Studi desanctisiani | 2024 | N. 12

Anno 2024 – N. 12
A cura di Giovanna Panzini

Autore/i articolo: Toni Iermano
Titolo articolo: La recezione di Leopardi e il prisma desanctisiano: motivi e conflitti dal secondo Ottocento all’età delle catastrofi

L’articolo indaga il fondamentale rapporto di De Sanctis con Leopardi, a partire dal Dialogo del 1858 dedicato al confronto fra il pensiero del Recanatese e la filosofia di Schopenhauer. Si analizza poi l’influenza che il magistero desanctisiano esercita sulla critica leopardiana, mettendo in risalto in particolare alcune delle variegate posizioni emergenti nel periodo fra le due guerre, fra interpretazioni strumentali e coraggio civile, alla luce della recente letteratura sull’argomento.

Lingua: Italiano
Pag. 11-26
Etichette: Letteratura, Poesia, Poeta, Politica, Società, XIX secolo, XX secolo, Alberto Savinio, Arthur Schopenhauer, Francesco De Sanctis, Giacomo Debenedetti, Giacomo Leopardi, Giorgio Morandi, Giovanni Gentile, Sergio Solmi, Vincenzo Cardarelli,

Autore/i articolo: Aldo Maria Morace
Titolo articolo: Una ‘storia’ nelle ‘storie’ desanctisiane: la letteratura meridionale

È possibile rintracciare in una Storia della letteratura italiana ferreamente unitaria, quale è quella di De Sanctis (con le sue propaggini nei corsi napoletani degli ultimi anni), le linee di sviluppo della letteratura meridionale, dai Siciliani al romanticismo, in rapporto dialettico con il modello dominante fino all’affermazione, in fasi episodiche ma decisive, di un proprio ‘antimodello’, che è anche controstoria

Lingua: Italiano
Pag. 27-43
Etichette: Storia della critica, Storia della letteratura, XIX secolo, Francesco De Sanctis, Luigi Settembrini,

Autore/i articolo: Massimiliano Malavasi
Titolo articolo: Storici dell’Ottocento e scrittori del Barocco

Il saggio si sofferma su tre case studies che sottolineano la lettura impropria e persino antistorica che i critici letterari italiani del xix secolo, spesso fuorviati dal patriottismo risorgimentale e dai miti nazionalistici, proposero quando si confrontarono con la letteratura italiana dell’epoca barocca. In particolare sono indagate le leggende storiografiche che si riferiscono ai sentimenti patriottici di Alessandro Tassoni, al falso martirio di Traiano Boccalini per la libertà d’Italia e alla partecipazione di Salvator Rosa alla guerriglia scatenatasi a Napoli al tempo della rivolta di Masaniello.

Lingua: Italiano
Pag. 45-63
Etichette: Barocco, Letteratura italiana, Scrittore, XIX secolo, XVII secolo, XVIII secolo, Alessandro Tassoni, Francesco De Sanctis, Salvator Rosa, Traiano Boccalini,

Autore/i articolo: Michelangelo Fino
Titolo articolo: Il Professore sale in cattedra. Francesco De Sanctis e i discorsi della prima scuola napoletana

Il contributo si propone di indagare la figura di Francesco De Sanctis nella duplice veste di insegnante e di critico. Attraverso i discorsi tenuti presso la scuola di Vico Bisi nel decennio 1838-1848, durante la cosiddetta prima scuola napoletana, è possibile rintracciare infatti non solo l’evoluzione della metodologia didattica desanctisiana ma anche l’esplorazione di sempre più ampi orizzonti critico-interpretativi. In questi discorsi si scorgono in nuce alcuni degli aspetti fondanti del pensiero desanctisiano, che caratterizzeranno le opere della maturità. In particolare è piuttosto evidente il progressivo superamento del purismo, che permea la formazione iniziale del giovane professore, in favore di nuove e più complesse esigenze didattiche e critiche nel segno della modernità filosofico-letteraria. L’idea centrale che attraversa i discorsi è quella di una scuola laboratorio, animata da vincoli di amicizia, rispetto e solidarietà reciproci tra il maestro e i suoi allievi (scuola intesa anche come seconda famiglia), la cui alta missione è quella di formare i futuri cittadini del Paese. Tappa conclusiva di tale decisivo percorso per il critico irpino è il
Discorso a’ giovani che chiude la fondamentale stagione della prima scuola napoletana e sancisce l’esordio politico di Francesco De Sanctis.

