Sinestesie | 2019 | N. 17

Anno 2019 – N. 17
A cura di Chiara Tavella

Autore/i articolo: Alberto Granese
Titolo articolo: Francesco De Sanctis e la critica letteraria moderna. Sugli «Atti» del Convegno di Salerno (9-10 ottobre 2017)
Lingua: Italiano
Pag. 9-34
Etichette: Critica letteraria, Francesco De Sanctis,

Autore/i articolo: Clara Allasia
Titolo articolo: «Intorcinata come un budello»: per un «misenabismo» della cultura novecentesca

Il saggio si propone di indagare il rapporto fra due autori apparentemente molto distanti come Edoardo Sanguineti e Michele Mari, da un lato esaminando il loro modo di intendere la lingua, la tradizione letteraria e intermediale e dall’altro ricorrendo all’analisi di alcune frequenti immagini metaforiche che permettono di enucleare elementi forti di affinità.

Lingua: Italiano
Pag. 37-47
Etichette: Arte, Cinema, Letteratura, Edoardo Sanguineti, Michele Mari,

Autore/i articolo: Maria Silvia Assante
Titolo articolo: Riscritture novecentesche del «Candido» di Voltaire: il sogno di Sciascia e la musica di Bernstein

Nella nota finale del suo “Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia” Leonardo Sciascia riporta le parole di Montesquieu secondo cui da un’opera originale nascono centinaia di opere figlie che si servono della prima «come i geometri delle loro formule». Il “Candido” di Voltaire non sarà infatti padre solo del romanzo di Sciascia ma, negli stessi anni, anche dello spettacolare musical omonimo di Leonard Bernstein. L’articolo indaga le due riletture novecentesche, descrivendo quanto debbano allo spirito ironico, leggero e sarcastico del filosofo francese nel raccontare di uomini «ragionevoli» in un mondo sempre più «irragionevole».

Lingua: Italiano
Pag. 49-58
Etichette: Leonard Bernstein, Leonardo Sciascia, Voltaire, Candido, Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia,

Autore/i articolo: Liborio Barbarino
Titolo articolo: Dall’“erba” nasce «Lavorare stanca». Fogli e «Foglie» di Whitman all’inizio di Pavese: le giovanili, le carte, la “princeps”

Il contributo esplora l’eredità di Walt Whitman nella poesia di Pavese, dagli esperimenti giovanili all’esordio di “Lavorare stanca”. Attraverso le carte d’autore e con l’ausilio di strumenti lessicografici, i sedimenti di lettura depositati in fondo alle parole di Pavese vengono recuperati e disposti a configurare la coraggiosa ermeneutica whitmaniana da cui sgorga «una delle voci più isolate» del Novecento poetico italiano.

Lingua: Italiano
Pag. 59-70
Etichette: Cesare Pavese, Walt Whitman, Lavorare stanca,

Autore/i articolo: Michele Bianco
Titolo articolo: Mario Luzi. Dall’“esistenzialismo tragico” all’approdo alla luce nel loquace silenzio della Parola

Il saggio esamina brevemente l’intera produzione poetica di Luzi che appare bilanciata tra due poli distinti ma non irrelati in quanto sottesi e riducibili a un’unità inconsutile e archetipicoteleologica che li invera come riflessi dialettici di una necessaria complementarietà strutturale manifestantesi sul piano stilistico e su quello escatologico, quale riverberazione in prospettiva metafisico-anagogica dell’ascésa-ascèsi del poeta sul proscenio della vita. Dalla dimensione orizzontale a quella verticale, ossia dall’esperienza ermetica delle origini alla successiva immersione nella vita e “nell’opera del mondo”, intese come itinerarium ad lucem, in una visione cristiana della vita e in una problematica ricerca di senso e di inesausta interrogazione, spesso senza risposta, il poeta perviene agli enigmatici aspetti dell’esistenza, fino all’approdo definitivo del silenzio abbagliante, che è la voce stessa di Dio.

Lingua: Italiano
Pag. 71-88
Etichette: Esistenzialismo, Mario Luzi,

Autore/i articolo: Marika Boffa
Titolo articolo: Inchiesta intorno un’assenza: il legame tra Eugenio Montale e Roberto Bazlen

Indagare il rapporto letterario e umano che intercorre tra Roberto Bazlen ed Eugenio Montale è il compito che questo intervento si propone. Tale scelta appare giustificata dal fatto che le influenze tra il poeta genovese e l’onnivoro lettore triestino siano molteplici, ma ancora poco indagate, anche a causa della scarsezza di documenti certi ai quali fare affidamento. Per questo motivo, si cercherà di delineare il rapporto fra i due intellettuali soprattutto attraverso il loro carteggio, i componimenti e gli scritti in prosa di Montale in cui maggiormente si avverte la eco di Bobi.

Lingua: Italiano
Pag. 90-97
Etichette: Eugenio Montale, Roberto Bazlen,

Autore/i articolo: Giulia Cacciatore
Titolo articolo: Gesualdo Bufalino e il sortilegio di Paul-Jean Toulet

Gesualdo Bufalino, ancora scrittore segreto, si cimentò con la traduzione delle “Contrerimes” di J.-P. Toulet per circa un ventennio. Si trattò di un confronto anzitutto esistenziale, prima che letterario, un lungo percorso di riflessione su quelli che diventeranno, dopo l’esordio, i temi principali della sua scrittura, la malattia e la memoria. Attraverso nuovi documenti d’archivio è possibile sia ipotizzare una datazione della traduzione, sia individuare i nessi letterari tra la poetica bufaliniana e quella di Toulet, a più voci considerato come uno dei maggiori poeti francesi di fine Ottocento.

