Le riviste sostenitrici
Studi buzzatiani | 1998 | N. 3
Anno 1998 – Annata: III – N. 3
A cura di Simone Cassol
Titolo articolo: Leggere il mondo per dimostrare i libri. Il personaggio-scrittore nell’opera di Buzzati
Si propone una lettura dell’opera di Buzzati, soprattutto della sua narrativa breve, all’insegna del dilemma verità/finzione. In particolare vengono analizzati temi della scrittura creatrice di mondi fittizi in competizione col mondo della realtà, della conoscenza di sè dello scrittore e del rapporto fra la scrittura ed il materiale-carta che la veicola. Questo gruppo di problemi viene seguito in due direzioni fondamentali di poetica: da un lato quella della rassegnazione dell’autore al proprio mestiere e destino, dall’altro quella della volontà di opposizione alle insidie e alle frustrazioni del mestiere stesso. Questa seconda linea di indagine conduce all’analisi dei modi in cui Buzzati tende a salvaguardare la “verità”, dunque la ragion d’essere, dei propri testi. L’analisi del racconto “Il segreto delllo scrittore” permette infine di rilevare alcune possibili relazioni teoriche fra la tradizione del topos del manoscritto e la tradizione del fantastico.
Lingua: ItalianoPag. 7-26
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Narrativa, Critica letteraria, Poetica, Scrittura, Manoscritto, Il segreto dello scrittore, Verrità, Finzione, Fantastico,
Titolo articolo: Tra retorica e semantica. Costanti accumulativo-evocative della prosa buzzatiana
Le scelte linguistiche e stilistiche di Buzzati non sono aproblematiche e generiche, come alcuni sostengono. Un interessante terreno di verifica è rappresentato dalle strutture stilistico-semantiche fondamentali della sua prosa: strutture a carattere poliedrico che incidono il testo ai livelli più diversi (retorico, sintattico, fonico, stilistico). Così, per esempio, attorno alla figura retorica della accumulazione si cristallizzano alcuni moduli formali a forte componente euforica e/o solennizzante. Questo tipo di discorso evocativo-suggestivo viene costantemente adoperato da Buzzati per introdurre nel testo “valori” e “situazioni privilegiate”, che acquistano, grazie anche a tale procedimento formale, un particolare rilievo sul piano semantico, dimostrando quanta retorica e semantica siano in Buzzati interdipendenti.
Lingua: ItalianoPag. 27-51
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Critica stilistica, Critica del testo, Semantica, Retorica, Lingua, Stile,
Titolo articolo: Surveillance in “Il buttafuoco”
Gli articoli de “Il buttafuoco” rivelano la presenza del misterioso e del fantastico al pari delle altre opere buzzatiane. Lo stile giornalistico e il contesto di guerra aggiungono una dimensione particolare, che si manifesta nel concetto di surveillance. Intendo per surveillance quella prontezza del corrispondente ad accogliere nuovo materiale per la cronaca, e insieme quella necessità dei marinai di essere sempre all’erta alla presenza del nemico. Pur incentrato, a prima vista, sulla strategia militare, il concetto di surveillance solleva questioni di ordine epistemologico che permettono all’autore di analizzare le implicazioni problematiche della percezione visiva. La qualità mitopoietica del linguaggio buzzatiano permette una consistenza e un’interazione fra valori letterari e metaforici: l’analisi della surveillance si trasforma così in unua potente immagine della ricerca della certezza.
Lingua: ItalianoPag. 52-63
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Il buttafuoco, Cronaca, Critica del testo, Giornalismo, Guerra, Fantastico, Linguaggio,
Titolo articolo: “Il bestiario” di Dino Buzzati: animali reali e fantastici nei racconti e negli articoli (parte prima)
Nella prima parte del lavoro, la continua presenza del mondo animale – reale e fantastico – nella produzione letteraria e giornalistica di Buzzati è descritta e ordnata in un repertorio di 43 voci (in ordine alfabetico: da Animali vari a Usignolo) sotto le quali vengono elencati e riassunti i luoghi dell’opera buzzatiana in cui l’animale lemmizzato è presente.
