Studi e problemi di critica testuale | 2015 | N. 90

Anno 2015 – N. 90 Mese: aprile
A cura di Clara Cardolini Rizzo

Autore/i articolo: ALFREDO COTTIGNOLI, VITTORIO RODA, GINO RUOZZI, PAOLA VECCHI GALLI
Titolo articolo: Dante. Per Emilio Pasquini

Gli A. spiegano le motivazioni alla base del volume e la sua genesi. Intitolato a Dante, di cui ricorre, nel 2015, il settecentocinquantesimo anniversario dalla nascita, il presente numero della rivista intende celebrare gli ottant’anni di Emilio Pasquini, filologo italiano e professore emerito presso l’Università degli Studi di Bologna.

Lingua: Italiano
Pag. 9-10
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Pasquini Emilio, filologia, ermeneutica, linguistica, tradizione,

Autore/i articolo: EMILIO PASQUINI
Titolo articolo: ‘Trasmutabile son per tutte guise’ (“Par.” V 99): anticipazioni e compimenti nell’opera dantesca

Partendo dalla constatazione dell’abbandono definitivo, nella critica contemporanea, di quell’icona di monumentalità con cui l’Alighieri e la sua opera erano osservati dalla critica ottocentesca, l’A. indaga la vocazione dantesca alla metamorfosi, che coinvolge tanto l’io protagonista quanto i personaggi e i luoghi della sua maggiore opera, la “Divina Commedia”, e che è sintetizzata nell’espressione, rintracciabile nella terza cantica e rievocata nel titolo del saggio, ‘trasmutabile son per tutte guise’.

Lingua: Italiano
Pag. 11-28
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, Paradiso, metamorfosi,

Autore/i articolo: ZYGMUNT G. BARAŃSKI
Titolo articolo: Sulla formazione intellettuale di Dante: alcuni problemi di definizione

L’A. conduce una disamina sulla formazione intellettuale di Dante Alighieri da una prospettiva storica e filologica: considera i problemi di metodo legati al suo studio. Partendo dall’assunto, condiviso da una parte della critica dantesca, secondo cui il poeta fiorentino non era uno specialista ma un uomo di cultura del XIII secolo, gli aspetti della formazione dell’Alighieri presi in considerazione sono: l’educazione, le fonti del sapere (modalità, luoghi e tempi di trasmissione), i dibattiti e le relazioni con gli intellettuali contemporanei, l’influenza di Firenze e di altri centri culturali del tempo, come Bologna.

Lingua: Italiano
Pag. 31-54
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, formazione,

Autore/i articolo: GIUSEPPINA BRUNETTI
Titolo articolo: Lucano, i libri di Dante e un ritrovato sonetto di Petrarca (“RVF” 102)

Il tema su cui verte il contributo è il ruolo della “Pharsalia” di Lucano e delle opere di altri autori latini (Virgilio, Orosio, Boezio, Claudiano e Stazio), in qualità di fonti specifiche, di ispirazione o di ripresa testuale, nella formazione e produzione letteraria dantesche. Riflettendo sulle varie fonti di cui Dante usufruì, il saggio pone l’accento sulla ricostruzione dei bacini librari disponibili nell’epoca in cui il poeta fiorentino visse ed operò e, quindi, sulle effettive possibilità e potenzialità di studio e di lettura dei testi a Firenze, tra il XIII e il XIV secolo. Così l’A. passa in rassegna i libri accolti nella Biblioteca di Santa Croce e rinviene, in un manoscritto vaticano della “Pharsalia”, Ottob. Lat. 1881, un’antica forma del sonetto petrarchesco “Cesare poi che ‘l traditor d’Egitto”.