Lingua: Italiano
Pag. 99-107
Etichette: Filologia, Traduzione, Gesualdo Bufalino, Jean-Paul Toulet,

Autore/i articolo: Laura Cannavacciuolo
Titolo articolo: La vita e la scena. Le «Strette di mano» di Peppino de Filippo

L’articolo prende in esame il volume di prose di Peppino De Filippo, “Strette di mano” (Marotta, 1974), in cui il drammaturgo napoletano raccoglie alcuni scritti pubblicati tra il 1969 e il 1971 sulle pagine del «Messaggero». In esse presenta un affresco della scena teatrale italiana dell’epoca attraverso il racconto di alcuni degli incontri memorabili che hanno segnato la sua carriera artistica. All’interno del volume si susseguono i ritratti delle più eminenti personalità della vita teatrale e cinematografica italiana (Ettore Petrolini, Ermete Zacconi, Angelo Musco, Il Principe de Curtis, federico Fellini, Luigi Pirandello); non si tralasciano, tuttavia, alcuni professionisti della penna (Indro Montanelli, Angelo Rizzoli, Ugo Ricci, Adolfo Cotronei), e illustri cariche di Stato con le quali il giovane De Filippo ebbe modo di conoscere (Vittorio Emanuele III, il Duca di Gloucester). I personaggi celebrati in queste prose, oltre ad essere pubblicamente omaggiati per le loro capacità artistiche, forniscono l’“occasione” per riflettere sulla difficile situazione del teatro in Italia, sulle insidie ad esso arrecate dal successo del cinematografo e, soprattutto, sulla faciloneria con cui una certa classe intellettuale tende a liquidare la «comicità» e il lavoro degli attori «comici».

Lingua: Italiano
Pag. 109-117
Etichette: Teatro, XX secolo, Peppino De Filippo, Strette di mano, Napoli

Autore/i articolo: Loredana Castori
Titolo articolo: Ai margini del testo poetico: Leopardi e la scrittura

Il saggio ripercorre alcune opere di Leopardi considerando, a margine del testo poetico, il rapporto con la scultura neoclassica. La passione per la grazia e la bellezza che ha ispirato le opere di Canova, ma anche di Pietro Tenerani, da Leopardi conosciuto per il tramite di Carlotta Lenzoni, diventato ispiratore delle sue “Sepolcrali”.

Lingua: Italiano
Pag. 119-130
Etichette: Poesia, Scultura, Antonio Canova, Giacomo Leopardi, Pietro Tenerani,

Autore/i articolo: Irene Chirico
Titolo articolo: La narrativa di Federigo Tozzi dalla pagina al grande schermo. «Con gli occhi chiusi» per vedere “i misteriosi atti nostri”

Che fosse difficile la trasposizione cinematografica del suo romanzo “Con gli occhi chiusi” lo aveva certamente compreso lo stesso Tozzi, anche alla luce delle diverse e contrastanti recensioni lette al suo apparire nel lontano 1913. Non meraviglia dunque che soltanto dopo circa settantacinque anni la regista Francesca Archibugi abbia realizzato il film «tratto dall’omonimo romanzo», suscitando reazioni diverse – del tutto prevedibili – sulla sua filmabilità. In questo dibattito si inserisce il presente saggio della Chirico, previa una indagine sui tempi della genesi della storia d’amore del suo protagonista, del suo racconto già nella corrispondenza raccolta in “Novale” e della stesura e pubblicazione del romanzo. Su questi tempi lunghi si sviluppa non una storiella d’amore per sartine, ma la storia mai chiusa della vita interiore dello scrittore, alla ricerca tormentosa delle ragioni del vivere.

Lingua: Italiano
Pag. 131-145
Etichette: Biografia, Cinema, Romanzo, Federigo Tozzi, Francesca Archibugi, Con gli occhi chiusi,

Autore/i articolo: Daniela De Liso
Titolo articolo: «Poesia che mi guardi». Antonia Pozzi tra poesia ed arti visive

Antonia Pozzi (1912-1938), nella sua breve parabola esistenziale, incarna aspetti originali del connubio tra poesia ed arti visive di oraziana memoria. Disegnatrice dilettante, fotografa di talento, la poetessa milanese è alla costante ricerca di una forma espressiva del sé che possa rappresentare il suo mondo etico. Una poesia pittorica ed una fotografia poetica, rintracciabili nell’universo semantico delle sue Parole, quanto nelle fotografie da lei chiosate e donate, sono le caratteristiche di una poetica isolata, nonostante le riconoscibili ascendenze leopardiane, dannunziane, crepuscolari e poi ungarettiane, ed unicamente risolta in se stessa.

Lingua: Italiano
Pag. 147-157
Etichette: Fotografia, Poesia, XX secolo, Antonia Pozzi,

Autore/i articolo: Silvia De Santis
Titolo articolo: Teatro e Musica nel «Mistero provenzale di Sant’Agnese»

Il contributo prende in esame la messinscena del Mistero provenzale di Sant’Agnese, generalmente considerato come il reperto più rilevante della produzione del teatro medievale in lingua occitana. Partendo dallo studio delle ‘note di regia’ presenti nell’unico manoscritto che tramanda l’opera (BAV, Chig. C.V.151), vengono descritti e analizzati lo spazio scenico, la scenografia, gli effetti di luce, i costumi, gli “effetti speciali” e la recitazione, rivolgendo, inoltre, particolare attenzione alla funzione drammatica dei numerosi e importanti inserti musicali del testo.

