Strumenti critici | 2009 | N. 2

Presentazione del fascicolo monografico “Dante Isella e la filologia d’autore, atti della giornata di studi, Università di Pavia, 30 ottobre 2008”, a cura di Franco Gavazzeni e Clelia Martignoni.

L’attività di studioso di Dante Isella (1922-2007), filologo e italianista.

L’attività di Dante Isella in Svizzera, tra Friburgo, dove prima rimase internato nel campo universitario di Villa Beata al Guintzet tra il gennaio del 1944 e il luglio 1945 e poi seguì i corsi di Gianfranco Contini, e Zurigo, dove insegnò dal 1972 al 1988.

L’attività di Dante Isella come editore e commentatore di testi della tradizione volgare e lombarda.

Gli studi filologici e linguistici di Dante Isella sulla tradizione lombarda del Quattro e Cinquecento.

La vitalità degli studi di Dante Isella su Giuseppe Parini, con particolare riferimento al “Giorno”, alle “Odi”, alle “Poesie di Ripano Eupilino”.

L’analisi delle “Odi” di Giuseppe Parini mostra, in una struttura simmetrica e proporzionata, l’uscita dalla linea imitativa petrarchesca e arcadica attraverso l’assunzione di un modello latino.

Le scelte filologiche di Dante Isella in relazione all’opera di Carlo Porta e al “Teatro milanese” di Carlo Maria Maggi.

Il processo variantistico che porta dalla prima minuta, il “Fermo e Lucia”, alla stampa della edizione Ferrario dei “Promessi sposi”.

Modalità compositive e tipologie di correzioni (immediate, tardive ecc.) testimoniate dalla Seconda minuta dei “Promessi sposi”.

L’edizione delle “Opere” di Carlo Dossi curate da Dante Isella nel 1995, anche in relazione alle precedenti edizioni curate rispettivamente da Gian Pietro Lucini (1927) e Carlo Linati (1944).

L’approccio di Dante Isella agli archivi personali di Carlo Alberto Pisani Dossi (1849-1910).

Dall’apparato delle varianti dell’opera di Delio Tessa, allestito da Dante Isella, emerge l’autonomia di Tessa da Pascoli, suo dichiarato modello, e la capacità del poeta di entrare in sintonia con il clima artistico europeo.

Gli studi di Isella sul ‘primo Gadda’ e sui suoi scritti degli anni ’20 hanno permesso di precisare i confini dell’opera di Gadda, consentendo di saldare la divaricazione tra un Gadda privato (autore di testi mai dati alle stampe) e il Gadda pubblico, con le edizioni dei suoi libri.

Il metodo dei ‘lavori in corso’ di Isella, nella ricostruzione filologica dell’opera di Vittorio Sereni, diventa passione civile e tensione conoscitiva.