Le riviste sostenitrici
Stilistica e metrica italiana | 2004 | N. 4
Anno 2004 – N. 4
A cura di Fabio Magro
Titolo articolo: La sextine réinventée suivi d’un essai de métrique génétique
Billy ritorna a discutere sulle origini della sestina a partire dalla tesi di Paolo Canettieri che istituisce un rapporto tra questa particolare forma metrica e il gioco dei dadi (la corrispondenza numerica 1-6, 2-5, 3-4 è esattamente quella che si ha tra le opposte facce di un dado da gioco). Billy sottolinea innanzitutto l’assenza di riferimenti al gioco sia nei poeti che hanno utilizzato questo metro, sia nei trattatisti del tempo. L’autore passa poi in rassegna i diversi interventi che nel corso dei secoli hanno cercato di descrivere il meccanismo della cosiddetta ‘retrogradatio cruciata’ e procede ad esaminare le sestine di diversi trovatori e poeti analizzandone la struttura e le variazioni rispetto alla forma base. La prima parte del saggio si conclude sottolineando la natura congetturale e fragile della teoria che fa risalire l’invenzione della sestina al gioco dei dadi. Billy ribadisce dunque la propria opinione secondo cui il punto di partenza di Arnaut è la tecnica delle coblas dissolutas su cui si innesta un procedimento inverso. Il saggio si conclude con un’analisi delle parole rima scelte da Arnaut per Lo ferm voler.
Lingua: FrancesePag. 3-32
Etichette: Arnaut Daniel, Poesia, Duecento, Metrica, Sestina,
Titolo articolo: La “Vita nova” come testo elegiaco
Il titolo del contributo può essere inteso come formulazione di una tesi da dimostrare. Il punto di partenza di Carrai è Boezio e la ricezione della Consolatio come testo elegiaco. All’epoca di Dante in particolare al genere elegiaco veniva accostata la poesia ispirata a sentimenti di infelicità e dolore e Boezio in questo senso costituiva un punto di riferimento. Anche la particolare struttura mista di prosa e poesia della Consolatio finiva per essere avvertita come caratteristica del genere. La Vita nova rispecchia in effetti questi tratti fondamentali, indagati da Carrai in modo particolare nell’intonazione prevalentemente luttuosa (soprattutto nei sonetti) e nel lessico (con il riscontro di una costellazione di parole vicine all’ambito semantico del ‘dolore’ e della ‘sofferenza’, oppure a quello della ‘miseria’ e dei ‘miseri’). Il riscontro puntuale di questi elementi porta Carrai a sottolineare la consapevolezza di Dante nell’utilizzo di un genere preciso, quello elegiaco appunto, e di un altrettanto preciso registro, quello “dell’elegia come geremiade”. L’autore in conclusione recupera il parallelo tra la Vita nova e le Confessioni di sant’Agostino al fine di valutare le considerazioni che lo stesso Dante affida al Convivio a proposito del libello giovanile, visto in un’ottica di progressivo innalzamento della propria ispirazione e poesia.
Lingua: ItalianoPag. 33-57
Etichette: Alighieri Dante, Vita nova, Poesia, Duecento, Elegia, Stile,
Titolo articolo: Anomalie metriche nel “Canzoniere” di Petrarca?
L’autore rileva come la presenza di alcune anomalie metriche, o metrico-prosodiche, del Canzoniere petrarchesco non sia stata dovutamente presa in considerazione dalla critica. Le ‘infrazioni’ sono in totale nove e riguardano sette componimenti: la canzone 71, la canzone-frottola 105, la canzone 119, il sonetto 134, la ballata 149, la canzone 206, la canzone 366. Vela passa in rassegna ciascuna anomalia con l’obiettivo di contestualizzarla per valutarne nel caso il senso e la motivazione. La maggior parte delle ‘infrazioni’ riguarda in particolare la canzone-frottola 105: qui si trova l’unico vero e irriducibile caso di irregolarità nel sistema. Partendo dall’incipit, “Mai non vo’ più cantar com’io soleva”, Vela illustra e sottolinea la particolare relazione che si stabilisce tra forma e contenuto avanzando l’ipotesi che le irregolarità di questo testo esprimano anche formalmente la volontà di un cambio di stile e di tecnica poetica.