Lingua: Italiano
Pag. 159-167
Etichette: Medioevo, Musica, Teatro, Mistero provenzale di Sant'Agnese,

Autore/i articolo: Angelo Fàvaro
Titolo articolo: Un proletario che si chiama artista: Moravia e il ’68, a mente fredda

Il saggio indaga la posizione assunta da Alberto Moravia rispetto alla contestazione giovanile del ’68, e la sua difesa dell’intellettuale, dell’artista dalle accuse degli studenti universitari. Il romanziere intervenne a più riprese sul movimento sia nelle pagine di «Nuovi Argomenti» sia su «L’Espresso», ma anche a posteriori dialogando con Alain Elkann e con Enzo Siciliano, ribadendo un concetto cardine: il ’68 aveva il merito di aver mutato i rapporti fra genitori e figli, insegnanti e allievi, ma rimaneva un movimento velleitario, confuso, senza precisi obiettivi. Ambivalente, dunque, l’atteggiamento del romanziere: affascinato dal movimento, ma al contempo, a mente fredda, ne riconosce l’insufficienza, la disorganicità, il velleitarismo.

Lingua: Italiano
Pag. 169-186
Etichette: XX secolo, Alberto Moravia,

Autore/i articolo: Sabrina Galano
Titolo articolo: La ‘transmedialità’ de «Il nome della rosa» di Umberto Eco: un romanzo storico, un film, una serie televisiva

Partendo da una riflessione sull’età medievale e di come essa viene genericamente percepita dalla società contemporanea, ci si propone di condurre un’indagine sull’effettiva “transmedialità” di un romanzo storico, postmoderno, ambientato nell’età di mezzo, quale “Il nome della rosa” di Umberto Eco. Un’opera che presenta una struttura che ben si presta ad una migrazione dalla “lettera” alla “voce” e che, difatti, è stata prima rielaborata in una pellicola cinematografica e poi rimodulata in una serie televisiva. Attraverso l’analisi del processo di transmediazione in ambiti prettamente performativi, si è scoperto che le tecniche e le modalità utilizzate si avvicinano molto a quelle impiegate dai giullari, in epoca medievale, per la trasmissione della cultura e della letteratura dell’epoca. Il risultato finale è la creazione di opere artistiche diverse tra loro, non sovrapponibili ma affini perché hanno in comune lo stesso archetipo, discendendo da un’unica tradizione letteraria autoriale. In una società che ha perso il suo ruolo centrale nell’educazione culturale delle masse, il processo di transmedialità è fondamentale per far sì che un testo, attraverso un procedimento di rilettura e rielaborazione venga “riattivato” secondo nuove modalità e finalità di ricezione che consentano ad un pubblico poco avvezzo alla lettura di “godere” del messaggio letterario.

Lingua: Italiano
Pag. 187-201
Etichette:

Autore/i articolo: Rosalba Galvagno
Titolo articolo: La metamorfosi di Dafne in Carlo Levi

Carlo Levi ha consegnato alcune variazioni del ritratto di Dafne sia ai versi che alla prosa e alla pittura, come d’altronde ha fatto col ritratto di Narciso, la figura mitologica che è al cuore della sua poiesis. La splendida Dafne è protagonista, com’è noto, di una metamorfosi vegetale. L’artista torinese eredita, a questo riguardo, la grande tradizione poetica della metamorfosi ovidiana riscontrabile sia nei numerosi versi dedicati a Dafne, sia in pittura nel grande carrubo intitolato “Daphne” (1974).

Lingua: Italiano
Pag. 203-214
Etichette: Metamorfosi, Ritratto, Carlo Levi, Daphne,

Autore/i articolo: Carla Maria Giacobbe
Titolo articolo: Riflessioni novecentesche recepite e tradotte: la «Tecnica del colpo di Stato» di Malaparte tra URSS e Russia

Il saggio tratta di un’opera che ha affrontato dei temi sensibili del Novecento, che ragiona su alcuni dei protagonisti del secolo e li ritrae nel pieno della loro ascesa al potere: “Tecnica del colpo di Stato” di Curzio Malaparte. La “Tecnica”, pubblicata in Francia nel 1931 (e in Italia nel 1948 per Bompiani), ha consacrato Malaparte alla fama europea. Per diversi motivi, la sua vicenda è stata avvincente e di lungo corso specialmente in Russia, dove l’opera ha raggiunto il grande pubblico a cavallo tra il secolo scorso e il nostro. Si intende mostrare come uno dei maggiori interpreti del Novecento sia stato interpretato dalla cultura sovietica e russa, portando nel nuovo millennio tematiche che, pur sembrando ancorate a un dato momento storico, tendono ad essere universali e che, pur parlando dell’ascesa al potere dei totalitarismi del Novecento, dialogano con problematiche del tutto attuali.

Lingua: Italiano
Pag. 215-223
Etichette: Curzio Malaparte, Tecnica del colpo di Stato, Russia, URSS

Autore/i articolo: Andrea Gialloreto
Titolo articolo: «Materiali da riflessione e da poesia»: «Albergo Italia» di Guido Ceronetti

“Albergo Italia” (1985) prosegue il lavoro di esplorazione della realtà italiana a metà degli anni Ottanta intrapreso con “Viaggio in Italia” (1983) e ibrida i generi della tradizione letteraria con l’obiettivo di individuare forme, luoghi, paesaggi e opere d’arte che resistono al degrado e alla costante attività di cancellazione del bello dall’orizzonte contemporaneo.

