Schifanoia | 2015 | N. 48-49

Anno 2015 – N. 48-49
A cura di Angela Ghinato

Autore/i articolo: MARCO BERTOZZI ‒ ANDREA PINOTTI
Titolo articolo: Presentazione

A cinquecento dalla realizzazione dell’incisione Melencolia I di Albrecht Dürer, l’Istituto di Studi Rinascimentali – in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte e con i Musei di Arte Antica – ha dedicato all’opera le giornate della XVII Settimana di Alti Studi Rinascimentali. Sull’immagine enigmatica e complessa convergono i saggi di studiosi impegnati in diverse discipline, dalla filosofia alla storia dell’arte, dalla storia delle religioni alla storia della letteratura, alla geometria.

Lingua: Italiano
Pag. 9
Etichette: Dürer Albrecht, Convegno di studi, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: MARCO BERTOZZI
Titolo articolo: Metamorfosi di Saturno: la “Melencolia” di Albrecht Dürer

Cinquecento anni dopo, l’incisione di Albrecht Dürer conserva ancora tutta la sua forza espressiva e la sua ricchezza simbolica. È un’icona enigmatica della modernità che mostra il genio dell’artista raffigurato nel «momento della sua meditazione creativa: uno spirito melanconico e saturnino, ma temperato dalla positiva influenza di Giove…» (p. 13). Aby Warburg, che ha reso celebri gli affreschi di Palazzo Schifanoia con la sua relazione del 1912, considerava l’opera di Dürer “un foglio di conforto umanistico contro il timore di Saturno”. L’immagine sembra segnare la transizione verso l’età moderna, così piena di dubbi, di incertezze e inquietudini profonde.

Lingua: Italiano
Pag. 13-19
Etichette: Dürer Albrecht, Pittura, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: MASSIMO CACCIARI
Titolo articolo: Melencolia I: un simbolo

La Melencolia I di Albrecht Dürer deve essere considerata un’allegoria elevata a simbolo. Il suo senso non è presupposto e dunque non è facile risolvere il suo enigma: di fronte alla potenza espressa dalla Melencolia rappresentata da Dürer, è necessario un esercizio fenomenologico e ritornare alla figura stessa, come ancora a noi si manifesta. Un esercizio che ci conduce all’essenza del sapere del melanconico e alla inquietudine che tale sapere produce in lui e ne attiva la poiesis. «Il simbolo né dice, né nasconde, ma indica» (p. 25).

Lingua: Italiano
Pag. 21-25
Etichette: Dürer Albrecht, Pittura, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: CLAUDIA WEDEPOHL
Titolo articolo: Warburg, Saxl, Panofsky and Dürer’s Melencolia I

L’autrice analizza le critiche mosse da Aby Warburg al saggio scritto nel 1921-22 da Erwin Panofsky e Fritz Saxl, Dürers ‘Melencolia I’ . Eine Quellen- und Typengeschichtliche Untersuchung. Partendo dai rilievi critici, il saggio esamina il particolare interesse dimostrato da Warburg per la storia della rappresentazione della sindrome malinconica e la sua idea di una fondamentale ambivalenza nella personalità malinconica. Mentre Warburg decise di perseguire il fenomeno della melanconia da un punto di vista psicologico muovendo dalla presunta duplice natura del dio planetare Saturno per risalire alla psicopatologia moderna, Panofsky e Saxl concentrarono il loro esame tanto sulla storia intellettuale quanto sulla morfologia della rappresentazione del melanconico.

Lingua: Italiano
Pag. 27-44
Etichette: Dürer Albrecht, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: SAVERIO CAMPANINI
Titolo articolo: Melencolia II. Gershom Scholem e l’Istituto Warburg. Un’indagine di storia delle fonti e dei tipi

Sulla base di un’ampia documentazione, edita ed inedita, il saggio presenta e valuta l’esistenza di un lungo e tormentato rapporto tra l’Istituto Warburg e Gershom Scholem. L’autore delinea il percorso del tentativo di Scholem di instaurare una collaborazione con l’Istituto, rispondendo, infine, alla domanda: «… visto che il loro fu, a tutti gli effetti, un incontro mancato, potevano capirsi, Scholem e Warburg?» (p. 60).

