Lingua: ItalianoPag. 181-202
Etichette: Dossi Carlo, Mattòidi, Ottocento, Unificazione,
Titolo articolo: La retorica, l’arte e la rappresentazione della realtà: su Pirandello e l’imitazione
Quale valore e forma ha il concetto di imitazione nella produzione saggistica di Luigi Pirandello? Se e in quale misura la riflessione sulla ‘mimesis’ ha inciso sul ripensamento delle forme narrative compiuto dall’autore? Sono queste le domande cui lo studioso Valerio Camarotto si propone di rispondere, passando in rassegna gli interventi dello scrittore novecentesco dagli esordi ottocenteschi sulle pagine di “Vita Nuova”, “La Critica”, “La Nazione Letteraria”, “Ariel” e “La Domenica Italiana” fino a “L’umorismo” (1908). Pertanto, secondo l’A., la disamina della posizione pirandelliana nei riguardi della ‘mimesis’ consente di cogliere meglio il ruolo svolto da Pirandello nella letteratura modernista, se è vero che ‘gli studi critici che, specialmente negli ultimi anni, si sono soffermati sull’ormai sempre più diffusa e consolidata categoria del modernismo, hanno ripetutamente sottolineato come uno dei tratti distintivi dello scenario tra fine Ottocento e, soprattutto, inizio Novecento, risieda, specialmente in ambito narrativo, nella ricerca di una nuova modalità di rappresentazione della realtà’.
Lingua: ItalianoPag. 203-219
Etichette: Pirandello Luigi, Imitazione, Retorica, Arte, Novecento,
Titolo articolo: Un libro di confini: “Vent’anni” di Corrado Alvaro
Il contributo considera le due stesure (1930, 1953) del romanzo “Vent’anni” di Corrado Alvaro – a detta dell’A. vittima di una ‘disgrazia critica che solo il tempo sta tentando di correggere’ -, focalizzando l’attenzione sulle aggiunte della seconda edizione, in particolar modo sui due frammenti narrativi risalenti agli anni Trenta e in origine parte di racconti pubblicati su rivista. Luigi Weber si interroga, quindi, sul ‘profitto che la scrittura del calabrese ha tratto dal diverso declinarsi entro le forme brevi, medie e lunghe della prosa, e soprattutto dal montaggio di queste’, cioè osserva ‘il significativo coefficiente di reinvenzione e trasformazione che un racconto disperso o uno schizzo narrativo isolato possono imprimere a un’opera già compiuta, quando vi vengono innestati’. Esaminando l’apparato variantistico, “Vent’anni” ‘appare quasi interamente giocato sulla tematica del confine’ in perfetta assonanza con il contesto bellico italiano della Grande Guerra portato in scena nel romanzo.
Lingua: ItalianoPag. 221-241
Etichette: Alvaro Corrado, Vent’anni, Novecento, Romanzo, Confine, Prima guerra mondiale,
Titolo articolo: In margine ad un libro di Lucio Felici sull”italianità’ di Giacomo Leopardi (e non solo)
Il saggio prende in esame il libro “L’italianità di Leopardi e altre pagine leopardiane” (Pacini Fazzi, Lucca, 2015) di Lucio Felici, nell’animo del quale l’amore per il poeta recanatese sorse nella Roma del ’45, cioè ‘nel solco dell’emergenza, in un’Italia che davvero poteva richiamare quella evocata dal poeta nel primo dei suoi “Canti”‘. Partendo dall'”Intervista su Leopardi” in cui Felici risponde a domande di Roberto Lauro, posta alla fine del volume, lo studioso Andrea Campana si sofferma sulla poetica, le fonti e il rapporto leopardiano con Madame de Staël, oggetti di studio di Felici, e sulla disamina del concetto di italianità effettuata dallo stesso critico ‘sospinto da un paio di persuasioni incrollabili: 1. non è mai venuto meno, in Leopardi, un patriottismo profondo, non retorico, non di superficie; 2. Leopardi ha tagliato a fette gli Italiani per capirli meglio, perché li amava di cuore e voleva sorgesse una nazione futura consapevole e adulta, che vuol dire, in fin dei conti, autenticamente libera’.
Lingua: ItalianoPag. 243-269
Etichette: Felici Lucio, Leopardi Giacomo, Italianità, Patriottismo, Ottocento,
Titolo articolo: I sonetti di Lorenzo Moschi
Nell’articolo si legge l’edizione critica dei sonetti del poeta trecentesco Lorenzo Moschi, la maggior parte dei quali finora inediti e traditi da due manoscritti quattrocenteschi, il codice Riccardiano 1103 e il codice Palatino 359 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Dalla stessa tradizione manoscritta si ricavano i dati biografici di Moschi, nei cui testi, ‘campioni delle abitudini compositive in uso nel periodo in cui visse’, si riverberano, insieme a continui riferimenti alla tradizione lirica italiana. Dopo l’introduzione, il contributo è articolato in quattro sezioni: descrizione dei manoscritti e delle stampe, nota sulla tradizione, il testo e l’apparato, i sonetti.