Lingua: ItalianoPag. 59-88
Etichette: Petrarca Francesco, Canzoniere, Poesia, Trecento, Metrica, Stile,
Titolo articolo: Sul madrigale antico. Note morfologiche (con due esempi dal Panciatichiano 26)
Zenari propone innanzitutto una rassegna ragionata delle edizioni di rime musicali del ‘300 a partire dal corpus pubblicato nel ’69 da Giuseppe Corsi. Ripercorrendo gli studi di Capovilla sul madrigale antico, Zenari procede ad una formalizzazione, esemplata su Petrarca, dei diversi tipi di madrigale trecentesco, indagandone successivamente sia i rapporti interni tra le parti sia i rapporti esterni, con la canzone da un lato, con il sonetto dall’altro. L’autore, prendendo in considerazione i trattati di Gidino da Sommacampagna e di Antonio da Tempo giunge poi ad una definizione del madrigale antico: “un componimento di impianto strofico composto di più terzetti variamente rimati (strofe o stanze), ai quali fa seguito quasi sempre un ritornello, a sua volta costituito da un distico a rima baciata o, più raramente, da monostici in coppia a rima baciata, da distici in coppia su rime diverse o da un monostico”.
Lingua: ItalianoPag. 89-116
Etichette: Poesia, Trecento, Metrica, Madrigale,
Titolo articolo: Un esperimento metrico dimenticato? La quarta rima come metro epico in Danese Cataneo
Il saggio rileva in prima battuta la scarsa attenzione che i trattatisti contemporanei ma anche antichi hanno riservato alla quarta rima come metro narrativo. Autore di poemi in quarta rima, anche se incompiuti e inediti, è il veneziano Danese Cataneo, vissuto nella prima parte del ‘500, noto soprattutto come scultore e architetto allievo di Sansovino. L’autrice si sofferma in particolare sulla versione in quarta rima dell'”Amor di Marfisa”, che fu poi seguita da una riscrittura in ottave (ricordata da Tasso). Gavagnin presenta e analizza le peculiarità metriche e sintattiche della quarta rima di Cataneo, concludendo poi il saggio con un confronto con la versione in ottave.
Lingua: ItalianoPag. 117-142
Etichette: Cataneo Danese, Poesia, Cinquecento, Poesia epica, Metrica, Ottava,
Titolo articolo: Contrastività e antitesi nel “Giorno” di Parini
Il saggio prende in esame nel Giorno le strutture linguistiche e tematiche che implicano l’esistenza di un’antitesi (non p, ma q), dapprima a livello sintattico e retorico poi a livello macrostrutturale. Al primo livello sono analizzate le costruzioni enfatiche dette “focalizzanti” e le varie forme della correctio; al secondo livello sono analizzate le cronografie (descrizioni di circostanze temporali) che aprono e chiudono ciascuna parte del poemetto, e le favole eziologiche che interrompono la continuità della narrazione. Queste strutture sono viste come l’espressione linguistica di opposizioni concettuali e ideologiche fondamentali che percorrono il Giorno, come quelle tra natura e artificio, tra passato e presente, tra produttività e ozio: opposizioni che a loro volta sono riconducibili ad uno stile di pensiero “bipolare” e ad una mentalità illuministica vicina per molti aspetti a Rousseau.
Lingua: ItalianoPag. 143-168
Etichette: Parini Giuseppe, Il Giorno, Poesia, Settecento, Lingua, Stile,
Titolo articolo: Come iniziano i “Canti” di Leopardi
A partire da una serrata analisi delle diverse modalità con cui iniziano i Canti (sottolineando la dialettica fondamentale tra allocuzione immediata e incipit prolungato e disteso, sintatticamente complesso), Mengaldo offre un quadro articolato dello stile poetico leopardiano. Le due figure più tipiche dell’avvio sono così testate lungo tutta la lirica di Leopardi (negli attacchi di strofa, come nel corpo del testo), e ne è illustrato il valore anche strutturale.