Lingua: Italiano
Pag. 45-61
Etichette: Scholem Gershom, Istituto Warburg, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: ELENA FILIPPI
Titolo articolo: Melancholia, stupor, philosophia: Dürer, la sua melencolia e l’inizio del pensiero come arte

In alcune sue opere Dürer ha cercato di animare un “pensiero figurativo”, riconosciuto al suo tempo, tra gli altri, dal poeta e umanista Conrad Celtis (1459-1508): ciò gli valse l’epiteto di “philosophus”. Queste immagini condividono alcune caratteristiche uniche, che possono essere identificate con un attento esame della Melencolia I: «siamo di fronte a un testo filosofico» (p. 63). Attraverso l’inventio figurativa l’artista è riuscito a mostrare il tono emozionale che richiama la necessità di pensare e che può essere messo in relazione alla thaumázein della filosofia classica. In Melencolia I si può quindi cogliere una visione della conditio humana.

Lingua: Italiano
Pag. 63-75
Etichette: Dürer Albrecht, Pittura, Quattrocento, Cinquecento, Melencolia I,

Autore/i articolo: GIOVANNI MARIA FARA
Titolo articolo: Melencolia I di Albrecht Dürer nell’arte e nella letteratura italiana tra XVI e XVII secolo

L’autore propone una riconsiderazione complessiva della ricezione italiana della Melencolia I tra il XVI e il XVII secolo, partendo dal «primo ricordo esplicito del bulino Melencolia I di Albrecht Dürer rintracciabile nella letteratura artistica italiana» (p. 77), vale a dire la lettera del poligrafo di origine fiorentina Anton Francesco Doni scritta da Venezia, verosimilmente nel 1549, all’amico incisore Enea Vico da Parma.

Lingua: Italiano
Pag. 77-85
Etichette: Dürer Albrecht, Pittura, Quattrocento, Cinquecento, Seicento, Letteratura,

Autore/i articolo: ALICE BARALE
Titolo articolo: «Collectione et quasi compressione»: Warburg e Benjamin in dialogo con Panofsky e Saxl

In considerazione delle vicende, ancora misteriose, del fallito avvicinamento di Walter Benjamin al Warburg-Kreis, l’autrice prende le mosse da una critica che Benjamin nel Dramma barocco tedesco pare muovere a Panofsky e Saxl. La critica «riguarda il loro rapporto con quello che Benjamin definisce “il loro straordinario modello”, con Karl Giehlow» (p. 87). Si vuole dimostrare che la differenza nell’interpretazione della malinconia di Warburg rispetto a quella di Panofsky e Saxl non è dovuta al maggior ottimismo del primo, ma rinvia ad un elemento problematico che i secondi sembrano respingere, ma presente già in Gielhow: la “concentrazione”.

Lingua: Italiano
Pag. 87-94
Etichette: Dürer Albrecht, Pittura, Quattrocento, Cinquecento, Benjamin Walter, Ottocento, Novecento,

Autore/i articolo: STEFANIA SANTONI
Titolo articolo: Melancholia al femminileq

Il saggio ruota attorno agli echi femminili provenienti dal mondo antico che animano, tra le numerose suggestioni, l’incisione Melencolia I di Dürer. In particolare si possono notare due aspetti al femminile: il tema della tessitura, che si riscontra nell’iconografia del temperamento malinconico, e il celebre gestus melancholicus che contraddistingue numerose eroine della classicità. Non manca un accenno alla teoria dei quattro temperamenti.

Lingua: Italiano
Pag. 97-103
Etichette: Dürer Albrecht, Pittura, Quattrocento, Cinquecento, Donna,

Autore/i articolo: LAURA ANTONELLA PIRAS
Titolo articolo: Effigies Melancholiae: la poesia di Petrarca

Nel libro Problemata XXX, 1 attribuito ad Aristotele, la melanconia viene descritta, per la prima volta, «come una forza capace di condurre lo studioso, il poeta, l’uomo di genio fino alle mete sublimi del mondo delle idee» (p. 97). Il libro sovvertì il modo di vedere la melanconia, poiché l’autore provò ad affrancarla dalla sfera puramente patologica sostenendo che fosse una qualità dell’uomo di genio, consegnandole una condizione senza precedenti nella letteratura filosofica e scientifica del tempo. Sarà la poesia a segnare il sottile discrimine tra malattia e Stimmung, e Francesco Petrarca ne indicherà la nuova via. Il saggio vuole dimostrare come la poesia petrarchesca tenti di farsi figuratio della melanconia dell’autore, così come nell’opera di Dürer.