Lingua: Italiano
Pag. 67-79
Etichette: Letteratura italiana, Scuola, Basilio Puoti, Francesco De Sanctis,

Autore/i articolo: Anna Di Bello
Titolo articolo: La riforma dell’istruzione a Napoli: i progetti politici di Francesco De Sanctis e Salvatore Morelli

A cavallo dell’unificazione, l’indice di analfabetismo nel Meridione è altissimo: nel Mezzogiorno la scuola esiste solo sulla carta ed è affidata alla responsabilità di comuni dissestati o dominati da fazioni reazionarie e la sola a supplire è l’istruzione privata spesso abusiva e di difficile controllo. Così l’acculturazione degli strati inferiori della società diviene questione di grande interesse nel dibattito culturale e politico risorgimentale sulla costruzione dello Stato e dell’identità della Nazione. Dibattito che a Napoli vede protagonisti Francesco De Sanctis e Salvatore Morelli che seppur su fronti politici diversi e in momenti differenti, vedono nell’istruzione l’arma per il riscatto e l’emancipazione sociale dell’ex capitale borbonica. Di qui i due progetti di riforma: la Relazione per la riforma della pubblica istruzione nel Regno di Napoli del 1848 di Francesco De Sanctis e il Progetto d’organico per la riforma dell’istruzione pubblica nel Comune di Napoli del 1866 di Salvatore Morelli.

Lingua: Italiano
Pag. 81-97
Etichette: Identità, Istruzione, Patria, Pedagogia, Scuola, XIX secolo, Francesco De Sanctis, Salvatore Morelli,

Autore/i articolo: Apollonia Striano
Titolo articolo: Francesco De Sanctis e Giovanni Prati, «il primo poeta di second’ordine» dell’Ottocento

Soffermandosi nei Saggi critici su Giovanni Prati, in particolare su Satana e le Grazie e l’Armando, Francesco De Sanctis aveva osservato che il poeta («il primo poeta di second’ordine»), i cui versi erano strutturati secondo un impianto astratto e artificioso, aveva mascherato una certa aridità del sentire e un’intuizione parziale del mondo e delle cose. Nella sperimentazione ambiziosa, nella ridondanza quasi manieristica, il critico individuava il limite invalicabile di Prati, limite che lo spinse a non inserirlo nella Storia della letteratura italiana, così innescando il processo della sua esclusione dalla definizione del canone letterario dell’Ottocento, che perdurò anche nel secolo successivo.

Lingua: Italiano
Pag. 99-109
Etichette: Poesia, Risorgimento, XIX secolo, Francesco De Sanctis, Giovanni Prati,

Autore/i articolo: Maria Pia Pagani
Titolo articolo: Il centenario della radio italiana: De Sanctis nelle pagine del «Radiocorriere»

Questo saggio ricostruisce, attraverso un accurato spoglio delle annate del «Radiocorriere», la presenza di Francesco De Sanctis nella storia della radio italiana, di cui nel 2024 si celebra il centenario. La sua autorevole figura di intellettuale, presentata con solerzia in una testata ad ampia diffusione popolare, ha accompagnato la crescita culturale della nazione in un periodo di cruciale sviluppo delle comunicazioni di massa.

Lingua: Italiano
Pag. 113-118
Etichette: Giornalismo, Letteratura, XIX secolo, XX secolo, Francesco De Sanctis,

Autore/i articolo: Laura Diafani
Titolo articolo: La resistenza delle carte. Gli Atomi erranti di Francesco De Sanctis

Esce in questi giorni Atomi erranti. Francesco De Sanctis e la cultura della modernità di Antonio Toni Iermano, a perpetuare la mostra di manoscritti, libri e opuscoli che è stata allestita per quasi un anno, dal 10 novembre 2023 al 31 agosto 2024, accompagnata anche da incontri e conferenze, nella Biblioteca Provinciale di Avellino «Scipione e Giulio Capone». Atomi erranti apre lo scrigno della raccolta dei Manoscritti De Sanctis versati alla «Capone» dagli eredi del Professore e, in parte, da Benedetto Croce, per costruire un appassionato ritratto di parole e di immagini, che sveli l’attualità e la necessità della lezione di De Sanctis oggi.

Lingua: Italiano
Pag. 119-122
Etichette: Biblioteca, Catalogo, Letteratura, Libro, Modernità, XIX secolo, XX secolo, Antonio Toni Iermano, Benedetto Croce, Francesco De Sanctis, Giulio Capone, Scipione Capone,