Le riviste sostenitrici
Studi buzzatiani | 2014 | N. 19
Anno 2014 – Annata: XIX – N. 19
A cura di Simone Cassol
Titolo articolo: ‘Ogni volta più in là’. Il viaggio, il mito e l’ ‘altrove’ nei primi racconti di Buzzati (parte seconda)
Il contributo è rivolto all’analisi di due racconti di ambientazione esotica e coloniale, “Il re Horm el-Hagar” (incluso nella raccolta “Paura alla Scala”) e “Uomo in Africa” (pubblicato sulla rivista “Primato” nel marzo del 1940). Per il primo, si metterà in luce come Buzzati, sfruttando le possibilità offerte dall’ambientazione nell’antico Egitto, riesca a far emergere la riscoperta del mito arcaico come ‘altrove’ non più raggiungibile, come dimensione irrimediabilmente preclusa all’esperienza dell’uomo moderno. Per il secondo si metterà in evidenza comeml’autore bellunese si sia avvicinato al racconto esotico rifiutando le soluzioni più facili, e cercando piuttosto di restituire il significato profondo che l’esperienza africana assume per chi sia immerso nei valori dell’Occidente. L’analisi proposta terrà conto in particolare di due elementi: da un lato le testimonianze autobiografiche di Buzzati, tratte per lo più dal suo epistolario, dall’altro il concetto di ‘persuasione’ declinato a partire dall’opera filosofica di Carlo Michelstaedter.
Lingua: ItalianoPag. 11-30
Etichette: Ambiente, Esotismo, Filosofia, Mito, Racconto, XX secolo, Dino Buzzati,
Titolo articolo: Dialogo tra Buzzati, Leopardi e la luna. Strategie ironiche ed eloquenti in alcuni articoli di argomento lunare
Dalla fine degli anni Cinquanta all’inizio degli anni Settanta, sulle colonnte del “Corriere della Sera” Buzzati dedica diversi articoli all’esplorazione della luna. Egli non assume, tuttavia, una posizione uninvoca: ora spera che gli astronauti non raggiungano il satellite, ora condivide l’aspirazione umana al “folle volo”; ora si avvale di strategie ironico-prosastiche per descrivcere una luna che non desta più stupore, ora di un registro eloquente per mettere in risalto la capacità umana di desiderare e di meravigliarsi. Queste attitudini, apparentemente contraddittorie, rivelano una logica ben precisa, che deve non poco a Giacomo Leopardi, al quale si possono far risalire sia diverse immagini e forme espressive, sia alcune idee estetico-filosofiche che almeno in parte spiegano l’atteggiamento di Buzzati.
Lingua: ItalianoPag. 31-51
Etichette: Eloquenza, Ironia, Luna, XX secolo, Dino Buzzati, Giacomo Leopardi,
Titolo articolo: La soluzione semantico-sintattica delle omissioni argomentali in alcuni racconti di Buzzati
Nel contributo si analizzano alcuni racconti di Buzzati attraverso il modello valenziale secondo il quale il verbo ha la proprietà di combinarsi con un certo numero di argomenti necessari per saturare il proprio significato. Nel saggio, più precisamente, si considerano alcune omissioni argomentali particolarmente significative in quanto concorrono a creare tensione narrativa o a rimarcare concetti chiave degli stessi racconti esaminati. Buzzati, infatti, non rispetta sempre la struttura argomentale dei verbi ottenendo così efficaci effetti espressivi e conferendo ai testi maggior spessore semantico. Allo stesso tempo la scelta di non saturare la valenza di alcuni verbi costringe il lettore non solo a ricostruire, quando possibile, gli argomenti omessi (diretti o indiretti) e a interpretare alcuni passaggi chiave dei racconti interrogandosi proprio sui significati attivati dalle valenze verbali sospese, ma anche a provare sensazioni simili a quelle espresse nelle diverse finzioni letterarie.
Lingua: ItalianoPag. 54-67
Etichette: Semantica, Sintassi, XX secolo, Dino Buzzati,
Titolo articolo: Le pipe e gli orsi, il Poema e i Miracoli: declinazioni del dispositivo letterario-pittorico nelle opere doppie di Buzzati
Nelle opere doppie Buzzati imita generi che non appartengono esclusivamente alla tradizione letteraria, soprattutto alla cosiddetta ‘alta’. Le Pipe e gli Orsi, il Poema e i Miracoli sono riscritture ironiche e deformanti di generdi diversi, come il trattato, la fiaba il fumetto, l’emblematica, insieme alla pittura votiva. Inoltre Buzzati opera su generi misti, composizioni di pittura e scrittura , dove è difficile stabilire la prevalenza o preferenza di un’arte sull’altra. Le due coppie di opere, all’inizio e alla fine della sua carriera artistica, delineano un’evoluzione del dispositivo letterario-pittorico, declinando una dispositio retorica che Buzzati ha tenuto sempre presente nell’esercizio del suo doppio talento.
Lingua: ItalianoPag. 69-102
Etichette: Arte, Disegno, Illustrazione, Pittura, XX secolo, Dino Buzzati,
Titolo articolo: Antonella Morassutti, prima Telefonista buzzatiana. Conversazioni sul teatro
Antonella Morassutti, attrice e pronipote di Buzzati, risponde a varie domande inerenti allo spettacolo teatrale “La teledonista”, messo in scena nel 2012 in occasione del quarantesimo anniversario della morte dell’autore. La realizzazione scenica, proposta in un primo momento all’interno del giardino di Villa Buzzati e in seguito al Museo del Novecento di Milano, si presta a diverse riflessioni sul concetto contemporaneo di messa in scena, di flessibilità teatrale e di gestione del pubblico. L’attrice, già fine conoscitrice dell’universo buzzatiano, sottolinea la modernità di un’opera fino a poco tempo fa ancora inedita, fornendo ai lettori una doppia prospettiva critica, grazie all’analisi degli aspetti letterari, con agganci tematici vicini al Buzzati-narratore, e alle dinamiche drammaturgiche inerenti alla messa in scena.
Lingua: ItalianoPag. 105-111
Etichette: Sceneggiatura, Spettacolo, Teatro, XX secolo, Dino Buzzati,