Lingua: Italiano
Pag. 55-71
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Lucano, Petrarca Francesco, Santa Croce,

Autore/i articolo: STEFANO CARRAI
Titolo articolo: L’indeterminatezza nel racconto della “Vita nova”

L’A. descrive l’assenza di una prospettiva realistica e individualizzante nella “Vita nova” dantesca, in accordo, a Suo avviso, con l’universalità della vicenda narrata. Sicché, ad eccezione dei nomi delle due donne, Beatrice e Giovanna, probabilmente menzionati perché eloquenti ed emblematici, Dante non nomina le altre persone che compaiono sulla scena e i luoghi, che accolgono o fanno da sfondo agli eventi, appaiono indeterminati e difficilmente riconoscibili. Dante quindi si mostra reticente nell’offrire indicazioni precise circa il paesaggio urbano della “Vita nova” offrendone un’immagine stilizzata e astratta e inducendo l’A. del contributo a parlare di ‘grado zero di contestualizzazione del racconto’.

Lingua: Italiano
Pag. 73-83
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Vita nova, indeterminatezza, contesto,

Autore/i articolo: MARCO VEGLIA
Titolo articolo: Dante priore e la genesi della “Commedia”

Il saggio si sofferma sulla carriera politica di Dante nel 1300, anno in cui è collocata la genesi della “Divina Commedia”, individuando i nessi vigenti tra l’una e l’altra. La storicità di Dante personaggio consente all’A. di indagare sul significato tanto dei riferimenti storici quanto dei silenzi rinvenibili nel poema dantesco in rapporto al ruolo svolto dal poeta toscano nel governo di Firenze. Nella costante tensione tra il presente della scrittura e il presente del viaggio è da cogliere, secondo l’A., il senso compiuto del profetismo del poema, definibile ‘istant-book’.

Lingua: Italiano
Pag. 85-109
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, politica,

Autore/i articolo: RICCARDO TESI
Titolo articolo: Un motivo agostiniano della teoria linguistica dantesca: linguaggio ostensivo e ‘prima locutio’

Incentrato sul “De vulgari eloquentia”, il saggio esamina la concezione linguistica enucleata da Dante nel trattato e il significato della frase ‘Quoniam permultis ac diversis ydiomatibus negotium exercitatur humanum, ita quod multi multis non aliter intelligantur verbis quam sine verbis’, passando in rassegna le varie traduzioni della stessa partendo da quella cinquecentesca di Trissino. Secondo l’A., Dante sarebbe stato ispirato dalle “Confessioni” di S. Agostino: il linguaggio ostensivo-gestuale è la forma di linguaggio primaria, che facilita l’apprendimento della lingua, soprattutto nella prima fase dell’infanzia, e la rende comprensibile in situazioni di non condivisione dello stesso codice. Tale interpretazione sostituisce quella usuale secondo cui Dante evidenzia l’infelicità della condizione umana privata di un linguaggio comune dopo la dispersione babelica. Secondo l’A., quest’ultima posizione è di matrice illuministica e, quindi, estranea alla formazione e alla speculazione linguistica dantesche.

Lingua: Italiano
Pag. 111-127
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, De vulgari eloquentia, lingua, S. Agostino, Confessioni,

Autore/i articolo: RAFFAELE PINTO
Titolo articolo: Dante e le peripezie della sublimazione pulsionale

Recuperando la nozione freudiana di ‘sublimazione pulsionale’, l’A. ricostruisce la storia della poesia dantesca. Nel capitolo secondo della “Vita nuova”, attraverso la dichiarazione del proposito di seguire sempre il consiglio della ragione, Dante, secondo l’A., anticipa il principio freudiano della razionalizzazione della passione. L’A. passa allora in rassegna le possibilità e le modalità che tale razionalizzazione assume, nel tempo, nei versi del poeta fiorentino. L’istanza razionalizzatrice di cui la poesia dantesca si fa carico è, secondo l’A., un decisivo contributo alla cultura letteraria moderna: il desiderio non è in conflitto con la razionalità ma ne è la condizione.