Lingua: Italiano
Pag. 225-234
Etichette: Letteratura di viaggio, Guido Ceronetti, Albergo Italia,

Autore/i articolo: Rosa Giulio
Titolo articolo: La costruzione del personaggio Serafino nei «Quaderni» di Pirandello

Dei “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”, con un procedimento attento alla sola struttura diegetica, si analizza la strategia compositiva nella costruzione del testo e del personaggio, che consente a Pirandello di riproporre, se pure in maniera apparentemente frammentata e casuale, temi e motivi ricorrenti. Finalità dell’indagine è illuminare la vigile consapevolezza cronologica e spaziale dell’autore, attuata con continuità soprattutto nell’abile uso pendolare dei tempi e nella disarticolata collocazione dei luoghi del romanzo, e valorizzare il ricco apparato delle annotazioni, non marginalizzate ma chiamate a ruolo speculare, a continui raffronti con scritture di affini esperienze narrative.

Lingua: Italiano
Pag. 235-259
Etichette: Luigi Pirandello, Quaderni di Serafino Gubbio operatore,

Autore/i articolo: Salvatore Guarino
Titolo articolo: Dossografia di un’immagine pascoliana: «il campetto con siepe e con fossetto»

Il contributo ripercorre le proposte critiche che, nei decenni, hanno tentato di interpretare il simbolo pascoliano della siepe, collegandolo ora a supposte ragioni ideologiche, ora a un più problematico contesto sociale. Rispetto alle due principali linee esegetiche sull’argomento – l’una di stampo marxista, l’altra più neutrale e attenta alle origini storiche di certe posizioni – il lavoro resta imparziale: l’obiettivo è quello di ordinare e ricostruire il complesso dibattito sulla questione, non già quello di fornire un’ennesima interpretazione.

Lingua: Italiano
Pag. 261-269
Etichette: Giovanni Pascoli,

Autore/i articolo: Enza Lamberti
Titolo articolo: Il decennio “maturo” del femminismo letterario tra innovazioni e limiti

Partendo dai primi tentativi di emancipazione della donna e di una letteratura “al femminile” tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e i primi del secolo scorso, si analizzano, alla luce di alcuni testi esemplari, le componenti fondamentali del femminismo letterario “maturo” così come si sono manifestate soprattutto negli anni Settanta del Novecento. Ne emergono non solo temi e motivi fondamentali, a partire dal capovolgimento dei tradizionali modelli comportamentali sul piano socio-antropologico, ma anche moduli narrativi autonomi, per la prima volta utilizzati dalle donne autrici e protagoniste delle proprie opere, attraverso la conquista di un inedito punto di vista e la pratica di un linguaggio, che consente al soggetto femminile di penetrare nel corpo della lingua per meglio esprimere le sue spesso inconfessabili esperienze esistenziali.

Pag. 273-287
Etichette: Donne, Femminismo, Letteratura femminile, XX secolo,

Autore/i articolo: Valeria Merola
Titolo articolo: «Un’arte. Un’arte assolutamente»: primi appunti su Moravia critico cinematografico

Nel complesso rapporto di Alberto Moravia con l’arte cinematografica, un ruolo centrale è occupato dalla intensa e continua attività di recensore per diverse testate giornalistiche, tra cui «L’Europeo» e soprattutto «L’Espresso», dove tenne una rubrica decennale. Al di là del proprio coinvolgimento diretto, come sceneggiatore, Moravia si rivela un attento recensore, che si pone nei confronti dello spettacolo cinematografico con gli strumenti critici e la curiosità del narratore. Lo studio si propone di attraversare questa produzione, secondo l’idea moraviana che il cinema riguardi direttamente la vita culturale.

Lingua: Italiano
Pag. 289-298
Etichette: Cinema, Critica cinematografica, Letteratura, Alberto Moravia, L'Espresso, L'Europa,

Autore/i articolo: Laura Nay
Titolo articolo: Dal «Narciso rovesciato» al «guerriero birmano»: il Novecento di Carlo Levi

Il Novecento di Carlo Levi è declinato attraverso la di lui multiforme personalità artistica. Pittore, letterato, medico e, non in ultimo, uomo politico, Levi individua nel secolo in cui vive il momento della massima crisi ma anche quello della possibile reazione grazie a una attività creativa, qui indagata con particolare attenzione alla pratica scrittoria, che guarda all’arte «in tutte le sue multiformi e infinite manifestazioni», senza perdere mai quel «filo indistruttibile» che «lega le cose» pur nella loro incessante mutevolezza.

Lingua: Italiano
Pag. 299-308
Etichette: Arte, Letteratura, Libertà, Paura, XX secolo, Carlo Levi, L'orologio, Paura della libertà, Paura della scrittura,

Autore/i articolo: Giorgio Nisini
Titolo articolo: Gentilini, De Angelis, Minguzzi: tre saggi d’arte di Pasolini del 1943

Nei primi mesi del 1943 Pasolini pubblica sul «Setaccio» e «Signum» tre brevi scritti d’arte dedicati alle opere di Franco Gentilini, Luigi De Angelis e Luciano Minguzzi. Nello stesso periodo, sempre sul «Setaccio», firma un saggio breve dedicato a un articolo di George Bresson (Pittura francese 1900-1940) e il resoconto di una mostra collettiva a Udine. L’interesse storico artistico, che attraverserà in vari modi e tempi tutta la vita di Pasolini, è in questa fase al massimo dell’intensità: nello stesso periodo, infatti, dopo la folgorazione per i corsi universitari di Roberto Longhi, sta scrivendo una tesi di laurea sulla pittura italiana del Novecento, dedicandosi nel frattempo al disegno e alla pittura, ancora indeciso se intraprendere la professione di artista e di storico dell’arte. In questo saggio si analizzano i tre scritti d’arte del 1943 mettendo a fuoco aspetti e suggestioni che torneranno in altri luoghi della poetica pasoliniana.

