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Studi desanctisiani | 2023 | N. 11
Anno 2023 – N. 11
A cura di Giovanna Panzini
Titolo articolo: I bottoni del professore. L’educazione civile di Francesco De Sanctis nelle pagine di Niccola Marselli e Giuseppe Ferrarelli
L’articolo prende spunto da una curiosa lettera dello storico militare Giuseppe Ferrarelli, allievo di Francesco De Sanctis alla Scuola militare della Nunziatella, al nipote Benedetto Croce. Ferrarelli nella lettera gli spiega perché pochi giorni prima gli aveva inviato in dono dei modesti bottoni di camicia appartenuti a De Sanctis, ricevuti a sua volta dalla vedova del Professore Marietta Testa in ricordo del lavoro svolto per la preparazione di una scelta di Scritti politici (1889) desanctisiani. Ferrarelli e il suo compagno d’arme Niccola Marselli, un ‘transfuga hegeliano’, come lo definisce Giovanni Gentile, che fece una brillante carriera militare e politica nella nuova Italia, si formarono nelle aule della Nunziatella seguendo le appassionate lezioni di educazione civile del leggendario Professore. Entrambi nati nel 1832, furono legatissimi al patriota e all’uomo militante De Sanctis e per mezzo secolo ne condivisero alcuni importanti valori intellettuali, morali e ideali. Il testo offre un ulteriore contributo all’approfondimento della fortuna del pensiero di De Sanctis nella cultura del suo tempo e all’influenza avuta nella
conservazione di una italianità vissuta con consapevolezza ed etica della responsabilità in una società in trasformazione, non priva di laceranti contraddizioni, sempre più lontana dalle idealità risorgimentali. Il profilo umano e talune scelte politiche di Giuseppe Ferrarelli e Niccola Marselli contengono tratti riconducibili all’insegnamento dell’indimenticato maestro.
Pag. 11-32
Etichette: Letteratura, Politica, Storia, XIX secolo, Benedetto Croce, Francesco De Sanctis, Giuseppe Ferrarelli, Luigi Blanch, Maria Testa Arenaprimo, Niccola Marselli,
Titolo articolo: De Sanctis, Manzoni e il cattolicesimo italiano
Nell’articolo viene considerata la figura di Manzoni nell’opera dell’ultimo De Sanctis secondo due punti di vista: il nesso ideale-reale e la valutazione del cattolicesimo nella storia italiana. Manzoni diventa per De Sanctis l’exemplum dell’ideale calato nel reale, nella concretezza della storia e di una riconciliazione fra cattolicesimo e modernità.
Lingua: ItalianoPag. 33-44
Etichette: Cattolicesimo, Storia, XIX secolo, Alessandro Manzoni, Francesco De Sanctis,
Titolo articolo: La coscienza collettiva tra scienza e vita. La figura del letterato tra Leopardi, De Sanctis e Gramsci
L’articolo analizza il nesso tra Rinascimento e Riforma all’interno della cultura italiana, nello specifico seguendo l’analisi proposta da Gramsci, secondo cui il Rinascimento italiano non determinò una ‘riforma’ vera e propria, tale da innervarsi in profondità nelle masse. Tale fenomeno culturale raggiunse senza dubbio una grande intensità a livello intellettuale, la quale tuttavia non coincise con rinnovamento dei costumi e delle abitudini degli Italiani. Attraverso una sorta di genealogia, l’articolo mette in luce la problematicità del rapporto tra scienza e vita sia già stato evidenziato perfettamente nelle pagine del De Sanctis e trovi in varie opere di Leopardi una elaborazione già perfettamente delineata. L’intera concezione desanctisiana della parabola del letterato italiano nelle pagine della sua Storia della letteratura italiana viene pesantemente influenzata da questo nucleo tematico
Lingua: ItalianoPag. 45-56
Etichette: Rinascimento, XIX secolo, XX secolo, Antonio Gramsci, Francesco De Sanctis, Giacomo Leopardi,
Titolo articolo: De Sanctis maestro di letture e di critica di Italo Svevo
La lezione di De Sanctis è di grande importanza nella formazione di Italo Svevo, nel suo giornalismo e nella sua narrativa, non solo nell’epoca giovanile, quando la conoscenza delle opere desanctisiane rappresentò la conquista di «un ordine» negli studi tumultuosi da autodidatta, come Svevo stesso ricordò. Seguendo i segni espliciti e documentabili della sua presenza nelle pagine sveviane, De Sanctis si svela come la prima e decisiva scuola per Svevo di storia della letteratura italiana, di stile critico e di questione morale.