Lingua: Italiano
Pag. 129-156
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Vita nuova, razionalità, passione, poesia, Freud, sublimazione pulsionale,

Autore/i articolo: ALBERTO CASADEI
Titolo articolo: Sul ‘ventesimo canto / della prima canzon’ (“If.” 20.2-3)

L’A. si sofferma sulle valenze semantiche del termine ‘canzone’ nei primi versi del canto ventesimo dell'”Inferno”. A Suo avviso, il modello è rappresentato dalle canzoni di gesta in cui il lemma assume un valore metaletterario ed è anche utilizzato con riferimento a sottoinsiemi indicati come ‘canti’. Partendo dalla metaletterarietà del termine ‘canzone’, il saggio analizza poi, sul fronte del significato, altri due termini metaletterari danteschi, ‘cantica’ e ‘commedia’.

Lingua: Italiano
Pag. 157-171
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, lingua, canzone, cantica, commedia,

Autore/i articolo: SEBASTIANA NOBILI
Titolo articolo: ‘Al taglio de la spada’. Immagini di guerra nella “Commedia”

L’A. si sofferma su immagini, parole e metafore della guerra rintracciabili nel poema del poeta fiorentino, soprattutto nella prima cantica dell'”Inferno”. Partendo dai dannati della nona bolgia, lo sguardo si allarga all’intero testo della “Commedia”, sulla scorta delle più recenti ricerche storiografiche dedicate al tema della guerra nel Medioevo. Emerge un’idea dantesca della guerra intrisa di connotazioni tragiche: ‘la guerra è questione di territori e di confini ma, nel rimettere continuamente in discussione i limiti di questo o di quel gruppo di potere, ha come conseguenza la prigionia di chi sta in mezzo, di chi come il poeta vorrebbe attraversare le frontiere, varcare le soglie e superarle, senza trovare ostacoli al proprio viaggio e alla propria libertà’, dichiara l’A. La guerra è quindi la fonte di ogni esclusione e di ogni esilio.

Lingua: Italiano
Pag. 173-190
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, guerra,

Autore/i articolo: ANGELO M. MANGINI
Titolo articolo: Virgilio, Catone e la ‘Vesta’: due versioni della salvezza

Il saggio prende in esame il tema della salvezza come processo di vestizione, inaugurato nel primo canto del “Purgatorio”, quando Virgilio, facendo riferimento al corpo risorto di Catone, prima anima salva del secondo regno e suo custode, afferma: ‘la vesta ch’al gran dì sarà sì chiara’. Sullo stesso fronte si colloca l’esortazione che Catone rivolge ai purganti nel successivo canto secondo, invitandoli a spogliarsi dello ‘scoglio’ che impedisce loro la visione beatifica. Partendo dalle riflessioni critiche di Marco Ariani e Lino Pertile, l’articolo si sofferma sulla lettura del rapporto dialettico vigente tra lo ‘scoglio’ e la ‘vesta’, cioè tra due diverse prospettive del processo di redenzione, lo spogliarsi e il rivestirsi, che, secondo l’A., sono complementari: ci si spoglia per rivestirsi e, viceversa, non ci si può rivestire se non ci si è prima spogliati.

Lingua: Italiano
Pag. 191-207
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, Purgatorio, Catone, Virgilio, Salvezza,

Autore/i articolo: FRANCESCO SPERA
Titolo articolo: I canti degli invidiosi nel “Purgatorio” dantesco

Il saggio esamina i canti (dall’inizio del XIII all’ottantunesimo verso del XV) del “Purgatorio” dantesco dedicati agli invidiosi. L’A. si sofferma sulla distribuzione della materia e sulle tematiche trattate, a Suo avviso, già a una prima lettura, nettamente diverse rispetto ai canti precedenti. Per esempio, balza subito agli occhi la riduzione degli esempi di carità e di invidia punita; maggiori, invece, i riferimenti politici.