Proprio lo studio della diffusa presenza dei moduli allocutivi permette di rilevare una serie di stilemi (la ridondanza pronominale, la copia delle interiezioni, l’abbondanza delle esclamative e soprattutto delle interrogative, l’insistenza nelle ripetizioni, i deittici ecc.) tipicamente leopardiani, che evidenziano la forte tensione che si realizza tra soggetto e oggetto, tra io e tu, in una sorta di continuo e incessante riversamento e affermazione del primo nel secondo e viceversa. Ne emerge a livello generale la forte propensione al ‘canto’ di questa poesia, un canto che l’io incessantemente rivolge al suo interlocutore come richiesta urgente di fraternità.
Pag. 169-199
Etichette: Leopardi Giacomo, Canti, Poesia, Ottocento, Stile,
Titolo articolo: Novelle in ottave dal Tre al Cinquecento
In occasione della pubblicazione dei “Cantari novellistici dal Tre al Cinquecento”, a cura di Elisabetta Benucci, Roberta Manetti e Franco Zabagli, con introduzione di Domenico De Robertis, Balduino propone una descrizione dell’opera (in totale i cantari sono 29) discutendo le modalità di allestimento del corpus scelto e le caratteristiche dei principali problemi filologici e metrici che i diversi testi presentano. Ciascun cantare è introdotto da una “Nota” che provvede ad un inquadramento storico-critico, fornisce una sintesi dell’intreccio, discute datazione, origine e fortuna del testo. L’autore nota tuttavia una carenza di uniformità da parte dei diversi editori dei cantari accolti nel corpus, come anche la povertà nei commenti di rinvii intertestuali, utili secondo Balduino a documentare i frequenti casi di riutilizzo dei medesimi elementi. Chiude la nota una serie di puntuali osservazioni sulla lezione di alcuni cantari.
Lingua: ItalianoPag. 203-227
Etichette: Poesia, Trecento, Quattrocento, Cinquecento, Filologia, Ottava,
Titolo articolo: Nota su Foscolo e Petrarca
Sulla scia degli studi che indagano le fonti del sonetto “Alla sera” di Foscolo, mettendone in rilievo la straordinaria partitura formale, Albonico sottolinea la presenza di alcuni luoghi petrarcheschi, come ad esempio la canzone 50, la canzone 72, ma anche – e sempre nella medesima scia di Petrarca – l’influsso della canzone di Pietro Bembo per la morte del fratello Carlo. Ancora Bembo, insieme a Giusto de’ Conti, sembra porsi come mediatore tra Petrarca (in particolare RVF 223, ma anche RVF 129, 27-28 e 42 ecc.) e il Foscolo di “Così gli interi giorni in lungo incerto”.
Lingua: ItalianoPag. 228-239
Etichette: Foscolo Ugo, Petrarca Francesco, Poesia, Ottocento, Intertestualità, Stile,
Titolo libro/articolo recensito: La costanza della ragione. Soggetto Oggetto e testualità nella poesia del Novecento
Edizioni: Interlinea, Novara – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 243-246
Recensore/i: Pietro Benzoni
Etichette: Poesia, Novecento, Lingua, Testo, Stile,
Titolo libro/articolo recensito: I numeri della poesia. Guida alla metrica italiana
Edizioni: Carocci, Roma – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 249-250
Recensore/i: Elisa Benzi
Etichette: Poesia, Origini/Novecento, Metrica,
A cura di: Breve guida alla metrica italiana
Edizioni: Sansoni, Firenze – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 249-250
Recensore/i: Elisa Benzi
Etichette: Poesia, Origini/Novecento, Metrica,
Titolo libro/articolo recensito: Senza stile
Rivista: “Moderna”, fascicolo n. I
Lingua: Italiano
Pag. 250-251
Recensore/i: Davide Colussi
Etichette: Critica letteraria, Origini/Novecento, Critica stilistica,
A cura di: Furio Brugnolo, Virgilio Orioles
Edizioni: Il Calamo, Roma – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 251-252
Recensore/i: Pietro Benzoni
