Le riviste sostenitrici
Sincronie | 2008 | N. 23
Anno 2008 – Annata: XII – N. 23 Mese: gennaio-giugno
A cura di Cristina Ubaldini
Titolo articolo: A minha casa è o planeta Terra, Da arvore do Brasil, As bagas da Arvore
Vengono pubblicate in questo numero tre poesie inedite di Marcia Theophilo, A minha casa è o planeta Terra, Da arvore do Brasil, As bagas da Arvore, tradotte dal brasiliano in italiano dall’autrice stessa.
Lingua: ItalianoPag. 12-17
Etichette: Theophilo Marcia, A minha casa è o planeta Terra, Da arvore do Brasil, As bagas da Arvore, Poesia, Novecento, Natura, Ambiente, Identità, Globalizzazione, Amazzonia, Brasile,
Titolo articolo: Il corso della poesia: dall’Amazzonia alla consapevolezza planetaria
La conversazione di Angelo Favaro con Marcia Theophilo mette in luce tutta la complessità del ritorno poetico all’Amazione compiuto dalla poetessa brasiliana. Focalizzando l’attenzione principalmente sull’ultima silloge “Dall’Amazzonia a New York” (2001), da queste pagine scaturiscono l’associazione inscindibile tra poesia e natura e natura e cultura, la ricerca di una memoria personale che si fa percorso poetico plurilinguistico ed esperienza di pubblica lettura; con l’esito di un messaggio universale, “politico” nella più vasta accezione del termine, che agisce sulle coscienze muovendo dal problema ecologico per giungere alle radici dell’esistenza.
Lingua: ItalianoPag. 19-35
Etichette: Theophilo Marcia, Poesia, Novecento, Natura, Ambiente, Identità, Globalizzazione, Amazzonia, Brasile,
Titolo articolo: Omaggio a Marcia Theophilo
Roberto Deidier spiega bene in queste pagine che sarebbe un errore pretendere di dare una precisa definizione della poesia di Marcia Theophilo, come sarebbe difficile contenerne le suggestioni e i temi entro un unico quadro. L’Amazzonia della Theophilo non è semplicemente un luogo, ma diviene emblema di un dramma universale, anche grazie all’impiego di una parola poetica fatta di acqua e di terra, che la evoca e le dà spazio di vita.
Lingua: ItalianoPag. 37-39
Etichette: Theophilo Marcia, Poesia, Novecento, Natura, Ambiente, Identità, Globalizzazione, Amazzonia, Brasile,
Elio Pecora è legato alla poetessa Màrcia Theophilo da un lungo rapporto umano felicemente scelto e coltivato. Nell’intervista curata da Angelo favaro egli ripensa alla loro amicizia risalendo sino alla circostanza del primo incontro. Il poeta reputa la produzione della Theophilo intrisa di temi ossessivi, innocenti e malvagi insieme; affacciata sul presente e ancorata ad una lingua efficacemente commovente. È il caso di una poesia nata da una voce necessaria, nel contesto di un continente meraviglioso e sofferente, per la quale si auspica la dovuta risonanza. Per Elio Pecora la cifra stilistaica risiederebbe nella musicalità dei versi rieccheggianti in un “altrove dissonante”. Ardire e ardore giustificano la prassi performativa della Theophilo. Tutt’altro che bizzarra appare a pecora l’idea della poetessa di farsi portavoce delle istanze della foresta ammazzonica. In nome della poesia si scorprono le momiglianze tra mondi, Europa e Brasile nella fattispecie, alla luce delle quali ogni lembo della terra diventa indispensabile proprio come la delicata attenzione che su quello si sofferma.
Lingua: ItalianoPag. 41-43
Etichette: Theophilo Marcia, Poesia, Novecento, Natura, Ambiente, Identità, Globalizzazione, Amazzonia, Brasile,
Titolo articolo: Frangenti cubisti della visualità campaniana
Secondo Marcello Ciccuto è ormai possibile ricordare e portare alla luce quell’antinaturalismo di marca cubista che regola la percezione campaniana della realtà. Un aspetto presente in tutti i testi del poeta ligure, ma in particolare nei “Canti orfici”. La puntuale analisi della tecnica descrittiva adottata in questa opera mostra come sia possibile riscontrare tra i due codici, visivo-pittorico e verbale-poetico, affinità davvero notevoli.