Lingua: Italiano
Pag. 209-227
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, Purgatorio, invidiosi,

Autore/i articolo: CARLO DELCORNO
Titolo articolo: ‘I segni bui’ (“Par.” II 49). Dante e la leggenda dell’uomo nella luna

Il saggio è incentrato sul tema delle macchie lunari cui Dante fa riferimento nel canto secondo del “Purgatorio” e che, secondo l’A., offre al poeta fiorentino l’occasione per esporre la sua cosmologia in forma definitiva, fondata sulla teoria emanatistica di tradizione neoplatonica. Connettendola con il tema dantesco, l’A. recupera la letteratura prodotta sulle macchie lunari, focalizzando l’attenzione sulla leggenda dell’uomo nella luna, che trova una delle sue più antiche attestazioni nel “De naturis rerum” di Alessandro Neckam. La prima teoria menzionata da quest’ultimo per spiegare la causa delle macchie lunari è, secondo l’A., accostabile alla teoria averroistica riassunta da Dante ai vv.59-60; la seconda, invece, alla soluzione neoplatonica dettata da Beatrice ai vv. 145-146. L’A. rinviene, nella spiegazione di Neckam, la presenza di una moralizzazione in chiave escatologica, recuperata in un sermone in volgare tenuto il 4 ottobre 1264 nella Chiesa dei Frati Minori da Federico Visconti, arcivescovo di Pisa: ‘in modi diversi Dante, Visconti e Neckam dalla considerazione della macchia nella luna si innalzano all’icona luminosa del cosmo escatologico’, afferma l’A. del saggio.

Lingua: Italiano
Pag. 229-239
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, luna, uomo, Purgatorio, Divina Commedia, Alessandro Neckam, De naturis rerum, Federico Visconti,

Autore/i articolo: LINO PERTILE
Titolo articolo: Sigieri e l’invidiosa sapienza di Salomone

Dopo l’introduzione in cui focalizza l’attenzione su due dei dodici personaggi che formano la prima corona degli spiriti sapienti nel cielo del Sole, il re Salomone e Sigieri di Brabante, e che Dante presenta per bocca di San Tommaso mettendone in evidenza un aspetto comune, la sapienza, l’A. espone una possibile interpretazione del v.138: ‘silogizzò invidïosi veri’. A Suo avviso, il verbo “sillogizzare” ha una connotazione positiva; l’espressione ‘invidïosi veri’ è recuperata da Sant’Ambrogio, che definisce il sapere di Salomone ‘invidiosa sapientia’; allo stesso Ambrogio si riferisce Dante con la circonlocuzione ‘avvocato dei tempi cristiani’ poiché, nello scritto in difesa di Salomone e David, Ambrogio si presenta come avvocato di David.

Lingua: Italiano
Pag. 241-256
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, Paradiso, Salomone, Sigieri di Brabante,

Autore/i articolo: GIUSEPPE LEDDA
Titolo articolo: L’esilio, la speranza, la poesia: modelli biblici e strutture autobiografiche nel canto XXV del “Paradiso”

L’A. rintraccia gli elementi autobiografici e i modelli biblici presenti nel canto XXV del “Paradiso” dantesco. Il primo tema direttamente riconducibile alla vita del poeta fiorentino è quello dell’esilio da Firenze, che, congiunto con il recupero dell’esodo biblico, appare in una prospettiva del tutto nuova. Nel canto, l’A. ravvisa la presenza dei più grandi modelli tratti dalla Bibbia: quello profetico e quello apostolico, David e Paolo. In tale contesto biblico Dante assume le vesti di un poeta sacro che si augura di ritornare ‘poeta’ e prendere il ‘cappello’ sul fonte del proprio battesimo.

Lingua: Italiano
Pag. 257-277
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, Paradiso, Bibbia, autobiografia,

Autore/i articolo: NATASCIA TONELLI
Titolo articolo: Gli angeli nei cerchi dell’Empireo

Il saggio ricostruisce il contesto filosofico alla base della visione degli angeli disposti in cerchi concentrici attorno a Dio, fonte luminosa, nel ventottesimo canto del “Paradiso” dantesco. L’A. ne rintraccia un precedente in ambito mistico: il “Liber Scivias” di Ildegarda di Bingen. Nell’opera è presente una visione simile a quella proposta dal poeta fiorentino nel suo poema e accompagnata, come nello stesso, da una successiva descrizione dei cori angelici.