Lingua: Italiano
Pag. 309-316
Etichette: Arte, Pittura, XX secolo, Pier Paolo Pasolini, Roberto Longhi,

Autore/i articolo: Simona Onorii
Titolo articolo: Per una mappa dell’esotico: «La Gioconda» e «Più che l’amore» di Gabriele d’Annunzio

Nel saggio si ripercorre la presenza dell’elemento esotico all’interno di due pièces dannunziane: “La Gioconda” e il “Più che l’amore”. Nel dramma del 1899 attraverso le parole di Cosimo Dalbo si amplia il ventaglio geografico della tragedia oltre il territorio nazionale verso l’Egitto. L’ambientazione moderna della tragedia, proprio grazie a questo excursus, subisce in tal modo una dislocazione spaziale fortemente simbolico-mistica passando dalla Firenze contemporanea alle piramidi egiziane, così come viene attuato un avvicinamento cronologico tra il presente e il passato. La vicenda di Corrado Brando, invece, pur ambientata nella Roma contemporanea trova nella quarta sponda africana un spazio di riferimento imprescindibile per la costruzione drammaturgica. Rispetto a quanto era accaduto nell’evocazione del viaggio in Egitto di Dalbo, la presenza africana affidata a Brando si profila con caratteristiche contrastanti rispetto alla realtà circoscritta nella quale il dramma è ambientato.

Lingua: Italiano
Pag. 317-328
Etichette: Esotismo, Teatro, Gabriele d'Annunzio, La Gioconda, Più che l'amore,

Autore/i articolo: Maria Pia Pagani
Titolo articolo: «La città morta» nel teatro all’aperto del Castello Regina Cornaro di Asolo (1935)

Questo contributo considera l’allestimento della tragedia dannunziana “La città morta” nel teatro all’aperto del Castello di Asolo tenutosi il 24 agosto 1935, con replica il 31 agosto. Dedicato alla memoria di Eleonora Duse, ebbe la regia di Guido Salvini che elaborò accorti espedienti scenici per ricreare l’Argolide nel panorama del Grappa. Il successo riportato da Emma Gramatica, Memo Benassi e Giulio Stival rese questa rappresentazione davvero memorabile, nella storia del teatro en plein air negli Anni Trenta.

Lingua: Italiano
Pag. 329-339
Etichette: Teatro, XX secolo, Gabriele d'Annunzio, La città morta, Asolo

Autore/i articolo: Marina Paino
Titolo articolo: L’occhio di Quasimodo

Figlio di una generazione intellettuale che ha variamente cercato e coltivato feconde contaminazioni testuali (spesso rinsaldate da rapporti amicali) tra la letteratura e le arti visive, Salvatore Quasimodo non ha mancato di intrecciare la propria poesia e la propria attività di uomo di cultura con l’espressione figurativa, nella scia di un’esperienza ampiamente praticata da tanti in quel periodo e tra essi da quell’Elio Vittorini.

Lingua: Italiano
Pag. 341-351
Etichette: Arte, Salvatore Quasimodo,

Autore/i articolo: Giuseppe Palazzolo
Titolo articolo: «Il nostro più grande romanzo del ’900». Scrittori sulle tracce di Alessandro Manzoni

Andrea Camilleri definisce “I Promessi Sposi” come “Il nostro più grande romanzo del ’900”. Il presente saggio mira a collegare il romanzo di Natalia Ginzburg, “La famiglia Manzoni” e “Il Natale del 1833” di Mario Pompilio con i testi di Gadda, Bufalino, Sciascia, Primo Levi e altri ancora, allo scopo di identificare Manzoni come un personaggio del romanzo, unitamente alla sua intima e irrequieta meditazione su Dio e sulla presenza del male nella storia.

Lingua: Italiano
Pag. 353-363
Etichette: Romanzo, XIX secolo, XX secolo, Alessandro Manzoni, Mario Pomilio, Natalia Ginzburg, I promessi sposi, Il Natale del 1833, La famiglia Manzoni,

Autore/i articolo: Natalia Proserpi
Titolo articolo: «Forse la realtà è fantastica di per sé» Scrittura e finzione nell’opera narrativa di Tabucchi: (“Donna di Porto Pim” e “Notturno indiano”)

L’opera narrativa di Antonio Tabucchi, in un’epoca in cui il mondo appare sempre più complesso e sfaccettato, si interroga sulla scrittura e sul suo rapporto ambiguo con la realtà. In essa l’autore, attraverso svariati riferimenti alla pratica letteraria – personaggi-scrittori, strutture metanarrative, commenti sulla scrittura e in genere accorgimenti metafinzionali –, riflette sulle effettive capacità della letteratura di arrivare a comprendere e raffigurare il reale, così come più in generale sui limiti e le possibilità della scrittura in epoca postmoderna. In questo contributo, al fine di mettere in luce le varie direzioni assunte da tale riflessione, i diversi riferimenti menzionati sono stati suddivisi in quattro categorie, tutte rientranti nel panorama della metafinzione postmoderna. Prendendo in considerazione due opere degli anni ’80 – “Donna di Porto Pim” e “Notturno indiano” –, questo saggio vuole mostrare come i numerosi riferimenti alla pratica letteraria siano funzionali a esprimere un ragionamento esteso e articolato sulla scrittura, la quale deve trovare nuove possibilità narrative capaci di far fronte a una realtà equivoca e multiforme sempre meno afferrabile.