Lingua: ItalianoPag. 49-58
Etichette: Campana Dino, Quaderno, Canti Orfici, Poesia, Prosa, Pittura, Novecento, Cubismo,
Titolo articolo: Quesiti ed ipotesi su passaggi e iuncturae nella poesia dei Canti Orfici
La precisa e ampia analisi retorica compiuta da Salsano sui “Canti orfici” di Campana permette di condurre una lettura dell’opera al di là della sua dominante dimensione orfica. Se è vero, come è vero, che vita, memoria e poesia sono fatte un po’ della stessa pasta: “Campana prosatore-poeta articola la disposizione dei propri input creativi, in definitiva, sul duplice binario, da una parte, di un vissuto immediato e trasceso, dall’altra parte, di una messa in prospettiva e di un relativo distacco da questo vissuto. Non si tratta solo di ricordo che si intreccia col presente nel senso della memoria involontaria, ma della possibilità che si attuino, pur fra tanti attestati di un tempo di “durata”, sottili e calcolate corrispondenze tra la poetica evocativa e la dinamica temporale del passato.”
Lingua: ItalianoPag. 59-67
Etichette: Campana Dino, Canti Orfici, Poesia, Prosa, Novecento, Retorica,
Titolo articolo: Campana e il “Quaderno”: cronistoria di un “libro” poetico
Il “Quaderno” di Dino Campana, comprendente poesie tutte autografe, con la sola eccezione di una prosa, si configura come interessante cronistoria di un libro poetico risalente a una fase precedente al manoscritto “Il più lungo giorno” e ai “Canti orfici”. Verdenelli ne sottolinea carattere unitario di corpus poetico che disegna il profilo di un vero e proprio libro. In particolare, una certa vocazione tragica derivata da Nietzsche e rivisitata dalla misteriosofia orfica antica e la tensione mai pacificata tra dionisiaco e apollineo, vanno nella direzione del “libro” più unico e assoluto. Nel “Quaderno” Campana formula un’idea del libro attraverso un dettato psicologicamente e culturalmente regressivo e con una tendenza al plurilinguismo che testimonia l’assimilazione del modello dantesco.
Lingua: ItalianoPag. 69-85
Etichette: Campana Dino, Quaderno, Canti Orfici, Poesia, Prosa, Filosofia, Novecento,
Titolo articolo: Ripensando a Campana
La fertile e complessa vicenda legata alla composizione e alla pubblicazione dei “Canti orfici” continua a far parlare di sé. Ma non solo. L’autore di questo saggio manifesta anche la volontà di ripercorrere e di ricomporre le intenzioni di Campana; egli ne mette in luce l’ossessione per le campiture di colore, per la musicalità, per la fusione delle arti confluite in questa opera davvero unica.
Lingua: ItalianoPag. 87-91
Etichette: Campana Dino, Quaderno, Canti Orfici, Poesia, Prosa, Pittura, Musica, Arte, Novecento,
Titolo articolo: Riflessioni sulla pena di morte: da Cesare Beccaria a Victor Hugo
A partire da Victor Hugo le nuove generazioni di scrittori europei si sono confrontate con il grande patrimonio di sprito ed eleganza di Cesare Beccaria. Il saggio di Lavinia Spalanca propone il confronto fra l’opera “Dei delitti e delle pene” di Beccaria e un racconto giovanile di Hugo, “L’ultimo giorno di un condannato a morte”. Nella nuova coscienza romantica ad essere postulata è la frattura insanabile fra l’individuo e la società; l’oggetto della rappresentazione non è più l’insieme dei delitti e delle pene, bensì l’orrore angoscioso dell’io.
Lingua: ItalianoPag. 95-102
Etichette: Hugo Victor, Beccaria Cesare, L’ultimo giorno di un condannato a morte, Dei delitti e delle pene, Narrativa, Saggio, Settecento, Ottocento, Giusizia, Morte,
Titolo articolo: La tragedia tra animo e riflessione: sui Materiali Estetici di Alessandro Manzoni
L’analisi dei Materiali Estetici di Manzoni, opera risalente agli anni 186-17, riutilizzata in parte per la Prefazione al “Carmagnola” e per la “Lettera a Mr. Chauvet”, pubblicata postuma dal Bonghi, permette di individuare la posizione dello scrittore sulla composizione della tragedia moderna: “Contro gli asfittici criteri della tragedia classica francese e della relativa teoria letteraria, Manzoni pone tre parametri valutativi: la definizione, la ragionevolezza, la realizzazione dell’intento dell’autore negli esiti dell’opera; individua, inoltre, tre tipologie nella tragedia moderna la prima, che commuove e istruisce; quella che mette in scena l’animo umano ed il mistero di se stesso”.