Lingua: ItalianoPag. 271-315
Etichette: Moschi Lorenzo, Trecento, Sonetti, Filologia, Edizione critica,
Titolo libro/articolo recensito: Geografie letterarie. Da Dante a Tabucchi
Edizioni: LED, Milano – 2015
Lingua: Italiano
Pag. 317-321
Recensore/i: JOËL F. VAUCHER-DE-LA-CROIX
Etichette: Spaggiari William, Geografie letterarie, Trecento, Novecento,
A cura di: Luca Marcozzi, Romana Brovia
Edizioni: Carocci, Roma – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 321-324
Recensore/i: Luca Stoppioni
Etichette: Petrarca Francesco, Lessico, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Sul Barocco in Italia. Dieci capitoli di storia letteraria
Edizioni: Progedit, Bari – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 325-328
Recensore/i: Alessandro Merci
Etichette: Barocco, Italia, Seicento,
Titolo libro/articolo recensito: Calliope e oltre. Arte e letteratura da Winckelmann a Foscolo
Edizioni: Aracne, Ariccia (Roma) – 2015
Lingua: Italiano
Pag. 328-331
Recensore/i: JOËL F. VAUCHER-DE-LA-CROIX
Etichette: Arte, Letteratura, Winckelmann Johann Joachim, Foscolo Ugo, Settecento, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: Soggetti per artisti
A cura di: Paolo Bartesaghi, Pietro Frassica
Edizioni: Serra, Pisa-Roma – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 332-335
Recensore/i: Barbara Ghelfi
Etichette: Parini Giuseppe, Soggetti per artisti, Settecento,
Titolo libro/articolo recensito: Saba
Edizioni: Salerno Editrice, Roma – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 335-340
Recensore/i: Gino Ruozzi
Etichette: Carrai Stefano, Saba Umberto, Ottocento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: ‘In quella turbata trasparenza’ – Un epistolario (1940-1970)
A cura di: Anna Dolfi
Edizioni: Bulzoni, Roma – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 340-344
Recensore/i: Vincenzo Bianco
Etichette: Bodini Vittorio, Macrì Oreste, Epistolario, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: ‘Carissimo omonimo’ – Carteggio (1946-1966)
A cura di: Simone Giorgino
Edizioni: Besa, Nardò – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 340-344
Recensore/i: Vincenzo Bianco
Etichette: Bodini Vittorio, Sereni Vittorio, Novecento, Carteggio,
Titolo libro/articolo recensito: Italiano di Romagna. Storia di usi e di parole
Edizioni: Clueb, Bologna – 2010
Lingua: Italiano
Pag. 345-351
Recensore/i: Fabio Marri
Etichette: Italiano, Lingua,
Titolo libro/articolo recensito: Fonologia del santarcangiolese
Edizioni: Pazzini, Verucchio (Rn) – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 345-351
Recensore/i: Fabio Marri
Etichette: Lingua, Fonologia,
Titolo libro/articolo recensito: La dialettalità negata. Annotazioni critiche sulla poesia dialettale contemporanea
Edizioni: Cofine, Roma – 2009
Lingua: Italiano
Pag. 345-351
Recensore/i: Fabio Marri
Etichette: Poesia, Dialetto, Novecento, Duemila,
Titolo libro/articolo recensito: Poeti delle altre lingue (1990-2010)
Edizioni: Cofine, Roma – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 345-351
Recensore/i: Fabio Marri
Etichette: Poesia, Lingua, Novecento, Duemila,
Titolo libro/articolo recensito: Bollettino dantesco per il settimo centenario
Edizioni: Giorgio Pozzi, Ravenna – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 353-355
Recensore/i: Alessandro Merci
Etichette: Alighieri Dante, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Esegesi oraziana nel Medioevo: il commento “Communiter”
Edizioni: Sismel-Edizioni del Galluzzo, Firenze – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 355-358
Recensore/i: Andrea Severi
Etichette: Orazio, Medioevo, Communiter, Esegesi,
Titolo libro/articolo recensito: Ritratti machiavelliani. La lezione del presente fra Legazioni e “Principe”
Edizioni: Lithos, Roma – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 358-361
Recensore/i: Carlo Varotti
Etichette: Machiavelli Niccolò, Principe, Quattrocento, Cinquecento,
Titolo libro/articolo recensito: La tirannide degli affetti. ‘Affetti naturali’ e ‘affetti di libertà’ nelle tragedie alfieriane
Edizioni: FrancoAngeli, Milano – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 361-363
Recensore/i: Alessandro Merci
Etichette: Alfieri Vittorio, Tragedia, Settecento, Ottocento,
A cura di: Laura Melosi
Edizioni: Olschki, Firenze – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 363-366
Recensore/i: Pantaleo Palmieri
Etichette: Leopardi Giacomo, Diritto, Natura, Legge, Civiltà, Settecento,