Lingua: Italiano
Pag. 365-381
Etichette: Antonio Tabucchi, Donna di Porto Pim, Notturno indiano,

Autore/i articolo: Carla Pisani
Titolo articolo: Per una preliminare ricognizione dei manoscritti pirandelliani

Da una preliminare ricognizione di tutti i manoscritti pirandelliani custoditi presso le Biblioteche, gli Istituti di Ricerca e le Fondazioni – avviata in occasione dei lavori in corso per l’Edizione Nazionale dell’Opera Omnia di Luigi Pirandello – risultano innumerevoli le testimonianze disseminate sul territorio nazionale. Tracce di primaria importanza per supportare la filologia pirandelliana.

Lingua: Italiano
Pag. 383-396
Etichette: Archivio, Biblioteca, Filologia, Manoscritto, Luigi Pirandello,

Autore/i articolo: Valeria Puccini
Titolo articolo: La coraggiosa scelta di libertà intellettuale di Isabella Bresegna, aristocratica ed eretica nella Napoli del XVI secolo

Nella Napoli della prima metà del XVI secolo sono molte le nobildonne che restano affascinate dal rigore e dal carisma delle teorie religiose in odore di eresia di Juan de Valdés, letterato e teologo spagnolo costretto a fuggire dal suo paese per aver pubblicato un “Dialogo della dottrina cristiana” in cui denunciava la corruzione della Chiesa, rifugiatosi nella capitale del Viceregno nel 1535. Ma soltanto una di queste donne avrà la forza morale e il coraggio necessari a rinunciare alla propria posizione sociale ed agli affetti familiari pur di professare pubblicamente le proprie idee religiose: Isabella Bresegna.

Lingua: Italiano
Pag. 397-409
Etichette: Eresia, Isabella Bresegna, Juan de Valdés, Regno di Napoli

Autore/i articolo: Lorenzo Resio
Titolo articolo: Profanare la «Pietà»: suggestioni artistiche nella «Storia» di Elsa Morante

Le suggestioni visive nell’opera di Elsa Morante spesso attingono dall’arte; questo avviene particolarmente nel terzo romanzo, “La Storia”, che si chiude con una versione moderna della “Pietà” di Michelangelo, richiamando contemporaneamente anche il capitolo XXXIV dei “Promessi sposi” di Alessandro Manzoni. L’articolo intende indagare il rapporto del romanzo storico di Morante con l’arte sacra e profana, basandosi anche sul saggio di quattro anni precedente Il beato propagandista del Paradiso.

Lingua: Italiano
Pag. 411-419
Etichette: Arte, Letteratura, Alessandro Manzoni, Beato Angelico, Elsa Morante, Michelangelo Buonarroti, I promessi sposi, La Pietà, La Storia,

Autore/i articolo: Pietro Russo
Titolo articolo: L’occhio e la pietà. Forme della conoscenza e dell’interpretazione ne «La giornata d’uno scrutatore» di Calvino

Dall’esordio romanzesco de “Il sentiero dei nidi di ragno” ai tentativi parossistici di descrizione visiva di “Palomar”, passando per lo sguardo distante del “Barone rampante” e la pulsione-ossessione fotografica de “L’avventura di un fotografo”, l’opera di Italo Calvino è attraversata da una costante attenzione per le forme e le modalità della visione. Variamente declinato, questa tema implica da una parte un ampliamento delle potenzialità conoscitive della scrittura e, dall’altra, un fruttuoso sconfinamento nei territori delle arti visive (cinema, fotografia e pittura). In questo quadro, “La giornata d’uno scrutatore”, il racconto del 1963 che segna una svolta cruciale nella narrativa dello scrittore ligure, condensa il senso nonché i limiti della poetica calviniana dello sguardo. Qui la metafora ottico-visiva, eletta a vera protagonista della vicenda, si trova a fronteggiare la crisi storica ed esistenziale conseguente alla «sfida al labirinto». Sarà assumendo un altro ‘punto di vista’, quello dei ricoverati del Cottolengo, che Calvino, dietro lo schermo letterario di Amerigo Ormea, riuscirà a trovare, sebbene provvisoriamente, l’uscita da tale labirinto.

Lingua: Italiano
Pag. 421-430
Etichette: Italo Svevo,

Autore/i articolo: Annamaria Sapienza
Titolo articolo: «Ti racconto una storia». Il teatro di narrazione tra scrittura verbale e scrittura di scena

“Teatro di narrazione” indica una forma teatrale sviluppatasi negli anni Novanta sulla scena italiana e viva fino ad oggi, che segna una particolare evoluzione della drammaturgia letteraria. Questo genere di teatro si basa sulla presenza di un solo attore impegnato a raccontare una storia, senza scene né personaggi, solo attraverso la propria capacità affabulatoria. Il saggio tenta di dare le coordinate del fenomeno tracciando il profilo generale degli artisti narratori, l’indicazione delle tecniche di una scrittura che combina oralità e testualità, nonché i meccanismi di relazione tra palcoscenico e platea che tracciano il paradigma della nuova performance epica. A titolo esemplificativo, completa il saggio l’indicazione di alcuni casi emblematici che hanno dato il via al genere nei quali la testimonianza, la memoria e l’impegno civile sono fili che tessono un rapporto partecipato con la Storia.