Lingua: ItalianoPag. 103-116
Etichette: Manzoni Alessandro, Materiali estetici, Saggio, Ottocento, Estetica, Tragedia,
Titolo articolo: “The English Mail-Coach or The Glory of Motion”, un saggio “musicale” di Thomas de Quincey
L’analisi del saggio di Thomas de Quincey The English Mail Coach or the Glory of Motion s’incentra sulla funzione del postale inglese nella Gran Bretagna dell’ottocento. La vettura assume una doppia funzione: oggetto della narrazione e dispositivo narrativo. De Quincey s’inserisce nell’ambito della literature of power nel tentativo di emulare i grandi poeti romantici. Heather Gardner ripercorre l’itinerario delle carrozze vittoriane, tanto amate da de Quincey, con la stessa efficace irruenza: un viaggio visionario tra sogno e realtà, accanto allo scrittore delle Confessioni di un oppiomane.
Lingua: ItalianoPag. 117-132
Etichette: De Quincey Thomas, The english mail coach or the glory of motion, Saggio, Ottocento, Romanticismo, Viaggio, Gran Bretagna,
Titolo articolo: Abbasso la critica! Futuristi contro critica e critici negli anni Dieci
Antonio Saccoccio si sofferma, non sull’ormai vieta questione critica sul Futurismo, ma sul modo in cui i futuristi stessi criticarono i loro critici. Il bersaglio maggiore che i futuristi hanno scelto è stata la critica malata di passatismo e asservita alle opere del tempo che fu. Gli attacchi vennero sferrati nei manifesti (quello dei pittori futuristi del 1910, ad esempio), nelle azioni teatrali, nei saggi; l’apice fu raggiunto da Marinetti nel memorabile duello con la spada con il critico Hirsch. Ma, oltre alle beffe brillanti, non mancarono riflessioni argomentate e caratterizzate da una decisa chiarezza di vedute. Nei suoi tre anni di vita la rivista “Lacerba” si distinse per l’attacco imperterrito a critica e critici ospitato nella rubrica “Sciocchezzaio e Spicilegio”. Fra i vari contributi, da rimarcare quello di Papini, !Abbasso la critica”, che, abbandonando l’antica violenza verbale, giunse ad ammettere la possibilità di una critica positiva.
Lingua: ItalianoPag. 133-148
Etichette: Papini Giovanni, Marinetti Filippo Tommaso, Saggio, Critica letteraria, Critica d’arte, Novecento, Futurismo,
Titolo articolo: La vocazione di Roberto Longhi
Enunciando il principio teorico delle famose equivalenze verbali, Roberto Longhi dichiarava il proprio intento di “stabilire e rendere la particolare orditura formale dell’opera con parole conte ed acconce con una specie di trasferimento verbale che potrà avere valore letterario, ma sempre e solo – vogliam dirlo per umiltà – in quanto mantenga un rapporto costante con l’opera che tende a rappresentare”. La prosa di Longhi, pur così ammirata per le sue potenti qualità stilistiche, nasce come strumento di una traduzione dal linguaggio figurativo, altamente eloquente, eppure ostinatamente muto, al linguaggio scritto. Come giustamente ha osservato Garboli, l’eloquenza longhiana non è un documento di se stessa, ma funzione di un’altra cosa. Proprio prendendo le mosse da alcune considerazioni di Garboli, che in più occasioni si è interrogato sula natura sefvile della scrittura longhiana, si discute qui il carattere di quella servitù, una servitù che, a ben guardare, risulta più apparente che reale.
Lingua: ItalianoPag. 149-163
Etichette: Longhi Roberto, Saggio, Critica d’arte, Letteratura, Novecento, Arte, Stile,
Titolo articolo: “Una caverna di delizie in una solitudine di orrore”: pluralità di mondi, di linguaggi, di generi in “La verità sul caso Motta” di Mario Soldati
Il romanzo di Mario Soldati “La verità sul caso Motta” viene in questo saggio esaminato con cura tramite l’individuazione dei sottogeneri del il fantastico, mitico, erotico, sociale, e delle diverse tecniche narrative. In Soldati, scrittore dell’ambiguità e del doppio, il ricorso a temi della tradizione letteraria, alla critica, alla retorica e al rigido conformismo del tempo, le influenze di diversi modelli narrativi, la manipolazione dei generi e il gusto del pastiche concorrono alla narrazione di un mondo tra il reale e il fantastico.