Lingua: ItalianoPag. 64-94
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Il bestiario, Critica letteraria, Animale, Fantastico,
Titolo articolo: Regolamento e sublime
La scrittura buzzatiana è solo in apparenza cristallina. In realtà, nella sua intima sostanza, riflette sia le contraddizioni che Buzzati vede nella condizione umana, sia quelle che caratterizzano le sue scelte di stile. Pur eccezionale nel capirne gli sviluppi, lo scrittore bellunese vive il Novecento come un estraneo, accettando le avanguardie nei presupposti, ma criticandole nei risultati. Ciò è bene esemplificato dalla fedeltà assoluta che egli dichiara al criterio della “sincerità” in arte, criterio aborrito dalle avanguardie. Il suo porlo a norma della propria scrittura si può paragonare alla fedeltà, altrettanto incondizionata, che il capitano Pic professa nei confronti del “regolamento”. Una fedeltà che, proprio perché sfiora l’assurdo, il demenziale, tocca, in questa assolutezza, il sublime. E’ anche per questo che l’opera buzzatiana rimane in bilico fra Ottocento e Novecento e vi si può identificare il ritratto di un grande moralista inespresso.
Lingua: ItalianoPag. 95-112
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Critica stilistica, Critica letteraria, Il capitano Pic, Avanguardia,
Titolo articolo: “Il segreto del Bosco Vecchio”: un’ipotesi di lettura attenta alla psicologia del profondo
Le interpretazioni del “Segreto” seguono due direzioni. L’una tende a vedervi una fiaba semplice e ingenua, piuttosto lontana, sia nello spirito che nel valore artistico, dalle opere maggiori. L’altra tende ad una lettura più problematica, attenta all’affiorare di elementi ambigui e perturbanti, che portano a vedere una sostanziale continuità tra questa fiaba giovanile, solo apparentemente spensierata, e i testi della maturità. Il film di Olmi ispirato al “Segreto” sembra avvicinarsi più alla prima interpretazione che alla seconda, e ancor più decisa è in questo senso la critica che si riferisce al film, prevalentemente preoccupata di presentare il racconto buzzatiano come ua rassicurante fiaba ecologica. In realtà – come ci si propone di dimostrare – negli elementi portanti del racconto, rivisitati alla luce dei suggerimenti offerti dalla psicologia del profondo, si riconoscono la presenza di un conflitto complesso, legato alla separazione e alla perdita (di mondi, affetti, valori sensibilità, capacità comunicative) e di un nucleo centrale legato all’angoscia di contaminazione. L’orizzonte di riferimento è dato dalla linea che va da Freud alla Klein e seguaci, fino a Winnicot.
Lingua: ItalianoPag. 113-132
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Il segreto del Bosco Vecchio, Critica letteraria, Fiaba, Cinema, Psicologia, Psicoanalisi,
Titolo articolo: La “Spiegazione” de “I miracoli di Val Morel” come racconto di un viaggio all’altro mondo
I miracoli di Valmorel sono una singolare opera di Buzzati costituita da una serie di quadri, a cui fa da introduzione un racconto intitolato “Spiegazione”. Le autrici analizzano tale racconto che, come altri testi buzzatiani, elabora il tema del viaggio all’altro mondo, archetipo molto diffuso nella letteratura di tutti i tempi. Una peculiarità distingue il testo esaminato da altri racconti dedicati allo stesso tema: il fatto di presentare molte caratteristiche analoghe a quelle che si ritrovano nella ricca produzione letteraria dedicata a questo tema nel Medioevo. Accanto alle indubbie affinità, il confronto mette in luce anche gli elementi che distanziano il mondo medievale dal Novecento nel diverso approccio al sacro e alla sua possibilità di influire sulla vita dell’uomo.
Lingua: ItalianoPag. 133-142
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, I miracoli di Valmorel, Narrativa, Critica letteraria, Medioevo,
Titolo articolo: Incunaboli della narrativa buzzatiana: “Temporale sul fiume”
Il racconto “Temporale sul fiume” viene pubblicato per la prima volta in volume nella raccolta “I sette messaggeri”, cioè nel 1942. Ma a quando risale esattamente il racconto? L’autrice dimostra come un’analisi del testo ne riveli il carattere ancora un po’ acerbo sul piano della tecnica narrativa e la notevole affinità, sul piano tematico e delle atmosfere, con “Il segreto del Bosco vecchio”, il romanzo-favola pubblicato da Buzzati nel 1935. Tali suggerimenti suggerirebbero che si tratti di uno dei primi racconti scritti da Buzzati. ed è un’ipotesi confermata da un preciso riscontro oggettivo: l’autrice ha scoperto dove e quando Buzzati ha pubblicato.