Lingua: ItalianoPag. 57-70
Etichette: Critica letteraria, Morale, Romanzo, XIX secolo, XX secolo, Francesco De Sanctis, Italo Svevo,
Titolo articolo: La teoria del carattere nel Platone in Italia di Vincenzo Cuoco
Il saggio analizza la questione del carattere così come emerge nel Platone in Italia di Vincenzo Cuoco, l’opera che offre un’originale interpretazione della storia italiana ricostruita attraverso le esperienze politiche e culturali delle antiche popolazioni del v e del iv secolo a.C. Un’operazione archeologica, di scavo nella memoria storica, che avviene soprattutto nel segno di Vico, ricercando il sentire comune di quei popoli attraverso la ricostruzione dei caratteri sui quali si fondava la loro coesione interna
Lingua: ItalianoPag. 73-84
Etichette: Filosofia, Romanzo, Storia, XIX secolo, XVIII secolo, Francesco De Sanctis, Giambattista Vico, Vincenzo Cuoco,
Titolo articolo: Il Metastasio di De Sanctis tra vecchia e nuova letteratura
Nell’orizzonte critico di Francesco De Sanctis Pietro Metastasio riveste il ruolo di poeta della transizione tra vecchia e nuova letteratura. Il giudizio sul più importante autore del melodramma italiano cambia in modo piuttosto significativo nel corso del tempo, per cui le perplessità manifestate da De Sanctis durante la prima scuola napoletana si stemperano negli anni della maturità, come emerge dal saggio sul poeta romano e dalle pagine della Storia della letteratura italiana a lui dedicate. Significativo in tal senso che Metastasio occupi la parte iniziale dell’ultimo capitolo della Storia intitolato La nuova letteratura. Il merito più grande di Metastasio è stato quello di essere «penetrato così intimamente nello spirito delle moltitudini», interpretando magnificamente «il sentimento della contemporaneità» in virtù del suo «genio musicale». Come in altri grandi autori della nostra letteratura il critico irpino ravvisa anche in Metastasio un paradosso artistico, consistente nello scarto tra le intenzioni autoriali e il risultato finale cui l’autore perviene inconsapevolmente e involontariamente.
Lingua: ItalianoPag. 85-93
Etichette: Letteratura italiana, Melodramma, XIX secolo, XVIII secolo, Francesco De Sanctis, Pietro Metastasio,
Titolo articolo: Vittorio Alfieri, «ne’ cancelli del secolo decimottavo»
Iscrivendo Vittorio Alfieri nel secolo decimottavo, Francesco De Sanctis aveva stagliato la sua figura di intellettuale nel contesto di una realtà contraddittoria, che nei primi decenni era stata dominata – e si era identificata – dall’Illuminismo progressista e poi era stata attraversata da incessanti tentativi di negoziare i dogmi rivoluzionari poco prima affermati. La percezione di queste e altre significative contraddizioni, e del manifestarsi di una profonda crisi, era stata nitida in Alfieri, tra i primi in Italia in grado di considerare l’ideologia contemporanea con uno sguardo obliquo, analitico, spesso scettico, sguardo attentamente colto dal critico irpino.
