Le riviste sostenitrici
Studi desanctisiani | 2019 | N. 7
Anno 2019 – N. 7
A cura di Giovanna Panzini
Titolo articolo: Contro la ‘gaia scienza’. La responsabilità della cultura come ragione e fondamento della Storia della letteratura italiana di De Sanctis
La Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis, un fulminante capolavoro sul piano della riflessione intellettuale e della interpretazione critica, è stata definita in infiniti modi e si è ritenuto persino di paragonarla a un grande romanzo dell’Ottocento. In realtà la Storia è un’opera scientifica, un trattato di educazione ‘politica’, scritto con gusto raffinatissimo e brillantezza letteraria, fondato su severo criterio metodologico, con la precisa idea di rifondare l’identità italiana, di liberare la letteratura dalla ‘gaia scienza’ per infonderle un significato concreto, morale e un dichiarato Senso ‘rivoluzionario’, spezzando quel continuum di negatività propria della nostra storia nazionale. La nuova letteratura, finalmente protagonista ‘activa’ nella storia civile e politica della nuova Italia, si adegua ai processi della modernità, per orientare e guidare la trasformazione, preservando al realismo tutte le sue idealità e realizzando quella utopia della cittadinanza ‘repubblicana’, che il pensiero di Machiavelli, il Lutero italiano, aveva
saputo elaborare nel lungo tempo della corruttela e della decadenza. La Storia è la dimostrazione che all’italiano dell’arcadia e della retorica, sempre attratto dalla tutela del proprio ‘particulare’ e quindi pronto a cedere ‘saggiamente’ alle opinioni dominanti e al fascino del potere, occorre preferire l’uomo non cortigiano, capace, attraverso una conoscenza ‘vivente’ delle cose e una cultura democratica nemica della fiacchezza e del fatalismo, ‘convertire il mondo moderno in mondo nostro’, rinunciando definitivamente alla nefasta eredità della gaia scienza per conquistare un’identità adeguata agli epocali cambiamenti che investono l’Europa contemporanea attraverso un costante, armonico dialogo tra la scienza e la vita.
Pag. 11-53
Etichette: Letteratura, Modernità, XIX secolo, XVI secolo, Francesco De Sanctis, Niccolò Machiavelli,
Titolo articolo: De Sanctis e Nietzsche. Un arbitrio storiografico?
Questo saggio sviluppa la tesi secondo cui De Sanctis nel 1872 e Nietzsche nel 1874 agitavano interessi simili, avvicinabili, in forme diverse. Perché in entrambi, pur diversamente, l’etica della storia’ era il vero significato della comune preoccupazione della ‘storia per la vita’, ossia la nuova valenza e incidenza della ‘scienza della storia’ sulle inquietudini della vita vissuta, i vichiani anfractuosa vitae, divenuti sempre più quotidiani.
Lingua: ItalianoPag. 55-66
Etichette: Etica, Realismo, XIX secolo, Francesco De Sanctis, Friedrich Nietzsche,
Titolo articolo: «Un bel pezzo di rettorica!». L’evoluzione e la vivacità del lessico desanctisiano nei Discorsi della “prima scuola”
Il contributo intende rendere evidenti le correzioni e gli interventi desanctisiani ad alcuni dei Discorsi del periodo della “prima scuola”, attraverso un confronto diretto con dieci autografi custoditi nella Biblioteca Nazionale di Napoli e nella Biblioteca provinciale di Avellino. Partendo dal riscontro filologico operato da Attilio Marinari, l’intento è quello di identificare alcuni dei motivi desanctisiani più significativi da un punto di vista concettuale e morale, successivamente sviluppati e approfonditi nelle lezioni e nei saggi degli anni ’70, proprio nelle varianti d’autore presenti negli scritti compresi tra il 1839 e il 1848.
Lingua: ItalianoPag. 69-80
Etichette: Filologia d’autore, XIX secolo, Francesco De Sanctis,
Titolo articolo: La «larga base» della Storia: il Manzoni di De Sanctis da Moravia a Salinari
Nei saggi per la «Nuova antologia» del 1873 De Sanctis commenta la descrizione degli umili nell’opera di Manzoni, rilevando un cambiamento tra il materiale delle due tragedie e il soggetto del romanzo. L’idealità dei primi personaggi è smentita da protagonisti decisamente più prosaici, mentre la vicenda ha il fine di proporre un insegnamento morale correggendo le
mire utopiche e irrealizzabili della narrativa francese su cui Manzoni si era formato; il veicolo di questo cambiamento è un’Idea non più astratta, ma in costante dialogo con la Realtà. De Sanctis traccia una linea interpretativa dell’opera come iniziatrice del Realismo nella letteratura italiana, concetto che sarà reinterpretato in modi diversi dalla critica manzoniana successiva. Nel ’900, il
Realismo desanctisiano è riletto come «realismo cattolico» da Moravia e Salinari, prendendo le mosse dai meriti del De Sanctis critico di Manzoni, estremizza ulteriormente la lettura realistica del romanzo. Ponte tra i tre autori è Edoardo Sanguineti, che nei suoi scritti manzoniani propone una lettura critica per certi versi debitrice di quella desanctisiana.