Lingua: Italiano
Pag. 105-113
Etichette: Dürer Albrecht, Pittura, Quattrocento, Cinquecento, Petrarca Francesco, Trecento, Poesia,

Autore/i articolo: FELICE GAMBIN
Titolo articolo: Riscritture malinconiche in Spagna tra Cinque e Seicento. Da Andrés Velásquez a Tomás de Murillo y Velarde

Lo scritto si concentra sulla rappresentazione dell’uomo in termini di malinconia sviluppata da Tomás de Murillo y Velarde (Saragozza, 1672) utilizzando materiali “rubati” dal “Libro de la melancholía” del medico spagnolo Andrés Velásquez (Siviglia, 1585). Quasi un secolo dopo, l’aggiunta e la diversa combinazione dei capitoli del libro di Velásquez sottolineano, nel testo di Murillo y Velarde, una malinconia che si apre a relazioni insolite tra dimensione spirituale e dimensione corporale dell’uomo, alle terapie per curarla, alle erbe arrivate dal Nuovo mondo «somministrate al ritmo della preghiera» (p. 121).

Lingua: Italiano
Pag. 115-121
Etichette: de Murillo y Velarde Tomás, Velásquez Andrés, Cinquecento, Seicento, Malinconia,

Autore/i articolo: STEFANIA IURILLI
Titolo articolo: La Melencolia di Dürer. Dal quadro prospettico allo spazio tridimensionale

Il grande poliedro in equilibrio che domina l’opera di Dürer è da molti studiosi identificato con un romboedro troncato di due vertici, con differenti ipotesi riguardo alla misura degli angoli e delle facce. «Solo una rigorosa restituzione dello spazio tridimensionale rappresentato da Dürer, basata sull’inversione delle regole prospettiche del Rinascimento, può consentire di misurare in ogni parte gli elementi geometrici presenti nella scena» (p. 123): questo studio presenta la costruzione di un modello tridimensionale che può aiutare la lettura degli elementi geometrici nello spazio, in una visione da “prospettografo virtuale” che ricorda i congegni prospettici che Dürer stesso amava inventare.

Lingua: Italiano
Pag. 123-137
Etichette: Dürer Albrecht, Pittura, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: TOMMASO RANFAGNI
Titolo articolo: «Sublimium daemonum receptaculum». Proposta per un’iconografia dell’anima nella Melencolia I di Albrecht Dürer

Sulla base della metafora di Aristotele inserita nel “De anima”, l’immagine della tabula rasa è stata impiegata tra l’ultimo decennio del XV e il primo decennio del XVI secolo in diversi capolavori per rappresentare l’ascesa alla divinità dell’anima dell’uomo. A partire da precisi confronti con opere d’arte e fonti filosofiche, l’autore vuole dimostrare che l’angelo seduto sulla macina nel capolavoro grafico di Dürer ricorda questa tradizione iconografica.

Lingua: Italiano
Pag. 140-147
Etichette: Dürer Albrecht, Pittura, Quattrocento, Cinquecento,

Autore/i articolo: DONATO VERARDI
Titolo articolo: Il diavolo e Saturno. Due note a margine di Melencolia I di Albrecht Dürer: Lutero ed Erasmo

Questo saggio indaga la demonologia di Melencolia I e ne evidenzia un confronto con la demonologia di Lutero e Erasmo. L’autore, infatti, mostra il diverso rapporto malinconia-demonio proposto da Lutero e da Erasmo, «tentando di individuare quale delle due proposte è maggiormente aderente a Melencolia I» (p. 150), opera incisa prima dell’avvio della Riforma luterana e prima che la divisione tra Lutero ed Erasmo si consumasse completamente.

Lingua: Italiano
Pag. 150-153
Etichette: Dürer Albrecht, Pittura, Quattrocento, Cinquecento, Demonologia, Melencolia I,

Autore/i articolo: GIACOMO MERCURIALI
Titolo articolo: Figura dell’inoperosità. La Melencolia I di Albrecht Dürer nel pensiero di Giorgio Agamben

Il valore dell’attualità dell’opera di Dürer come termine di confronto per la riflessione filosofica contemporanea è ben testimoniato dalla sua presenza nel lavoro del filosofo italiano Giorgio Agamben, attraverso quasi quarant’anni. «L’apparizione dell’angelo illumina un percorso di lettura attraverso le opere di Agamben che ci permette di seguire lo sviluppo del concetto di inoperosità, uno dei pilastri del suo progetto di ricerca» (p. 155). La prima parte del saggio è dedicata alle occorrenze di Melencolia I nei lavori di Agamben; la seconda è volta ad interpretare l’uso fatto dal filosofo dell’incisione come immagine dell'”inoperosità.

Lingua: Italiano
Pag. 155-162
Etichette: Dürer Albrecht, Pittura, Quattrocento, Cinquecento, Agamben Giorgio, Novecento, Duemila, Filosofia,

Autore/i articolo: ANGELA GHINATO (A CURA DI)
Titolo articolo: Indice dei nomi

Indice dei nomi.

Lingua: Italiano
Pag. 163-169
Etichette: Indice,