Lingua: Italiano
Pag. 431-440
Etichette: Teatro,

Autore/i articolo: Gennaro Sgambati
Titolo articolo: Il progetto romanzo nell’Italia fascista: un confronto con architettura e cinema

Il fascismo ha avuto sempre un vivo interesse nello sviluppo di una stagione artistica che potesse essere espressione del nuovo corso politico italiano. I discorsi su «un’arte di Stato» partono già dai primi anni successivi alla Marcia su Roma, per poi proseguire negli anni Trenta. L’«arte fascista» vuole essere un’arte profondamente realista, vicina al racconto fedele del popolo, della sua quotidianità e dei nuovi modelli di vita. In campo letterario si sviluppò un forte dibattito teorico sulle forme del romanzo fascista, un romanzo che doveva essere anch’esso realista e vicino agli spazi quotidiani degli uomini. A differenza del progetto architettonico, però, il progetto romanzo – proprio come quello cinematografico – non trovò una piena realizzazione pratica.

Lingua: Italiano
Pag. 441-449
Etichette: Arte, Cinema, Romanzo,

Autore/i articolo: Antonio Sichera
Titolo articolo: Per una breve storia della santità letteraria. Da Goethe a Pasolini

Il saggio punta a ricostruire brevemente la storia della santità nella letteratura moderna e contemporanea, isolando alcune esperienze paradigmatiche di rappresentazione della pura bontà nella scrittura letteraria tra la fine del Settecento e il secondo Novecento. Mentre il Wilhelm Meister sembra mettere fine ad ogni forma tradizionale di santità cattolica, l’Ottocento di Manzoni e Fogazzaro recepisce il modello eroico della santità morale, intesa come elevazione dal ‘basso’ dell’esperienza quotidiana. In direzione opposta, sia gli scrittori confessanti novecenteschi come Bernanos (e Green), sia, in partibus infidelium, Dostoevskij e Pirandello, così come Roth e Pasolini, disegneranno un modello di santo come soggettività totalmente incarnata.

Lingua: Italiano
Pag. 451-461
Etichette:

Autore/i articolo: Lavinia Spalanca
Titolo articolo: “Ars poetica”. L’iconografia del paesaggio in Sciascia lirico

Intento dell’articolo è quello di indagare l’intreccio di letteratura e arte nell’opera di Leonardo Sciascia, e in particolar modo nella sua produzione lirica, attestata dalla silloge del ’52 “La Sicilia, il suo cuore” e da alcuni versi inediti e dispersi. Pur non ascrivibile ad una poetica ben definita – tra ascendenze crepuscolari e suggestioni ermetiche, prosasticità e lirismo – la sua opera in versi è emblematica dell’interesse figurativo dell’autore, come rivela la presenza di una vera e propria iconografia del paesaggio ispirata ai dipinti di alcuni grandi maestri del Novecento – da Chagall a Mirò – o dell’arte sacra – come Benozzo Gozzoli – attraverso i quali lo scrittore dà forma alla sua visione della realtà. Emerge l’affresco di una Sicilia arida e desolata, illuminata a tratti da squarci di luce, che si erge a potente metafora del mondo.

Lingua: Italiano
Pag. 463-472
Etichette: Arte, Poesia lirica, XX secolo, Leonardo Sciascia, Sicilia

Autore/i articolo: Chiara Tavella
Titolo articolo: Il ritmo hip hop di Sanguineti: da “Rap” alle forme d’arte underground nella «Wunderkammer»

Spinto dall’interesse per la contaminazione intermediale, Sanguineti si è spesso avventurato nei territori della musica, approdando di volta in volta ai lidi più diversi: la sua attenzione negli anni ’90 viene attirata dal repertorio giovanile e dall’arte underground. Sulla base dei documenti conservati nella Wunderkammer si possono ora leggere le riflessioni contenute nell’articolo “Rap e poesia” e in numerose interviste, ricostruendo così la genesi di “Rap”, lo spettacolo poetico-musicale ideato nel 1996 in collaborazione con Andrea Liberovici, e provando a chiarire le ragioni linguistiche e militanti alla base dell’attenzione del poeta per l’hip hop.

Lingua: Italiano
Pag. 473-482
Etichette: Musica, Andrea Liberovici, Edoardo Sanguineti, Rap, Rap e poesia,

Autore/i articolo: Francesca Tomassini
Titolo articolo: Su Pirandello critico d’arte

Nell’intervento proposto si indagherà sulle pagine di critica d’arte redatte da Pirandello tra 1895 e il 1896 sull’Esposizione di Belle arti a Roma da pubblicare sul «Giornale di Sicilia». La scelta di analizzare nel dettaglio questi interventi è determinata dalla concordanza di argomento riscontrata negli scritti di Ugo Fleres che pubblicò, a sua volta, una serie di articoli riguardo il medesimo evento, tra il settembre e il dicembre del 1895, su «La Critica» diretta da Monaldi. Particolare attenzione sarà dedicata, infatti, all’influenza che il sodalizio intellettuale con Ugo Fleres esercitò sulla critica d’arte pirandelliana. I rispettivi scritti aprono la questione su altro punto di contatto fondamentale che merita un momento di riflessione particolare e cioè la teoria critica, già qui riscontrabile, che si basa sul sincerismo, concetto poi abbondantemente spiegato e discusso nell’esperienza editoriale e intellettuale di «Ariel» che nascerà di lì a poco.