Pag. 81-96
Etichette: XIX secolo, XX secolo, Alberto Moravia, Carlo Salinari, Edoardo Sanguineti, Francesco De Sanctis,
Titolo articolo: Il Torquato Tasso di Francesco De Sanctis
Si tratta della ricostruzione di un momento biografico particolare e drammatico di De Sanctis attraverso lo studio della sua commedia giovanile sul Tasso. Si mette anche in evidenza il suo grado di adesione alla sensibilità romantica, con la proiezione delle dinamiche culturali che egli incontrò negli anni della sua formazione ideale e politica.
Lingua: ItalianoPag. 97-101
Etichette: Romanticismo, XIX secolo, XVI secolo, Francesco De Sanctis, Torquato Tasso,
Titolo articolo: Bruno e Campanella nella critica di Francesco De Sanctis
Il contributo si concentra sul capitolo La nuova scienza della Storia della letteratura italiana e individua come l’ampio discorso filosofico-letterario del critico irpino proceda attraverso un serrato confronto tra il pensiero e la poetica di Bruno e Campanella, e si innesti nel contesto storico-culturale dell’Italia meridionale fra Cinque e Seicento, considerando con grande attenzione la «filosofia nuova» di Bernardino Telesio. Particolarmente sensibile alla poesia di Bruno, De Sanctis studia anche le coppie Campanella-Della Porta, Campanella-Galilei e Campanella-Machiavelli.
Lingua: ItalianoPag. 103-110
Etichette: Poesia, XIX secolo, XVI secolo, XVII secolo, Francesco De Sanctis, Giordano Bruno, Niccolò Machiavelli, Tommaso Campanella,
Titolo articolo: Nove lettere inedite di Francesco De Sanctis
Da pochi mesi la Società Napoletana di Storia Patria conserva l’archivio privato della famiglia Fornari, ora in fase di riordinamento. Il nucleo più consistente è costituito dal carteggio dell’abate Vito Fornari (1821-1900), all’intero del quale sono conservate nove lettere
inedite di Francesco De Sanctis.
Pag. 111-120
Etichette: Archivio letterario, XIX secolo, Francesco De Sanctis,
Titolo articolo: Per una bibliografia desanctisiana (1965-2018): lavori in corso
Il progetto Bibliografia desanctisiana è una delle importanti iniziative promosse dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis ed è volto alla raccolta e all’analisi esaustiva dei contributi relativi alla vita e all’opera del critico irpino, editi dal 1965 ad oggi. La nuova Bibliografia desanctisiana intende integrare e aggiornare le
precedenti rassegne, ricongiungendosi idealmente a quelle pubblicate nel Novecento per le cure di Benedetto Croce, Carlo Muscetta ed Emilio Pesce.
Pag. 121-128
Etichette: Bibliografia, Critica letteraria, XIX secolo, Francesco De Sanctis,
Titolo articolo: Gaetano Gattinelli: un riformatore della scena italiana tra Goldoni e De Sanctis
Questo contributo analizza l’attività artistica e l’impegno civile di Gaetano Gattinelli (1806-1884) nel teatro italiano dell’Ottocento. Apprezzato interprete goldoniano, ebbe nel grande autore veneziano un imprescindibile modello nella scrittura scenica e nella trattatistica teatrale, cercando di proporre dei progetti di riforma della scena coeva. La sua commedia più nota è Clelia o La plutomania, portata in scena dalla Compagnia Reale Sarda al Teatro Carignano di Torino e recensita da De Sanctis nel 1856: la disamina del testo drammatico e di quello critico permettono di considerare strategie comunicative e abilità narrative, tenendo ben saldo – pur nella diversità dei punti di vista – l’obiettivo primario dell’educazione del pubblico
Lingua: ItalianoPag. 129-146
Etichette: Teatro, XIX secolo, XVIII secolo, Carlo Goldoni, Francesco De Sanctis, Gaetano Gattinelli,
Titolo articolo: «Io mi veggo perduto!». Per un primo bilancio della guerra civile in Terra di Lavoro (1860-1861)
Dalla metà del xx secolo, in Italia e all’estero, si è registrato un sempre maggiore interesse verso il fenomeno del brigantaggio, analizzato sia dal punto di vista sociale sia dal punto di vista politico. Il saggio propone un’inchiesta sistematica su questo tema nel Meridione postunitario, in particolare nella Terra di Lavoro, una provincia di confine che presenta una serie ampia e varia (e relativamente poco studiata) delle dinamiche connesse con la transizione dell’antico regno borbonico verso il nuovo Stato. L’obiettivo è analizzare le cause che hanno portato una sub-regione a diventare teatro di una drammatica guerra civile, tra soldati italiani, forze armate e guardie nazionali, da un lato, e bande legittimiste, sostenute da una parte consistente della popolazione, dall’altro. Non esistendo studi specifici sulle singole province del Sud Italia, la storiografia non è stata finora in grado di quantificare i numeri reali delle vittime di questa guerra. Il saggio, attingendo a fonti archivistiche, fornisce una prima serie di dati relativi al biennio 1860-1861.
Lingua: ItalianoPag. 147-162
Etichette: Brigantaggio, Meridionalismo, XIX secolo, Francesco De Sanctis,