Lingua: Italiano
Pag. 279-295
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, Paradiso, Empireo, angeli, Ildegarda di Bingen, Liber Scivias,

Autore/i articolo: LUCIA BATTAGLIA RICCI
Titolo articolo: ‘Figurare il “Paradiso”‘. Minimi appunti sui più antichi testimoni illustrati

Il saggio è incentrato sul repertorio figurativo prodotto da una serie di artisti impegnati a illustrare il “Paradiso” dantesco. Nelle varie opere, l’A. ravvisa la tendenza a tradurre, con immagini più comuni, semplici e decodificabili, i versi del poema trecentesco. Ne deriva, a Suo avviso, un forte divario tra testo e immagine, tra l’invenzione dantesca e la più tradizionale iconografia sacra. L’A. si sofferma soprattutto sulle immagini utilizzate da Dante per rappresentare i misteri della Trinità e dell’Incarnazione, che deriverebbero da modelli presenti nelle chiese ravennati.

Lingua: Italiano
Pag. 297-315
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, Paradiso, arte,

Autore/i articolo: SIMON A. GILSON
Titolo articolo: Sincretismo e scolastica in Dante

Il saggio propone una disamina sul sincretismo dantesco. Partendo dai contributi più e meno recenti sul tema, l’A. spiega la tendenza a conciliare elementi culturali, filosofici e religiosi eterogenei, appartenenti a culture e dottrine diverse, connettendola con la formazione del poeta fiorentino, con il contesto intellettuale in cui visse ed operò e con le relazioni che con lo stesso intrattenne, e con la scolastica, che attraversa l’intero poema trecentesco.

Lingua: Italiano
Pag. 317-339
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, sincretismo, scolastica,

Autore/i articolo: SAVERIO BELLOMO
Titolo articolo: ‘Una finestretta, da niuno mai più veduta’ e la data dell’epistola di Dante a Cangrande

Il saggio passa in rassegna le varie ipotesi avanzate da diversi studiosi circa la datazione – almeno della prima parte, ritenuta autentica per consenso quasi universale della critica – dell’epistola XIII, scritta da Dante e destinata a Cangrande della Scala. Tutti i contributi critici tendono a datare lo scritto nel quadriennio compreso tra il 1316 e il 1320. Secondo l’A., invece, la stesura della lettera sarebbe da collocare nel 1321, poco prima della morte del poeta fiorentino. Pertanto, a Suo avviso, quest’ultimo non ebbe neanche il tempo necessario per poter inviare la missiva a Cangrande.

Lingua: Italiano
Pag. 341-352
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, epistole, Cangrande della Scala,

Autore/i articolo: PAOLA VECCHI GALLI
Titolo articolo: Di Dante e di Petrarca ‘autori’. “As time goes by”

Il tema dell’autorialità-paternità è quello rispetto al quale sono posti a confronto, nel saggio, due grandi poeti del Trecento, Dante Alighieri e Francesco Petrarca: ‘Dante e Petrarca sono serbatoi inesauribili, formidabili, di memorie che si trasmettono dall’una all’altra scuola, forse da ogni maestro a ogni allievo’, afferma l’A. Nella produzione poetica petrarchesca, di cui l’A. offre, nel contributo, numerosi esempi, si riflette l’autorità dantesca, allo stesso modo in cui, per Dante, Virgilio è insieme un autore, un poeta e un padre spirituale.

Lingua: Italiano
Pag. 353-370
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Petrarca Francesco, Virgilio, autorità,

Autore/i articolo: ARNALDO BRUNI
Titolo articolo: Per Monti dantista

Costante e degna di lode, secondo l’A., l’attenzione rivolta da Vincenzo Monti a Dante Alighieri, tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento. Oggetto di analisi, per il poeta lombardo, è tanto la produzione in versi (la “Commedia” e le “Rime”), che funge poi da modello alla propria, quanto la produzione in prosa (la “Vita nuova”, il “De vulgari eloquentia” e il “Convivio”) dell’autore fiorentino. Tuttavia, evidenzia l’A., Monti ha rivolto il suo interesse anche alle edizioni dantesche coeve, in particolar modo a quella curata da Giosaffatte Biagioli (1818-1819). La dedizione montiana nei confronti dell’Alighieri è sugellata dall’espressione ‘nuovo Dante’ con cui Giuseppe Grazzini, nel poemetto “In morte di Vincenzio Monti”, appella il poeta milanese.

