Le riviste sostenitrici
Soglie | 2005 | N. 1
Anno 2005 – Annata: VII – N. 1 Mese: Aprile
A cura di Dario Pontuale
Titolo articolo: Per Umberto Saba: conversazione con Mario Lavagetto
Mario Lavagetto spiega come a cinquant’anni dalla morte del poeta triestino la sua poesia sia ancora, nel panorama letterario contemporaneo, poco apprezzata e compresa nonostante in essa si intraveda una linea apertamente figurativa e neofigurativa che attraversa tutto il Novecento. Quella di Saba, e della sua intera opera, è una ricerca sempre attenta nel mostrare quel filo narrativo di un personaggio che si racconta, che parla in prima persona e si manifesta nella prosa, nella poesia e nelle lettere. Nel resto del paesaggio poetico del Novecento europeo, secondo Lavagetto, manca un altro autore capace con la sua lirica ed una sorta di coraggio elementare di allontanarsi da un tempo determinato e vincolante come quello del secolo passato per raggiungere vette tanto elevate.
Lingua: ItalianoPag. 3 – 7
Etichette: Saba Umberto, Lavagetto Mario, Novecento,
Titolo articolo: Umberto Saba: le poesie ‘della mesta adolescenza’
Nell’adolescenza e nel “Canzoniere” Saba intravede la meta del suo viaggio, un viaggio che si snoda su un lasso di tempo non lineare, bensì eternamente ciclico. E’ con una poesia, lontana dalla forma simbolista e certamente più vicina a quella del Parini, del Foscolo, del Leopardi e dei veristi minori, si realizza tale processo. Indissolubile è il legame che intercorre tra il guardare/ascoltare ed il tempo/vita nella poetica sabiana, con esso, lo scrittore realizza “il compito del poeta”, “fissa il divenire” nell’assenza del “tempo cosmico”. Proprio questo osservare ed ascoltare l’esterno sono evidenti in poesie come Meditazione, La casa della mia nutrice ed A mamma.
Lingua: ItalianoPag. 8 – 17
Etichette: Saba Umberto, Canzoniere, Tempo, Adolescenza, Novecento,
Titolo articolo: Prove teatrali tra prosa e poesia
L’attività artistica di Saba non si è concentrata unicamente sulla poesia o sulla narrativa, ma anche sul teatro. Nel 1903 con la tragedia “Mario” un primo lavoro drammaturgico vede la luce, poi nel 1907 è la volta di altre tre tragedie, infine nello stesso anno andrà in scena l’atto unico “Il letterato Vincenzo”. Nell’opera “Mario” emergono nelle figure della madre, del padre fuggitivo e della nutrice quelle principali icone che sono alla base della biografia sabiana. Il “Il letterato Vincenzo” invece fu accolto da un clamoroso insuccesso e duramente accusato d’aver forzato la tematica verista verso una decisamente più intimistica ed individuale. Indubbiamente questo dramma evidenzia forti debolezze sul piano strutturale, ma permette comunque di fotografare il confine sottilissimo, che corre tra il la vita di Saba e la sua letteratura.
Lingua: ItalianoPag. 18 – 32
Etichette: Saba Umberto, Mario, Il letterato Vincenzo, Teatro, Novecento,
Titolo articolo: Voci e tempo nel Canzoniere
Del grande corpus della produzione di Umberto Saba, poche sono quelle opere che l’autore decise volontariamente di pubblicare ed uno degli sforzi maggiori fu legato alle sue poesie. Queste, pazientemente ordinate tra loro, tracciano una linea cronologica che segue l’esistenza dello scrittore triestino, mischiandosi con la vita stessa. Sfogliando tali raccolte e leggendone le liriche ci si imbatte in una ridondanza di temi, d’immagini e di situazioni che danno l’idea di come il tempo per Saba sia fatto di micro cicli, che si ripetono l’uno dopo l’altro. Apparentemente sembra un poeta in continuo farsi, sempre mutevole nella forma, mentre la sua coerenza e rigore restano immutati, nel Canzoniere infatti il tempo non scorre fluido ma circolare.
Lingua: ItalianoPag. 33 – 48
Etichette: Saba Umberto, Canzoniere, Poesia, Tempo, Novecento,
Titolo articolo: “Scorciatoie” e del parlar breve
“Raccontini e scorciatoie” è un’opera divisa in due parti in cui la seconda, “Raccontin”i deriva naturalmente dalla prima mentre “Scorciatoie” è divisa a sua volta in cinque frammenti. In questi scritti decade ogni ordine di spazio e di tempo e lo stesso lettore viene chiamato in causa da Saba che si incarica anche di confutare ed esporre i pensieri dei propri personaggi. A lungo Saba considererà questo lavoro, un testo non vendibile, non divulgabile perché troppo scomodo ed offensivo nei riguardi della morale benpensante. “Raccontini e scorciatoie” è senz’altro un libro di grande modernità, in “Raccontini” intessute tra le pagine si fondono parole e silenzi che frequentemente assumono risvolti conflittuali. In “Scorciatoie”, respirando l’influenza di Nietzsche, Saba non mira allo sbalordimento lessicale ma crea con un pensiero paradossale un disorientamento concettuale nelle aspettative nel lettore.
Lingua: ItalianoPag. 49 – 64
Etichette: Saba Umberto, Raccontini e scorciatoie, Novecento,
Titolo articolo: La Quarta Stagionr di Saba: “Sei poesie della vecchiaia”
Le liriche “Sei poesie della vecchiaia” non appaiono nell’edizione Garzanti del 1951 del Canzoniere, curata interamente da Saba stesso, mentre vengono inserite in quelle Einaudi del 1961 e del 1965. E’ una vecchiaia conscia di una saggezza dolorosa, che comunque non allontana il poeta triestino dal permanente senso di isolamento che lo induce a trasformare il suo verso poetico in prosa. Grazie ad una scrittura a più voci, la prima del poeta stesso e la seconda contraddittoria e complementare, ad una rievocazione degli antichi avi con i quali si tende alla di trasmigrazione ed una concezione del tempo ciclica si sublima in queste sei liriche senili tutta la poetica sabiana.
Lingua: ItalianoPag. 65 – 80
Etichette: Saba Umberto, Sei poesie della vecchiaia, Canzoniere, Senilità, Poesia, Narrativa, Novecento,