Lingua: ItalianoPag. 165-179
Etichette: Soldati Mario, La verità sul caso Motta, Narrativa, Novecento, Romanzo, Stile, Poetica, Letteratura, Politica, Società, Storia, Cronaca,
Titolo articolo: “Bestia da stile” di Pier Paolo Pasolini: un’autobiografia teatrale
E’ strabiliante come Pasolini abbia raccontato la propria vita, dall’infanzia fin’anche al momento tragico della morte, attraverso la storia del poeta Jon, protagonista dell’opera postuma “Bestia da stile”. Fabrizio di Maio illustra con puntuali analisi testuali come in questa opera particolare e poco conosciuta, siano presenti alcuni aspetti caratterizzanti la poetica pasoliniana, che va dal mito dell’esistenza “scandalosa” di Cristo all’attenzione per l’universo degli esclusi, dall’attenzione per le diverse forme artistiche al problema della mercificazione dell’esistenza.
Lingua: ItalianoPag. 181-194
Etichette: Pasolini Pier Paolo, Bestia da stile, Teatro, Autobiografia, Novecento, Letteratura, Vita, Morte,
Titolo articolo: La poesia di Claudio Claudi
Dimenticato da alcuni decenni, Claudio Claudi ritorna all’attenzione dei lettori e della critica grazie a questo saggio di Cristina Ubaldini. Dalle iniziali posizioni rigidamente niciane di quella che lo stesso autore aveva scelto come propria opera d’elezione, le prose filosofiche dell’Anatra mandarina (che Einaudi non accettò di pubblicare e che solo grazie all’impegno della Fondazione a lui intitolata hanno visto di recente la luce) Claudi approda alla sconvolgente poetica nichilista e barocca delle liriche pubblicata postuma con una affettuosissima introduzione dell’amico Giacinto Spagnoletti. Il filosofo e il poeta si confrontano in queste pagine mostrando tutta la tragedia e la profondità di una esistenza segnata dal dolore della malattia e riscattata dall’immensa dignità di un’animo intransigente, cristallino e coraggioso.
Lingua: ItalianoPag. 195-210
Etichette: Claudi Claudio, Poesie, Anatra mandarina, Iter ad occultum, Poesia, Filosofia, Novecento, Nietzsche Friederich, Nichilismo, Malattia, Morte,
Titolo articolo: Nota sul cute nella poesia di Valerio Magrelli
L’autore del saggio, partendo da un’analisi storica ed etimologica del termine “cute”, intesse relazioni e addita parentele nella poesia del Novecento. Il “cute”, categoria estetica mai prima d’ora utilizzata in studi letterari, corrisponde a tutte quelle immagini che evocano tenerezza, inferiorità, ma anche quotidianità e che può indicare inoltre realtà “di scarto”. Tra il Kitsch e il “cute” Carpi si aggira tra i versi di Gozzano, il poeta della “buone cose di pessimo gusto” e di Valerio Magrelli.
Lingua: ItalianoPag. 211-224
Etichette: Gozzano Guido, Magrelli Valerio, Poesia, Estetca, Novecento, Cute, Kitsch,
Titolo articolo: Gozzano e d’Annunzio: lo strano caso di alcune sottolineature
Gozzano aveva letto la copia del “Fuoco” di d’Annunzio custodita presso la Biblioteca civica di Torino? Aveva segnato e sottolineato quei particolari che poi avrebbe riutilizzato, sebbene in maniera antifrastica, nelle sue opere? Le testimonianze addotte sembrano consolidare quello che a tutta prima sembrerebbe porsi come un puro e semplice sospetto.
Lingua: ItalianoPag. 227-236
Etichette: Gozzano Guido, D’Annunzio Gabriele, Fuoco, Poesia, Filologia, Novecento, Biblioteca civica di Torino,
Titolo articolo: La biblioteca scomparsa di Camillo Massimo
La prima parte della fascinosa monografia di Roberto Marzocchi, “Facere bibliothecam in domo…” (1620-1677), non regge al confronto con la seconda, dove l’autore redige un catalogo della biblioteca domestica di Camillo Massimo, una antica biblioteca privata la cui costruizione è stata prematuramente interrotta dalla morte del proprietario. Marzocchi propone una attenta schedatura delle edizioni possedute dal cardinale, arricchita da descrizioni dell’inventario e dallo scrutinio delle fonti archivistiche. Il viaggio in questo catalogo condotto da Marco catucci permette di venire accolti in scenari inimmaginabili, lungo percorsi inattesi.