Lingua: Italiano
Pag. 371-386
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Vincenzo Monti, Ottocento, Giuseppe Grazzini,

Autore/i articolo: PANTALEO PALMIERI
Titolo articolo: Le chiose alla “Commedia” di Dionigi Strocchi

Dopo una breve introduzione incentrata sulla querelle tra classicisti e romantici, il saggio si sofferma sulle chiose dantesche di Dionigi Strocchi, letterato, grecista e latinista italiano il cui contributo si inserisce in quel clima di generale rinascita del culto dantesco che caratterizzò l’Ottocento. Alla base delle postille strocchiane l’A. individua una solida cultura e un’autentica passione, che, a Suo avviso, le rendono meritevoli di attenzione in sede storiografica.

Lingua: Italiano
Pag. 387-401
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, Dionigi Strocchi, Ottocento,

Autore/i articolo: ALFREDO COTTIGNOLI
Titolo articolo: Dantismo e unità nazionale: l’evoluzione di un mito risorgimentale

Il saggio propone una lettura militante e politica della “Divina Commedia” come poema civile e ‘Bibbia degli italiani’. Gli inizi del culto dell’opera e del suo autore come tali, secondo l’A., sono da collocare tra Ottocento e Novecento: Dante è considerato il padre della lingua italiana e il profeta della nazione. A partire dal mito identitario dantesco forgiato da Foscolo e Mazzini, il poeta fiorentino costituirà un modello neoghibellino e anticlericale in Giovanni Bovio (1837-1903), patriottico e irredentista in Ruggiero Bonghi (1826-1895) e Giosuè Carducci (1835-1907), pacifista, umanitario e socialista in Antonio Fogazzaro (1842-1911).

Lingua: Italiano
Pag. 403-419
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Divina Commedia, Risorgimento, unità nazionale, Ugo Foscolo, Giuseppe Mazzini, Giovanni Bovio, Ruggiero Bonghi, Giosuè Carducci, Antonio Fogazzaro, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: RENZO RABBONI
Titolo articolo: Su Veselovskij dantista: dal saggio “Dante e la poesia simbolica del cattolicesimo” (1866)

Il saggio passa in rassegna gli studi danteschi del filologo e critico letterario russo Aleksandr Nikolaevič Veselovskij. In particolare, propone la traduzione di un passo tratto dal saggio “Dante e la poesia simbolica del cattolicesimo”, scritto a Firenze nel 1865, in occasione delle celebrazioni del centenario. Secondo l’A., Veselovskij si emancipa dalle suggestioni mitografiche ricevute alla scuola di Fyodor Buslaev ed esamina il poema dantesco ripercorrendo le tappe principali della letteratura medievale delle visioni e dei viaggi ultraterreni, avvalendosi dei contributi di critici tedeschi e francesi, soprattutto di Ozanam, rispetto al quale, però, valorizza la “Visione di Alberico” e aggiunge dati inediti relativi alla tradizione bizantina e slava.

Lingua: Italiano
Pag. 421-438
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Aleksandr Nikolaevič Veselovskij, Ottocento, Dante e la poesia simbolica del cattolicesimo, Ozanam, Visione di Alberico,

Autore/i articolo: LUCIANO FORMISANO
Titolo articolo: Le postille di Ernesto Giacomo Parodi al “Fiore” e al “Detto d’amore”

Il saggio, ricollegandosi al contributo – datato 1984 – di Gianfranco Contini, si sofferma sull’importanza delle postille di Ernesto Giacomo Parodi ai poemetti del “Fiore” e del “Detto d’amore”. Oltre a riprendere le annotazioni continiane di carattere critico, l’A. propone una disamina più generale delle postille, focalizzando l’attenzione sulle movenze ariostesche dell’autore dei due scritti, che hanno indotto una parte della critica a metterne in dubbio la paternità dantesca.