Pag. 483-492
Etichette: Critica d’arte, Luigi Pirandello, Ugo Fleres,

Autore/i articolo: Gianni Turchetta
Titolo articolo: Guardando Dürer, leggendo Stevenson: Sciascia, «Il cavaliere e la morte»

“Il cavaliere e la morte” (1988) di Sciascia è un libro di grande intensità. In prima approssimazione segna il ritorno di Sciascia al giallo, quattordici anni dopo “Todo modo”. Ma, fin dall’avvio e dal paratesto, costruisce un gioco di rimandi particolarmente denso fra letteratura e immagine: qui, la celebre incisione di Dürer, “Ritter, Tod und Teufel” (1513), di cui il protagonista, un commissario di polizia chiamato emblematicamente Vice, possiede un esemplare in ufficio. Scritto quando già Sciascia sapeva di essere gravemente malato, “Il cavaliere e la morte” è un thriller metafisico e però al tempo stesso una sintetica Ars moriendi, caratterizzata da un laicismo radicale, che rifiuta sia la fede sia l’ateismo, mettendole però anche in cortocircuito con la morte delle ideologie di quegli anni. Alla collocazione emblematica della vicenda nel 1989, cioè in un futuro molto prossimo, fa riscontro d’altro canto l’assenza di determinazioni spaziali, a ribadire e accentuare la dimensione simbolica. Inoltre, il dissimulato ma pure ben percepibile autobiografismo del romanzo fa tutt’uno con la densità peculiare del suo tessuto intertestuale, dando luogo a una dimensione meta-narrativa dove il discorso sulla letteratura e quello sulla vita si mescolano. E così, proprio davanti alla morte Sciascia riesce sorprendentemente a parlarci non solo della felicità della lettura e della letteratura, ma anche della felicità del vivere, nonostante tutto.

Pag. 493-499
Etichette: Romanzo giallo, Leonardo Sciascia, Il cavaliere e la morte,

Autore/i articolo: Monica Venturini
Titolo articolo: Tra le arti. Il progetto culturale di Maria Bellonci

Nell’articolo si analizza il ruolo di mediatrice culturale e attenta osservatrice dei cambiamenti sociali svolto da Maria Bellonci negli anni che vanno dal 1930 al 1960 circa. Punto d’avvio di tale ricognizione è stata l’indagine svolta presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (Fondo Ojetti), dove sono conservate alcune lettere della scrittrice ad Ugo Ojetti; e presso la Biblioteca Nazionale di Roma, in cui si trova un fondo a lei dedicato. Il saggio si inscrive in un progetto di ricerca più ampio che ha avuto nel convegno napoletano “Potere, prestigio, servizio. Per una storia delle élites femminili a Napoli” (dicembre 2016, Suor Orsola Benincasa) e in quello romano “Le élites culturali femminili dall’Otto al Novecento” (aprile 2018, Roma Tre) le prime importanti tappe.

Pag. 501-510
Etichette:

Titolo libro/articolo recensito: In questo mezzo sonno. Vittorio Sereni, la poesia e i dintorni
A cura di: Giancarlo Quiriconi
Edizioni: Marsilio, Venezia – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 513-522
Recensore/i: Virginia Di Martino
Etichette: Vittorio Sereni,

Titolo libro/articolo recensito: Vittorio Bodini fra Sud ed Europa (1914-2014)
A cura di: Antonio Lucio Giannone
Edizioni: Besa, Nardò (Lecce) – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 522-526
Recensore/i: Andrea Gialloreto
Etichette: Vittorio Bodini,

Autore/i libro/articolo recensito: Silvia De Laude
Titolo libro/articolo recensito: I due Pasolini
Edizioni: Carocci, Roma – 2018
Lingua: Italiano
Pag. 526-529
Recensore/i: Antonio D’Ambrosio
Etichette: Pier Paolo Pasolini,

Autore/i libro/articolo recensito: Luigi Fontanella
Titolo libro/articolo recensito: Lo scialle rosso: poemetti e racconti in versi
Edizioni: Moretti&Vitali, Bergamo – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 530-532
Recensore/i: Anna Vincitorio
Etichette: Luigi Fontanella, Lo scialle rosso,

Autore/i libro/articolo recensito: Antonio Lucio Giannone
Titolo libro/articolo recensito: Sentieri nascosti. Studi sulla letteratura italiana dell’Otto-Novecento
Edizioni: Milella, Lecce – 2016
Lingua: Italiano
Pag. 532-538
Recensore/i: Clara Allasia
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Autore/i libro/articolo recensito: Raffaele Manica
Titolo libro/articolo recensito: Praz
Edizioni: Italosvevo editore, Trieste-Roma – 2018
Lingua: Italiano
Pag. 538-541
Recensore/i: Luigi Bianco
Etichette: Mario Praz,

Titolo libro/articolo recensito: Leonardo Sciascia scrittore editore ovvero La felicità di far libri
A cura di: Salvatore Silvano Nigro
Edizioni: Sellerio, Palermo – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 541-543
Recensore/i: Angelo Fàvaro
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Autore/i libro/articolo recensito: Antonio Saccone
Titolo libro/articolo recensito: «Secolo che ci squarti… Secolo che ci incanti». Studi sulla tradizione del moderno
Edizioni: Salerno, Roma – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 544-550
Recensore/i: Marika Boffa
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