Studi buzzatiani | 2017 | N. 22

Anno 2017 – Annata: XXII – N. 22
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Nico Marchiori
Titolo articolo: Stile nello stile. Bàrnabo delle montagne da Buzzati a Mario Brenta

Bàrnabo delle montagne da Buzzati e Mario Brenta. Il saggio analizza le modalità stilistiche usate dal regista Mario Brenta per trasporre a livello cinematografico il romanzo Bàrnabo delle montagne. Nella prima parte si esaminano le scelte tecniche di Brenta, finalizzate alla resa filmica della scrittura buzzatiana : l’indagine muove da una riflessione sull’uso del montaggio (in particolare sulla combinazione di campi lunghi e primi piani) che ricostruisce le vicende del romanzo come se fossero viste, a livello interiore, dal protagonista Bàrnabo. Nella seconda parte l’attenzione si concentra sull’influenza della lingua di Buzzati nel determinare le scelte espressive di Brenta : partendo dal confronto tra il testo del romanzo e la sceneggiatura, si prendono in considerazione vari casi in cui modalità retoriche, tipiche di Buzzati, come la ripetizione e la citazione influenzano la scrittura di singole scene ed inquadrature.

Lingua: Italiano
Pag. 11-28
Etichette: Stile,

Autore/i articolo: Alexia Caizzi
Titolo articolo: Quattro traduttori a confronto: il teatro di Buzzati in francese

L’articolo propone un’analisi delle opere teatrali di Dino Buzzati, argomento poco trattato dalla letteratura critica sull’autore, in un proficuo confronto con le sue traduzioni francesi. Il corpus di riferimento comprende le traduzioni di Françoise Gallo, Cassandre Hornez, Yves Panafieu e Karin Wackers. Con l’intento di fornire una panoramica dei punti nevralgici dell’analisi, l’articolo prende in considerazione passaggi ed esempi rappresentativi sia dei tratti specifici della lingua teatrale di Buzzati che delle tendenze dei traduttori in termini di scelte e strategie traduttive.

Lingua: Francese
Pag. 29-45
Etichette: Teatro, Traduzione,

Autore/i articolo: Nadia Tebbini
Titolo articolo: La creazione di Dino Buzzati e Oum Haoua (La madre di Eva) dello scrittore tunisino Ali Douagi

Il saggio mette a confronto La creazione di Dino Buzzati e Oum Haoua (La madre di Eva) dello scrittore tunisino Ali Douagi. I due racconti corrispondono allo schema narrativo del racconto eziologico poiché è possibile individuare in entrambi uno stato originario, un evento che ne provoca la trasformazione e infine la nuova condizione che perdura fino al presente. Inoltre, i due testi rappresentano una riscrittura della Genesi desacralizzando i due episodi della cosmogonia e del peccato originale seguito dalla caduta di Adamo. Essi hanno in comune non solo il motivo ispiratore ma anche lo stile parodico. Infine, è possibile considerare questi due racconti come un dittico poiché presentano una continuità dal punto di vista narrativo mantenendo come costante la centralità dell’uomo. Nonostante le differenze culturali, i due autori partono dallo stesso espediente letterario, apparentemente metafisico, per approdare ad una concezione dell’umanesimo moderno.

Lingua: Italiano
Pag. 45-57
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Autore/i articolo: Valentina Polcini
Titolo articolo: Fuga su Mercurio: un insolito racconto fanta… scientifico di Dino Buzzati

Il contributo nasce dalla riscoperta di Fuga su Mercurio, un racconto di Buzzati con illustrazioni di Walter Molino e Gianni Renna, apparso sulla « Domenica del Corriere » nel 1964. Ingiustamente trascurato e mai antologizzato, esso merita invece speciale attenzione poiché costituisce una rarità nella produzione buzzatiana e, più in generale, nell’ambito della letteratura di fantascienza. Dopo un breve excursus sulla ricezione delle opere fantascientifiche di Buzzati in Italia, l’articolo analizza la forma, i temi e le strategie narrative di Fuga su Mercurio usando gli strumenti ermeneutici propri della critica di settore. L’obiettivo è di mettere in luce gli aspetti che rendono Fuga su Mercurio così peculiare e di fornire un interessante caso-studio utile a inquadrare con chiarezza quella parte della narrativa buzzatiana appartenente al genere della fantascienza.

Lingua: Italiano
Pag. 61-81
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Autore/i articolo: Alberto Brambilla
Titolo articolo: Il treno diabolico. Appunti su di una mostra romana e un’incisione poco nota di Buzzati

Il metodo di indagine seguito in questo articolo nasce da una scoperta occasionale, determinata dall’acquisto sul mercato librario di una copia della seconda edizione di Ferrovia soprelevata (Ferriani 1960), dedicata da Buzzati a Isa Masi. Tale libretto conteneva una piccola incisione e un opuscolo riguardante una mostra di pittura di Buzzati (Roma, Hotel Excelsior, 23 gennaio 1961. Sia l’incisione che l’opuscolo non risultano segnalate nelle bibliografie buzzatiane. Da qui incomincia una investigazione che coinvolge diversi campi e varie discipline per collegare Libretto opuscolo e incisione. Quest’ultima in particolare, priva di datazione e di altri elementi, riprende un tema caro a Buzzati, quello del treno, ed è sul piano del contenuto da ricollegarsi direttamente a Ferrovia soprelevata. L’opuscolo, curato dall’editore (ed artista) Ferriani consente di recuperare un tassello dell’attività artistica di Buzzati all’inizio degli anni sessanta.

Lingua: Italiano
Pag. 85-91
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Autore/i articolo: Dilec Peçenek
Titolo articolo: Presenza dell’opera buzzatiana in Turchia (1960-2017)
Lingua: Italiano
Pag. 95-99
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Autore/i libro/articolo recensito: Sabina Sestigiani
Titolo libro/articolo recensito: Writing Colonisation. Violence, Landscae, and the Act of Naming in Modern Italian and Australian Literature.
Edizioni: Peter Lang, New York – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 103-107
Recensore/i: Daniele Comberiati
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Autore/i libro/articolo recensito: Bruno Mellarini
Titolo libro/articolo recensito: Il mito e l’altrove. Saggi buzzatiani (1999-2016)
Edizioni: Serra, Pisa-Roma – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 107-109
Recensore/i: Alessandro Scarsella
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Titolo libro/articolo recensito: I topi. Un racconto di Dino Buzzati. Illustrazioni di Lorenzo Conti.
Edizioni: Pelledoca, Milano – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 109-111
Recensore/i: Alberto Sebastiani
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