Etichette: Critica letteraria, Origini/Novecento,
A cura di: Dominique Budor, Claude Perrus
Rivista: “Arzanà: cahiers de litterature medievale italienne”, fascicolo n. 5
Lingua: Italiano
Pag. 253
Recensore/i: Luca Zuliani
Etichette: Critica letteraria, Origini/Novecento, Filologia,
Titolo libro/articolo recensito: Textus testis. Lingua e cultura poetica delle origini
Edizioni: Bollati Boringhieri, Torino – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 253-254
Recensore/i: Arnaldo Soldani
Etichette: Critica letteraria, Duecento, Trecento, Quattrocento,
Titolo libro/articolo recensito: Nota su “canzonetta” nella lirica italiana antica, in Das Schöne in Wirklischen – Das Wirklischen im Schöne. Festschrift für Dietmar Rieger zum 60. Geburtstag
Edizioni: Universitätsverlag C. Winter, Heidelberg – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 254-255
Recensore/i: Andrea Pelosi
Etichette: Poesia, Duecento, Trecento, Metrica,
Titolo libro/articolo recensito: Sul ‘rinterzo’ nella lirica italiana del Duecento e nei trovatori, in Vettori e percorsi tematici nel Mediterraneo, atti del Convegno di Roma (Villa Celimontana), 11-14 ottobre 2000
Edizioni: Rubbettino, – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 255-256
Recensore/i: Arnaldo Soldani
Etichette: Poesia, Duecento, Metrica,
Titolo libro/articolo recensito: Due canzoni di Bonagiunta: “Uno giorno aventuroso” e “Avegna che partensa”
Rivista: “Cultura neolatina”, fascicolo n. 1-2
Lingua: Italiano
Pag. 256
Recensore/i: Arnaldo Soldani
Etichette: Bonagiunta da Lucca, Duecento, Filologia, Metrica,
Titolo libro/articolo recensito: “Interpretatio nominum” nella poesia religiosa
Rivista: “Rivista di studi testuali”, fascicolo n. II
Lingua: Italiano
Pag. 256-257
Recensore/i: Tobia Zanon
Etichette: Poesia, Ducento, Trecento, Poesia religiosa,
Titolo libro/articolo recensito: Dramma e deissi nella “Commedia”
Rivista: “Rivista di studi danteschi”, fascicolo n. I
Lingua: Italiano
Pag. 257-258
Recensore/i: Andrea Pelosi
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Duecento, Trecento, Stile,
Titolo libro/articolo recensito: Echi stilnovistici e classici nelle rime di Giovanni Quirini
Rivista: “Filologia veneta”, fascicolo n. VI
Lingua: Italiano
Pag. 258
Recensore/i: Luca Zuliani
Etichette: Quirini Giovanni, Poesia, Trecento, Stile,
Titolo libro/articolo recensito: “La fonte d’ogni eloquenza”. Il canzoniere petrarchesco nella cultura poetica del Quattrocento ferrarese
Edizioni: Bulzoni, Roma – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 258-259
Recensore/i: Carlo Enrico Roggia
Etichette: Poesia, Quattrocento, Stile, Ferrara,
Titolo libro/articolo recensito: Fortuna metrica del Petrarca nel Cinquecento: la canzone CCVI
Rivista: “Atti e memorie dell’Accademia galileiana di scienze e lettere ed arti in Padova”, fascicolo n. 114
Lingua: Italiano
Pag. 259-260
Recensore/i: Andrea Pelosi
Etichette: Poesia, Cinquecento, Metrica,
Titolo libro/articolo recensito: Le “Lettere” del Tasso: aspetti ritmici e retorici
Rivista: “Studi tassiani”, fascicolo n. 48
Lingua: Italiano
Pag. 360-261
Recensore/i: Davide Colussi
Etichette: Tasso Torquato, Epistolario, Cinquecento, Seicento, Stile, Retorica,
Edizioni: Salerno, Roma – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 261-262
Recensore/i: Laura Tieghi
Etichette: Barocco, Seicento, Stile, Lingua,
Titolo libro/articolo recensito: Su un sonetto campestre del primo Seicento. Per la cronologia di uno stilema mariniano
Rivista: “Giornale storico della letteratura italiana”, fascicolo n. 179
Lingua: Italiano
Pag. 262
Recensore/i: Margherita Trotta
Etichette: Marino Giambattista, Poesia, Seicento, Stile,