Lingua: Italiano
Pag. 439-459
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Il fiore, Detto d’amore, Gianfranco Contini, Ernesto Giacomo Parodi, postille,

Autore/i articolo: FABIO MARRI
Titolo articolo: L’impegno dantesco di Ghino Ghinassi

L’A. del saggio riflette sulla produzione critica dantesca di Ghino Ghinassi, amico di Emilio Pasquini venuto a mancare nel 2004 e divenuto protagonista del dantismo novecentesco a trent’anni, con una lettura tenuta al Palagio dell’Arte della Lana il 16 marzo 1961. Partendo dalla “Lectura Dantis” incentrata sul canto XXVI del “Paradiso”, il contributo passa in rassegna i lemmi curati da Ghinassi per l'”Enciclopedia Dantesca” e le sue riflessioni sulla lingua dell’Alighieri, lontana e al contempo vicina all’italiano moderno, che, già all’alba degli anni Sessanta, lo studioso aveva posto al centro delle sue ricerche.

Lingua: Italiano
Pag. 461-475
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, Ghino Ghinassi,

Autore/i libro/articolo recensito: BONAGIUNTA ORBICCIANI DA LUCCA
Titolo libro/articolo recensito: Rime
A cura di: Aldo Menichetti
Edizioni: Edizioni del Galluzzo, Firenze – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 477-488
Recensore/i: Luciano Formisano
Etichette: Bonagiunta Orbicciani da Lucca, Duecento, Rime,

Autore/i libro/articolo recensito: LUCIANO GARGAN
Titolo libro/articolo recensito: Dante, la sua biblioteca e lo Studio di Bologna
Edizioni: Antenore, Roma-Padova – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 488-493
Recensore/i: Donato Pirovano
Etichette: Alighieri Dante, Duecento, Trecento, formazione, biblioteca,

Autore/i libro/articolo recensito: LORENZO DA PONTE
Titolo libro/articolo recensito: Lettere a Guglielmo Piatti (1826-1838). Livorno, Biblioteca Labronica ‘Francesco Domenico Guerrazzi’
A cura di: Laura Paolini
Edizioni: Stony Brook, New York – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 493-496
Recensore/i: Tommaso Salvatore
Etichette: Lorenzo Da Ponte, Settecento, Ottocento, Guglielmo Piatti, lettere,

Titolo libro/articolo recensito: Giovanni Pascoli a un secolo dalla sua scomparsa
A cura di: Renato Aymone
Edizioni: Sinestesie, Avellino – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 496-499
Recensore/i: Alessandro Merci
Etichette: Giovanni Pascoli, Ottocento, Novecento, Duemila,

Titolo libro/articolo recensito: Part[h]Enope. Naples et les arts / Napoli e le arti, Atti delle Giornate di Studi (Paris, 19 novembre 2011 e 15-17 novembre 2012)
A cura di: Camillo Faverzanti
Edizioni: Long, Bern – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 500-502
Recensore/i: Stefano Lazzarin
Etichette: Napoli, Arte,

Autore/i libro/articolo recensito: BENVENUTO CELLINI
Titolo libro/articolo recensito: Rime
A cura di: Diletta Gamberini
Edizioni: Società Editrice Fiorentina, Firenze – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 503-505
Recensore/i: Nicolò Morelli
Etichette: Benvenuto Cellini, Cinquecento, Rime,

Autore/i libro/articolo recensito: ETTORE CATALANO
Titolo libro/articolo recensito: Strategie di scrittura nella letteratura italiana
Edizioni: Progedit, Bari – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 506-508
Recensore/i: Pantaleo Palmieri
Etichette: Letteratura italiana,