Lingua: ItalianoPag. 143-148
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Narrativa, Critica stilistica, Temporale sul fiume, Il segreto del Bosco vecchio, Racconto,
Titolo articolo: Un’intervista a Buzzati di trent’anni fa
Si ripubblica un’intervista realizzata nel 1970 dallo scrittore, critico e giornalista Gianfranco De Turris e da lui pubblicata sulla rivista “Il Conciliatore”. Si tratta di un testo che risulta oggi di difficile reperimento e che vale la pena rileggere per le interessanti risposte che Buzzati dà a proposito del “Il grande ritratto”, della fortuna di “Poema a fumetti”, della sua partecipazione come giurato al Premio Viareggio, della dinamica della sua ispirazione letteraria e artistica.
Lingua: ItalianoPag. 151-158
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Intervista, Il grande ritratto, Poema a Fumetti,
Titolo articolo: Intervista a Nina Buzzati
Nina Buzzati, sorella di Dino, risponde a varie domande sull’infanzia di Dino, sulle scuole da lui frequentate e sui suoi primi passi sia sul piao sentimentale, che su quello della carriera, sui rapporti dei quattro fratelli Buzzati fra loro e con i genitori. Ne vengono fuori, accanto a informazioni già note, suggestivi dettagli e sfumature che arricchiscono la biografia del grande scrittore.
Lingua: ItalianoPag. 161-168
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Intervista, Biografia, Famiglia,
Titolo articolo: Antonio Recalcati racconta
Recalcati, l’artista milanese che Buzzati scelse come “modello” per l’Orfi del suo “Poema a fumetti”, racconta della sua amicizia con l’autore del “Deserto dei Tartari”. Un’amicizia iniziata con una visita che Buzzati fece nel suo studio di pittore, entusiasmandosi per alcuni suoi quadri che volle immediatamente recensire (1962). Non si vedevano spesso, anche perché Recalcati viveva prevalentemente a Parigi, ma tra i due ci fu una grande intesa , rafforzata alla fine degli anni Sessanta, dagli incontri per “Poema a fumetti” e non scalfita minimamente da una recensione severa che Buzzati riservò all’ultima mostra di Recalcati che poté visitare, nel novembre 1971.
Lingua: ItalianoPag. 169-174
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Poema a fumetti, Biografia, Arte, Amicizia, Pittura,
Titolo articolo: La firma dipinta
Candeago offre il resoconto di un’intervista da lui fatta al grafico bellunese Eronda, che gli racconta come è nata la suggestriva firma “dipinta” di Buzzati che dal 1967 in poi si trova riprodotta in numerose pubblicazioni dedicate all’autore del “Deserto dei Tartari”. Il 1967 è l’anno della prima mostra che Belluno ha dedicato al Buzzati pittore e appunto a questa mostra, curata da Eronda, è legata l’origine della famosa firma.
Lingua: ItalianoPag. 175-177
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Arte, Pittura, Intervista, Firma,
Titolo articolo: Fiaba e mito nel Buzzati pittore e scrittore
Molta letteratura e pittura dell’Ottocento e del Novecento – da Lautréamont a Bréton, da Chagall a De Chirico a Magritte – diventano più comprensibili se interpretate a partire dal concetto di fiaba o addirittura di mito (fiaba e mito, soprattutto in età moderna, sono due categorie in forte contatto fra loro, fra cui spesso non è facile tracciare una linea di demarcazione). Buzzati entra a pieno titolo in questo discorso: la sua opera di pittore e scrittore è profondamente legata alle dimensioni della fiaba e del mito.
Lingua: ItalianoPag. 181-183
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Critica letteraria, Fiaba Mito,
Titolo articolo: Unn concours buzzatien pour les écoles de Bordeaux
Nel 1997, l’Association des Amis de Dino Buzzati, sezione francese dell’Associazione internazionale Dino Buzzati, ha voluto commemorare il 25° anniversario della morte dello scrittore. In collaborazione con il Salone del Libro e con la Biblioteca Municipale di Bordeaux, durante diversi mesi hanno avuto luogo diverse iniziative dedicate a Buzzati. In questo quadro un’azione specifica è stata rivolta alle scuole. Sono stati proposti tre tipi di attività: letture dell’opera di Buzzati, laboratori di analisi della sua produzione narrativa, seguiti da visite guidate della mostra organizzata all’interno del Salone del Libro, e un concorso, riservato agli studenti, che dovevano inventare un racconto ispirato a Buzzati. Il presente articolo offre un resoconto di queste attiità e propone, perché il lettore si possa fare un’idea più precisa di questa esperienza pedagogica, il testo preparato come introduzione alla mostra e il racconto vincitore del concorso.
Lingua: FrancesePag. 187-199
Etichette: Buzzati Dino, Novecento, Didattica, Concorso, Anniversario, Scuola,