Titolo libro/articolo recensito: Logica e retorica nella poesia barocca. Alcune considerazioni in margine all’edizione delle “Rime” di Scipione della Cella
Rivista: “Critica letteraria”, fascicolo n. I
Lingua: Italiano
Pag. 262-263
Recensore/i: Margherita Trotta
Etichette: Scipione della Cella, Poesia, Seicento, Barocco, Retorica, Stile,
Titolo libro/articolo recensito: Sulla lingua della poesia dell’illuminismo
Rivista: “Lingua e stile”, fascicolo n. 2
Lingua: Italiano
Pag. 263
Recensore/i: Elisa Benzi
Etichette: Illuminismo, Poesia, Settecento, Lingua, Stile,
A cura di: Gennaro Barbarisi, Giulio Carnazzi
Edizioni: Cisalpino, Milano – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 263-264
Recensore/i: Carlo Enrico Roggia
Etichette: Cesarotti Melchiorre, Poesia, Settecento, Opera, Fortuna,
Titolo libro/articolo recensito: Delle manzoniane “Strofe per una Prima Comunione” (e di una ritrovata)
Rivista: “Strumenti critici”, fascicolo n. 3
Lingua: Italiano
Pag. 264
Recensore/i: Rodolfo Zucco
Etichette: Manzoni Alessandro, Poesia, Ottocento, Metrica,
Titolo libro/articolo recensito: Il modulo manzoniano nella traduzione poetica dell’Ottocento: Pietro Bernabò Silorata traduce Lamartine
Rivista: “Lettere italiane”, fascicolo n. 3
Lingua: Italiano
Pag. 264-265
Recensore/i: Alessandra Zangrandi
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Carducci, “Odi barbare”, XXIX. Qualche nota stilistica, in L’Accademia della Crusca per Giovanni Nencioni
Edizioni: Le Lettere, Firenze – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 265
Recensore/i: Arnaldo Soldani
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Lucini e lo stile ‘fenomenalista’
Rivista: “Il Verri”, fascicolo n. 20
Lingua: Italiano
Pag. 266
Recensore/i: Tobia Zanon
Etichette: Lucini Gian Pietro, Poesia, Novecento, Stile,
Titolo libro/articolo recensito: La metrica di Palazzeschi, in L’opera di Aldo Palazzeschi, Atti del Convegno Internazionale (Firenze, 22-24 febbraio 2001)
Edizioni: Olschki, Firenze – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 266-267
Recensore/i: Rodolfo Zucco
Etichette: Palazzeschi Aldo, Poesia, Novecento, Metrica,
Titolo libro/articolo recensito: Lirica e narrativa nei “Versi militari”di Saba
Rivista: “Filologia e critica”, fascicolo n. 26
Lingua: Italiano
Pag. 267
Recensore/i: Fabio Magro
Etichette: Saba Umberto, Versi militari, Poesia, Novecento, Stile,
Titolo libro/articolo recensito: Il metro che si cala nella storia. L’endecasillabo di “Giorno dopo giorno”
Rivista: “Rivista di letteratura italiana”, fascicolo n. 1-2
Lingua: Italiano
Pag. 267-268
Recensore/i: Carlo enrico Roggia
Etichette: Quasimodo Salvatore, Giorno dopo giorno, Poesia, Novecento, Metrica,
Titolo libro/articolo recensito: Tre esempi di stile nominale: Morselli, Tobino, Volponi
Rivista: “Studi di grammatica italiana”, fascicolo n. 20
Lingua: Italiano
Pag. 268
Recensore/i: Alessandro Lise
Etichette: Morselli Guido, Tobino Mario, Volponi Paolo, Narrativa, Novecento, Stile nominale,
Titolo libro/articolo recensito: L’inquietante simmetria della lingua. Il linguaggio tecnico-scientifico nella narrativa italiana del Novecento
Edizioni: Edizioni dell’Orso, Alessandria – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 268-269
Recensore/i: Rodolfo Zucco
Etichette: Narrativa, Novecento, Lingua, Stile,
Titolo libro/articolo recensito: Temi, strutture e linguaggio nei romanzi di Luce D’Eramo
Rivista: “Linguistica e letteratura”, fascicolo n. 26
Lingua: Italiano
Pag. 269-270
Recensore/i: Alessandra Zangrandi
Etichette: D’Eramo Luce, Narrativa, Novecento, Lingua, Stile,
A cura di: Maria Antonietta Grignani
Rivista: “Moderna”, fascicolo n. 2
Lingua: Italiano
Pag. 270-271
Recensore/i: Giulia Calligaro
Etichette: Poesia, Novecento, Storia letteraria, Stile,