Lingua: ItalianoPag. 237-242
Etichette: Massimo Camillo, Marzocchi Roberto, Facere bibliothecam, Seicento, Settecento, Archivio, Biblioteca, Indice,
Titolo articolo: Appunti su Dante in Brasile dal 1998 al 2007
Pedro Hesie dà conto della ricezione dell’opera di Dante in Brasile, dove lo studio e la conoscenza del nostro maggiore poeta sono relativamente recenti, eppure già abbastanza consolidati. La diffusione dell’opera dantesca è dimostrata, non solo dalle sempre più numerose traduzioni che si sono susseguite nel corso degli anni, ma anche dalle frequenti e spettacolari letture pubbliche, in particolare dell’Inferno, di sicuro la cantica più amata dai brasiliani.
Lingua: ItalianoPag. 243-251
Etichette: Alighieri Dante, Rassegna, Bibliografia, Duecento, Novecento, Traduzione, Lettura, Brasile,
Titolo articolo: Sull’entisilloge (e su altra retorica inopinata)
Gian Piero Maragoni percorre con grande abilità e indiscussa competenza in lungo e in largo la letteratura di tutti i tempi e di tutti i luoghi alla ricerca della forma reotirca dell’entisilloge. Ne emerge un quadro puntigliosissimo, ai limiti dell’autoironico, sulla cui utilità non è dato disquisire.
Lingua: ItalianoPag. 253-261
Etichette: Retorica, Poesia, Origini/Novecento, Entisilloge,
Titolo libro/articolo recensito: Federigo Tozzi. Bibliografia delle opere e della critica (1901-2009)
Edizioni: Bibliografia e informazione, Pisa – 2008
Lingua: Italiano
Pag. 263-265
Recensore/i: Cristina Ubaldini
Etichette: Tozzi Federigo, Bibliografia, Rassegna, Critica letteraria, Narrativa, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Apocalisse amore
Edizioni: Mondadori, Milano – 2008
Pag. 266-268
Recensore/i: Roberto Mosena
Etichette: Rondoni Davide, Apocalisse amore, Poesia, Novecento, Amore, Morte,
Titolo libro/articolo recensito: La divina truffa
Edizioni: Bompiani, Milano – 2008
Lingua: Italiano
Pag. 269-275
Recensore/i: Franco Zangrilli
Etichette: Campailla Sergio, La divina truffa, Narrativa, Romanzo, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: Il paese delle spose infelici
Edizioni: Mondadori, Milano – 2008
Lingua: Italiano
Pag. 276-279
Recensore/i: Francesca Giglio
Etichette: Desiati Mario, Il paese delle spose infelici, Narrativa, Romanzo, Novecento, Puglia,
Titolo libro/articolo recensito: Elsa Morante. L’ultimo romanzo possibile
Edizioni: Liguori, Napoli – 2008
Lingua: Italiano
Pag. 283
Recensore/i: Laura Pacelli
Etichette: 26,
Titolo libro/articolo recensito: Simulacra amoris. Percorsi intertestuali
Edizioni: Nuova editrice Universitaria, Roma – 2008
Lingua: Italiano
Pag. 283-284
Recensore/i: Irene Baccarini
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Rosa Canina
Edizioni: Edizioni Il Filo, Roma – 2008
Lingua: Italiano
Pag. 285
Recensore/i: Angelo Favaro
Etichette: Borghese Marcello, Rosa canina, Narrativa, Romanzo Novecento, Storia, Autobiografia,
Titolo libro/articolo recensito: Nebbia… Ombra. Scrittura teatrale liberamente tratta dal romanzo L’esclusa di Luigi Pirandello
Rivista: Pirandelliana. Rivista internazionale di studi e documenti, fascicolo n. 1
Lingua: Italiano
Pag. 286-287
Recensore/i: Davide Torrecchia
Etichette: Pirandello Luigi, L’esclusa, Narrativa, Romanzo, Teatro, Novecento,