Lingua: ItalianoPag. 95-105
Etichette: Illuminismo, Letteratura italiana, XIX secolo, XVIII secolo, Francesco De Sanctis, Vittorio Alfieri,
Titolo articolo: L’opposizione Rinascimento/Risorgimento delle Lettere in Francesco De Sanctis
Il saggio analizza l’origine e la struttura dell’opposizione categoriale che separa il Risorgimento delle Lettere e il Rinascimento nella storiografia critica di Francesco De Sanctis, principalmente nei due volumi della Storia della letteratura italiana, nelle Lezioni sull’Ottocento e nella memorabile prolusione La scienza e la vita. A partire dalla metà del XIX secolo, l’uso in senso assoluto delle parole Risorgimento/Rinascimento, senza la specificazione nominale, si configura sempre più nettamente come una più comprensiva antitesi culturale, politica e morale, che va ben al di là della differenza tra le rispettive poetiche e forme letterarie. Alle tendenze estetizzanti e retoriche che caratterizzano la letteratura del Rinascimento, De Sanctis oppone alcuni momenti salienti della letteratura dei secoli XVIII-XIX, animata dai valori ideali e dalle istanze civili che avrebbero preparato il Risorgimento politico della nazione: Foscolo, Parini, Alfieri sono considerati dal De Sanctis non solo come rappresentanti di una nuova letteratura, ma come figure esemplari di un cambiamento più radicale, nutrito dall’ambizione a trasformare il carattere degli italiani e a prepararli ai grandi rivolgimenti del Risorgimento politico che si verificheranno nel secolo XIX. Al contrario, la locuzione Risorgimento delle Lettere, che assume ben presto il valore di un sinonimo di Rinascimento, indica un modello culturale che De Sanctis, a più riprese, designa anche col nome di risorgimento delle arti e della coltura, ma che egli considera, proprio in quanto risorgimento delle lettere, come largamente insufficiente sul piano della coscienza morale e civile degli italiani.
Lingua: ItalianoPag. 103-112
Etichette: Letteratura, Rinascimento, Risorgimento, XIX secolo, XVIII secolo, Francesco De Sanctis, Giuseppe Parini, Ugo Foscolo, Vittorio Alfieri,
Titolo articolo: Il romanzo parlamentare: l’immagine letteraria dell’Italia politica nella sua istituzione rappresentativa
Con romanzo parlamentare si intende il genere letterario narrativo, che presenta ambiente e personaggi della rappresentanza politica nazionale a partire dall’Unità del Regno d’Italia fino alle premesse della dittatura fascista. Con il tempo si è configurato un ragguardevole corpus di scrittori ed opere che dai Moribondi del palazzo Carignano di Petruccelli della Gattina arriva ai Vicerè e a L’imperio di De Roberto, passando per Il secolo che muore di Guerrazzi, La conquista di Roma della Serao, Daniele Cortis di Fogazzaro, I misteri di Montecitorio di Antonio Socci e Le ostriche di Carlo Del Balzo. Questa linea narrativa esprime l’esaurirsi della gloriosa epopea risorgimentale e apre un nuovo contesto storico-ideologico. Il disprezzo per «il grigio diluvio democratico» del Piacere condurrà alla svalutazione del regime parlamentare, ritenuto corrotto, incapace, imbelle, e produrrà il frutto avvelenato dell’antiparlamentarismo: l’attesa messianica dell’uomo forte, in grado di risolvere i conflitti sociali ed economici e tracciare una nuova e gloriosa rotta storica per l’Italia. Il saggio ripercorre, per sondaggi, questo corpus testuale: verifica le
caratteristiche comuni, che definiscono, seppur in modo problematico, la questione del genere; individua peculiarità di ciascuno scrittore nel suo contesto letterario; coglie, infine, l’evoluzione cronologica ed il rapporto con la storia politico-istituzionale e sociale d’Italia. Ma, dietro la denuncia, l’indignazione e la disillusione, la letteratura continuerà pure a nutrire l’attesa di una
politica democratica in grado di esprimere il meglio della nazione e adempiere al compito civile che le è proprio.
Pag. 115-133
Etichette: Politica, Romanzo, Storia, XIX secolo, Antonio Fogazzaro, Carlo Del Balzo, Federico De Roberto, Ferdinando Petruccelli della Gattina, Gabriele d'Annunzio, Giovanni Verga, Matilde Serao,
Titolo articolo: De Sanctis e l’italianista Edward Bullough (genero di Eleonora Duse)
Questo saggio ricostruisce il passaggio dei numerosi volumi desanctisiani appartenuti alla famosa attrice Eleonora Duse al genero Edward Bullough (1880-1934), che ne fece uso per la costruzione della sua carriera accademica a Cambridge. Uno degli esiti più significativi è nel volume antologico Cambridge Readings in Italian Literature (1920), edito dalla Cambridge University Press, che fu la sua prima importante pubblicazione come italianista.
Lingua: ItalianoPag. 135-140
Etichette: Letteratura, Teatro, XIX secolo, XX secolo, Edward Bullough, Eleonora Duse, Francesco De Sanctis,